“Autovelox usati per fare cassa”,
la denuncia del consigliere Piergentili

CALDAROLA - "L'apparecchio non si vede, mi sono fermato per lamentarmi e sono stato multato dalla Municipale perchè sono sceso senza indossare il giubbino catarifrangente. Farò un esposto su questo modo di collocare i rilevatori di velocità e promuoverò un'interrogazione in Regione, i cittadini vanno tutelati"

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L'autovelox in superstrada

L’autovelox in superstrada

autovelox_piergentili (4)di Marco Cencioni

“Gli autovelox non devono essere usati per fare cassa, ma come mezzo di prevenzione”. Il consigliere provinciale Giacomino Piergentili racconta a Cronache Maceratesi l’episodio che lo ha coinvolto questa mattina mentre stava percorrendo la superstrada. “Viaggiavo in direzione Macerata. Dopo aver attraversato gli ultimi due tunnel venendo verso Caldarola, in pratica dopo Valcimarra, al km 58,600, c’è una grande area di sosta. All’inizio della piazzola delimitata da un terrapieno si trovava piazzato un autovelox, visibile solo quando sono giunto all’altezza della piazzola, tanto che ho notato l’auto della polizia municipale e non il rilevatore di velocità – dice Piergentili – A quel punto mi sono fermato, certo di non aver infranto il limite ma davvero indignato per come fosse stato piazzato l’apparecchio. Dietro di me ha accostato un’altra auto, dalla quale è sceso un noto cittadino camerte, che conosco bene. Entrambi volevamo evidenziare all’addetto questo comportamento sbagliato, sottolineare che bisognerebbe usare il mezzo sanzionatorio nelle giuste maniere e nel rispetto della legge. Come ci siamo avvicinati, l’addetto della polizia municipale ci ha prima chiesto i documenti e poi ci ha sanzionato affermando che eravamo scesi dall’auto senza aver indossato il giubbino ad alta visibilità: 41 euro e 2 punti di decurtazione sulla patente – afferma il consigliere provinciale – Ho precisato sul verbale che ero sceso per rimarcare un comportamento presumibilmente anomalo e camminavo fuori dalla carreggiata al di là della corsia di emergenza in area di sosta, ritenendo quindi non necessario indossare il giubbino dato che ero fuori dalla percorribilità stradale. Vista la situazione abbiamo chiamato la polizia stradale di Camerino.

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L’autovelox nel comune di Caldarola

 

Il consigliere provinciale Giacomino Piergentili

Il consigliere provinciale Giacomino Piergentili

Sono intervenuti il comandante e un ausiliario. Hanno preso atto della situazione dicendo che avrebbero relazionato in merito al posizionamento del rilevatore e abbiamo anticipato loro che avremmo esposto quanto accaduto agli organi di competenza. Insieme a questo cittadino faremo un esposto agli organi giurisdizionali e, personalmente, cercherò di promuovere per via politica un’interrogazione anche a livello regionale per l’accertamento di questi comportamenti che ormai sono all’ordine del giorno: i cittadini non ne possono più, occorre tutelarli di fronte a situazioni anomale che servono solo ai Comuni per fare cassa – evidenzia Piergentili – C’è anche una circolare emanata dall’allora ministro dell’Interno Maroni in cui si definiscono gli autovelox come limitatori di velocità per fini dissuasivi e non repressivi, per non parlare del fatto che il cartello di segnalazione di rilevamento elettronico di velocità si trova a 2 chilometri circa di distanza dal punto in cui era stato posizionato l’apparecchio. Tornando a Sarnano mi sono fermato a Caldarola per parlare con il sindaco ed ho chiesto che accertasse il corretto comportamento del suo vigile aprendo un procedimento disciplinare, altrimenti sarò costretto a richiederlo personalmente alla Regione Marche e gli organi di competenza. Ho chiesto inoltre – conclude il consigliere provinciale – un appuntamento al prefetto per parlare di queste situazioni in generale e di quella vissuta questa mattina nello specifico, visto che si è reso garante del corretto utilizzo degli autovelox sulla superstrada in modo da coordinare i rilevamenti in maniera corretta”.



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