Una scena della Turandot
Dopo tre sold out, la Turandot dei record (leggi la recensione di Maria Stefania Gelsomini) va in scena domani (domenica 13) alle 21 per l’ultima volta in questa edizione allo Sferisterio. L’opera di Giacomo Puccini, secondo il progetto creativo di Ricci/Forte, vede France Dariz nel ruolo della principessa di ghiaccio, affiancata da Rudy Park nei panni di Calaf. Davinia Rodriguez interpreta la schiava Liù, mentre Ping, Pang e Pong sono rispettivamente Andrea Porta, Gregory Bonfatti e Marcello Nardis. Completano il cast: Stefano Pisani (l’imperatore Altoum), Alessandro Spina (Timur), e Nicola Ebau (Un mandarino). Nicolas Bovey firma scene e luci, Gianluca Sbicca i costumi e Marta Bevilacqua i movimenti scenici. Sul palco anche il Coro lirico marchigiano Bellini e il Coro di voci bianche Pueri Cantores Zamberletti diretti rispettivamente da Gian Luca Paolucci. Pier Giorgio Morandi dirige l’Orchestra filarmonica marchigiana e il complesso di palcoscenico Banda Salvadei, un organico di ampie proporzioni – così come voluto da Puccini – che ha dimostrato in quest’opera di onorare al meglio le aspettative del pubblico e della critica. «Quest’anno, la Fondazione orchestra regionale marchigiana (Form) si è rinnovata in modo consistente attraverso audizioni svolte a livello internazionale nell’ottobre 2016 – sottolinea Fabio Tiberi, direttore artistico della Form -, con nuovi e giovani professori d’orchestra estremamente qualificati, provenienti per lo più dalle province marchigiane. Il legame con il territorio è per la Form un elemento importante nella sua attività, lo abbiamo evidenziato anche giovedì scorso coproducendo lo spettacolo “Lo Sferisterio per i Sibillini”».
Aperitivo sul Loggione dello Sferisterio
La giornata di domani inizia alle 12 con gli Aperitivi culturali. Agli Antichi forni c’è il direttore artistico Francesco Micheli, con il gran finale Occidentali’s Karma, un’occasione per un bilancio della stagione e del ciclo di incontri di Sferisterio Cultura e per una riflessione sul futuro del Macerata Opera Festival. Nel pomeriggio, alle 17, le note dei Fiori musicali riempiono la tranquilla atmosfera del parco di Villa Cozza. L’iniziativa di Cesarina Compagnoni, in collaborazione con il conservatorio Pergolesi di Fermo. Alle 17,30 ultimo appuntamento di Concerti in cantina, iniziativa del Macerata Opera festival in collaborazione con l’Istituto marchigiano tutela vini, a Villa Forano ad Appignano, tra le colline maceratesi. Ad intrattenere il pubblico il Quartetto Fata (Lucia Paccamiccio, Marta Montanari, Alessandra Petrini, Elisa Ercoli) con Note d’Oriente. Il gruppo di flautiste tutto al femminile propone uno spettacolo improntato sulla musica giapponese, rendendo omaggio ad alcuni dei più amati compositori nipponici: Satoshi Yagisawa, Rjuichi Sakamoto, Ito Yasuhide e Itaru Sakai. Non manca il tributo a Giacomo Puccini e Giuseppe Verdi, e, in tono scherzoso, alle sigle di cartoni animati e ai videogiochi. Durante la degustazione che seguirà al termine dei concerti, gli spettatori potranno apprezzare le due doc marchigiane – Verdicchio di Matelica e il Rosso Conero – e la Ribona, un Colli Maceratesi Doc prodotto con uve di Maceratino, antica varietà di uva dell’entroterra maceratese. Prima della Turandot, due iniziative ancora allo Sferisterio: alle 18, il tour guidato in compagnia dell’associazione Amici dello Sferisterio nel backstage dell’arena per scoprire le zone off limits del teatro. Mentre alle 19, aperitivo sul loggione organizzato dall’Istituto marchigiano di tutela vini per festeggiare i 50 anni delle prime due Doc della regione. L’evento prevede una verticale di vini, con un sommelier dell’Ais ed offre la possibilità di godere del panorama mozzafiato maceratese, dai Monti Sibillini all’Adriatico.
(Foto di scena di Alfredo Tabocchini)
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