di Maurizio Verdenelli
(foto-servizio di Lucrezia Benfatto)
L’incontro di due amici, la collaborazione fra enti che tradizionalmente ‘si erano tanto odiati’ spesso al tavolo delle risorse che vedeva ogni volta Macerata lontana ‘dal cor di Federigo’. Ed ora che i soldi non ci sono più e che bisogna fare ‘le nozze’ (le grandi opere pubbliche) con ‘i fichi secchi’ e che pare tornato ad essere operativo il detto del ‘primo chi arriva macina’, l’armonia appare ritrovata. L’arrivo poi a sorpresa di Neri Marcorè rallegra il clima vagamente prefettizio a palazzo della Provincia così come la notizia che sarà Dante Ferretti a curare (con l’attore magna pars nell’iniziativa) la scenografia del padiglione Marche all’Expo milanese. “Sarà bellissima, suggestiva e surreale: nessuna provincia prevarrà nell’immagine sulle altre” assicura il Governatore placando i sospetti e i rumors che vedevano il prevalere di una sulle altre.
Tutti soddisfatti, tanti sorrisi e ‘grazie’ a sottolineare la ‘lieta novella’ che Macerata non sarà più la ‘cenerentola’ delle ‘Marche al plurale’, stretta tra nord e sud. Così dal vertice bilaterale, questa mattina, tra Regione e Provincia sono uscite sulla ‘ruota dell’ex maglia nera’ (in fatto di provvidenze e d’ascolto) quattro squillanti ‘sì’. E naturalmente, propedeutico, è l’altro grande ‘si’ anche per il 2014: la verticalizzazione del Patto di stabilità regionale “che ci toglie un’importante capacità di spesa per attribuirla a province e Comuni” dice Spacca “ma che ci permette di pagare imprese, aziende e fornitori che hanno lavorato per noi” gongola a ragione Pettinari. Facce dunque soddisfatte quelle di Gian Mario Spacca ed Antonio Pettinari che per l’occasione ha messo da parte i suoi splendidi maglioni per un impeccabile gessato blu e cravatta regimental.
Il ‘sì’ più importante viene dalla viabilità. Tra poco, sembra, andrà definitivamente in archivio la definizione che dall’800 ai giorni d’oggi ha retto a proposito della situazione del capoluogo: isolato. “L’aggancio alla superstrada e alla grande viabilità –hanno dichiarato all’unisono i due presidenti -sarà a breve realtà”. Ed ecco il timing di un’operazione sempre attesa, richiesta dal Comune (che poi i soldi da metterci non li aveva più) e che sembrava follia ancora sperare. Parliamo del collegamento tra via Enrico Mattei e La Pieve con svincolo a Campogiano (sottolinea ed aggiunge il governatore). Un’opera da 12 milioni di euro a cura della società ‘Quadrilatero’: se ne parlerà in un incontro, il 6 maggio. C’è infatti da ‘rimodulare’ le risorse. E soprattutto c’è da ridistribuire il carico finanziario a capo di ciascun ‘offerente’. Ed allora: 2-3 milioni dalla stessa ‘Quadrilatero’ (“che ormai, data la situazione, sembrava destinata a realizzare solo direttrici, non più bretelle” osserva Spacca); dalla Regione, 3 milioni (dagli originari 708 mila euro); altrettanti dalla Provincia (era 1); oltre 3 dal Comune (in precedenza (8,7). “E’ un aggravio pesante per noi, ma l’opera è talmente importante che non ci si può sottrarre” afferma il Governatore che parla di “opera significativa”. E il ponte sul Potenza? “Tutto è pronto, si apre forse a giugno” glissa Pettinari sul fatto che l’inaugurazione era stata annunciata a brevissimo. Staremo a vedere. Quello che conta è però il via libera alla grande Bretella per tenere su le ‘braghe’ finora sempre a terra di un capoluogo che come Jimmy Fontana cantava , è stato sempre sulla ‘collina’ come un vecchio addormentato’ -così venne infatti edulcorata la prima versione del ‘vecchio che è morente’.
L’accordo per la Mattei-Pieve era stato già siglato il 16 gennaio 2013 tra Comune, Provincia e Regione, prima delle elezioni politiche (leggi l’articolo).
Il secondo ‘sì’ del vertice Ancona-Macerata è per il ponte a Colbuccaro dopo che le ‘pioggerelle’ hanno spazzato via il guado invernale messo su con grande senso di volontà. Un anno e mezzo per costruirlo: si attingerà alle ‘economie’, ai fondi Fesr non utilizzati per circa 300.000 euro, dopo il via libera del capo della Protezione civile, Gabrielli.
Già, economia, buon senso, ragionevolezza, mutua gratitudine e soprattutto collaborazione senza ‘buttarla gli uni sopra gli altri’ (Spacca). ‘Volemose bene’ cioè arrivando prima degli altri, bruciando sul tempo le altrui richieste sul fronte di provvidenze sempre più tagliate, dove le regole ‘cambiano sotto i nostri piedi’ e dove lo Stato si riappropria delle azioni amministrative e (ri)centralizza generando ‘disorientamento ‘ (accusa il Governatore). E a compendio di tutto ciò, il trendissimo verbo ‘rimodulazione’ alla ricerca di ‘soluzioni possibili’. Ecco il nuovo verbo dell’avveduto amministratore e il ‘dolce stil nuovo’ dichiara Spacca che ormai permea il rapporto in particolare tra Ancona e Macerata. Il vertice bilaterale ha evidenziato il nuovo ‘credo’ cui i due enti si sono machiavellicamente legati ‘per tirare avanti’ e fare ora quello che non si è fatto finora e che non era più possibile non fare.
Il terzo ‘si’ è per il Polo scolastico di Camerino, inaugurato a settembre, nel quale quest’inverno ‘ci è piovuto dentro’. “A causa della non impermeabilizzazione di un campo sportivo soprastante” chiarisce Pettinari. Ci sarà l’annunciato completamento per un Polo a servizio di tutto l’entroterra montano, facendo ricorso all’art. 2 della Legge 61 (fondi del terremoto) non ancora finanziariamente esaurita.
Il quarto ‘si’ è ‘tombale’ per un contenzioso, anche e soprattutto a livello giudiziario, che ha una storia di 34 anni. Risale infatti al 1980 la ‘grande guerra’ tra le Province marchigiane e la regione a proposito di risorse sanitarie. Ancona ha chiuso con tutte, eccetto con Macerata. Per la sanità ‘ed altre partite’ (strade da mantenere, vendita dell’ex Alberghiero di Tolentino che nessuno però vuole neppure il dimezzamento della base d’asta: da 8 a 4 milioni di euro) il conto maceratese è di venti milioni di euro. Scherzando Spacca rilancia: “E noi ne offriamo due”. Nel ‘souk’ della politica, il tira-e-molla non è più peccato dati i chiari di luna romani, così poco romantici. Un esempio? Al vertice c’è stato ancora spazio per inquinamento e dissesto idrogeologico. Il riferimento è per il basso bacino del Chienti e la foce. “C’era un accordo del 2008 con il ministero dell’Ambiente che è venuto meno proprie per le nuove regole imposte ed ora ce la dovremo vedere senza più contare su Roma” dice Spacca.
Che poi sollecitato sul fronte arroventato di BdM, ha raccomandato una forte presenza azionaria ‘non speculativa’ ma rappresentante degli interessi veri dell’intera comunità marchigiana, nel nuovo capitale di Banca Marche. “La partita non è chiusa, nell’istituto di credito ci sono gli interessi legittimi e i risparmi della nostra gente. Noi siamo dunque in prima fila”. C’è spazio anche per una domanda sul grande nevone del febbraio 2012. La neve, come noto, si è sciolta ma non si sono solidificati i risarcimenti che Macerata, tra le più colpite, chiede. “C’è una procedura in corsa” dribbla Spacca (leggi l’articolo). Perché tanto ritardo? Tra i ‘maledetti rumors’ anche quello di un conto eccessivo per chi ormai non sembra più ‘mettere’ in conto spese le calamità naturali, attribuendole per di più alla scarsa previdenza umana. Qualcuno vorrebbe ancora ‘interrogare’ Spacca. Non c’è però più tempo. L’arrivo, imprevisto, di Marcorè focalizza l’attenzione del governatore che si siede con l’attore-testimonial: in agenda tanti argomenti. Il vertice bilaterale è finito. Arrivederci al prossimo.
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La vecchia politica riassunta tutta in una sola pagina…
ahahaha…è iniziata la campagna elettorale …ahahahaha
@ Failla
Vecchia o nuova politica non importa, basta che si facciano le cose prioritarie che Macerata aspetta da anni (in primis il collegamento Pieve-Campogiano)
Pettinari ha perso la “maglia rosa”!….
Speriamo che, oltre le strette di mano elettorali, poi le opere si facciano pure….
Ma chi ve crede più. ..!!!! Solo parole. .!!! Ahahah
E’ un’accozzaglia di ex-democristiani, oggi nel PD (Partito Democristian0). Facevano così anche quando c’era la DC: sotto le elezioni grandi promesse, e, poiché c’erano ancora i soldi, mettevano su le gru, ma le opere poi non si facevano, pur di lievitare i prezzi.
Speriamo ce si faccia la bretella Pieve-Campogiano e il ponte sul Fiastra. Soprattutto, il ponte sul Fiastra, altrimenti come andrà a chiedere il voto in quelle zone il candidato sindaco Paolo Cartechini, con la sindaca Calvigioni a puntello e in lista?
Bretella Mattei-Pieve, torna sempre di moda…prima delle elezioni. Sarà la volta buona? Sono aperte le scommesse
Bretella Mattei-Pieve? se non sbaglio la cazzata dura da 15 anni…grazie anche a Meschini che non la volle sulla Quadrilatero!! chissà se dura come la bretella di Sforzacosta!?!?! se n’è parlato per ben 40 anni poi…..hanno iniziato con la terza uscita della superstrada da collegare con la suddetta cazzata di 15 anni! …ad occhio, visto che sembra un’opera più “importante”, forse la fanno durare (la nuova cazzata) per almeno 60 anni!!
Il comunicato stampa è del gennaio 2013 http://www.regione.marche.it/Home/Comunicazione/ComunicatiStampa/Comunicato.aspx?IdNews=22813
Non si è fatto alcun riferimento allo svincolo di San Claudio, di conseguenza non solo Piediripa continuerà a collassare nel traffico ma in questo modo non si fa nulla per dare maggior visibilità e interesse ai terreni del consorzio Valleverde. Spacca e Pettinari hanno dimostrato ulteriormente la loro poca lungimiranza e l’incapacità di governare: d’altronde cosa ci si può aspettare dai democristiani, in particolare gente come Pettinari abile a cambiare casacca? Prima col centro-dx ora col centro-sx: l’importante è mangiare. Ottima dimostrazione di come “Pierferdinando Casini” è il mestiere più antico del mondo, e Pettinari l’ha imparato molto bene.
A quanto si legge, uno dei tre “sì” di spacca a pettinari è la chiusura del trentennale contenzioso su sanità e strade tra Regione e Provincia, che vale -è scritto – 20 milioni.
Quale buon padre di famiglia accetterebbe la chiusura della transazione a due milioni? E’ uno scherzo, una battuta, o una follia?
Si potrebbe titolare ” Il Gatto e la Volpe, con i baiocchi di Pinocchio”.
@ Nicola Centioni
Ancora non l’avete capito che lo svincolo di S. Claudio non si farà mai? L’Anas non paga, la Regione non paga e la Provincia,ormai, ha i giorni contati. Il Comune di Macerata lo paga per intero, visto che il Comune di Corridonia non caccia una lira e che la zona di S. Claudio è sotto il comune di Corridonia ????
Se Carancini ha i soldi lo progetti e lo costruisca. Dicono che a Corridonia non hanno problemi a rilasciare i permessi, ma i soldi non li rilasciano. E poi, diciamocelo, al comune di Corridonia lo svincolo di S. Claudio non fa comodo, perché devierebbe il traffico che ora, invece, transita nella zona industriale pausolana, con conseguente flusso di denaro.
Quindi: o Macerata paga o… lo svincolo verrà comunque fatto a Campogiano, sempre in comune di Corridonia. Sicuramente si creerà un’altra zona commerciale intorno al nuovo svincolo, peccato che anche questa sarà in comune di Corridonia…
Che amplesso!
Si Spacca in quattro per Pettinari.
@filosofo: lo svincolo a San Claudio non lo vuole in particolare il comune di Corridonia. Dimentichi inoltre che a San Claudio c’è la lottizzazione Damen, dimenticata dal comune stesso!!! La questione ricadrà sulla sindaca Calvigioni poiché il traffico è allucinante non solo a Piediripa ma anche nella zona industriale di Corridonia e non basterà affatto lo svincolo di Campogiano a risolvere la situazione, visto che il grosso del traffico riguarda lo spostamento da/verso Macerata.
@ Nicola Centioni
Hai ragione che a Corridonia non interessa lo svincolo di S. Claudio ma è anche vero che dove passa il traffico, passa l’economia. Almeno a sentire chi vorrebbe il centro storico di Macerata aperto alle auto. Ed è meglio che il traffico passi nella zona ind.le di Corridonia, e davanti al Corridomnia piuttosto che davanti al Cityper. Anche perché, da quanto ho letto, da Campgiano partirebbe una strada verso via Mattei, mentre da S. Claudio bisognerebbe costruire una strada più lunga verso Macerata, vista l’inutilizzabilità della ormai vetusta provinciale che sale da Piediripa. A meno che non vogliate spendere qualche milione di euro solo per lo svincolo, per poi imbottigliare le auto sull’attuale strada provinciale. A che servirebbe? Solo per la zona Valleverde? E poi, S. Claudio è una zona storica/archeologica, mentre Campogiano non ha nulal di tutto ciò. A mio modesto parere, ma non me ne frega niente, sarebbe molto, ma molto meglio lo svincolo di Campogiano con una strada veloce verso via Mattei e da qui si potrà prendere la strada verso Villa Potenza, sempre che si possa costruire anche una strada veloce verso Villa Potenza. MA di questo aprleranno i nostri nipoti o pronipoti.