Luca Ceriscioli e Giuseppe Pezzanesi oggi durante le inaugurazioni all’ospedale di Macerata (foto Falcioni)
di Federica Nardi
«Sono qui per guardarli negli occhi e sapere che intendono decidere. Altrimenti mercoledì occupiamo la Regione con gli alunni». Nel tanti presenti che hanno seguito il governatore Luca Ceriscioli lungo i vari tagli del nastro oggi pomeriggio nell’ospedale di Macerata (leggi l’articolo), a un certo punto è comparso Giuseppe Pezzanesi, sindaco di Tolentino. Qualche giorno fa l’assessore Angelo Sciapichetti ha comunicato che per il nuovo campus scolastico della città, da costruire in seguito alle gravi lesioni riportate da alcune scuole a causa del sisma, ci sono 17 milioni di euro. Ma il progetto è da 22 milioni. E dopo una serie di botta e risposta il primo cittadino, oggi, si è rivolto direttamente al presidente della Regione.
Che cosa vi siete detti con il governatore Ceriscioli?
«Che se devono fare una scuola stando nei crismi minimi della legge, ma che non è funzionale per gli spazi di formazione per gli studenti, allora tanto vale che si tengano i 17 milioni e che questi ragazzi vadano altrove. Che le chiudano le scuole. Perché mancano le sale di aggregazione, mancano le palestre, le sale danza per il coreutico, mancano i laboratori».
E cosa le ha risposto il presidente della Regione?
«Che la difficoltà è che secondo i dati tecnici va bene quello che ha proposto l’Ufficio sisma regionale, cioè un progetto da 17 milioni. E ribadiva quindi la questione della tecnicità minima degli spazi standard. Allora io dico: parliamo con linguaggi diversi. Mi ha detto che cinque milioni in più sono tanti. Ma c’è un divario tra il concepire una scuola che non è risolutiva sotto gli aspetti formativi e una scuola che invece sta negli standard, come dicono loro, minimi. Noi non vogliamo una scuola così. Non la vogliono gli alunni e non la vogliono i genitori».
Quindi mantenete l’intenzione di protestare mercoledì in Regione?
«Esattamente. Perché non si è mai parlato di una scuola che non fosse da 22 milioni. Quel giorno che ci siamo incontrati a Pieve Torina dove c’erano tutte le parti in causa, compreso l’Ufficio sisma regionale, davanti a Renzetti (il responsabile nazionale delle scuole), i responsabili del procedimento (rup) hanno giustificato il perché dei 22 milioni di euro. E i rup a livello giuridico sono delle figure inattaccabili. Non è che parteggiano per l’uno o per l’altro. Il rup di Tolentino e quello di Cingoli hanno detto che per fare delle scuole che servissero per la formazione e per la vivibilità quella cifra andava bene. Perché diversamente si buttano via i soldi. Allora io ho ribadito che regalare dei soldi a Comuni che non hanno avuto il sisma, e sono tanti, e non trovare 5 milioni di euro per noi non è possibile. Sono stati dati più di 70 milioni di euro ai vari Comuni che non hanno visto il terremoto nemmeno con il cannocchiale. Qui parliamo di un dodicesimo di quella cifra. Bisogna fare una scuola che serva per i prossimi 300 anni e dare soddisfazione a 890 ragazzi, più quelli che potenzialmente potrebbero arrivare. La Provincia avrà pure voce in capitolo. Questo è il senso del breve discorso che abbiamo fatto».
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posso garantire che noi genitori siamo solidali con la battaglia del Sindaco per il campus così come pensato per le necessità della città e dei molti Paesi del cratere. Parliamo di una scuola che è un’eccellenza che potrebbe sparire. Senza una soluzione rapida e funzionale, le iscrizioni scenderebbero e i disagi per la popolazione sarebbe enorme. Parliamo di ragazzi che sono costretti dall’emergenza a studiare in un capannone industriale, altri a frequentare le lezioni in un edificio non adeguato alle esigenze attuali.
Pezzanesi ha ragione,se pensiamo che Ceriscioli ha dato milioni di euro x il sisma a Recanati dove non è successo nulla,ricompenza elettorale,non ne trova 5 per completare un polo scolastico,vergogna.