“Castelraimondo: cemento e rifiuti, tutti i fatti su Tar, monitoraggio e piano regionale di gestione rifiuti”. E’ il tema dell’incontro pubblico in programma domenica prossima, 1 febbraio, alle 16,30, nella sala dei priori del palazzo comunale a Camerino. Il dibattito che segue quelli di San Severino, Pioraco e Matelica precede altri incontri pubblici che toccheranno i comuni limitrofi e dell’entroterra. L’approfondimento, organizzato dal Comitato Salva Salute, tratterà il progetto di potenziamento del forno del cementificio Sacci di Castelraimondo-Gagliole. I nodi della discussione riguarderanno : il piano regionale della gestione dei rifiuti e Css (combustibili solidi secondari), l’autorizzazione dell’ impianto del cementificio, lo status del monitoraggio ambientale, la sentenza del Tar che boccia il progetto di ampliamento dell’impianto, la strategia “Rifiuti Zero” come possibile soluzione alternativa. «Nonostante la pronuncia del Tar abbia bocciato il progetto di potenziamento del futuro impianto – commenta il Comitato – la Regione insiste, come ipotizzato nel Prgr, nel voler bruciare tutti i rifiuti indifferenziati del bacino regionale sotto forma di Css. Si parlerà anche del caso del cementificio Sacci di Tavernola, in provincia di Bergamo, dove il consiglio comunale all’unanimità ha detto no all’incenerimento di rifiuti nei forni».
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Un progetto folle quello di bruciare i rifiuti a Castelraimondo, che cercheremo di ostacolare con tutte le nostre forze.