Macerata in Europa con David Sassoli:
“Internazionalizzazione e fondi
per salvare le imprese”

INCONTRI D'AUTUNNO - Il vicepresidente del Parlamento europeo, ospite del Circolo Aldo Moro, ha suggerito alla politica come affrontare la crisi
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Il vice presidente del Parlamento europeo David Sassoli durante il convegno organizzato dal cricolo Aldo Moro all’hotel Claudiani

E’ stato accolto da una sala convegni dell’hotel Claudiani gremita ieri sera il vicepresidente del Parlamento europeo, David Sassoli, ospite degli “Incontri d’autunno” del Circolo Aldo Moro. L’europarlamentare ha affrontato l’argomento “Le Marche in Europa” tra Macroregione, fondi strutturali e difesa del sistema manifatturiero. «Tutto quello che si è internazionalizzato – ha detto Sassoli – ha resistito alla crisi, ha difeso occupazione, produzione, il know-how delle piccole e medie imprese; tutto quello che invece, ha lavorato sul mercato interno ha subito i contraccolpi fortissimi della crisi. E allora, dal punto di vista della politica e della politica regionale, abbiamo una grande responsabilità: aiutare le imprese a internazionalizzarsi, tirare fuori il nostro saper fare rispetto ai mercati che sono fuori dall’Italia, e certamente quello europeo è il primo cerchio».

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In platea per Sassoli anche il sindaco Romano Carancini e il deputato Pd Irene Manzi

Quindi il tema dei nuovi fondi strutturali. «Un grande problema italiano – secondo Sassoli – Per usare bene quei fondi dobbiamo concentrarci molto di più sull’Europa e sulle sue opportunità. Sono fondi che non possiamo perdere e per non perderli dobbiamo avere progetti che siano in grado di attirarli». A Francesco Comi il compito di introdurre il dibattito. «Utilizzare bene tutti i fondi comunitari – ha sottolineato il segretario del pd regionale nelle Marche, alla crescita e specialmente all’occupazione. L’altra sfida è quella dei progetti europei, e cioè aiutare i comuni, le amministrazioni e i territori a mettersi in relazione con l’Europa».

Sassoli3«Da questo punto di vista – ha spiegato Sassoli – dobbiamo fare molto di più. Non ci sono agenzie che aiutano i comuni e territori, e allora abbiamo bisogno di inventarle. Ecco perché la Macroregione adriatico-ionica (Eusair), fresca di adozione a Bruxelles, diventa un’ enorme opportunità da cogliere, che può essere anche un modello istituzionale per l’Europa».

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La sala convegni dell’Hotel Claudiani gremita per l’incontro con l’europarlamentare David Sassoli



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