L’Adsl ora arriva dovunque, Pettinari:
“Non facciamo solo ponti e strade…”

Macerata è la prima provincia nelle Marche ad aver attivato la banda larga anche nelle zone che prima ne erano prive. Coperto il 95% delle aree svantaggiate. La rete, di proprietà della Provincia, sarà gestita per 10 anni dalla Servili srl

- caricamento letture
banda larga 2

Da sinistra: Giorgio Palombini, Antonio Pettinari e Sara Servili (clicca sull’immagine per guardare il video)

Pettinari_Servili_Simone_Ciattaglia_Marianidi Filippo Ciccarelli


(foto di Lucrezia Benfatto)

Internet veloce arriva anche negli angoli più isolati del territorio. La provincia di Macerata è la prima delle Marche dove è stata completata l’installazione delle antenne per garantire l’Adsl anche in quei luoghi dove, finora, collegarsi al web con il classico cavo di rete era impossibile. Con la conclusione dei lavori, il 95% delle zone agricole, meno abitate e dei piccoli centri privi dell’accesso alla banda larga è diventato coperto dal segnale: il 90% dei cittadini residenti in provincia ha così l’accesso all’Adsl. Ma a beneficiare del nuovo impianto non sono solo i residenti in zone “remote”: anche alcuni quartieri di Macerata, come ad esempio Corneto e la frazione di Madonna del Monte, erano sprovvisti del segnale Adsl.
«La Provincia non fa solo ponti e strade – ha detto il presidente dell’Ente, Antonio Pettinari – questo risultato è straordinario, siamo i primi tra le province delle Marche ad aver installato ed acceso la rete. Nel 2008, con Silenzi presidente, è partito il progetto voluto dalla Regione. In tutto, compresi i fondi europei, la Provincia ha speso 715 mila euro. Questo è un intervento di natura sociale, portiamo internet veloce là dove le aziende non investono perché non è redditizio, in quei luoghi che in gergo tecnico si chiamano “fallimenti di mercato”: finalmente garantiamo un servizio che chi abitava in zone svantaggiate non aveva».
L’iter, partito appunto nel 2008 con il piano telematico predisposto dalla Regione, è proseguito nel 2010 con la gara espletata dalle cinque province marchigiane, che si sono consorziate per il progetto. Il 23 giugno 2011 è stato stipulato il contratto con l’Ati (Associazione temporanea d’imprese) che ha vinto. Dopo la predisposizione del progetto esecutivo è arrivato l’ok della provincia, il 15 maggio 2012. Meno di due mesi dopo, l’11 luglio 2012, sono partiti i lavori, terminati ad ottobre dell’anno appena trascorso.
Palombini_PettinariSulla realizzazione delle opere hanno pesato tre ricorsi, due dei quali presentati dalla Telecom, respinti sia dal Tar che dal Consiglio di stato: il 30 dicembre è stato acceso il segnale dalla Servili srl, impresa capofila dell’Ati: «In alcuni Comuni la sperimentazione è già partita da oltre 6 mesi – spiega Sara Servili, presidente e titolare dell’azienda – oltre alle difficoltà amministrative, abbiamo cambiato in corso d’opera il progetto. Quello originario, del 2010, era già obsoleto rispetto a quanto poi abbiamo fatto. Nel nuovo progetto esecutivo ci sono elementi tecnologici di grandissima qualità. Ringrazio la Provincia di Macerata, i suoi funzionari e i suoi dirigenti – in particolare l’ingegner Canovari, il dottor Ciattaglia e la dottoressa Ciriaco – per le soluzioni che hanno prontamente suggerito quando si presentavano i problemi».
L’assessore Giorgio Palombini ha sottolineato «la soddisfazione dei cittadini nel corso delle assemblee durante le quali sono informati del nuovo accesso a internet. La qualità della rete è di prim’ordine, con l’Adsl più potente che arriva fino a 20 megabit; il segnale è portato attraverso le antenne ed è previsto anche un numero telefonico attraverso una linea Voip. Dunque si potrà telefonare via internet, senza la necessità di pagare un canone».
Pettinari_ServiliLa ditta Servili, di Ripe San Ginesio, gestirà per 10 anni la rete nelle province di Macerata e Fermo: sul territorio ha installato oltre 160 antenne per raggiungere le zone disagiate. Il segnale potrà essere captato da chi sottoscriverà l’abbonamento tramite un’antenna che può essere installata sui tetti oppure sui balconi, fornita al momento della sottoscrizione del contratto. «Gli apparati installati hanno potenza inferiore ad un watt, le radiazione emesse sono pari a quelle di un telefono cellulare. Non c’è alcun rischio di inquinamento elettromagnetico, tant’è che l’Arpam non ha nemmeno dovuto autorizzarci all’installazione, anche se abbiamo comunque chiesto ed ottenuto un parere di conformità» dice Servili «gli unici impianti più potenti in provincia di Macerata si trovano a Monte d’Aria e Pian dei Conti, a distanza di sicurezza dalle prime case più vicine».
Nei prossimi giorni la Provincia concluderà il contratto di gestione. Le tariffe di massima sono state fissate, ma saranno comunque soggette a dei ribassi. L’Adsl comprensiva di un numero telefonico costerà 24 euro al mese iva compresa. Per i clienti business l’Adsl da 10 mega costerà 35 euro più iva. Le altre aziende che hanno concorso all’installazione della rete nel territorio regionale sono la Loccioni, la Fastnet spa (che si occuperà della gestione in provincia di Ancona), la Millyway srl (a Pesaro) e Picchio in rete srl (ad Ascoli).



© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page
Podcast
Vedi tutti gli eventi


Quotidiano Online Cronache Maceratesi - P.I. 01760000438 - Registrazione al Tribunale di Macerata n. 575
Direttore Responsabile: Matteo Zallocco Responsabilità dei contenuti - Tutto il materiale è coperto da Licenza Creative Commons

Cambia impostazioni privacy

X