di Lucia Tancredi*
Quasi 18 anni fa il mio ginecologo, il dottor Polsonetti, proprio lui che aveva trasformato Recanati in uno dei poli di eccellenza per il parto naturale, mi ha affidato a M. G., come un’ostetrica capace di portare avanti quella che nel resto d’Europa era una realtà, cioè la condizione del parto in casa. Eravamo sostenuti da una legge regionale a cui aveva contribuito anche lui. Il mio è stato di fatto il primo parto in casa, mi sono affidata a M. G., alla sua estrema competenza e totale disponibilità, riscontrando in lei l’eccellenza ma anche la passione di chi riesce a trasformare il parto, che non è una patologia, come vuole la medicalizzazione. Lei è stata importante per me, ha cambiato la mia vita e quella di molte altre donne a cui hai insegnato il parto naturale, a leggere e studiare libri di Leboyer, il grande medico francese, è lei che ha insegnato a schiere di donne l’allattamento al seno, il massaggio postnatale ai bambini. Per noi è stata determinante nella nostra formazione. Quindi non è un’ostetrica qualunque ma l’ostetrica per eccellenza, quella che ha scommesso sulla sua professionalità per fare cose che nelle Marche potevano creare poli all’avanguardia. In questo momento sono a testimoniare con la più grande stima il fatto che lei non è una avveduta né una passionaria che gioca sulla pelle degli altri. Soprattutto sono indignata perché lei è una persona che ha sempre agito confidando nella bontà della medicina e nella chiarezza del linguaggio scientifico. La cosa che veramente mi inquieta è che chi l’ha licenziata e persone di grande autorità stanno usando il linguaggio della medicina, non per fare chiarezza, ma con un atteggiamento quasi medioevale. E’ una sorta di caccia alle streghe. Per cui anche la maniera in cui usano le parole e abusano le parole è assolutamente lontano dalla chiarezza che qualcuno dovrebbe pretendere dalla medicina.
Non si viene licenziati se si timbra e si va a fare il sindaco, se si violenta una donna una donna in reparto e lei, che rappresenta un mondo che ha aiutato le donne a crescere, viene licenziata. così. Punire lei è punire la scommessa di un certo modo di vivere la maternità.
* Lucia Tancredi, scrittrice, insegna Letteratura a Macerata. Interviene sulla vicenda della ostetrica dell’ospedale di Civitanova che è stata licenziata dall’Asur (provvedimento attivo da oggi) che le contesta di non essersi voluta vaccinare. La professionista ha però spiegato ieri di non avere opposto un rifiuto alla vaccinazione (era carente per la parotite), ma di non avere accettato di sottoporsi al trivalente, che comprende anche morbillo e rosolia malattie da cui è immune.
L’ostetrica licenziata: «Non sono una “no vax”, al mio lavoro ho dedicato la vita»
Oggi ho capito bene di chi si tratta, una donna un ostetrica che ha dato la vita per il lavoro che ha scelto di fare l' Ostetrica ... portando sempre innovazione e tanta professionalità ...
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
considerando che i casi di parotite in Italia sono 1000 all’anno su sessanta milioni, le probabilità che una cinquantasettenne che ha già contratto la malattia nell’infanzia possa infettarsi di nuovo saranno una su un milione, mi si corregga se sbaglio…
Allora, è stata licenziata perché aveva rifiutato di vaccinarsi.
L’interessata dice che non è vero. Semplice, si verifica, se è vaccinata va licenziato chi ha licenziato lei.
Controlli diretti e mirati verso i posti statali e Asur perché gente come me siamo stufi di storie come questa della povera ostetrica e soprattutto di disservizi dei luoghi statali perché tutti fanno come vogliono!
Pierpaolo, non è vaccinata per gli orecchioni, ma non esiste il vaccino monovalente. Devi farti almeno il trivalente vaccinandoti per altri due virus per i quali è già immune. Lei ha le sue ragioni a volerlo evitare e la dirigenza ha le sue ragioni a non volerla tenere. Questione non banale.
Troppo brava per un … ospedale pubblico! Voglio dire che, nel lavoro sotterraneo per indurre culturalmente i cittadini alla scelta ‘privata’, come già evidente per le “liste di attesa”, è indispensabile rendere inefficienti i nosocomi sociali!
Questa mania di vaccinare tutti è diventata una psicosi, non dei cittadini, ma dei politici e delle case farmaceutiche che li sostengono, perché ci guadagnano. Siamo al terrorismo.
Ormai lobby potentissime finanziarie, che vogliono dominare l’intera umanità stanno utilizzando tutti i mezzi per renderci schiavi della paura. Attraverso l’ONU tentano di condizionare mentalmente gli individui fin dalla più tenera età, impostando le idee fisse sulla sessualità, soprattutto in forma omosessuale. Vogliono controllare le nascite, utilizzando pure il controllo della produzione e l’impoverimento mediante la disoccupazione. Però, ci fanno poi invadere da centinaia di migliaia di falsi migranti, in previsione dei milioni, che dovrebbero arrivare per riempire i vuoti umani dell’Europa, in ossequio del Piano Kalergi, che altro non è che la riproposizione dei fenomeni che portarono alla caduta dell’Impero Romano.
Contemporaneamente, spargono veleni di notte contro le zanzare e creano le strisce bianche di giorno nel cielo, non sappiamo con quale scopo… Già cento anni fa Rudolf Steiner, teosofo chiaroveggente e fondatore dell’Antroposofia, scriveva sull’argomento dei vaccini, come il tentativo delle classi dominanti di rendere il corpo umano e quindi l’individuo meno reagenti alle malattie proprio per l’utilizzo smodato e inutile dei vaccini.
Chiaramente, i vaccini devono essere usati quando è veramente necessario usarli. Mentre invece, in previsione di chissà quali malattie, utilizzano bombe di vaccini in base a probabilità statistiche. Mi è capitato di assistere all’uso smodato di medicinali e di antibiotici, in previsione di una possibilità che potrebbero servire qualora insorgessero complicanze, pure se al momento queste complicanze sono inesistenti.
Inviterei a questo punto il governo e i partiti del governo a riflettere su questa situazione paradossale, con una sanità pubblica e privata organizzata per fare gli interessi delle case farmaceutiche, prime degli interessi degli stessi pazienti.
Sig. Lattanzi i vaccini mono ESISTONO (e parlo con certezza) ma fanno credere il contrario perché, facendo quelli, nessuno farebbe più i non obbligatori che invece sono spudoratamente mischiati negli esa e trivalenti, con relativo minor guadagno per le case farmaceutiche.
Preciso che non sono contraria ai vaccini ma lo sono ai multipli per vicende vissute, per cui sono pienamente dalla parte dell’ostetrica.
Purtroppo questo è solo un abuso di potere per intimorire le persone.
Il 23 Novembre alle 21 a Civitanova Marche in via del Timone 17 nei pressi della chiesa di S. Pietro e Paolo si terrà un incontro sul dramma sanitario in atto con la sezione di Macerata del comitato pro ospedali pubblici, per un nuovo piano sanitario. Sarebbe opportuno intervenire.
[email protected]
[email protected]
non sono un esperto ma sembra strano che non esista il monovalente per la parotite pero sono pienamente convinto che dietro le norme sui vaccini ci siano innumerevoli interessi economici . Su quello metterei la mano sul fuoco!
Riguardo la vicenda: Se le cose stanno così la questione non è affatto banale e ogni parte può avere le sue ragioni (lei DEVE essere coperta per la parotite eppure le IgG sono al limite ma non sufficienti e forse, oltre a rifare il prelievo, la cosa più semplice sarebbe stata provvedere alla vaccinazione monovalente dall’estero perchè in effetti, seppur rare, ci sono reazioni ai vaccini e se uno li ha già fatti si può comprendere che abbia delle riserve).
Riguardo i vaccini in generale: francamente è una battaglia persa convincervi di quanto siano importanti. Abbiamo sconfitto una sola malattia in questo pianeta, il VAIOLO, e questo risultato lo abbiamo ottenuto con vaccinazioni di massa iniziate su un bambino di 8 anni dal Dott. Jenner nel 18° secolo.
Davvero credete che ci sia un complotto delle aziende farmaceutiche? Cioè volete dirmi che i 10 euro del vaccino della influenza li fanno arricchire più dei farmaci chemioterapici o dei monoclonali? Se proprio un complotto si deve fare allora sarebbe bene farlo su qualcosa di più facile come queste terapie e non sul costo RIDICOLO dei vaccini per le aziende. Non esiste nessun complotto. E le aziende non vanno schifate perchè vendono farmaci: sono loro che INVESTONO milioni di euro per dei clinical trial a livello mondiale per tirare fuori cure per malattie rare, i cui risultati vengono CONTROLLATI con un meccanismo di peer review in società serie e giornali scientifici. E’ chiaro che sia un meccanismo da cui guardarsi ed essere prudenti ma dire che si tratta di un complotto è stupido, ridicolo e francamente offensivo per tutto il sistema.
Portate delle prove, datemi dei dati, parliamo di statistica. Altrimenti basta.
@Giorgio rapanelli
Francamente, non saprei neanche da dove iniziare per smontare la serie di stupidaggini che ho letto. Ad Antroposofia mi è uscito il sangue dal naso. Eppure siamo un paese libero e anche se uno crede ai chiaroveggenti ha il diritto di crederci, però vi chiedo un favore (a te e tutti quelli che credono al complotto o antroposofia etc): non prendete più farmaci, per favore. Neanche una aspirina. Siate coerenti, fino in fondo. Niente farmaci, niente visite mediche (perchè in questo complotto immagino che i medici sappiano tutto e lo nascondono, giusto?), niente di niente. Una vita “naturale”, libera dai meccanismi di controllo di cui parlate, ottimo. Fatelo: dimostratemi che quando avete un infarto non chiamate il 118 poichè, come tutto, anche le terapie antinfartuali sono frutto di trial internazionali e sovvenzionamenti delle aziende. In bocca al lupo.
Rapanelli, le rispondo per quello che so, ossia in merito alle cosiddette ‘scie chimiche’. Queste sono scie di condensazione del vapore acqueo, ovvero strisce nuvolose inizialmente sottili che, successivamente, si allargano creando ampie formazioni. Sono generate dal passaggio di aeromobili (aerei) e sono costituite da prodotti di condensazione e successiva solidificazione del vapore acqueo.
…Solo il processo ci dirà (forse) chi ha ragione tra le parti, e non un “ma è tanto brava, mi ha fatto addiritttura nascere in casa, è il non plus ultra delle ostetriche…” Sul fatto che sia stata licenziata, mentre chi violenta in un reparto ancora no, debbo dire che mi ha sorpreso. Ma se fosse vero, rifiutare di vaccinarsi per un’ostetrica è gravissimo. Certo ci sono poi quelli che considerano la vaccinazione una manìa, una psicosi collettiva…a questi ha risposto più che sufficientemente Pier-Valerio Mari.
Veramente, Mari, un datino io gliel’ho dato: quante probabilità ha una cinquantasettenne con un corredo di immunoglobuline tale da confermare la sua tesi di aver già contratto la parotite di reinfettarsi di nuovo? e che senso ha con tutti gli innumerevoli virus e batteri non coperti da vaccino che circolano impunemente cercare la perfezione assoluta, la sicurezza incondizionata proprio sulla parotite? quale terribile epidemia di parotite è in corso nella realtà e non nelle vostre teste detentrici del potere di ridicolizzare, offendere, umiliare come somari, pagliacci, ignoranti, criminali, assassini tutti i comuni mortali che dubitino della vostra tracotante onniscienza?
D:”Veramente, Mari, un datino io gliel’ho dato: quante probabilità ha una cinquantasettenne con un corredo di immunoglobuline tale da confermare la sua tesi di aver già contratto la parotite di reinfettarsi di nuovo?” R:La stessa della popolazione generale non vaccinata e non esposta in quanto le IgG sono inferiori al livello richiesto (lei non mi ha fornito un datino ma posto una domanda).
D:”e che senso ha con tutti gli innumerevoli virus e batteri non coperti da vaccino che circolano impunemente cercare la perfezione assoluta, la sicurezza incondizionata proprio sulla parotite?” R:Beh perchè questo è il poco che abbiamo e la parotite per esempio può dare sterilità in una bassa ma significativa percentuale dei casi. E soprattutto perchè POSSIAMO. Il giorno che avremo i vaccini per tutte le malattie significative del mondo sarò il primo a mettermi in fila, promesso.
D:”quale terribile epidemia di parotite è in corso nella realtà” R:Attualmente nessuna, grazie alle coperture vaccinali decenti ma non ottimali.
D:”e non nelle vostre teste detentrici del potere di ridicolizzare, offendere, umiliare come somari, pagliacci, ignoranti, criminali, assassini tutti i comuni mortali che dubitino della vostra tracotante onniscienza?” R: Non ho ridicolizzato, offeso, umiliato nessuno e non ho trattato come somari, pagliacci, criminali o assassini chi dubita della “mia tracotante onniscenza”. Non mettermi in bocca parole che non ho usato e concetti che non ho espresso. Ho solo detto che c’è da essere coerenti, te la senti? Se non credi alle aziende non dovresti usare nessun farmaco, facile.
Mari, avevo scritto che le parotiti in Italia sono 1000 all’anno su 60 milioni di abitanti il che dà una probabilità su 60.000 di ammalarsi per le persone indifese, ma la persona in questione ha un livello 8.2 di immunoglobuline vicinissimo al livello 9 richiesto da non si sa quale infallibile autorità, ora una persona intelligente non dovrebbe sospettare che la presenza di queste immunoglobuline sia dovuta a un pregresso contatto con il virus, come peraltro assicurato dalla stessa interessata e non a una bizzarria del caso? e dove mai è stato scritto nella letteratura medica universale di qualcuno ammalatosi due volte di parotite? Peraltro la Signora dichiara di essersi sottoposta in passato a tutte le vaccinazioni richieste e di essersi astenuta questa volta solo dopo aver consultato lo scienziato suo medico curante. Si è arrivati così al paradosso di un licenziamento per giusta causa, essendo la giusta causa l’aver obbedito a un medico. Ora tu dici doveva andare all’estero a fare una vaccinazione monodose, a mio sommesso parere doveva essere l’Area Vasta a far venire dall’estero il vaccino: è questa la tracotanza, perché è difficile capire come mai la classe medica non abbia mai emesso un gemito di fronte allo smantellamento del servizio sanitario nazionale, ai continui tagli, alle attese interminabili per esami e analisi d’importanza vitale, allo scandalo di persone che muoiono facendo la fila al pronto soccorso, e poi si riscaldi tanto quando si tratta di vaccini, intorno ai quali fino al viaggio di 2 anni fa di Renzi e della Lorenzin in America si era tutti più o meno d’accordo nel pensare che fossero farmaci utilissimi da usare con misura e cautela solo in caso di necessità. Da allora si vive in un paranoico stato d’emergenza che non corrisponde alla realtà. Perché? Tu dici che le big pharma coi vaccini guadagnano poco e allora la causa è incarnata da Burioni dal far passare l’idea che la scienza non è democratica ma ha il diritto di sottomettere le masse sprovvedute, come l’economia non è democratica ma ha il diritto di sottomettere le masse sprovvedute, che non capiscono niente. Forse tu sei in buonafede, ma dietro i vaccini c’è la tracotanza…
Ogni volta che provo ad argomentare per far capire la sciocchezza del complotto sui vaccini parte sempre lo stesso ritornello. Mah. Qua non c’è minima comprensione di come sia fatto un processo scientifico e di cosa, ad esempio, ponga le basi per il livello minimo delle IgG. Mi parla di tracotanza e arroganza ma, per come la vedo io e nel senso etimologico del termine, qui l’unico che si “arroga” la verità sulla questione vaccini è lei. Mi ripeto per l’ultima volta: a me va benissimo che lei creda in quello che vuole, giuro. Chi mi conosce sa come sono fatto. Eppure non riesco a sopportare che le stesse persone che pensano a questo complotto poi vogliano la cura per la SLA, l’aspirina o una statina per il colesterolo.
Ha ragione lei, al 100% e su tutto. E’ tutto un grande complotto in cui deve stare attento a tutto, medici inclusi ovvio. Così la smettiamo e lei proseguirà nella sua convinzione e io a ricercare soluzioni per malattie.
http://www.medicinapiccoledosi.it/vaccini-motore-industria-farmaceutica/
Quando vi dicono che le Aziende farmaceutiche guadagnano di più sui farmaci (ovvero sul curare gli ammalati invece che vaccinarli) fategli presente che lo stesso Garante della concorrenza ha detto:
“La redditività del settore vaccinale – e segnatamente delle imprese appena citate – è elevata, addirittura superiore a quella dell’industria farmaceutica nel suo complesso, che pure da tempo risulta essere l’industria più redditizia in assoluto: secondo stime recenti il margine operativo netto dei prodotti vaccinali raggiungerebbe infatti il 30%, a fronte di un margine medio dell’industria farmaceutica del 21%.
Simile redditività risulta inoltre amplificata dai tassi di crescita del settore, che, negli ultimi anni, sono stati di molto superiori a quelli registrati dal resto dell’industria farmaceutica”