Derubato il direttore della Quadrilatero,
si sveglia e trova i ladri
“Violentata la mia privacy”

MACERATA - Fabrizio Romozzi ha scoperto due malviventi che erano entrati nella sua casa, gli hanno sfilato il Rolex che aveva al polso e sono fuggiti. "Dormivo, ho sentito qualcuno che mi teneva il braccio e quando ho aperto gli occhi ho visto la luce di due torce che mi venivano puntate addosso"

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polizia movidadi Gianluca Ginella

Furto a casa del direttore generale della Quadrilatero, Fabrizio Romozzi: lui si sveglia e si trova davanti due ladri, tenta una reazione ma questi riescono a prendergli il Rolex e poi se ne vanno. E’ successo alle 3 di questa mattina nella villetta di via Galasso da Carpi a Macerata dove vive il direttore: «Più che per il furto dell’orologio, hanno violentato la mia privacy» dice l’architetto. I malviventi, secondo la ricostruzione della polizia che sta svolgendo le indagini, sarebbero entrati passando da una porta che non era chiusa a chiave.

Uno di loro lo ha preso per il braccio mentre era addormentato, così alle 3 di questa mattina si è accorto della presenza di qualcuno nella stanza l’architetto Romozzi, che si è destato d’improvviso e ha aperto gli occhi vedendosi puntate due torce. Quelle da speleologo che un paio di malviventi avevano cinte sul capo. «Non sono riuscito a vedere niente, avevo quelle luci puntate. Come li ho visti ho urlato.

Fabrizio Romozzi, direttore generale della Quadrilatero

Fabrizio Romozzi, direttore generale della Quadrilatero

Uno di loro mi teneva fermo mentre l’altro mi toglieva l’orologio che avevo al polso. Un Rolex d’acciaio, valeva sui mille euro. Non è tanto per il furto in sé, anche perché oltre all’orologio mi hanno preso 40 euro da un portafoglio ma è per il fatto di trovarsi qualcuno dentro casa mentre si sta dormendo. Non sono cose piacevoli. A qualcuno poteva prendere un infarto. Io mi sono messo a urlare, non so nemmeno cosa, frasi sconnesse». Una volta che hanno strappato l’orologio a Romozzi i malviventi sono fuggiti. Il direttore della Quadrilatero, 60 anni, non ha potuto vedere in volto i malviventi perché nell’oscurità della stanza c’erano solo le luci delle torce puntate negli occhi. Subito dopo che i malviventi sono scappati Romozzi ha chiamato la polizia. Sul posto sono intervenuti gli agenti della questura per i rilievi. Le indagini sono condotte dalla Squadra mobile di Macerata. «Un fatto simile mette un po’ di amarezza e genera insicurezza. C’è preoccupazione per questi episodio, specie per le persone anziane. E’ un momento un po’ difficile».

Un modo di agire, quello dei ladri che hanno compiuto il furto a casa di Romozzi, che assomiglia, anche se con una minore efferatezza, a quanto accaduto martedì notte a casa dell’ingegnere Gianfranco Appolloni, 73 anni, di Montefano (leggi l’articolo), e di Gabriele Menghini, 67enne, rappresentate di commercio che abita a Recanati (leggi l’articolo). Appolloni dopo aver avuto una colluttazione con i malviventi aveva esploso 4 colpi di pistola. A casa di Menghini i malviventi avevano puntato un cacciavite al 67enne per fargli aprire la cassaforte.

(Servizio aggiornato alle 19,45)



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