(In alto la galleria fotografica del derby)
di Andrea Busiello
(foto-servizio di Guido Picchio e Lucrezia Benfatto)
“Dedico la vittoria conquistata nel derby ai nostri tifosi che al Polisportivo hanno dato prova di grande maturità”. E’ la presidentessa della Maceratese Maria Francesca Tardella a gioire per il successo ottenuto in casa della Civitanovese (leggi l’articolo). “E’ stata una domenica perfetta. Vedere tutti questi tifosi sostenerci dal primo all’ultimo minuto con un comportamento eccezionale è un vero e proprio orgoglio per la nostra società. Voglio fare i complimenti a mister Magi per come ha impostato la partita ma non c’è un giocatore che ieri non mi ha reso orgogliosa di essere la presidente di questa squadra”. La vittoria contro i rossoblu proietta Benfatto e compagni in vetta alla classifica con due punti di vantaggio su Chieti e Sambenedettese: “La Maceratese non è inferiore a nessuno – dice con convinzione la Tardella – Abbiamo costruito una squadra forte che se la può giocare con tutti. Sono molto contenta dell’inizio della stagione ma non abbiamo fatto ancora nulla. Credo che il campionato quest’anno sia più equlibrato rispetto alla scorsa stagione e noi, Chieti, Samb e Campobasso ce la giocheremo fino alla fine per salire tra i professionisti”.
Anche il sindaco di Macerata Romano Carancini al Polisportivo ha sostenuto i colori biancorossi: “Voglio ringraziare tutta l’amministrazione comunale per la vicinanza che ci sta dimostrando con i lavori che vedono coinvolti gli impianti di Collevario e dell’Helvia Recina. Ciò consente ai ragazzi di allenarsi bene ed evitare infortuni”.
La soddisfazione traspare anche nelle parole del match winner Marco Croce. “Non poteva esserci un risultato migliore – analizza il centrocampista – Dopo il gol subìto non ci siamo scomposti, abbiamo giocato palla a terra come dovevamo e siamo riusciti a risalire la china. Certamente dopo il gol di Amodeo ho tremato per un istante perché certe gare possono incanalarsi in un certo modo e sfuggirti di mano. Invece è andata bene perché la squadra, tutta, è rimasta tranquilla e compatta. Nell’occasione del mio gol Agresta ha pensato di poterla bloccare ed ha commesso l’errore. Poteva anche disimpegnarsi con i pugni. Ma che dire del suo precedente intervento sull’altra mia punizione dal limite? Lì si è superato. Vuol dire che l’errore successivo ha compensato la strepitosa parata di qualche minuto prima, quando ho provato il destro nel sette ed Agresta ci è arrivato con un gran volo”. A chi dedichi la rete? “Alla mia famiglia che mi segue costantemente ed a Sergio Torresi, uno dei dirigenti che ci è sempre vicino”.
Di altro umore è il DG della Civitanovese Giorgio Bresciani: “Ringrazio di cuore la nostra tifoseria per la passione – dice l’ex attaccante del Napoli – Sono estremamente dispiaciuto per il risultato di ieri ma non è di certo il momento di abbattersi: il potenziale è immutato, faremo tesoro dei nostri errori e cercheremo di recuperarli al più presto. L’errore, per quanto decisivo, che ha consegnato i tre punti ai nostri avversari, non può e non deve essere un alibi, ma deve restare comunque solo l’errore di un ragazzo di diciotto anni – prosegue il DG – Già da domani, schiena dritta e testa al prossimo impegno: chiedo ai nostri giocatori un maggiore spirito di sacrificio, che ieri in certi frangenti mi sembra essere mancato, e di mantenersi compatti. Una gara, seppure importante e delicata come può essere un derby, non cambia il buon percorso intrapreso e sono certo che sapremo presto ritrovare la giusta rotta, con il supporto di tutti, specie dei tifosi, che sono fondamentali e che mai mancano di dimostrarci il loro supporto”.
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GRAZIE PRESIDENTE….GRAZIE RAGAZZI!!!!!
ORGOGLIO E CATTIVERIA…..SEMPRE!!!!
FORZA VECCHIO CUORE BIANCOROSSO!!!!
REGALATE”C”I QUESTO SOGNO!!!
La soddisfazione che Mariella esprime in questa intervista l’ho letta nei suoi occhi ieri pomeriggio all’Helvia Recina, quando abbiamo ringraziato i giocatori uno per uno al loro ritorno da Civitanova. Non voglio offendere nessuno ma ho la netta sensazione che lo scorso anno nello spogliatoio c’era una banda di briganti (uno è quello che ci ha mandato a quel paese ieri, aveva la maglia rossoblu) mentre quest’anno, per contro, c’è un gruppo di uomini. Non è un caso se, quando è tornato Di Fabio, parte dei tanti problemi che avevamo sia stata risolta e parte di quei briganti sia stata messa in un angolo. Favo è stato il mister che ho meno apprezzato da quando seguo la Rata, non tanto per le qualità tecniche (sicuramente notevoli) quanto piuttosto per quelle umane: spocchioso, incapace di unire, pieno di “fisse” incomprensibili. E’troppo presto per esprimere giudizi, per pensare di poter lottare per il titolo ma, in ogni caso, vedo una squadra, un ambiente completamente diverso. E questo è sicuramente un bene. Avanti così mantenendo la sacrosanta umiltà che Magi predica costantemente.
Vogliamo lottare per vincere? Rinforziamoci dove serve qualcosa, Magi credo che lo sappia!! Si sono perfezionista!!! Comune grazie Presidentessa per averci fatto vivere una giornata indimenticabile che da sola vale un campionato!!!
GRAZIE presidente!
ORA VA TUTTO BENE PERCHE’ SI E’ VINTO….E LA TARDELLA E’ UN GRANDE PRESIDENTE……MA IN REALTA’ LA TARDELLA E’ QUELLA DI SEMPRE… UNA PERSONA UMORALE E NON SEMPRE COERENTE….RICORDATELO FARA’ COMODO QUANDO LE COSE ANDRANNO MENO BENE!
Sono d’accordo con quello che scrive Alessandro Savi. Conosco bene Favo e prima del penultimo derby gli inviai sul telefonino diverse foto della curva biancorossa per fargli capire quanto la gente tenesse all’evento. Purtroppo lui e la sua squadra la presero come una partita normale. E sul campo si è visto. Di contro le dichiarazioni di Magi di ieri “non solo tecnica e tattica ma anche cuore” oppure quelle di Garaffoni “vorrei giocare 34 derby l’anno” fanno capire la differenza tra il calciatore e l’uomo. Vedere poi la squadra sotto la curva ad esultare come se avessero vissuto una vita la rivalità con Citanò allora lo smisurato calore che ricevono dai tifosi per quella maglia che indossano è più che meritato. GRAZIE RATA!!!!
quest’anno abbiamo una signora squadra e, sopratutto in signor allenatore, che, finalmente ci fà vedere giocare a calcio..ce la giocheremo fino alla fine…
Una cornice di pubblico favolosa in uno stadio orrendo.
P.s. Sarebbe auspicabile che Filippo Ciccarelli non mi riveli più il risultato della gara prima dell’inizio, giusto per mantenere quel pizzico di suspance!
Il solito saliscendi Maceratese ;carro pieno quando si vince,carro vuoto quando si perde.Da sportivo spero si raggiunga l’agoniato obiettivo della Lega Pro cosi’ come spero vengano esclusi quei gruppi di pseudo tifosi che obbligano molte famiglie a disertare lo stadio.
” AGOGNATO ”
agognare v. tr. [lat. *agoniare, dal gr. ἀγωνιάω «lottare, stare in ansia»; v. agonia] (io agógno, … noi agogniamo, voi agognate, e nel cong. agogniamo, agogniate). – Desiderare ansiosamente e avidamente: a. la vittoria, a. le ricchezze; anche assol.: Qual è quel cane ch’abbaiando agogna (Dante: dove agogna è in rima siciliana con pugna, per cui altre edizioni leggono agugna). ◆ Part. pass. agognato, anche come agg.: raggiungere la meta agognata; era una creatura vecchia e stanca che si affidava alla morte come a un agognato riposo (Pratolini).