di Laura Boccanera
Scontro fra residenti e sindaco a Civitanova. Di ritorno da Foligno, dopo l’annullamento dell’appuntamento di ieri con gli abitanti del quartiere centro, il primo cittadino risponde duramente alle polemiche sollevate. Incontrata la stampa questa mattina, Tommaso Corvatta ha sottolineato che dai residenti si aspetta delle scuse e un ravvedimento per «l’agguato subito» (leggi l’articolo). Parole dure anche per chi aveva organizzato l’appuntamento ieri. «Sono la rappresentazione del degrado della convivenza civile», asserisce il sindaco. Non ha mandato giù l’aver trasformato quello che credeva un incontro con una delegazione di cittadini in una manifestazione con decine e decine di partecipanti. Ancora di più il sindaco si è infastidito per il fatto che i residenti non abbiano trovato una data alternativa a quella di ieri. «Si sono presentati ugualmente in piazza – chiarisce Corvatta – significa che non hanno a cuore risolvere il problema, quanto piuttosto la spettacolarizzazione e creare un polverone. Non si può pretendere di aver ragione solo perché si è un cittadino. Rinviare un appuntamento capita ed è capitato in passato, non è certo un accadimento anomalo».
Il comitato ieri, durante la riunione davanti al Comune
Quanto ai problemi di disordine e schiamazzi in centro denunciati dai residenti, Corvatta fa il punto delle azioni già adottare. «Non è una criticità nuova – dice – sono questioni ben note, di cui ho parlato più volte con diversi di loro. Ricordo che di interventi in due anni ne sono stati effettuati diversi. Abbiamo eliminato il commercio ambulante vicino la discoteca, abbiamo cercato di limitare il parcheggio selvaggio attraverso il parcheggio serale a pagamento. Ci siamo fatti da intermediari per far sostituire il generatore che procurava rumori molesti. Abbiamo chiesto e ottenuto dal Donoma la predisposizione di personale per l’accompagnamento della clientela fuori dal locale».
«Abbiamo fatto installare, a spese dei proprietari del locale, telecamere di videosorveglianza – continua il sindaco – che gli stessi residenti del centro avevano richiesto a gran voce e le cui immagini sono acquisite dal nostro comando di polizia municipale. Abbiamo ripetutamente chiesto la presenza di pattugliamenti notturni da parte delle forze dell’ordine». In merito alla segnalazione di ieri di alcuni residenti di via Vela che lamentavano una modifica al divieto di sosta con rimozione lungo la via il sindaco conferma che non è cambiato nulla e che la rimozione rimane. Al termine Corvatta ha rinnovato la disponibilità ad incontrare chiunque e, se richiesto, a partecipare ad assemblee pubbliche. «Certo – conclude – mi aspetterei un segnale di ravvedimento da chi ha organizzato l’iniziativa di ieri con l’obiettivo evidente di cercare una ribalta piuttosto che di parlare con me».
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Gentile Redazione di CM.
Purtroppo questa volta, mi trovo nella circostanza di doverla redarguire. L’articolo è talmente completo, ben scritto, che non lascia nemmeno quel piccolo dubbio a cui ci si potrebbe appigliare per fare un commentino. Chiarisce in maniera ineccepibile il rapporto che c’è a Civitanova tra un sindaco che rappresenta se stesso e i cittadini ( da qualcuno definiti un circolo di fascisti ) che dopo anni di proteste per gli stessi motivi ( schiamazzi, escrementi vari ) si sentono rispondere con ambulanti abusivi, parcheggi serali e poteva anche aggiungere che nella Carbonara non ci va l’aglio. Solo una piccola domanda che non vuole assolutamente essere un commento o un rimprovero. Ma queste telecamere, dove guardano, verso le stelle?
@ Gian Berdini. Ah, prima che mi riciti l’art. 48 facente parte di quella Costituzione che tu sicuramente conosci e rispetti come si può ben vedere seguendo le tue vicende imprenditoriali , ignori che nei referendum anche l’astensione è espressione del diritto di voto.
Non disconosco il problema Donoma, sul Corner prima che mi cacciassero, per essere antibaco al suo padrone, scrissi più volte che spettava ai proprietari del locale garantire la sicurezza e il decoro delle vie fui sommerso da fischi e insulti. ma quello che più mi preme è che in questa storia ci sono cose che si fingono di non sapere, e invece ci si dovrebbe documentare. La questione Donoma ha una sola soluzione che le forze dell’ordine sanzionino i giovani che in stato di ebrezza fanno schiamazzi notturni, urinano sulle porte dei cittadini. Ora perché non ci si chiede come mai non ci sono forze del ordine a multare questi selvaggi?
Io abito in via Piave e non posso dire se la musica alla notte da fastidio ai vicini del locale, ma una cosa la posso dire non c’è il degrado di quanto , giunta di centrodestra al governo della città, c’era il problema del noto locale vicino al Veneziano di Mirco Ciabattini, i disagi delle notate di successo di quel locale arrivava fino in via Piave, non i rumori della musica ma i caroselli dei giovani ubriachi che la notte in attesa di entrare in discoteca arrivava fino in via Piave. Quando molti cittadini si lamentavano con la giunta , ci si sentiva rispondere :” ma che ci possiamo sono giovani, e poi almeno i commercianti lavorano” , io aggiungo go che oltre i commercianti ne beneficiava pure la giunta molto di moda tra i proprietari di Bar che vedevano salire alle stelle in fine settimana il loro guadagno e votavano la giunta .
giovani ubriachi arrivavano a “pisciare” in tutte le vie di Civitanova.
Quando la questione finì in consiglio comunale una banda di body gard assaltarono il consiglio comunale , assalto sollecitato da un noto assessore, molto di moda , della giunta di centro destra.
Il sindaco ha sbagliato a non riceverli? Forse ha fatto un errore , ma perché questa destra civitanovese per due storie simili usa due misure e giudizi diversi?
Il Donoma lo può risolvere solo l’intervento delle forze dell’ordine che con 300€ di multa possono molto di più di cose che un sindaco non può fare perché non ha poteri per fare. Io inizio a la vorare alle cinque del mattino e girando per la città posso affermare che sono una dozzina di giovani fanno schiamazzi e urinano sulle porte di alcune abitazioni., come le vedo le dovrebbe vedere chi è preposto all’ordine pubblico.