di Alessandra Pierini
Domani sarà un giorno decisivo per il Colle dell’Infinito. Da decenni, infatti, il paesaggio leopardiano e i suoi estimatori lottano con forza contro il rischio cementificazione. Più volte, infatti, negli anni, per i luoghi cantati da Giacomo Leopardi si è temuto il peggio per la mancanza di un vincolo forte che vietasse con decisione qualunque tipo di trasformazione. C’è quindi grande attesa a Recanati, ma anche in tutta Italia, per la decisione del Consiglio di Stato che domani si pronuncerà sul ricorso presentato dalla Soprintendenza delle Marche contro una sentenza del Tar che consentirebbe ai privati di realizzare una country house con parcheggi interrati al posto di due vecchie costruzioni rurali (leggi l’articolo). Sul presunto aumento di cubatura previsto dal progetto di recupero del casolare che preoccupa l’opinione pubblica e molti recanatesi, Anna Maria Dalla Casapiccola, attraverso il suo legale Alessandra Piccinini, ha rassicurato: «Il progetto in questione non contempla alcun “aumento di cubatura”, tanto meno “massiccio”, né alcuno “sbancamento”, trattandosi, invece, di una semplice ristrutturazione (con parziale redistribuzione) di volumi esistenti, dei quali si prevede addirittura una leggera riduzione passando da una cubatura iniziale di 1012,52 mc ad una cubatura finale di 1007,21 mc. La realizzazione del progetto non pregiudica in nessun modo il panorama». Rassicuranti sono sempre stati anche gli amministratori recanatesi che, tra l’altro, con il piano regolatore approvato nel 2012, hanno rafforzato la tutela. Nonostante questo, vista l’importanza dei luoghi di cui si sta parlando, è inevitabile usare la massima cautela.
Dopo avere concesso una sospensivalo scorso 30 ottobre, il Consiglio di Stato si pronuncerà domani sul ricorso della Soprintendenza e la sentenza è destinata a fare storia.
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