Il sopralluogo di Tajani nella zona rossa di Camerino
Il sindaco di Pieve Torina Alessandro Gentilucci ha donato a Tajani un’acquaforte di Giovannini recuperata dalle macerie
di Monia Orazi
“Nei giorni scorsi la Protezione civile ha fatto la fotografia della situazione del terremoto e inviato il dossier a Bruxelles con danni stimati per quasi 25 miliardi di euro. Cercheremo di fare tutto il possibile come deputati e contiamo di poter attivare tutti gli strumenti con circa due miliardi di euro da destinare all’Italia per il sisma”. Lo ha detto Antonio Tajani durante la visita a Camerino dove è arrivato poco dopo le 12. “Lo stato d’animo della popolazione è come quando si perde una partita ma non si vuole retrocedere. C’è voglia di fare, nessuno si arrende”, ha aggiunto il presidente del Parlamento Europeo dopo la riunione al centro operativo comunale nella sede Contram e prima della visita nella zona rossa.
Antonio Tajani con il sindaco di Camerino Gianluca Pasqui
“Io e tutti i 72 parlamentari italiani che operano nelle istituzioni europee stiamo lavorando insieme e senza distinzioni politiche a favore delle popolazioni in difficoltà per il sisma. Quando c’è un’emergenza, non esiste la destra e la sinistra”, ha detto Tajani. Con lui il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio, il presidente del consiglio regionale Antonio Mastrovincenzo, il sindaco Gianluca Pasqui, l’assessore regionale Angelo Sciapichetti, il presidente della provincia Antonio Pettinari, il senatore Remigio Ceroni, il rettore Flavio Corradini diversi sindaci e consiglieri regionali. La visita nel Maceratese di Tajani è iniziata intorno alle 10,30 da Pieve Torina. Il presidente del Parlamento europeo ha visitato prima il villaggio container inaugurato la scorsa settimana (leggi l’articolo) poi si è recato nella zona rossa del paese. Il sindaco Alessandro Gentilucci gli ha donato un’acquaforte di Giovannini recuperata dalle macerie.
A Pieve Torina dopo la visita ad una delle frazioni, le autorità locali che hanno accompagnato l’onorevole Tajani nel giro, all’interno del pulmino guidato dallo stesso sindaco Gentilucci, si sono riunite insieme a lui nel container che ospita il Coc. Il presidente del parlamento europeo ha spiegato dettagliatamente tutte le possibilità offerte dai fondi europei, sia quello di solidarietà che quelli strutturali, ascoltando le necessità espresse dai diversi sindaci presenti. A Camerino la visita alla città è iniziata all’interno del Coc, ospitato nel quartier generale del Contram alle Mosse, per poi proseguire al villaggio container a Vallicelle dove Tajani ha incontrato anche gli studenti universitari residenti e scherzato con loro, mangiando nella mensa insieme agli sfollati. “Avevo promesso il giorno della mia elezione a presidente del Parlamento Europeo di venire qui – ha detto Tajani – non sono venuto prima perchè le visite non devono intralciare il lavoro di emergenza. Il messaggio che vi porto da Bruxelles è che l’Europa non dimenticherà quanto accaduto. Continuerò a seguire le zone terremotate, come ho sempre fatto sinora. Camerino, grazie alla presenza dell’università, può essere un punto di riferimento per partecipare ai progetti europei. Fa male attraversare una città svuotata dalle scosse, ma qui ho visto voglia di non arrendersi, voglia di fare, la caparbietà della gente di montagna. E’ questo il punto di forza che vi permetterà di ripartire”.
Tajani ha avanzato l’ipotesi che i fondi europei possano essere a disposizione in pochi mesi. Le normative attuali potrebbero consentire a Camerino di ricevere fondi europei misti per progetti di ricostruzione, con contributi fino al 30 per cento, una compartecipazione dei privati al dieci per cento, con erogazione di fondi gestiti dalla Bei e dalla Cassa Depositi e Prestie e dal cosiddetto “fondo Junker”, anche tramite prestito agevolato. Riguardo alla zona franca, Tajani ha ribadito la necessità che il governo presenti il progetto e invii una comunicazione alla Commissione Europea, che secondo le norme deve concedere l’autorizzazione, trattandosi di aiuti di Stato.
Il sindaco di Camerino Pasqui, nel lungo colloquio avuto in zona rossa è tornato a chiedere che “Camerino conservi tutto quello che aveva prima, dalle opere d’arte al carcere. Tenevo molto a questa visita per noi importantissima. Ho chiesto a Tajani quello che chiedo a chiunque venga qui, un aiuto concreto per la nostra comunità e la vicinanza alla nostra gente. Camerino deve diventare modello di studio, plastico per capire come rientrare in sicurezza e ricostruire centri storici distrutti”. Pasqui ha sottolineato passo passo, partendo da piazza Cavour, lungo San Filippo rimasta un tempio a cielo aperto in cui domani inizierà il recupero delle opere d’arte rimaste, passando per l’ex tribunale, il carcere, giungendo a Santa Maria in via, la difficile situazione della città, parlando della necessità di mantenere il carcere e di rivedere la circolare che per il recupero beni, obbliga i cittadini a fare un piano di sicurezza con tecnici privati, senza più la partecipazione dei vigili del fuoco. “Vedremo di lavorare su questo”, la timida risposta di Curcio.
I RINGRAZIAMENTI DI MASTROVINCENZO – “Ringraziamo Antonio Tajani per l’attenzione che sin dal giorno della sua elezione a Presidente del parlamento europeo ha dimostrato nei confronti delle popolazioni terremotate dedicando loro il raggiungimento del suo prestigioso incarico. Una attenzione che si potrà concretizzare soprattutto nei due miliardi di euro, risorse europee che dovrebbero essere destinate alle zone terremotate. E’ evidente che sarà poi compito delle istituzioni locali agire in modo che attraverso i fondi strutturali possano essere attribuite ulteriori risorse.” Così il Presidente del Consiglio regionale, Antonio Mastrovincenzo, che ha accompagnato oggi a Camerino il Presidente del Parlamento Europeo, Antonio Tajani in visita alle zone colpite dal sisma. “Significativo – ha detto Mastrovincenzo – il fatto che il Presidente Tajani sia stato particolarmente colpito dalla forza con cui le popolazioni stanno reagendo alle difficoltà causate dal sisma e dall’entusiasmo degli studenti che vogliono tutti insieme contribuire al rilancio dell’Università camerte”.
Il rettore dell’Università di Camerino Flavio Corradini ha detto al presidente Tajani dei numerosi tavoli attivi sul fronte dei fondi europei, chiedendo un contatto diretto per la presentazione di progetti di sviluppo attivo per il territorio. La difficile situazione di tutta la provincia, con ben 44 comuni nel cratere è stata ricordata con parole intense dal presidente Antonio Pettinari. Nel pomeriggio Tajani ha visitato San Ginesio e Tolentino.
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Si capirai qUesti basta si e no x mangiarseli
Ma certo…
Continuate a far venire questi quattro pezzenti con l’ unico scopo di accaparrarsi voti per le prossime elezioni per Curcio e Mastrovincenzo
Chi era che a Zelig faceva l’assessore e finiva sopra un banco a dire “fatti fatti no pu…….”!?
Ancora promesse maaaas
2 miliardi, rispetto ai 24 quantificati (in gravissimo ritardo) da Curcio per le sole spese post-emergenza (quindi missioni, viaggi, passerelle, qualche casetta di legno, qualche riparazione di chiese e qualche messa in sicurezza), sono bruscolini.
prendiamo atto che non solo le casette di legno ma anche la ricostruzione saranno impossibili.
grazie lo stesso Taiani e UE.
Due miliardi?!
Sfilata politica, inutile, per continuare a portare in giro la gente, tutti a bocca aperta a salutare il salvatore della patria.
la solita passerella per prendere voti e consensi popolari….tanto non farete un casso come al solito, magari qualche casettina in legno, qualche piccolo restauro e poi???
Speriamo che sia vero
Ecco spiegato il grande dispiegamento di forze di polizia, comprese almeno un paio di stazioni mobili. Ancora una volta un intervento di polizia dispendioso, che impegna risorse che si sarebbe potute investire meglio in qualche casetta, qualche stalla, qualche puntello agli edifici storici in rovina.
Allora andava meglio a fine novembre 2016, quando Tajani non era ancora presidente del parlamento europeo:
«La Commissione Ue propone di finanziare totalmente le operazioni di ricostruzione legate al terremoto nell’ambito dei programmi dei fondi strutturali. Lo ha detto il commissario europeo alle Politiche regionali Corina Cretu intervenendo in un dibattito al Parlamento europeo. Bruxelles propone di modificare il regolamento sulla politica di coesione 2014-2020 e introdurre la possibilità di finanziare totalmente la ricostruzione, compreso il restauro del patrimonio culturale, col Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr).»
(fonte http://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2016/11/30/terremoto-bruxelles-tutta-ricostruzione-con-fondi-ue_c9dd1434-a50a-4439-922e-004b820ea34d.html)
Tra l’altro risulta che la commissaria europea abbia ribadito il concetto due giorni fa a Norcia:
http://www.ilmessaggero.it/umbria/commissaria_cretu_a_norcia_la_ue_puo_finanziare_tutta_la_ricostruzione-2253243.html
Cosi poco arriva dal Europa 2 miliardi ce ne vogliono 25 miliardi !!!!!!!