di Alessandra Pierini
La trasparenza amministrativa per le partecipate non è un optional ma è prevista dalla legge. Nonostante questo, basta un rapido excursus virtuale nelle sezioni “amministrazione trasparente” degli enti partecipati maceratesi per rendersi conto che le informazioni a disposizione sono ancora piuttosto scarne. In particolare la legge prevede che, anche per i titolari di incarichi politici delle partecipate, come di tutti gli altri enti pubblici, è obbligatorio mettere in rete l’atto di nomina e la durata dell’incarico, il curriculum, i compensi di qualsiasi natura connessi alla carica e gli importi di viaggi e di servizio e missioni pagati con fondi pubblici, i dati relativi all’assunzione di altre cariche o di altri incarichi e i relativi compensi e le dichiarazioni relative alla situazione reddituale e patrimoniale dei titolari di incarichi e dei loro coniugi e parenti.
La richiesta di pubblicazione sta creando non poco imbarazzo tra i titolari di incarichi ma a breve la situazione dovrà sbloccarsi a meno che gli enti partecipati non vogliano restare all’asciutto. La legge prevede infatti che la mancata o incompleta pubblicazione dei dati sulla trasparenza comporta il divieto di erogare a favore degli enti controllati somme a qualunque titolo da parte della pubblica amministrazione vigilante. Questo non sarà un problema ad esempio, come abbiamo visto per l’Apm, ma potrebbe esserlo per l’associazione Sferisterio che a Comune e provincia di Macerata deve la sua sussistenza economica.
Di sicuro non ricevere dalla Provincia di Macerata i 699.944,34 euro (iva inclusa) previsti dal contratto di servizio per il biennio 2012- 13 potrebbe creare qualche problema a Task srl, società nata nel 1999 che si occupa, come si legge nel sito, «di progettare, realizzare e gestire reti e sistemi per aiutare la pubblica amministrazione e le aziende a fare rete ed a condividere, ottimizzando le risorse per meglio servire cittadini ed imprese». E’ infatti la Task la terza tappa del viaggio di Cronache Maceratesi nella trasparenza degli enti vigilati, controllati e partecipati.
La Task è partecipata per il 56,74 % dalla Provincia di Macerata , per il 30,50 % dall’Università degli Studi di Camerino, mentre Camera di Commercio di Macerata e Provincia di Fermo detengono ognuna il 5.62 % delle quote. Hanno poi partecipazioni minoritarie le Comunità montane del Tronto, dei Monti Azzurri, della Marca di Camerino e di San Severino, oltre al Parco Nazionale dei Sibillini. Tutti i 57 Comuni della Provincia di Macerata hanno 0,02% di quote.
La Task ha inserito nel suo sito la sezione “Anticorruzione e amministrazione trasparente”, cliccando però si accede ad una finestra all’interno della quale è possibile rintracciare atto costitutivo e statuto, soci e partecipazioni e regolamenti aziendali.
Ci sono poi i nomi dei componenti del comitato di coordinamento e sono Luca Bartoli per la Camera di Commercio, Federica Curzi per il Comune di Macerata, Piergiorgio Balboni per Civitanova, Orietta Leonori per Tolentino, Ostilio Beni per San Severino, Sante Elisei per Camerino, Ermanno Pieroni per Cessapalombo, Giorgio Salustri per Sarnano. Per tutti i componenti è disponibile il curriculum. C’è poi l’atto di nomina dell’amministratore unico Francesco Vitali che sarà in carica fino al 31 dicembre 2015. Vitali percepisce un compenso annuo lordo di 9.520 euro. Non è disponibile in rete la sua situazione reddituale né patrimoniale.
Non è invece possibile cliccare sulle voci consulenti e collaboratori e procedure di selezione personale, oltre che su servizi erogati.
Per quanto riguarda i risultati di esercizio, nel 2010 è stato di – 158.284 euro, nel 2011 di – 76.730 euro e nel 2012 di 288 euro.
Intanto nel sito dello Sferisterio di cui abbiamo analizzato la trasparenza qualche settimana fa restano le lacune ma in seguito alla nostra analisi ci sono stati dei cambiamenti. In particolare nella sezione dei compensi sono stati modificati dei dati che erano stati un po’ pasticciati e pur essendo compensi annui venivano riferiti ad un periodo di tempo più lungo. In particolare Luciano Messi riceverà nell’anno 2013 un compenso di 61.700 euro e non 56.000 come si leggeva in precedenza, Luigi Carassai ha un incarico di consulente del lavoro iniziato il 1 gennaio 2013 che terminerà il 31 dicembre 2015 per un importo annuo, e non totale, come indicato in un primo momento,di 13.944 euro. Si sono aggiunti poi nell’elenco il medico del lavoro Carlo Gualco che riceverà nel 2013 un compenso di 2.250 euro, il responsabile della sicurezza Giorgio Meschini che avrà un compenso di 6.000 euro e Marco Sigona che percepirà 3mila euro per l’assistenza sanitaria.
Sono stati anche inseriti i compensi annui lordi dei revisori dei conti Fabio Pierantoni (euro 4.852,33), Carlo Maria Squadroni (euro 3.778,12) e Giorgio Piergiacomi (euro 7.309,89).
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Ma il responsabile della sicurezza dello Sferisterio (per noi ignoranti, tra l’altro cosa significa??) è quel Giorgio Meschini già Sindaco di Macertata?
Per la trasparenza si potrebbe anche capire che tipo di contratti sono in vigore per le figure apicali dello Sferisterio??
Dal Direttore Artistico (è in esclusiva, è un contratto stagionale, è un co.co.co??) fino ad arrivare agli assistenti…Perchè oltre 60.000 lordi, per quelli che sembrano soli 3/4 mesi di lavoro, -presumo- che in tanti potrebbero ritenere che forse sono un pò troppi…
Notevole, mi sembra, la progressione dei risultati di esercizio della Task: credo che se non fosse pubblicamente finanziata nel libero mercato avrebbe già chiuso i battenti
Secondo uno studio di Confindustria le partecipazioni statali in imprese ed enti soprattutto a livello locale ci costano ogni anno 22,7 miliardi, circa l’1,4% del PIL. Sono 39.997 le partecipazioni possedute da amministrazioni pubbliche in 7.712 organismi esterni (dati 2012). Credo che ormai sia chiaro che così non si può andare avanti e qualcuno deve cominciare ad aprire gli occhi, sturare le orecchie e denunciare gli assurdi sprechi della P.A., specialmente a livello locale. Mi spiegate che senso ha avere un’azienda del gas o dell’elettricità di proprietà comunale o provinciale ecc.. Il referendum sull’acqua pubblica e sul divieto di affidare il servizio ai privati, ve lo ricordate? Sapete perché lo hanno proposto e ve lo hanno fatto votare? Perché così possono rimpinzare queste aziende con politici, loro amici, parenti e ecc… L’Alitalia ci continuano a ripetere che deve essere pubblica, per quale motivo secondo voi? Come sopra. Vogliamo parlare della RAI? Ogni famiglia onesta ogni anno deve togliere più di 100 euro dalla bocca dei propri figli per finanziare un carrozzone sulla cui qualità stendo un velo pietoso. La si privatizzi e si lasci che il mercato faccia il suo corso. Che senso ha ancora, mentre rischiamo la bancarotta, avere partecipazioni che valgono decine di miliardi di euro in Enel, Eni e Finmeccanica? Il denaro ricavato dalla vendita di queste quote potrebbe essere poi investito per finanziare la costruzione di scuole, carceri, asili, strade, ospedali ecc…o no? Sono tutte attività che il privato potrebbe svolgere e svolge molto meglio e con costi decisamente inferiori.
Italiani attenti a chi vi dice che quella azienda o quell’altra deve rimanere pubblica perché dietro di lui si annida un parassita che vuole succhiarvi il denaro che ogni giorno vi sudate o che avete risparmiato in anni di fatica, solamente per il proprio tornaconto!
Tutti i governi(Prodi, Berlusconi, Monti..) hanno provato a sfoltire le innumerevoli società partecipante dagli enti pubblici, ma nessuno ci è riuscito, anzi la giungla di società partecipate, municipalizzate, enti inutili cresce di anno in anno e continua a divora soldi pubblici.
Tali società agiscono come agenzia di collocamento per parenti, amici, amanti ed un esercito di persone in attesa di ricollocazione, nonché ingrassano, con oltre 30 mila poltrone fittizie che vengono spartite, consulenze, stipendi ed altri privilegi per dare status ad ex politici che hanno perso il loro incarico.
Niente allarmismi, vedrete che anche questa Task troverà il modo per continuare ad intaskare legittimamente.
Per Enossam
Proprio la Task è nata da una delle esigenze di collocamento e sistemazione da Lei segnalate.
Sì, dobbiamo assolutamente togliere dalle grinfie dei Partiti e dei privati i servizi pubblici essenziali, che – come nei paesi civili – dovrebbero essere gestiti/erogati da enti senza scopo di lucro a controllo democratico diretto dei cittadini.