di Laura Boccanera
«Mi ricandido per completare il cambiamento avviato 5 anni fa, lo spirito con il quale affronto questa campagna elettorale è simile a quello degli esordi, ora c’è molto da lavorare». Fumata bianca per la ricandidatura di Tommaso Corvatta. Dopo oltre un mese di trattative fra Pd e gli alleati il primo cittadino è riuscito a sopire i malumori e ricompattare attorno a sè una bozza di coalizione. Ieri sera si sono riunite sia la lista La nuova città di Piero Gismondi che il Pd e alla fine la linea adottata è stata quella della “coerenza del candidato naturale”. Corvatta è quindi ufficialmente in corsa contro Fabrizio Ciarapica, Stefano Mei, Stefano Ghio, Claudio Morresi e Giovanna Capodarca. Il primo cittadino ufficializzerà la candidatura nei prossimi giorni, intanto però dopo le riunioni di ieri sera, questa mattina la notizia del bis ha fatto rapidamente il giro di Palazzo Sforza.
Fondamentale l’appoggio del Pd: «l’assemblea degli iscritti del Partito democratico – si legge in una nota -dopo aver approfondito gli aspetti positivi e i risultati importanti ottenuti in questi anni di amministrazione di centro sinistra che hanno visto il risanamento economico del Comune, una sensibile diminuzione del debito, interventi qualificanti in campo sociale, culturale e la realizzazione di importanti opere pubbliche risultati di un modo di governare onesto e volto sempre al bene comune, ha all’unanimità indicato in Tommaso Claudio Corvatta il candidato sindaco naturale per affrontare le prossime amministrative e continuare così con coerenza l’attività amministrativa intrapresa». L’assemblea ha inoltre posto al centro dell’impegno del Pd il lavoro per ampliare l’alleanza a tutte le forze di centro sinistra, da la lista La Nuova Città all’Udc, alle liste di sinistra. «Nei prossimi giorni sarà importante definire i punti programmatici che consentiranno di continuare sulla strada delle innovazione introdotte e definire le modalità di governo che faranno fare un salto in avanti all’esperienza fin qui maturata – scrive il Pd in una nota – sui valori delle forze di centro sinistra e sugli obiettivi raggiungibili si potrà trovare il giusto accordo per fare di Civitanova ancor più una città moderna, solidale, viva e innovativa, come è avvenuto già in questi ultimi anni». Ieri sera si è riunita anche La nuova città che ha condiviso una bozza di programma da vagliare insieme alle altre coalizioni. Tradotto la civica di Gismondi si prende ancora una settimana di tempo per confrontarsi e decidere se tornare nell’orbita di Corvatta. L’alternativa sarebbe una coalizione ampia di civiche che però al momento ancora non sembra formarsi e che richiederebbe un passo indietro da parte o di Ghio o di Morresi. Se il polo civico non vedesse l’alba è quindi quasi scontato il ritorno de La nuova città nella coalizione in appoggio a Corvatta. «Prendo atto che c’è un giudizio positivo sul lavoro svolto da tutti e quindi anche dal sottoscritto – ha concluso Corvatta – il cambiamento c’è stato e non può dirsi concluso ora c’è molto da lavorare». Anche per costruire la coalizione? «sì, certo, anche per costruire la coalizione, ci rivedremo in settimana con Gismondi, con l’Udc e con la sinistra, solo poi parleremo di priorità. Il programma va condiviso e costruito insieme».
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Povero Pd. Dopo un mese che l’unica cosa che univa le varie componenti del partito era il rifiuto incondizionato ad un Corvatta bis, ecco la fumata bianca. Certo che deve essere assai triste non aver trovato un candidato sindaco. Bastava offrirlo al primo disoccupato che passava che certo non avrebbe rinunciato alla possibilità di avere uno stipendio. Articolo veramente all’altezza della bassezza di questo partito che si riconosce solo tra i simpatizzanti dei vari circoli. Scollato completamente dagli elettori.
Ci si domanda, come può un partito accettare la ricandidatura di Corvatta quando questo personaggio ha fatto di Civitanova il regno del COMMERCIO ABUSIVO, un luogo di ritrovo di ROM, di mendicanti marioli, di PERSONE SENZA FISSA DIMORA DI CUI CERCHI DI AUMENTARE IL NUMERO CON LA MANCANZA ASSOLUTA DEI SERVIZI SOCIALI, e che è riuscito a far vegliare le persone di notte per assistere agli atteggiamenti molesti degli ubriachi che frequentano i locali del centro, che è riuscito a perdere anche l’università e il museo polare. Per non ritornare anche sull’argomento CIVITAPARK e la prossima valutazione della Corte dei Conti per il danno erariale.
Si potrebbe ipotizzare che questa sciagura possa favorire al solo Silenzi, grande lavoratore, che con la presenza di Corvatta potrebbe ancora fare i cavoli suoi.
Speriamo che Corvatta rimanga isolato con il solo PD e che insieme possano condividere la sicura disfatta elettorale che stanno perseguendo.
Buona sfortuna ad entrambi.
RIDI, RIDI, MA DA’ ANCHE TEMPO AL TEMPO!
Già presentata la nuova lista Corvatta/Pd: ” Una città per cantare “. Non ha stupito più di tanto la notizia della sua ricandidatura perché anche se tutti contrari, non hanno trovato un prestanome che doveva assumersi tutti i fallimenti già previsti per questo bis auto richiesto e alla fine è stato giocoforza accontentato, facendogli credere che la città non poteva pretendere di meglio. Adesso che sia stato fatto un resoconto dell’operato della sinistra e che sia stato giudicato positivo non stupisce perché quando si parla del nulla tutte le posizioni sono giuste o sbagliate che tanto non cambia niente. Parlare solo per dare fiato ai tromboni, è stata l’unica nota degna di merito di questa amministrazione. Io neanche la definirei scadente e per i personaggi e per il nulla cosmico. Scabrosa, forse è la parola giusta per definirla. E’ successo di tutto, si sono amati, odiati, lasciati e molto probabilmente si riprenderanno, sperando che riformando l’unione di quell’insieme che avevano fatto, anche questa volta potrebbero ritentare il colpo. E per quelle misteriose scelte che ti fa fare cose che poi non riesci a spiegarti e per le quali ancora una volta ti troverai a lamentarti, come sempre, ma senza la scusa di poter dire, ” Eh no, questa volta ci ho provato, coll’asso che ho votato Corvatta e quell’altro branco di succedanei della frutta lasciata al sole per giorni. Il ragionamento standard deve essere stato questo: “ Ci sono stati alcuni ombrosi passaggi che se finora sono stati, diciamo, “scusati “, non è detto che per il prossimo futuro qualcosa non cambi. Ed è per questo che col cavolo che mi candido a sindaco. Che paghi chi deve pagare, se ci sarà da pagare! Embèee, che ci devo andare di mezzo io perché non si sa quello che tasso hanno combinato Corvatta e Silenzi che hanno formato una delegazione credendo di essere belli, intelligenti e furbi per andare da Cantone a dimostrare la loro ingenuità. A dire che la colpa era di quei cattivoni che hanno amministrato prima di loro e che è solo per il bene di Civitanova, che hanno dimezzato la fiera, costruito un Palas interdetto alle squadre civitanovesi e che stanno per vendersi pure quel pezzo tra la fiera e il Palas. Il Cantone li ha discacciati scrivendo loro, anche una lettera dove spiegava il perché. Che poi era l’unica cosa da dire: “ Questo avete fatto, che ci venite a fare a Roma, aspettate dalle vostre parti che se non tutti, qualcuno vi chiamerà. Se fossi del Pd, due volte mi “ inumidirei” la faccia anzi tre, due quando crocefisso Corvatta e l’altra per l’eventuale croce sul Pd o qualsiasi altra lista associata.
E ce credo che lo appoggiano … che quesso è un sindaco???
Si purtroppo si ma non PERVENUTO PERÒ
Mandato avanti dal gotha del PD (Silenzi, Giannini e Micucci) per prendere le botte al posto loro.
Pasqua è prossima e l’agnello sacrificale è servito.
Sara tutta colpa di corvatta e i veri burattinai usciranno dal fango con la faccia pulita.
Articolo pietoso, frutto di un giornalismo scadente e servile.
Più che un agnello per me è un caprone. Si dal punto di vista politico, approfittando della sua ambizione non è stato difficile fargli credere che la sua scelta era l’unica possibile anche se lo avrebbe capito un ciuco che per avere qualche speranza di vittoria il Pd che prenderà una solenne umiliazione non avrebbe dovuto candidarlo. Ma probabilmente, siccome il sindaco è si cattivo, per questo l’ho definito caprone, animale per eccellenza che rappresenta i noti abitanti degli inferi ( la sua cattiveria sembra una presa in giro ma vi posso giurare che non lo è)già dall’inizio delle trattative preelettorali era stato tenuto come riserva se non si aveva voglia di metterci la faccia e non essere coinvolto in un futuro non tanto lontano dove qualcosina verrà fuori magari anche dall’interno del comune, ma lì, ci vuole coraggio e li conosciamo tutti i protagonisti ). Solo lui è convinto di essere amato per quello che ha fatto e questo nonostante da facebook che lui frequenta e io detesto, mi dicono che gli arrivano riconoscimenti che farebbero arrossire chiunque ma non lui. Provatevi a chiedervi perché. Einstein seppur rimandato in matematica, divenne un genio. Diventare un professionista dopo aver preso la laurea non significa perché si è pieno di nozioni scientifiche di essere una gran cima una volta lasciato il campo dove una certa conoscenza ci deve stare per forza, almeno che non ti sei laureato in Albania. Qui si sacrifica l’ambizione e dato che parliamo di demoni anche una delle cose su cui gioca di più, la vanità umana.
Caro Sindaco, non commetta altri pasticci! Mi scusi il mio ardire. Rilegga, per cortesia, sempre che il tempo glielo congeda, qualche buon trattato di diritto Costituzionale : le farebbe bene alla mente e l’aiuterebbe a non commettere ulteriori e gravissimi errori. Quello che meraviglia notevolmente è che lei, dopo anni di completa inattività, ha l’ardire ancora di parlare di programma realizzato. Cosa vuol fare? Ce lo faccia comprendere. Lei vuole creare se ho ben compreso, una maggioranza rinnovata e allargata che abbia come denominatore comune la condivisione del programma. In sintesi,lei vuole creare un progetto politico condiviso. Con chi? Con chi ci sta? Prendere o lasciare!? Vuol tacere anche su queste nuove (?) affermazioni. Ma ha l’ardire ed il coraggio di spiegare le sue alchimie ai cittadini? Questi le assicuro, non sono più in grado di comprendere nulla di ciò che lei dice. Ma per caso il grande progetto politico di cui fa menzione è la continuazione di ciò che ha realizzato fino ad oggi e che noi cittadini abbiamo bocciato? Questo sarebbe il massimo! Diceva un mio amico scomparso: Civitanova è un paese strano! Io, al contrario, affermo che Civitanova Marche non è un paese strano ma cosciente e responsabile. Purtroppo sta attraversando, per opera sua e dei suoi “accoliti”, il peggior periodo amministrativo che la sua storia ricordi. D’altra parte non si meravigli: è passato già alla storia! Ci manca solo di assegnarle il giusto premio per la sua non comune gestione! Pensavo di proporre ai miei amici fannulloni di istituire un premio speciale per i peggiori amministratori del nostro Paese: il premio “ Nerone”. Che ne pensa? Sarà una commissione speciale a proporlo. Qui la raccomandazione non funziona! Si metta l’animo in pace!