Muore a 85 anni dopo aver avuto un infarto, l’uomo, Benito Marinsalti, si è spento ieri mattina dopo essere stato rianimato nel corso della notte di giovedì. E’ bufera a Cingoli dove ancora, la notte, manca il medico sull’ambulanza. Il sindaco Filippo Saltarmartini annuncia proteste serrate in Regione: «Non tollereremo più».
Un malore ha colpito Benito Marinsalti nella notte di giovedì. La moglie, viste le condizioni del marito ha subito chiamato una ambulanza. Sul posto sono arrivati due infermieri, persone preparate, bravi professionisti, che hanno rianimato l’uomo, 85 anni. Poi l’anziano è stato trasportato all’ospedale di Jesi. Lì però nella mattina di venerdì è spirato. Una morte, che segue a distanza di due mesi, quella di Luisa Capomagi, la donna di 52 anni, originaria di Filottrano, che si è spenta il 17 novembre scorso dopo una ischemia. Anche in quel caso fuorono veementi le proteste perché sull’ambulanza non c’era il medico (a Cingoli manca dopo le 20).
Il sindaco Filippo Saltamartini dopo questo nuovo lutto che ha colpito la città ha deciso di dire basta, annunciando proteste in Regione. «Perché non è possibile che per essere visitati da un medico la notte possa volerci un’ora – spiega – Non siamo più disponibili a tollerare tutto questo. E lunedì mattina ricominceremo con la nostra protesta. Riporteremo la sede municipale sotto la Regione con un camper.
Ma questa volta sia chiaro che non torneremo indietro fintanto che i diritti dei cittadini di Cingoli che sono gli stessi delle altre città delle Marche, non saranno pienamente riconosciuti. E questi diritti li esigiamo subito, non aspetteremo che altre persone possano correre il rischio della vita». Il funerale di Marinsalti si terrà oggi pomeriggio alle 14,30 nella chiesa di Sant’Esuperanzio.
(Gian. Gin.)
(Servizio aggiornato alle 12,50)
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Stessa cosa è capitata a mio padre colpito da ictus e morto dopo 6 giorni , soccorso dopo un ora dalla chiamata , da una ambulanza senza medico e anche senza navigatore, con la TAC non funzionante
tutto questo successo a Camerino il 23 giugno 2014 !!!!!!
L’attuale governo Spacca ha massacrato la nostra sanità, i pronto soccorso sono al completo collasso, e le postazioni territoriali dell’emergenza sanitaria (ossia le ambulanze con medico a bordo) andrebberò potenziate e non ridotte (come si ha sentore che si voglia fare). La salute è il bene più prezioso, ad essa non possiamo rinunciare; non dobbiamo ridurre le cure, ma ridurre gli sprechi di questa sanità che deve rimanere pubblica e non andare nella direzione della privatizzazione. E’ notizia di qualche giorni che all’ARS (Agenzia Regionale Sanitaria) c’è un dirigente ogni 1,5 dipendenti. Ecco iniziamo da lì, iniziamo a ridurre sia il numero dei dirigenti, sia il loro stipendiio. E’ vergognoso e scandaloso che si muoia così, come sono vergognose le liste di attesa che dobbiamo sopportare quando prenotiamo un esame (Tac, mammografia, ecc). I marchigiani meritano di meglio. Questa classe politica ha massacrato le Marche. Tutti a casa!