di Maurizio Verdenelli
(Foto Fabio Falcioni)
Paolo Gentiloni fra ritorno ‘del figliol prodigo’, revanscismo antipopulista, europeismo, elezioni anche e soprattutto politiche che lui prevede “tra qualche mese”, Mark Twain ed esaltazione dell’eroismo della ‘gente comune’. Con particolare riferimento ai sindaci del cratere sismico ed ancor più particolarmente alla figura di Cristina Gentili, prima cittadina con impegno ed abnegazione sulle devastate barricate di Bolognola, ormai paese simbolo della volontà di ricostruire “dove lei ha riaperto il Comune ospitandovi pure alcune famiglie disagiate”. Il popolo del Pd, stavolta pure i giovani – che tradizionalmente disertano i pur interessanti incontri del circolo ‘Aldo Moro’- ha decretato gli onori del trionfo al ‘tolentinate’ di Roma (ne ha ricordato gli anni belli di quando n’era assessore) e freschissimo presidente dei democrat con il 94% dei voti dei delegati -“ma convincerò anche il 6% degli astenuti” promette lui mentre in prima fila sorridono sicuri il sen. Francesco Verducci ed Irene Manzi, eletti nella direzione centrale del partito. E’ la terza visita in provincia di un ex premier nel giro di pochi giorni, dopo quelle di Enrico Letta a Unimc e Matteo Renzi a Civitanova.
“Bentornato a casa, Paolo!” ha quasi tuonato sulle ali dell’entusiasmo l’assessore regionale, Angelo Sciapichetti salutando e ringraziando per l’attenzione avuta per i problemi dei terremotati, l’ex premier nell’affollato salone dell’ex Asilo Ricci che tra 4 giorni vedrà, introdotto dal sindaco Carancini, Carlo Calenda. Un incontro-intervista (a cura del giornalista Raffaele Vitali) motivato ufficialmente dalla presentazione del libro di Gentiloni ‘“La sfida impopulista (sottotitolo: da dove ripartire per tornare a vincere’). In realtà si è trattato, passando per i problemi del ‘cratere sismico’ (“Che hanno fatto i nuovi? Niente se non prorogare i nostri provvedimenti e fare promesse impossibili” ha gongolato Sciapichetti mentre Gentiloni dice ‘si’ con il capo) di una sfida a Salvini. Anzi la vera, unica Sfida, quella finale come nei film Usa. Che se appariva molto ardua fino a poco tempo, ora lo appare meno. Ma… “keep calm” ha sottolineato l’ex presidente del Consiglio che una cura contro il prorompente populismo italiano, edc europeo, una ricetta ce l’ha. “Fare il gioco di squadra”. E Vitali impietoso: “Ma Renzi, se lo ricorda?”. “Eccome, sin dai tempi de La Margherita, lui giovanissimo presidente della Provincia di Firenze. Darà senz’altro una mano al nuovo corso, a Nicola (Zingaretti ndr). Penso che abbia capito che ora non c’è più bisogno di un partito di numero uno ma di una formazione compatta”. Anzi di più. C’è bisogno di un vero pollice verde in salsa politica, secondo Gentiloni. “Mi rifaccio all’esperienza dell’Ulivo che fece crescere una coalizione forte. Per un fronte ampio, il Pd ha bisogno di far crescere le pianticelle di adesso: ‘più Europa’ e i frammenti a sinistra. Ormai è chiara la prospettiva si va di nuovo verso il bipolarismo: centrodestra e centrosinistra. Berlusconi riuscì a far convergere attorno a sé quasi la metà degli elettori italiani (e noi più dell’altra metà), Salvini non è in grado di fare questa operazione di coagulo”. “Ora sono più fiducioso: quel sottotitolo del mio libro non mi pare più tanto velleitario”.
Scusi, tuttavia Mark Twain che c ‘entra? “A proposito di fake news, ci fu una volta che l’AP (Associated Press) desse per sbaglio il decesso del grande scrittore. E lui rapidamente inviò all’agenzia di stampa americana una sorridente smentita: ‘Notizia mia morte largamente imprecisi’. Così per la morte politica annunciata lo scorso anno, del Partito Democratico”. L’assemblea dell’orgoglio Pd sorride, applaude ai calembour del ‘figliol prodigo’ e lui non risparmia scampoli di appartenenza. In sala, tra gli altri ci sono il cugino Francesco Massi Gentiloni Silverj e l’ing. Gianfranco Ruffini (già in pole position come commissario alla ricostruzione) che ha restaurato a Tolentino il palazzo della famiglia Gentiloni. “Quando frequentavo spesso da ragazzo Tolentino, percepivo Macerata come la grande città”. Su Pamela, tra gli applausi: “Un delitto terribile, tuttavia Macerata non è il Bronx o una città di frontiera. La realtà è che il capoluogo resta civilissimo, un forte centro culturale con la popolazione tradizionalmente onesta e laboriosa”. E alla fine Gentiloni, mettendo definitivamente via l’aplomb, letteralmente esploderà tra scroscianti battimani: “Viva Macerata, sempre!” e poi un abbraccio, coram populo pd, con il sindaco del capoluogo, presente in prima fila -ma dalla parte opposta del rettore Adornato, a metà strada il presidente dell’assemblea regionale, Mastrovincenzo. Lo stesso Carancini che era stato citato dall’ex premier (che riserverà la segnalazione soltanto ad un altro politico presente: Mario Cavallaro) nel passaggio sui sindaci ‘eroi’: “Vi dico che c’è più soddisfazione a governare la propria comunità locale che essere nel Palazzo romano, distanti ed in ogni caso non in grado di percepire, come ad esempio Romano Carancini, il frutto della buona amministrazione”.
Tuttavia il tema forte è rimasto quello dell’Europa e delle elezioni amministrative “dove cominceremo a misurarci con Salvini, visto nel Continente come il vero leader del governo italiano, presieduto dall’avvocato Conte (testuale ndr)”. Non a caso Gentiloni, appena eletto presidente, è andato in Basilicata (“dove ora si vota” ha ricordato con un sorriso d’intesa) “prima di venire qui a Macerata, la mia seconda uscita pubblica nel mio nuovo ruolo”. A sorpresa poi l’autodefinitosi ‘moderato’ ex primo ministro –“per educazione, storia e cultura di famiglia (ha dichiarato il pronipote del conte Vincenzo Ottorino) diventa ‘Paolo il caldo’ in versione realpolitik, sollecitando allo ‘sprint’ elettorale “i parlamentari presenti” (uno soltanto in realtà; Morgoni lo aspetta in serata a Potenza Picena per un analogo evento librario). “I tempi sono maturi anche per le elezioni politiche: prepariamoci”. Ancora: “Lo dobbiamo ai 1.600.000 che dandoci credito, hanno votato alle primarie del segretario nazionale”. “Per vincere non bisogna fare come nel 1913/1914 fecero i ‘Sonnambuli’, così passati alla storia i gruppi che nei vari Paesi europei lasciarono il passo alla guerra”. Apprezzamenti da ex ministro degli esteri alla Francia ‘partner economico irrinunciabile’, a Macron, a Tsipras e alla Merkel “sempre preparata su ogni dossier”. Tutti molto meglio del capo della Lega “che a Mosca vicino a Putin ha detto che si trovava meglio al Cremlino che a Bruxelles. Capito, qui rischiamo l’isolamento, rischiamo di non contare più nulla e di non essere più un Paese fondamentale snobbando Francia e Germania”.
La sua mission, presidente? Gli ha chiesto l’intervistatore. “Un ruolo a rappresentare tutti e a garantire così la compatezza della squadra”. Per la sfida ‘impopulista’ ad una Lega che da qualche mese non fa più tanto paura –al M5s e a Di Maio Gentiloni ha dedicato significativamente appena qualche secondo in risposta a domande finali del pubblico. “Vedremo come andrà in Basilicata dove i Cinquestelle a marzo erano il doppio di noi? Adesso, sono la metà: succede in politica”. E poi via di corsa, a Potenza Picena a conclusione della giornata ‘politica/letteraria’ dello scrittore/presidente.
No non è il bronx ma è Macerata!!!!
Invece di stare a Macerata. Vada a visitare Ussita, Visso, Castel santangelosulnera, Pievetorina,ecc. Li potrà capire quanta stima e simpatia c'è per Lei e il PD.
viste le macerie? Dormi dormi che vogliono fa le piste ciclabili in mezzo alle macerie!!
Quando c’è stato il terremoto tra la sua gente non mi pare che se l’ha presa tanto a cuore!!Adesso ritorna a fare propaganda e daje!!!
Grazie per quello che ha fatto
"ERA" abitato da gente onesta ci avete pensato voi del pd a rovinarlo. Ma sbagliare è umano. PERSEVARE È DIABOLICO!!!!!
Vai nelle zone terremotate
« popolo mite e dedito alla pastorizia »
Accidenti quanto amano Macerata... Fanno i turni....
Ma quanto è bello campare co li sordi e vivere dentro il mondo perfetto vero??
Cetto la qualunque è un film.... Questi so realtà!!! CHE RAZZA DE FACCE TOSTE!!!!
ormai non ti crede nessuno ritirati
Infatti il Bronx è più sicuro
Carancini e Gentiloni sono una coppia micidiale... Uno più dannoso dell'altro.
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A far paura in realtà non è la Lega, ma i cittadini che la sostengono. E’ a loro quindi che la sinistra deve dedicare la giusta attenzione.
…”il ritorno del figliol prodigo”!? Il ritorno del figliol profugo, casomai!! gv
Un uomo per tutte le stagioni, Gretino ante litteram…
Vengono tutti a Macerata perché qui è possibile vincere. Magari solo a Macerata in tutta Italia ma sanno che i forti legami che per due volte hanno portato Carancini ad essere eletto qui sono e qui resistono. E vincere a Macerata significa che poi ci sono anche voti da riversare sulle regionali.
Ricapitolando: ci hanno riempito di clandestini che finito il mantenimento a spese nostre, sono naturalmente diventati sbandati, manovalanza di organizzazioni criminali nostrane ed estere e spacciatori seriali di droghe a ragazzini davanti le scuole e in molti casi pure assassini: e questo soggetto ci viene a dire tranquilli non siete il Bronx. Il Bronx?
I terremotati li hanno messi in scatole di cartone marce, le macerie in gran parte sono ancora lì e di contro vengono a raccontarci di miracolose piste ciclabili mentre l’economia di questi posti è azzerata; inoltre oggi scopriamo che Banca Marche, il cui fallimento è stato devastante come un’atomica per l’economia maceratese e marchigiana, poteva essere salvata solo se al governo ci fosse stato qualcuno con la schiena diritta e non dei servi che hanno subito alzato le mani in segno di resa incondizionata: e questo viene a dirci che ama Macerata e la sua terra? E lotta contro i populisti?
Se qualcuno fosse appassionato di metalli non perda l’occasione di queste riunioni per andare ad ammirare il miglior bronzo a livello mondiale plasmato a forma di facce credo abbiamo veramente il migliore; però non va dimenticato di portarsi un antinausea potreste vomitare
Ma…ricordo male o era uno di quelli col caschetto giallo che diceva a tutti. ” non vi lasceremo soli”…
L’aquilone, Giovanni Pascoli.
C’è qualcosa di nuovo oggi nel sole,anzi d’antico:
io vivo altrove, e sento che sono intorno nate le viole.
Son nate nella selva del convento dei cappuccini,
tra le morte foglie che al ceppo delle quercie agita il vento.
Si respira una dolce aria che scioglie le dure zolle,
e visita le chiese di campagna, ch’erbose hanno le soglie:
un’aria d’altro luogo e d’altro mese e d’altra vita:
un’aria celestina che regga molte bianche ali sospese…
sì, gli aquiloni!
etc.etc.
Vorrei inoltre far presente al Presidente Gentiloni, che il paragone col Bronx è stantio ; del tutto fuori contesto. Del famigerato Bronx, oggi resta solo lo stereotipo, mentre a Macerata è ancora presente e viva la delinquenza in strada,di notte e di giorno, insieme ad ogni altro recente ricordo di cronaca , che le belle chiacchiere non hanno potere di cancellare con un colpo di spugna.
https://www.ilpost.it/2013/06/05/bronx/
Per Tamara Moroni. La frase vera, completa, di Gentiloni sarebbe “Macerata non è il Bronx grazie all’amministrazione di sinistra, che ha saputo predisporre le giuste azioni correttive”.
Iacobini. Ah bhè, se la frase intera era questa…cambia tutto. E io, che pensavo fosse merito tutto del nuovo questore Pignataro…
Certo che il coraggio degli italiani/gregge va ammirato in ogni senso. https://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2017-05-14/gentiloni-cina-l-italia-puo-essere-protagonista-nuova-via-seta-152407.shtml?uuid=AEaKmFMB
Ricordo un comizio di un medico candidato alle comunali di Montecassiano per l’MSI. Durante le attese lunghissime, e promisque, davanti gli ambulatori, con lui era un continuo lamentarsi delle cose che, a detta dei più non funzionavano. E dopo essere stato “trombato” per l’ennesima volta, vincendo come sempre la DC, si presentò a Sambucheto, preparò il banchetto con microfono e altoparlanti, e alle persone che subito si adunarono davanti al bar per ascoltarlo, essendo anche arguto e divertente, disse, testualmente, “vi sta bene, stronzi”. Spense il microfono, caricò tutto in macchina e se ne andò.
Caro PD, che hai ROVINATO questa cittá, continua pure ad autogloriarti perseverando senza ritegno nel recitare la tua farsa; leggili i commenti di questi maceratesi, ti dimostrano in piccolo la popolarita che hai. E non pensare che siano tutti tuoi oppositori politici, c’è anche chi vi ha sostenuto e ora vi ripudia schifato per aver visto i gravissimi errori che avete fatto e l’arroganza con cui li avete negati non ammettendo e soprattutto non correggendo nulla di ció che questi cittadini vi rimproverano.
altro che la lega non vi fa paura
Per Moroni. Per non lasciare adito a dubbi: ma l’asserzione di Gentiloni (così completata) sarà vera? Oppure ‘Ipse dixit’?
A me fanno tanta paura quelli che credono ancora al PD.
Ma tanto poi faranno il loro solito minestrone di 20 partiti inutili pur di vincere, perché a loro tanto importa solo vincere.
Cercare invece di rappresentare democraticamente il popolo di elettori è negativo, è un -ismo.
Basta PD, fate schifo, meritate solo cacca in faccia.