di Claudio Ricci
«Veri e propri agguati». L’assessore provinciale Giovanni Torresi non molla la presa sulla battaglia anti-autovelox lungo la superstrada Val di Chienti. Bersaglio della video intervista concessa a Cm nella rubrica “5 minuti con” sono le amministrazioni che affacciano lungo il grande serpentone della mare-monti.«Non è giusto e i comuni non c’entrano niente con la superstrada – continua l’ex sindaco di Pioraco – Io nel mio paese li ho messi ma sulla strada principale che tagliava il paese dove succedevano incidenti. Quindi mi è sembrato giusto per prevenzione della salute e della sicurezza dei cittadini». Una battaglia che in passato aveva portato Torresi a duri botta e risposta con Giancarlo Cecchini, responsabile del servizio di autovelox dei comuni di Belforte, Caldarola, Corridonia, Montecosaro, Serrapetrona e Tolentino (leggi l’articolo). «Vorrei chiedere a questo sindaco – incalza l’assessore che si lascia sfuggire un pronome femminile (il riferimento è al primo cittadino di Corridonia Nelia Calvigioni) – quando mai la sua polizia municipale è andata a rilevare un incidente in superstrada?». La sensibilizzazione sul tema parte da un monito che Torresi tiene a ribadire: «Occorre andare piano. Anche se alcuni comuni, come Camerino, che in bilancio ha 700mila euro di proventi da autovelox, lo piazzano sistematicamente dove c’è il limite di 90. E in superstrada è facile prendere multe sia per chi questo non lo sa, sia per chi è distratto».
Nel paniere degli argomenti anche la prossima scadenza di mandato come assessore allo Sport in una provincia che si accinge a cambiare pelle e al rinnovo delle cariche con le prossime elezioni di settembre: «Sono stati 5 anni bellissimi. Abbiamo una provincia viva grazie alle molte realtà sportive. Ricordo che una recente classifica del Sole24ore ci pone ai vertici delle classifiche nazionali (leggi l’articolo). Invito tutti i giovani a fare sport perché fa bene». Un pensiero alle prossime comunali di Civitanova , dove Torresi risiede, per il 2017: «Intanto mi ributto a tempo pieno nel mio lavoro di maestro di tennis. Potrebbe anche essere, dipende da chi me lo proporrà e da quale sarà la squadra. Premetto che in questo momento per fare l’amministratore locale occorre essere quasi degli eroi visti i tagli che il governo sta applicando»
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