di Alberto Cicarè*
Mi avevano detto che la nuova pista ciclabile realizzata a Passo del Bidollo (Colbuccaro di Corridonia) era fatta male. Ho anche chiesto a un mio collega che abita proprio lungo quella strada se ritenesse l’opera utile; mi ha guardato perplesso e la risposta è stata: “Quale pista ciclabile? Non c’è proprio!” A quel punto sono andato a vedere di persona: l’idea positiva di una nuova pista ciclabile si è frantumata quando ho potuto constatare con i miei occhi lo spettacolo desolante di migliaia di euro buttati via per un’opera inutile, anzi dannosa. Ho scattato alcune foto. La pista ciclabile inizia dal nulla
e termina nel nulla, anzi peggio lascia l’ignaro ciclista nel bel mezzo di una rotatoria con il traffico che arriva dalla superstrada!
Non si vede quale sia la funzione sociale della pista ciclabile, visto che non incontra nessun centro di attrazione (per esempio scuole, centri sportivi, etc) e paradossalmente tutti i servizi (bar, panetterie) sono presenti dall’altra parte della strada! Secondo gli ideatori probabilmente il ciclista si diverte a fare avanti e indietro lungo i 500 metri della pista, tanto per fare un po’ di moto.
Ma andiamo a dare un’occhiata alla fattura dell’opera: la pista è stata realizzata rifacendo l’asfalto sopra il marciapiede, creandovi piccole rampe in salita e discesa, mentre i varchi di accesso ai palazzi e alle vie laterali sono stati “protetti” con segnaletica orizzontale. Il tutto è stato reso esteticamente più attraente disegnando omini e biciclette sul nuovo asfalto….
Gli effetti sono evidenti: la tutela dei ciclisti lungo le intersezioni è praticamente nulla; la pista passa, in coabitazione con i pedoni, sopra un marciapiede senza protezione laterale, esponendo il ciclista al rischio di cadere in strada;
la mancanza di segnaletica verticale rende la pista praticamente irriconoscibile agli occhi degli automobilisti, che infatti la prendono come le strisce di un parcheggio;
le rampe di accesso alla pista diventano un invito a nozze per chi vuole posteggiare sopra il marciapiede.
Una pista ciclabile inutile, che non aumenterà sicuramente il numero delle persone che utilizzeranno la bici, che non svolge quindi alcuna funzione di mobilità sostenibile né, visto il contesto, di incentivo al turismo.
Soldi pubblici sostanzialmente buttati via (pare 85 mila euro, ma sarei felice di essere smentito), e ciò è tanto più grave in tempi di risorse così scarse. Questi soldi, a quanto so, derivano da un finanziamento assegnato dallo Stato ai comuni di Corridonia, Macerata e Tolentino per realizzare forme di intermodalità tra treno e bicicletta. Logica avrebbe richiesto che i tre comuni si fossero parlati per fare un progetto comune, perché le pista ciclabili acquistano un senso se svolgono una funzione di collegamento tra punti di interesse. Invece ognuno è andato per conto suo: Tolentino ha costruito e poi demolito (in parte) le sue piste ciclabili in centro; Macerata dovrebbe realizzare una pista ciclabile a Sforzacosta; Corridonia, beh abbiamo visto. Nessun tipo di collegamento è previsto: addirittura i ciclisti di Sforzacosta e Colbuccaro si guarderanno dalle opposte sponde del Chienti, terminati i loro tratti di pista, senza la possibilità di congiungersi dato che di mezzo c’è un ponte stretto e trafficatissimo. Qui viene irrisa ogni tipo di logica.
Quanto avrebbe fatto bene alle due frazioni la costruzione di un piccolo ponte sopra il Chienti riservato a pedoni e ciclisti; unendo le forze il costo sarebbe stato sopportabile e si sarebbe creato veramente un collegamento alternativo all’auto tra due agglomerati urbani così popolosi.
Piste ciclabili come quella che ho visto a Colbuccaro da inutili diventano dannose, se poi nei fatti non sono utilizzate e alimentano nella comunità l’impressione che andare in bicicletta non sia possibile. Vorremmo invece che si cominci veramente a dare un nuovo equilibrio allo spazio urbano, che ora è occupato in modo totalitario dalle auto, per consentire finalmente a chi ne ha voglia di usare la bicicletta in modo sicuro: le piste ciclabili per il loro elevato costo si rendono necessarie quando hanno un senso (di collegamento, come si diceva prima) e se il ciclista non può essere messo in sicurezza in altri modi. In tutti gli altri casi la priorità è rallentare il traffico, in modo da favorire la convivenza e la sicurezza reciproca di automobilisti, pedoni, ciclisti. Si tratta di interventi che, se studiati accuratamente, sono relativamente poco costosi e consentirebbero di creare uno spazio urbano accogliente e più vivibile, per tutti. Se i soldi sono pochi, usiamoli in modo intelligente!
*Alberto Cicarè
Presidente Associazione Ciclo Stile Macerata
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è sempre meglio questa di quella sul lungomare nord di Civitanova!!!
Vanne a colbuccaro….
NOOO soldi spesi male? .
E che diranno i bambini ed i loro genitori, quando scopriranno che la colonia estiva è stata soppressa al pomeriggio?
Quanto disagio si procurerà a quelle famiglie che dovendo lavorare e non avendo NONNINI a cui lasciare i pargoli, o non avendo possibilità per permettersi vacanze o fiorenti COLONIE PRIVATE, dovranno preoccuparsi dei figli?
Contiamo anche il fatto che molti giovani di Corridonia che con l’assistenza ai bambini della Colonia racimolavano qualche soldino resteranno a bocca asciutta.
Solo l’altra estate la nostra Sindaco osannava pubblicamente la colonia decretandola quale simbolo di Corridonia ed esempio di felicità, quindi è giusto STRONCARLA!!!
DOVE E’ ANDATA A FINIRE LA POLITICA ESPRESSA IN CAMPAGNA ELETTORALE DI AIUTO ALLE FAMIGLIE ED AI GIOVANI?
Ora io cittadino anche se non utilizzo questa struttura, preferisco alle targhe di riconoscimento, ai dibattiti per pochi, alle varie incompiute, la gioia e la felicità dei bambini e l’affidabilità di un servizio per le famiglie.
Spero nessuno risponda che non ci sono i soldi, perchè dovrei fare l’elenco interminabile degli sprechi, e dei vari introiti del Comune.
Ha ragione il Presidente Alberto Cicarè su quanto realizzato a Colbuccaro di Corridonia ed in particolare di come è stata dannosa la realizzazione della pseudo pista Ciclabile, oltre a come sono stati spesi i soldi pubblici per realizzarla in questo modo dall’attuale Amministrazione Comunale di Corridonia. Purtroppo devo far notare che il vocabolo ” PISTA CICLABILE”per certi Amministratori Locali, ricorda molto più quell’operazione spartitoria del maiale da insaccare a Natale e magari da trasportare in bicicletta al mercato delle vacche al Foro Boario. Le teste , come i salami,le lonze ed i prosciutti hanno bisogno di tempo per maturare, ed attualmente non è ancora il periodo Giusto! Seriamente, complimenti e grazie, per il lavoro svolto con la Sua Associazione a favore del miglioramento della qualità della vita di tutti noi Cittadini.
A Civitanova in passato la pista ciclabile l’avevano fatta come questa di Cobuccaro. In pratica verso gli ingressi dei palazzi. Adesso la stanno facendo bene, dalla parte del mare.
Cosa veramente incredibile a Civitanova: la Destra costruì la pista ciclabile a sinistra, la Sinistra ora la sta facendo a destra.
Possibile che al Comune di Colbuccaro non c’è uno che va in bicicletta? Il progettista di una pista ciclabile dovrebbe essere sempre un ciclista.
Le nostre amministrazioni “rriano sempre dopo dell’amene” (come diceva mia nonna). Quando si accorgeranno del valore aggiunto della mobilità alternativa alle auto sarà già l’epoca del teletrasporto.
La UE stanzia i soldi per abbassare i livelli di polveri sottili e quello che fanno i Comuni è organizzare le domeniche senza auto ma non organizzano eventi colldgati e così diventano le domeniche senza un’anima.
Ci sono i fondi per le piste ciclabili e i Comuni sfornano piste d’atterraggio per mosche! Bah!!!
Ma cosa saranno mai 85.000 € a fronte del debito pubblico, intanto con questi bei progettini girano un po di soldini, no??? cosi’ magari riparte anche l’economia!!!! Ne sanno proprio una piu’ del diavolo, che bravi sti AMMINISTRATORI non finiranno mai di stupirci…….. Grazie di tutto, per quanto fate per tutti noi, Grazie, Grazie ed ancora Grazie.
Spesso ho difeso l’opearato della giunta Calvigioni. Questa volta rimango inorridito. A cosa serve quel nastro d’asfalto con striscie bianche che inizia nel nulla e nel nulla finisce? Se è vero quanto dice Mago che, a causa della mancanza di fondi, non si farà la colonia estiva, ma nel contempo si BUTTANO i soldi in queste opere, direi che anche l’amministrazione Calvigioni comncia il suo declino foraggiando l’inutile e non lasciando soldi per il necessario.
@filosofo
gentile signore, i soldi per la pista ciclabile vengono da uno stanziamento esterno, ma comunque resta il fatto che se si riescono ad ottenere dei fondi e poi si spendono male significa non avere le idee chiare e non meritare il posto che si occupa.
In questi mesi abbiamo visto numerose iniziative culturali, con dibattiti di ogni genere che proseguiranno in futuro (vedasi la rappresentante indiana) ma se tutto ciò va a discapito dei bambini che vedranno dimezzato il tempo della colonia, NON VA BENE.
Quale cultura migliore se non la convivialità di una colonia, il rapportarsi dei bimbi, il gioco stesso e non sottovalutiamo l’esperienza che si fanno i ragazzi che con l’assistenza potranno capire come interagire con i pargoli.
Se qualcuno adotterà la scusa che ci sono poche iscrizioni, sarà un’autogol perchè se così fosse il costo sarebbe contenuto e di più facile realizzazione e se al contrario ci fosse un’ampia partecipazione si evincerebbe l’esigenza della cittadinanza!!!
I veri dotti sono coloro che rispettano il nostro futuro rappresentato dai bambini!!!!!