Ancora fermento alla Calamante Sielpa. I 150 dipendenti sono infatti in stato di agitazione. «Tra un mese esatto a partire da oggi – scrivono in una nota stampa Primo Antonelli della Filca Cisl e Massimo De Luca della Fillea Cgil – termina la Cassa integrazione guadagni straordinaria per i circa 150 lavoratori della Sielpa di Cingoli e Calamante di Appignano.
Le due aziende sono riconducibili alla sola proprietà Calamante, uno dei più importanti gruppi edili della provincia di Macerata, che qualche mese è diventata ormai un fantasma. La proprietà è sparita da mesi e crediamo che sia necessario l’ intervento delle istituzioni.
Per entrambe le aziende era stata presentata domanda di concordato, poi ritirata. Nonostante le nostre ripetute denunce, l’ultima ad inizio agosto, sono ancora disattesi gli accordi sottoscritti con i lavoratori e con il Sindacato, che prevedevano la rotazione della cassa integrazione e il pagamento delle mensilità arretrate (6 mesi per le poche unità ancora al lavoro). La situazione è gravissima ed insostenibile. Tra un mese tutti i dipendenti delle due ditte si troveranno senza alcuna forma di sostegno.
Pur consapevoli delle difficoltà dovute alla crisi, riteniamo che ogni datore di lavoro debba assumersi le proprie responsabilità. Pertanto chiediamo un incontro immediato con la proprietà per poter affrontare la questione e un interessamento immediato delle istituzioni, sia locali, che regionali».
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Ma non era quella società che aveva un debito con il Comune e c’era stato uno scontone megagalattico sul debito perchè aceva rifatto l’asfalto in Via Roma.
Qualcuno mi corregga se sbaglio per cortesia: ma non era una delle ditte che avrebbe dovuto fare le piscine a Fontescodella??