di Marco Cencioni
«Siamo preoccupati per questo gesto e soprattutto temiamo per la salute di Simone. Però non lo comprendiamo: è dettato da una mera presa di posizione, senza tenere conto del problema nella sua completezza». Il sindaco di Tolentino Giuseppe Pezzanesi e gli assessori intervengono sulla protesta di Simone Baroncia poche ore prima dell’interruzione dello sciopero della fame da parte ex consigliere comunale che in tarda serata con un comunicato ha annunciato: «Visto la cortesia della risposta dell’amministrazione comunale, che si è anche preoccupata della mia salute, sospendo lo sciopero. Ringrazio anche chi in questi giorni si è preoccupato per me, a quelli che mi hanno compreso ed a quelli chi mi hanno criticato. Comunque non abbasserò la guardia, perchè penso che la famiglia è il motore principale per far ripartire l’Italia. Chiedo all’amministrazione e a tutta la politica locale di individuare percorsi condivisi con le forze sociali e le associazioni familiari per cercare di introdurre il ‘Fattore Famiglia’ e dare sempre più l’opportunità alla famiglia di essere generativa ». Un’astinenza quella dell’ex consigliere comunale iniziata ieri per criticare l’aumento dei buoni pasto delle mense scolastiche (leggi l’articolo).
«Questa amministrazione comunale – hanno commentato il sindaco e la giunta oggi prima che Baroncia interrompesse lo sciopero – è impegnata da un lato a mantenere e ridurre dove possibile i costi della cosiddetta “macchina comunale” ma contemporaneamente è chiamata ad erogare servizi molto importanti per la collettività, garantendo ad esempio, la sicurezza e la transitabilità delle strade, l’igiene urbana, i servizi sociali tra cui rientrano anche la gestione delle mense scolastiche – affermano il sindaco e gli assessori – Caro Simone, visto che hai già ricoperto la carica di consigliere comunale e quindi sei “avvezzo”, dovresti conoscere i meccanismi della pubblica amministrazione che, in un momento di drammaticità economica e sociale come questo, se avesse potuto avrebbe volentieri evitato questo aumento».
«Per noi tutti, come per te, la famiglia è sacra – continuano Pezzanesi e i suoi – E’ l’istituzione più importante, nodo focale per l’intera società, presidio educativo fondamentale. Mai vorremmo gravare, vista anche la crisi economica che attanaglia tutti noi, sulle famiglie. Purtroppo però anche noi dobbiamo far quadrare i conti di quella “grande famiglia” che è la città di Tolentino. Per questo, crediamo di aver fatto la scelta giusta, mantenendo la qualità dei cibi e del servizio – dichiarano i rappresentanti dell’amministrazione comunale di Tolentino – Abbiamo voluto continuare a garantire i pasti, prodotti con alimenti “a km zero”, e nel contempo abbiamo voluto mantenere le cucine e il personale in ogni mensa, evitando scodellamenti o distribuzioni accentrate che spesso creano molti problemi oltre al verificarsi di un calo certo della qualità del prodotto che arriva dalle mense stesse. Del resto, come riconosce lo stesso Baroncia, da oltre dieci anni, il prezzo non veniva toccato e questo non era più sostenibile per le sempre più esigue casse comunali. Quindi a malincuore abbiamo adeguato i prezzi delle mense scolastiche, prevedendo comunque una serie di benefici per gli aventi diritto, tra cui quelli riservati anche alle famiglie numerose con redditi bassi per cui chi ha più figli si troverà a pagare addirittura meno in confronto al passato.
«Stiamo lavorando per completare – sottolineano giunta e primo cittadino – tenendo conto del nuovo modello Isee, un regolamento che che contempla diversi aiuti per gli aventi diritto. Come già comunicato, fin da inizio gennaio, per ottenere i rimborsi basterà conservare le matrici dei buoni pasto consumati che successivamente saranno rimborsati dal nostro Comune. Capiamo ogni protesta ma bisogna anche comprendere le nostre ragioni – concludono sindaco e assessori – dettate solo dalla volontà di amministrare correttamente la città, facendo di “ogni necessità virtù”. Comunque ci sia anche consentito di precisare che a Tolentino i buoni pasto sono tra i più bassi della provincia».
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Preoccupazioni più che legittime…. infatti 2/3 hg li avrá persi di sicuro…
Madonna mia che tristezza…
Non leggo alcun commento, sulla qualità di ciò che i bambini mangiano, e si che è un problema, di come i cibi vengono preparati e somministrati e se come in molte realtà, vengono trasportati per km. Sulla questione economica, qualcuno sa con quanto e se la regione Marche concorre al pagamento delle mense scolastiche…..????????