di Federica Nardi
(foto di Andrea Petinari)
Le Iene vanno a casa di Simone, il bimbo di 5 anni rimasto sfigurato dopo che gli era caduta addosso una pentola d’acqua bollente. L’inviato Filippo Roma e il cameraman Marco Occhipinti oggi pomeriggio erano a Macerata. Alle 17,15 sono arrivati a casa di Simone, che vive in via Ettore Ricci, dove si sono fermati per un’ora e si sono fatti raccontare tutta la vicenda dai parenti. Simone ha voluto regalare agli inviati delle Iene un disegno di Spiderman. Poi Roma e Occhipinti sono stati all’Asur dove avevano appuntamento con Alessandro Maccioni.
Il direttore dell’Area Vasta ha detto che «entro Natale, quando Simone tornerà dalla Germania per un’altra operazione a viso e spalla, preparerò un atto amministrativo che renderà le cure, in questo caso particolare, a carico del servizio sanitario regionale e nazionale. Entro Natale faremo questo bel regalo per Simone». Gli inviati delle Iene prima dell’incontro con Maccioni sono stati a casa del piccolo Simone. Il bambino ha aperto la porta alle telecamere della trasmissione Mediaset insieme alla mamma, alla nonna e al papà. I due inviati si sono fermati per circa un’ora a casa della famiglia. La mamma e il papà hanno raccontato loro le difficoltà che hanno vissuto in questi tre anni. Poi il piccolo ha voluto donare un disegno dell’Uomo ragno, il suo eroe preferito. Dopo la visita a casa della famiglia di Simone gli inviati hanno raggiunto la sede dell’Asur per l’incontro con Maccioni. Ed è stato lo stesso direttore dell’Area Vasta, una volta concluso, ad annunciare alla madre che tenterà di far ottenere al piccolo delle cure gratuite.
«Sono felice, non ci posso credere – ha detto la mamma, Tiziana -. Tre anni fa avevo chiesto le stesse cose». Da tempo la famiglia di Simone denuncia l’impossibilità di sostenere le spese per i presidi medici necessari alla guarigione del bambino. Si tratta di 1.400 euro al mese per le creme e il gel in pellicola e circa 500 euro ogni quattro mesi per la maschera curativa. «Sono direttore dal primo agosto – ha detto Maccioni -. Ho saputo del problema da Cronache Maceratesi, così ho chiamato la mamma di Simone e ci siamo subito dati da fare per intraprendere il percorso medico e amministrativo tutti insieme, alla ricerca di una soluzione».
Ad accogliere i due inviati de Le Iene insieme a Maccioni un tavolo di esperti, che da tempo seguono il caso del piccolo Simone. Marco Sigona, dermatologo e responsabile del Centro ferite difficili di Tolentino, Giulia Marino, responsabile del dipartimento di Farmacia dell’Area vasta 3 e Giorgio Caraffa, responsabile del dipartimento cure riabilitative, che già si era occupato della maschera curativa che il piccolo deve indossare ogni giorno. A loro il compito di dimostrare che i presidi medici e le creme, che non figurano nella lista dei Lea (livelli essenziali di assistenza) sono in questo caso fondamentali a livello medico. Occhipinti e Roma incalzano, ma la soluzione è già trovata e il sì dei tre esperti sulla necessità delle cure è forte e chiaro.
«È giusto che venga fatto quest’atto» conferma Caraffa. A spiegare la necessità medica delle cure anche Sigona: «Queste creme, anche se secondo la legge non sono farmaci, aiutano la riparazione tissutale, limitando cicatrici che in questo caso, nel lungo periodo, portano anche a inabilità funzionali». «Si tratta di un parafarmaco e di un dispositivo – specifica Marino -. Dobbiamo trovare un modo di rendere regolare una cosa che secondo la legge non è dovuta, anche se necessaria. Arriveremo a una soluzione per rendere le cure regolari e continuative perché il problema in questo caso è terapeutico. Tuttavia – prosegue Marino -, si tratta di un caso specifico e di una scelta autonoma dell’Area vasta, non avrà effetti a livello nazionale». «Il passato è passato. Nel futuro la famiglia di Simone può contare sull’Area Vasta 3 – ribadisce Maccioni, che non sta al gioco dell’inviato delle Iene e non vuole essere definito un “supereroe” -. Faccio solo il mio mestiere nel rispetto delle regole. Era anche pronto un piano b. Avevamo coinvolto associazioni pubbliche e private disposte a donare fondi per l’acquisto della crema in gel in attesa che si sbloccasse la situazione amministrativa». Ma, a quanto pare, non ce ne sarà bisogno. «Il 17 dicembre Simone sarà in Germania per un intervento – ha concluso Maccioni -. Per quando tornerà faremo in modo che l’atto amministrativo sia pronto».
(Servizio aggiornato alle 21,04)
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Con tante cooperative (o pecorative?) che ci sono a Macerata, per aiutare questa famiglia sono dovute venire le Iene da Milano. Che figura!
Bravi sono commossa!!!!
Noto con immenso piacere che la solidarietà si è ampiamente manifestata e l’interessamento ha coinvolto lo sport e persino ” Le Iene”. Mi sembra che solo una istituzione sia mancata: lo Stato nella sua essenza, peraltro sempre prono e zelante con i ‘Potentati’.
E sarebbe il minimo che le cure siano a carico del servizio sanitario nazionale,non se ne dovrebbe nemmeno discutere,ma in italia sono tutti pronti ad aiutare il prossimo solo quando c’è da guadagnarci,vedasi i sellerotti pakistani (clandestini).
Sono contentissimo che alla fine questa storia abbia avuto il suo lieto fine, ma la cosa paradossale è che noi cittadini nelle situazioni di difficoltà siamo lasciati a noi stessi grazie a uno stato che è assente infiustificato. Nell’articolo mi colpisce una frase di Maccio che dice “dobbiamo trovare il modo di rendere regolare una cosa che secondo la legge non è dovuta”… allora mi domando, perchè quando con un referendum abbiamo abolito il finanziamento pubblico ai partiti, LORO il modo di rendere regolare una cosa che per legge non era dovuta, l’hanno trovato???? e ancora, perchè tre dirigenti proprio della ASL uno o due anni fa si sono “concessi” un premio di produzione che non era dovuto??? questa è la dimostrazione che in Italia esistono figli e figliastri….. per fortuna la solidarietà ha risposto in questa situazione!
Per Principi. C’è un’analogia con il primo principio della termodinamica, secondo il quale l’energia dell’universo è costante. Infatti, poiché i soldi conferiti allo Stato sono quelli che sono (sono costanti, sono il gettito fiscale), ne discende che più sono quelli che vanno nelle tasche dei politici, meno sono quelli disponibili per i servizi pubblici.
Era ora, ma non solo per natale. Cure gratis x sempre, fino a quando ne avrà bisogno. Paghiamo talmente tanto x la sanità, che se siamo in default è perché ci sono stati troppi ladri. RICORDIAMOCI DI POGGIOLINI!!
Per Valentini. Ricordiamoci anche dell’ex D.G. del Fatebenefratelli di Roma.