di Claudio Romanucci
Lo hanno trovato in casa oramai esamine, spirato probabilmente da alcune ore a causa di un malore. Se n’è andato così Giovanni Manari, 55 anni, storica bandiera della Civitanovese, allenatore e osservatore di formazioni professionistiche.
Manari si è spento nella sua abitazione di Paolantonio, frazione di Sant’Egidio, in provincia di Teramo. La tragica scoperta è stata fatta daii familiari, che non riuscendo a mettersi in contatto con lui sono entrati in casa.
Sabato Giovanni Manari era stato visto nel suo bar abituale, poi era rientrato in casa. Lascia la moglie Amalia e il figlio Manuel, calciatore dell’Ascoli. La notizia si è subito diffusa a Sant’Egidio, anche perchè Manari era molto conosciuto per la sua lunga carriera di giocatore: Santegidiese, Samb, Teramo, Torino e una serie di formazioni di serie C. A fine carriera ha vestito la maglia del Martinsicuro, nei dilettanti.
Manari giocò nella Civitanovese vincendo il campionato nella stagione 1982-1983, quando dalla C2, sotto la guida di Osvaldo Jaconi, i rossoblu salirono in C1. Manari era famoso per le sue punizioni. Successivamente aveva iniziato la sua carriera da allenatore proprio nella sua città, Sant’Egidio, ed aveva curato e collaborato, come tecnico delle giovanili e come osservatore per diverse società. Talentuoso attaccante, ha rappresentato in campo sempre un esempio. I funerali si svolgeranno domani alle 11 nella chiesa di San Giuseppe di Paolantonio. Si prevede una corposa partecipazione di amici, parenti e conoscenti.
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Ciao grande Gio’……. R.I.P.
Le tue punizioni sotto alla’ incrocio dei pali erano e rimarranno sempre il ricordo più’ bello.R.I.P
GENGIS KHAN E GRANDE MORO volevo chiedervi se per caso vi ricordate di giorgio pennacchioni , giocavano insieme nella civitanovese i quel periodo?.
grazie
Ciao Giovannino. È stato un piacere aver potuto apprezzare il tuo gioco. Quelli trascorsi insieme sono stati anni memorabili anche grazie a te. Non sarai mai dimenticato
Giorgio Pennacchioni purtroppo è morto vari anni orsono.
E’ stato mio compagno di squadra e mio allenatore…uno dei più forti compagni con i quali ho giocato.
Con Giovanni Manari se ne va, ancora in giovane età, un pezzo importante di calcio civitanovese. Protagonista indimenticato della seconda storica promozione, ottenuta negli Anni ’80, in Serie C1. “Giovannino” era uomo tanto umile nel carattere, quanto talentuoso sotto il profilo tecnico. Amatissimo dagli sportivi rossoblu, che ancora ne narrano la sua intelligenza tattica e la sua sapienza balistica. E’ un momento triste per quanti condividono la fede nei colori rossoblu e non può assolutamente finire nel dimenticatoio. E’ impegno del Comune risistemanare lo stadio di Civitanova Alta – con la collocazione di un manto in erba sintetica – che dovrebbe diventare stabile sede settimanale degli allenamenti della Civitanovese. Chiedo che la nuova dirigenza rossoblu (in primis il Dg Bresciani) si faccia promotrice presso la giunta comunale dell’intitolazione del suddetto stadio – che ora porta il nome della contrada che lo ospita – a Giovanni Manari. In questo modo si porterebbe un esempio ai giocatori rossoblu che nell’impianto effettuano la preparazione e si ricorderebbero pagine gloriose di storia della Civitanovese. Sarebbe bello che l’intitolazione fosse accompagnata da una cerimonia, a cui invitare i protagonisti della indimenticabile promozione degli Anni ’80. Non sarebbe male, infine, che la carica di presidente onorario della Civitanovese – che la nuova proprietà ha intenzione di istituire – fosse conferita ad un dirigente di quella stagione calcistica, che Giovanni Manari ha saputo tanto degnamente rappresentare. Se nulla si muoverà, siano gli sportivi rossoblù, nel ricordo di Manari, a farsi promotori dell’intitolazione.
@ alessandro rossignoli Pennacchioni gioco’ diversi anni dopo. Ciao