Le vaccinazioni oggi in Italia sono come le streghe di qualche secolo fa, su cui si diceva di tutto. I genitori sono bombardati da notizie contraddittorie e speculazioni mediatiche e quando arriva il fatidico momento di scegliere se vaccinare o meno il proprio figlio un senso di ansia e preoccupazione investe le neomamme e i neopapà. La scelta di vaccinare il proprio figlio è molto importante e merita di essere valutata attentamente, sulla base di informazioni chiare e scientificamente corrette. Questo proliferare di notizie contrastanti ha comportato un netto calo delle vaccinazioni con seri rischi proprio per i più piccoli.
Lo scorso 18 febbraio un bambino di 18 mesi è deceduto a Berlino in seguito all’epidemia di morbillo che sta colpendo la Germania. Da mesi la capitale sta vivendo la peggiore epidemia degli ultimi 15 anni. Dall’inizio dell’anno sono stati registrati circa 450 casi e l’associazione dei medici pediatri e dell’infanzia tedesca ha lanciato l’appello di tenere a casa i neonati finchè non si sarà fermata questa epidemia.
Un rischio che riguarda anche noi: lo scorso sabato è morta una bimba di 4 anni a Roma colpita da una violenta forma di panencefalite subacuta sclerosante scatenatasi dopo che la piccola si era ammalata di morbillo. La bimba non era stata vaccinata. In Italia il dato sulla diminuzione della copertura vaccinale è confermato dal Ministero della Salute che nel mese di agosto 2014 ha pubblicato un report secondo cui, nel nostro Paese, le coperture vaccinali hanno raggiunto livelli preoccupanti. Ad esempio per il vaccino contro il morbillo-rosolia-parotite nel 2008 si registrava in Italia una copertura del 90.1% mentre nel 2013 si è assistito ad un calo fino all’88,1%. Nelle Marche tali dati sono ancora più allarmanti: negli ultimi 5 anni si è assistito ad un calo del 5,4% (contro il 2% nazionale), nel 2008 si registrava infatti un valore del 93,1% mentre nel 2013 la copertura vaccinale è scesa al 87,7% . In calo anche la copertura vaccinale esavalente (vaccino contro difterite, epatite B, Haemophilus Influenzae tipo b, pertosse, poliomielite, tetano). Critici ugualmente i dati che riguardano lo pneumococco e il meningococco, agenti eziologici di gravi meningiti e malattie respiratorie, per i quali si è ancora lontani dalla copertura vaccinale necessaria per la protezione dell’intera comunità dal rischio di epidemia (95% della popolazione vaccinata). Vedi tabella.
Le famiglie hanno il diritto di avere accesso alle informazioni disponibili attendibili per effettuare una scelta consapevole. Per affrontare questi problemi con razionalità è necessario porre sul piatto della bilancia tutte e due le possibilità, confrontando serenamente e senza preconcetti i rischi ed i benefici di entrambe le scelte. Però oggi non è facile per i “non addetti ai lavori” orientarsi tra i vari dati e studi.
Per questo abbiamo pensato di proporre uno spazio informativo online dove i genitori maceratesi possano ricevere in maniera dettagliata e chiara i dati scientifici, porre i loro dubbi, confrontarsi con personale “addetto ai lavori” e affrontare la questione vaccinazioni con più serenità.
Chi siamo?
Tre genitori medici che lavorando ogni giorno con i bambini e le famiglie hanno sentito l’esigenza ed il dovere etico di mettere a disposizione della cittadinanza maceratese le loro competenze ed il loro bagaglio professionale per aiutare a fare chiarezza su questo importante argomento.
Dr. Paolo Francesco Perri
Responsabile di struttura complessa pediatria-neonatologia Ospedale di Macerata
Direttore del Dipartimento materno-infantile dell’Area vasta 3 Macerata
Dr. Costantino Gobbi
Pediatra di famiglia – Segretario nazionale alla Tesoreria Fimp
Dr.ssa Federica Zallocco
Medico in formazione specialistica in Pediatria – Università politecnica delle Marche
In attesa di ricevere le domande dei genitori iniziamo con il descrivere i protagonisti di questo dramma: i vaccini.
Come funzionano? I vaccini sono costituiti da virus o batteri inattivati (uccisi) o attenuati (resi innocui) oppure da loro piccole parti o da sostanze da loro prodotte (tossine inattivate); i loro componenti vengono detti anche “antigeni”. Sono costruiti in modo da essere in grado di attivare le proprietà del sistema immunitario dell’uomo, senza causare la malattia.
Quando dei germi entrano nel corpo di un bambino (tipo virus o batteri) iniziano a riprodursi. Il sistema immunitario del bambino li riconosce come “invasori” estranei e risponde producendo gli anticorpi. Il primo lavoro di questi anticorpi è quello di distruggere il germe però in caso di prima infezione non riescono ad agire così rapidamente da impedire lo svilupparsi della malattia. Il secondo lavoro degli anticorpi è quello di proteggere il bambino dalle infezioni future. Infatti rimangono nel sangue del bambino e se lo stesso germe viene a contatto con lui, anche molti anni dopo, il batterio/virus viene ucciso, senza che il bambino si ammali. Questa è l’immunità. Ecco perchè ad esempio il bambino si ammala di varicella una sola volta, anche se poi incontra questo virus tante altre volte, senza ammalarsi. Quindi in pratica quando il bambino si ammala succede quanto schematizzato sotto.
Il vaccino aiuta a creare gli anticorpi verso una determinata malattia, senza che il bambino prenda la malattia stessa.
I vaccini sono fatti dagli stessi germi (o parti di essi) che causano la malattia, ma sono o uccisi o così indeboliti che non provocano la malattia stessa.
In pratica quello che succede con il vaccino è questo:
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I vaccini sono state una delle più grandi invenzioni della medicina ed hanno salvato (e salvano) milioni di vite umane in tutto il mondo (l’unica malattia mai eradicata dal pianeta è il vaiolo, anche grazie ai vaccini). Nonostante i progressi alcune malattie infettive molto pericolose, sono ancora epidemiche in alcune zone della Terra. Gli sforzi delle associazioni umanitarie sono rivolti proprio agli abitanti di queste zone perché, non avendo i nostri mezzi economici ed organizzativi, sono spesso vittime (i bambini, soprattutto) di gravi malattie prevenibili.
Nel nostro paese la percentuale di vaccinazione è alta e consente una buona copertura nei confronti delle malattie infettive prevenibili ma proprio per questo non bisogna mai abbassare la guardia, non bisogna mai dimenticare che fino a pochi anni fa, tra i banchi delle nostre scuole, sedevano tanti bambini colpiti dalla poliomielite (e quei bambini sono oggi degli adulti) e tanti altri sono morti per le sequele di malattie “banali” come il morbillo.
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Ma è’ vero che nei vaccini troviamo anche una componente di metalli pesanti? Se si, non sono gli stessi metalli che sono stati trovati anche nei pesci a causa dell’inquinamento dei mari? Se si, non si rischia un lento avvelenamento? Se si, in un corpo in tenera età che cosa provoca? Risposte grazie.
Tanto diranno che i vaccini sono sicuri, tutti i bambini possono farli, non esistono reazioni avverse (però lo stato prevede risarcimenti per esse) e gli studi (finanziati dalle case farmaceutiche) sono tutti concordi nel dirlo. Lo diranno che nei vaccino esavalente c’è la proteina dell’uovo e che a 61 giorni è impossibile sapere se il bambino è allergico? I medici che si occuperanno di vaccinare il bambino daranno tutti (e dico tutti) i documenti previsti per legge ai genitori? L’anamnesi della storia familiare per scoprire allergie, malattie autoimmuni e gravi malattie da parte dei familiari viene fatta?
Non sono un esperto, ma sono padre di un bambino.
A tutti i genitori vengono in mente i casi dei bambini sani che a causa della vaccinazione hanno complicazioni più o meno gravi.
Capisco lo stato d’animo di questi genitori che a causa di una prevenzione “causano gravi malattie” ai piccoli.
Detto ciò, dico da non esperto di medicina ma da attento osservatore della realtà, che se la mortalità infantile è oramai a livelli prossimi allo zero mentre prima dell’invenzione e diffusione degli stessi era a livelli molto alti….un beneficio deve pur esserci.
A questi genitori che pensano, giustamente, ai rischi delle vaccinazione non vengono in mente i rischi di non effettuarle? Ma soprattutto, senza avere nessuna intenzione di convincerli, come si sentirebbero se per una “loro scelta e convinzione” causassero seri danni ai figli? Chiudo augurando a tutti i bambini, vaccinati e non, salute e ….fortuna.
Iacopo Ciccarelli
Nel 2015 di morbillo si può morire, ma forse si può morire anche di vaccinazioni, forse?
iniziativa sicuramente “spontanea” dei tre medici pro-vaccini.
per chi vuole conoscere l’altra campana, ci sono:
dott. Roberto Gava http://www.robertogava.it/
dott. Eugenio Serravalle, http://www.eugenioserravalle.it/
dott. Maurizio Conte, http://dottorconte.eu/ (riceve pure periodicamente ad Ancona)
dott. Beghella Bartoli, pediatra convenzionato ASUR Ancona. http://aziende.virgilio.it/21238778/dr-massimo-beghella-bartoli-studio-medico-chirurgo-specialista-in-pediatria
dott. Montinari, dirigente medico Polizia di Stato ed esperto vaccini http://www.mednat.orgcurriculum_montinari.htm
ecc. ecc. ecc.
buona serena lettura ed approfondimento a tutti i genitori
Trovo allucinante questo pezzo. Ma scusate eh, chi è il target dell’articolo? Il bambino o il genitore? Nel caso fosse il genitore, come è normale che sia, secondo voi possono bastare vignette e riposte cosi superficiali da non diradare nebbia alcuna?
Rispondete PUBBLICAMENTE piuttosto alle domande che trovate nei commenti e cioè cosa sapete dirci riguardo alle eventuali reazioni allergiche dovute alla presenza della proteina dell’uovo o agli effetti legati alla presenza di metalli come alluminio e mercurio, METALLI NEUROTOSSICI, all’interno di questi vaccini? Rispondete a queste domande, avanti. Queste sono le perplessità dei genitori che si oppongono ai vaccini.
Difficile, impossibile non commentare. Soprattutto impossibile non prendere una posizione forte nei confronti di un tema che riguarda la sanità pubblica. Essendo un commento bisogna essere brevi e quindi direi che un veloce domanda-risposta possa essere utile a chi, davvero, vuole analizzare in modo critico la questione della vaccinazione. Quindi direi:
1-Enrico Taruschio e Giovanni Capulli: METALLI PESANTI. Parlare al plurale non ha molto senso in quanto stiamo parlando del “Thimerosal”, un composto organo-mercuriale. Il Thimerosal è stato tolto nel 2001 dai vaccini pediatrici, quindi ora non lo trovate. Il mercurio del Thimerosal non è chimicamente lo stesso delle acque dei fiumi cui lei si riferisce. La dose contenuta nel singolo vaccino era risibile e gli studi di coorte non hanno evidenziato nessun danno se non “minor reactions like redness and swelling at the injection site” ovvero edema e rossore in alcuni bambini. Il collegamento con l’autismo non esiste ed è stato smentito da almeno una decina di studi che se vuole mi può chiedere e glieli invio (articoli seri, in inglese e pubblicati su Pubmed e Cochrane). Quindi direi che il rischio di chissà quale avvelenamento non ha senso di esistere, in ogni caso hanno tolto l’adiuvante per principio di precauzione (secondo me immotivato ma solo dovuto alle pressioni dei genitori).
2- Sempre Enrico Taruschio: Si muore di vaccinazione per il morbillo? Potenzialmente si. Ma siccome in Medicina (e nella vita, direi) si parla di probabilità ecco una lista di effetti collaterali dovuti al vaccino e la loro probabilità. La fonte di questa statistica è il CDC americano alla pagina (http://www.cdc.gov/vaccines/vpd-vac/measles/default.htm#vacc). 1-febbre (1/6) 2-Rash (1/20) 3-Edemi guancia/collo (1/75). Tra gli effetti moderati e gravi ci sono: 1-Convulsioni febbrili (1/3000) e 2-Anafilassi (meno di 1/milione). Morale: è potenzialmente rischioso vaccinarsi ma è di gran lunga preferibile rispetto ad essere colpiti da morbillo e di morire per una panencefalite, eventualità ben più frequente della anafilassi. Si vaccina per semplice matematica, nulla più.
http://medbunker.blogspot.it/2014/03/autismo-e-vaccini-ancora.html …un folto gruppo di scienziati ed esponenti del mondo scientifico in Italia hanno sottoscritto un appello alle istituzioni, non solo al ministero della salute ma anche ad autorità competenti perché venga messa fine a questo scempio della ragione e della salute pubblica.
L’interesse di pochi (i gruppi antivaccinisti) non può prevalere su quello di tutti.
Qui non stiamo parlando di persone che portano dati o elementi seri sull’argomento, parliamo di gruppi lobbistici che avendo un interesse economico personale, creano ad arte allarme e confusione.
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Al Ministro della Salute
On. Beatrice LORENZIN
Al Presidente della XII Commissione (Igiene e sanità) del Senato della Repubblica
On. Emilia Grazia DE BIASI
Al Presidente della XII Commissione (Affari sociali) della Camera dei Deputati
On. Pierpaolo VARGIU
Al Presidente della Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri
Dott. Amedeo BIANCO
La recente notizia dell’indagine della procura di Trani sul presunto nesso tra vaccinazione trivalente e autismo ha riaperto una discussione che sembrava sepolta.
L’ipotesi che il vaccino trivalente MPR (morbillo, parotite, rosolia) potesse causare l’autismo risale al 1998 quando un medico inglese pubblicò uno studio che sembrava dimostrare l’esistenza di anticorpi antimorbillo nell’intestino di bambini autistici.
L’allarme suscitato dallo studio causò un brusco calo delle vaccinazioni nel Regno Unito con conseguente ritorno del morbillo con migliaia di infezioni, molte complicazioni e persino decessi. Le indagini che seguirono scoprirono che l’autore dello studio aveva realizzato un falso scientifico deliberato, manipolando i dati e falsificando le conclusioni; confessò poi di aver agito su pagamento di un avvocato che si occupava di richieste di risarcimento.
Lo studio fu quindi ritirato e il medico radiato dall’ordine professionale. Successive e ripetute indagini hanno dimostrato che non c’è nessuna relazione tra vaccinazione trivalente e autismo. Anzi, la correlazione è ampiamente smentita da studi su campioni importanti di popolazione.
Sappiamo che alcune malattie prevenibili con la vaccinazione (morbillo, poliomielite, rosolia ed altre), e che spesso non hanno una cura efficace, possono causare gravissimi danni a chi ne è colpito e persino la morte (nel morbillo in un caso su 2000 in media) mentre gli effetti collaterali dei vaccini (sempre possibili quando si parla di un farmaco) sono rarissimi e nella grande maggioranza dei casi lievi e passeggeri.
Eppure ripetutamente, per malafede o per ignoranza, il falso allarme delle vaccinazioni che provocano autismo viene rilanciato.
In diverse occasioni, associazioni senza alcun peso scientifico, medici che non hanno mai realizzato una pubblicazione scientifica sul tema e avvocati specializzati in cause di risarcimento ripropongono il tema rilanciando le loro affermazioni sui media, e causando un comprensibile allarme in chi si sottopone alla vaccinazione fidandosi delle istituzioni pubbliche e sanitarie.
Questi allarmi ingiustificati minano la fiducia nelle vaccinazioni, che invece hanno salvato noi e i nostri figli. In questo senso, stupisce anche la presa di posizione di un’associazione (Codacons) che avrebbe lo scopo di proteggere il consumatore. Il pericolo è reale, basti pensare alle recenti epidemie in varie parti del mondo, come in Galles (con migliaia di infetti e un decesso da morbillo) e Olanda (anche qui un decesso), dovute proprio al rifiuto della vaccinazione. In Europa i casi di morbillo sono inaccettabilmente alti, 30 Paesi dell’Unione Europea hanno registrato 10.271 casi e 3 decessi.
Perché, contro il parere unanime delle società scientifiche, dell’Istituto superiore di sanità, dell’Agenzia italiana del farmaco e dell’OMS, dare credito a fonti del tutto inattendibili e con l’interesse preciso a spargere informazioni false?
Si chiede quindi a voi, quali rappresentanti delle istituzioni, di prendere gli opportuni provvedimenti per informare correttamente la popolazione, evitare che siano sparse paure ingiustificate e pretestuose quando non palesemente false e far sì che le persone che causano un allarme nella popolazione debbano rispondere nelle opportune sedi delle loro affermazioni.
Al tempo stesso, ferma restando la necessità di informare adeguatamente i cittadini sui rischi e i benefici della pratica vaccinale favorendo così un’accettazione cosciente e responsabile della vaccinazione, è opportuno un giusto sostegno ai programmi di vaccinazione, che rappresentano un segno di progresso, civiltà e protezione della salute pubblica, compito che la stessa OMS ha deputato ai ministeri competenti nazionali e quindi anche a quello del nostro paese.
———- PRIMI FIRMATARI
Vincenzo BALDO, professore di igiene presso il dipartimento di medicina molecolare dell’Università di Padova;
Paolo BONANNI, ordinario di Igiene all’Università di Firenze, coordinatore Core Board Gruppo Vaccini della Società Italiana di Igiene (SItI);
Luca BONFANTI, neurobiologo e professore all’Università di Torino;
Alessandro CAPOLONGO, pediatra di famiglia, referente per le Marche della Rete Vaccini e malattie infettive della Federazione italiana medici pediatri (FIMP);
Paolo CASTIGLIA, ordinario di igiene all’Università degli Studi di Sassari, Consigliere dell’Ordine dei medici delle provincie di Sassari Olbia-Tempio;
Elena CATTANEO, professore ordinario all’Università degli Studi di Milano e senatore a vita;
Marco CATTANEO, direttore di “Le Scienze”;
Giorgio CONFORTI, pediatra di famiglia e referente della Rete Vaccini e malattie infettive della Federazione italiana medici pediatri (FIMP);
Gilberto CORBELLINI, professore di storia della medicina alla “Sapienza” Università di Roma;
Michele DE LUCA, direttore del Centro di medicina rigenerativa “Stefano Ferrari”, Università di Modena e Reggio Emilia;
Maurizio DE MARTINO, professore ordinario di pediatria dell’Università di Firenze, direttore del reparto di pediatria Internistica dell’ospedale pediatrico “Anna Meyer”;
Salvo DI GRAZIA, medico specialista in fisiopatologia della riproduzione umana, divulgatore scientifico;
Sergio DELLA SALA, professore di neuroscienze cognitive umane, University of Edinburgh;
Giuseppe FERRERA, responsabile Servizio Epidemiologia ASP di Ragusa;
Antonio FERRO, responsabile del progetto “Vaccinarsi. org”;
Silvio GARATTINI, direttore dell’IRCCS-Istituto di Ricerche Farmacologiche “Mario Negri”;
Franco GIOVANETTI, dipartimento di prevenzione della ASL CN2 Alba-Bra;
Jacopo MELDOLESI, professore al dipartimento di neuroscienze dell’Università Vita e Salute San Raffaele di Milano;
Luca PANI, direttore generale dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA);
Giuseppe REMUZZI, direttore del dipartimento di medicina dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo e coordinatore delle ricerche all’Istituto Mario Negri di Bergamo;
Giovanni REZZA direttore del dipartimento malattie Infettive, parassitarie e immunomediate dell’Istituto superiore di sanità;
Walter RICCIARDI, direttore del dipartimento di sanità pubblica del Policlinico Gemelli di Roma;
Luigi SUDANO, dirigente medico Ausl Valle d’Aosta, già membro della Commissione Nazionale Vaccini;
Gianluca VAGO, ordinario di anatomia patologica e rettore dell’Università degli Studi di Milano;
Paolo VINEIS, Professore Ordinario di Epidemiologia, Imperial College of Technology, Science and Medicine, Londra;
Carla M. ZOTTI, docente di sanità pubblica presso la Scuola di medicina dell’Università di Torino
Hanno inoltre aderito tra i primi firmatari, le associazioni:
A.N.G.S.A. – Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici – Veneto;
Autismo Treviso Onlus;
CICAP – Comitato Italiano per il controllo delle affermazioni sulle pseudoscienze;
SITI – Società italiana di igiene, medicina preventiva e sanità pubblica
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Bisogna quindi mettere fine a tutto ciò.
Per questo l’appello può essere sottoscritto da tutti coloro, singoli, genitori, scienziati, medici, che si sono stancati della falsa scienza, degli interessi economici che non guardano in faccia nessuno, delle frodi che si infilano nell’ignoranza scientifica del nostro paese. Sono le istituzioni che devono fermare questo scempio, ma noi cittadini possiamo chiederglielo a gran voce.
Chi volesse leggere e firmare l’appello, lo trova qui. http://www.lescienze.it/news/2014/03/28/news/vaccini_autismo_lettera_appello_ministro-2074894/
fonte — http://medbunker.blogspot.it
Piervalerio Mari
Appunto, proprio nel 2001 mio figlio venne vaccinato con un vaccino esavalente, che due anni dopo fu tolto dal mercato, e Lei mi conferma che c’era una base di mercurio. Come reazione non ebbe un semplice rossore, ma, si scatenò delle crisi epilettiche che non si riusciva a contenere con nessun farmaco anti epilettico (dintoina, valium) una sera arrivammo a somministrare, in ospedale, 6 fiale di valium e 30 cc di tiopentone, risultato 30 minuti di tregua poi riprese le crisi epilettiche in continuo. Nel 2006 è deceduto. Fine.
Bellissimo progetto ragazzi! Purtroppo questa moda anti-vax, seppur destinata a fallire presto come ogni moda pseudoscientifica, sta già causando gravi problemi di salute pubblica… con gravi epidemie di morbillo e morti dovute ad effetti collaterali accertati dall’infezione.
Inoltre sono convinto che se questi antivaccinisti fossero vissuti 60 anni fa e avessero visto gli effetti devastanti della polio o anche della pertosse avrebbero pagato per far vaccinare i loro figli…
Enrico Taruschio
Anzitutto mi dispiace per suo figlio, dico davvero. Eppure le posso garantire che le crisi epilettiche (previste negli effetti avversi) possono accadere anche oggi con il nuovo vaccino proprio perchè non collegate al mercurio ma alla struttura degli antigeni e degli adiuvanti contenuti nella vaccinazione: il mercurio non è la causa della crisi febbrile e purtroppo 1/3000 non è una probabilità così bassa come si crede e mi dispiace sia accaduta. Stante ciò io non conosco la storia clinica di suo figlio e non mi voglio affatto lanciare in diagnosi o inferenze che non mi competono però da un punto di vista strettamente scientifico è difficile collegare le due cose anche se, come detto, in medicina è tutto possibile e tutto va tenuto in considerazione.
In ogni caso quello che mi premeva sottolineare è come, numeri alla mano, sia preferibile vaccinare rispetto al non vaccinare (almeno fino ad oggi, sia chiaro) e ho voluto rispondere alle sue domande proprio perchè non è un argomento in cui si nasconde chissà cosa a chissà chi o dietrologie di questo genere. Le informazioni sono alla portata di tutti e se siete armati di un buon inglese e non vi fidate dell’Europa andate a guardare siti affidabili come la fonte del Center for Disease Control.
Riguardo i collegamenti fra mercurio ed autismo basti sapere che il medico che ha pubblicato questi dati è stato cacciato a pedate e numerosi studi (io ne conto almeno una decina seri ed auterevoli) hanno smentito questa ipotesi. Smentita in modo categorico, nel caso dovessimo non esserci capiti.
Un ultima cosa rivolta a chi crede che “è tutta una manovra” e che “gli studi vengono così perchè sono finanziati dalle società farmaceutiche” etc etc: trovo quantomeno curioso che nessuno si fidi di enti internazionali e di pubblicazioni “peer to peer” riguardanti i vaccini quando poi siete i primi a prendere una aspirina perchè sapete che fa bene. Anche quelli erano studi. Anche loro sono stati controllati varie e varie volte come la scienza prevede.
Avere uno spirito critico è cosa buona, se siete in dubbio chiedete al vostro pediatra ed esigete di avere dettagliate informazioni, non barricatevi dietro ad un secco “non si vaccina punto e basta” perchè come la Germania e l’America ci ha fatto vedere quest’anno sono morti dei bambini. Attenzione a ciò che si propaganda con tanto zelo.
tutti ci siamo arricchiti con l’ignoranza , adesso il popolo si sveglia e incomincia il terrore .
Qualcuno ha mai visto la visita sommaria che viene fatta (quando va bene) dal pediatra prima della vaccinazione ?
Qualcuno sa se tutti possono ricevere il vaccino in un determinato momento della vita ?
La ns bimba non lo sapeva,la ns pediatra nemmeno e noi l’abbiamo vaccinata: crisi epilettiche in ottava giornata e attualmente in cura farmacologica.
Solo girando da qualche luminare fuori regione abbiamo avuto la conferma.
Io non dico che non bisogna farli, ci mancherebbe, ma vanno fatti con le dovute cautele che qui da noi nessuno usa fare.
@ Peppe Sciolitti
Bravo è esattamente quello il punto.
Non siamo contro i vaccini, siamo contro la strafottenza del 90% dei medici (che ricordiamo, nella stragrande maggioranza dei casi sono pagati con le nostre tasse) che si credono dei semidei e, forti delle statistiche paracadutate dall’alto, trattano gli altri come degli imbecilli, salvo poi riscendere in terra (momentaneamente) davanti a un imprevisto. Stessa cosa per i mezzi di contrasto.
“Scusi non ho mai fatto mezzo di contrasto, potete farmi qualche prova allergica?”
“Ma no, è veramente improbabile la reazione, vada tranquillo”.
Eppure basterebbe così poco. Meno strafottenza, maggiore attenzione per il paziente. Anche se a volte può voler dire mettersi contro non tanto il Ministero della Salute, quanto l’AIFA e le case farmaceutiche.