di Gabriele Censi
“Lunedì arriva in aula e martedì sarà approvato definitivamente senza modifiche il decreto sul terremoto”. Lo annunciano i parlamentari Pd Irene Manzi e Piergiorgio Carrescia all’incontro di stamattina nella sede di Confcommercio a Macerata. All’incontro con gli operatori e con il direttore di Confcommercio Marche Centrali Massimiliano Polacco con anche rappresentanti dei vertici nazionali dell’associazione si sono concordati alcuni ordini del giorno per integrare il decreto. Per evitare la scadenza dei termini e anche a causa della situazione politica non ci saranno modiche al decreto e dunque le richieste aggiuntive passano per lo strumento dell’ordine del giorno. “Un ordine del giorno riguarda i danni indiretti – spiega Polacco – alcune aziende stanno avendo dei danni economici anche se non sono state colpite fisicamente”. Ottomila strutture ricettive, 16 mila di ristorazione e 35 mila negozi che nelle 9 province colpite hanno subito una pesante contrazione delle attività. La flessione riguarda un intero territorio e non solo i 131 comuni nel cratere.
Questa la premessa della prima mozione, la richiesta al governo è di contributi in conto capitale per le imprese che hanno subito e che subiranno nel futuro danni per la riduzione del turismo. “La seconda riguarda – continua Polacco – la ripartizione dei fondi tra imprese nuove e imprese esistenti”. Si chiede di dare priorità alle attività già esistenti destinando almeno il 70% delle risorse disponibili. Altri spunti sono usciti dall’incontro: “Sono emerse – ha detto Irene Manzi – anche delle problematiche in più come quella della no tax area su cui stiamo ragionando e potrebbe divenire un ulteriore ordine del giorno. Poi oltre ai temi che stiamo seguendo con Confcommercio c’è anche la questione Casermette e il carcere di Camerino”.
Presente anche il direttore di Federalberghi nazionale Alessandro Massimo Nucara: “Il decreto ha dato delle buone risposte per l’emergenza e pone delle ottime premesse per la ricostruzione. Dobbiamo fare qualcosa per non spopolare il territorio, serve promozione per far tornare i turisti ricordando che questa è una terra bellissima che ha ancora tantissimo da offrire. Poi bisogna aiutare i piccoli imprenditori per guardare con fiducia al futuro sapendo che il calo di fatturato sarà ricompensato”. L’assessore regionale Angelo Sciapichetti ha ricordato la vastità della devastazione e le inevitabili difficoltà, con l’invito però a guardare anche le cose positive che accadono: “Un decreto così che arriva a poco più di un mese lo hanno aspettato due anni nel caso del terremoto dell’Emilia. Il Trentino ha donato un campus di 450 posti a Unicam, è un esempio di una grande gara di solidarietà nazionale. La nostra priorità è riportare la popolazione nei luoghi di residenza altrimenti anche le attività commerciali non hanno gli utenti. I soldi per l’autonoma sistemazione ci sono, i comuni che hanno inserito i dati li ricevono in un giorno”.
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Bene!!! parliamone!!! Parlatene!!! Non esiste solo l’inagibilità strutturale legato agli edifici… c’è anche un’altra inagibilità, quella direttamente legata alla gente che purtroppo non c’è, e si trova sfollata lungo mare… ed inevitabilmente lì effettuerà quelle poche compere per dare una parvenza di normalità, senza considerare la mancanza di entusiasmo che dovrebbe il natale stesso portare… Ecco “l’altra inagibilità” che sento parlare pochissimo di cui noi “fortunati” ancora aperti stiamo subendo da ormai quasi 2 mesi!!
È’ inutile un decreto dopo 1 mese se non ci sono i tecnici che compilano le schede aedes ! A San Ginesio ci sono due tecnici, e più di 1000 richieste di sopralluogo . Sveglia !!!