Mariella si commuove ma non si muove

I bambini della scuola calcio chiedono alla presidente di rimanere ma lei (con le lacrime in viso) fa capire a chiare lettere che ha bisogno di aiuto per continuare

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Enrico Maria Scattolini

Enrico Maria Scattolini

di Enrico Maria Scattolini

TARDELLA COME NAPOLITANO (+). Da ogni dove viene invocata la sua permanenza alla guida della Maceratese, come la politica per il Presidente.

ORDINE DEL GIORNO AL CONSIGLIO COMUNALE di questo pomeriggio, proposto da Savi (+++) ma sottoscritto da tutti i partiti (+), per stimolare una significativa attività di appoggio alle richieste di aiuto lanciate da Mariella all’Amministrazione. Temo che l’impresa sarà più difficile di quella romana.

IN TV, ALL’INIZIO DI SETTIMANA, un diluvio di messaggi ha trasformato la “diretta”, alla quale la Tardella ha partecipato insieme al sottoscritto, in un plebiscito (+) di consensi, complimenti ed elogi. Inusitato, a mia memoria, per gente notoriamente  riservata come quella maceratese.

ALLO STADIO, DURANTE LA PARTITA( +), cori, insistenze personali ed anche un “Mariella sindaco”scritto con lettere cubitali su un pannello campeggiante in curva, dall’esplicito significato di un …avviso ai naviganti.

E POI, DURANTE L’INTERVALLO, addirittura il messaggio (imprevisto?) letto da un ragazzino della scuola calcio (+) con dolcezza infantile, ma anche con la determinazione di chi sa quanto sia importante quel conclusivo ”Mariella non ci lasciare” per papà, zii ed anche nonni. Come nel mio caso.

Maria Francesca Tardella

Maria Francesca Tardella

MARIELLA SI COMMUOVE MA NON SI …MUOVE In sala stampa ha le lacrime agli occhi, la presidentessa, ma non muta la rotta. Che è quella della fermezza della sua posizione e della richiesta di aiuti a prescindere (+). Seppure addolcita da un doveroso ringraziamento alla collettività.

SOLO UNO SPIRAGLIO DI LUCE (+), quando sussurra un ”forse qualcosa si sta muovendo” che mi autorizza a chiederle: ”a quale livello?” La risposta non è esaltante, perché si riferisce ad un processo già in itinere: ”…a livello di unione delle risorse dei settori giovanili  fra le società calcistiche di Macerata”.

NE SNOCCIOLA I NOMI(+). Per un attimo mi sembra di afferrare anche quello, interessante, della Vis Macerata. Che in effetti le esce dalla bocca, ma ,immagino, solo come lapsus freudiano conseguente a quell’esile filo di speranza che ancora (forse) tiene in piedi la faticosa trattativa con Moretti ed i suoi fedelissimi. Infatti l’interlocutrice mi guarda di sottecchi, e volta pagina.

A MENO CHE ANCHE ALL’ATTENZIONE DI MARIELLA non siano giunti recenti rumors di un possibile/prossimo cambio al vertice della Vis fra lo storico patron e……(Gagliardini?).

LA TARDELLA HA INTANTO DEFINITO CHIARAMENTE (+) LE SUE RICHIESTE. Che oscillano dal minimo di una sorta di azionariato popolare, con contributi di euro 1000 cadauno fra imprenditori e professionisti, al massimo dell’ingresso in società di un forte partner. Fondamentale, in ambedue i casi, la moral suasion del sindaco e degli altri amministratori. Riguardo alla prima ipotesi, c’è l’esempio di quanto accaduto l’anno scorso a Pesaro e ci sarebbe anche la figura giuridica di quel progetto Vip (acronimo di “Very Important …Pistaccopi”) che sembra adatto alla fattispecie. Purchè non sia stato nel frattempo accantonato, dopo il battesimo d’inizio stagione e qualche …successiva polemica.

SOLUZIONE PROBLEMATICA, ma non tanto quanto la seconda (-) per via della recessione economica.

LA RISPOSTA DEVE ALLORA ARRIVARE DA PIAZZA DELLA LIBERTA’, salvo che non capiti una botta di mecenatismo. Improbabile,….conoscendoci (-).

Valerio Carboni

Valerio Carboni

CREPE E CALCINACCI ALL’HELVIA RECINA (-). Se quindi dovrà essere il Comune a trarre d’impaccio la dottoressa Tardella, c’è da augurarsi che lo faccia meglio di come, per intanto, (non) ha risolto il problema degli spogliatoi dello stadio. All’umidità sulle pareti ed agli acquitrini lungo i corridoi e nei vestiboli dell’inverno, nonostante gli interventi nel frattempo fatti, si sono sostituiti le crepe ed i calcinacci della primavera, pressappoco nella medesima allocazione come documentato dalle telecamere, nell’una e l’altra circostanza. E’ cambiata soltanto la stagione. Non l’invivibilità dell’impianto, per gli addetti ai lavori.

L’AUSPICIO DI URBANO. “Arrivederci all’ultima di campionato”, mi salutò l’allenatore dell’Olympia Agnonese dopo il pareggio conquistato in extremis nella partita di andata all’HelviaRecina. Aggiungendo simpaticamente: ”Mi auguro di ritrovarci tutti tranquilli, per quella data.” Così sarà, anche se i molisani hanno dovuto rinunciare ai play off nonostante l’incredibile performance di ieri al “Del Conero” (+). Erano stati puniti, sette giorni prima sul proprio terreno, dalla Jesina. Dunque un’indigestione di marchigiane per l’Olympia. Con alterni risultati.

CON LA MACERATESE PERO’ NON CI SARA’ POSTA IN PALIO. Tutto si ridurrà infatti ad una questione personale fra i due migliori marcatori del girone (Melchiorri e Sivilla), per l’aggiudicazione della classifica dei goleador (+). Ambedue hanno il piede caldo: il molisano ha segnato il gol del kappao dell’Ancona; il maceratese ha dato seguito alla splendida doppietta di Casal del Marmo (Astrea) con il primo centro nel derby contro la Jesina.

MELCHIORRI VS SIVILLA (+) Sarà motivo sufficiente per convincere la tifoseria biancorossa a sobbarcarsi ai tanti chilometri della trasferta nella città delle campane? Oppure si prenderà un meritato turno di riposo in attesa della successiva …migrazione di massa a Termoli, per la semifinale dei play off?

CHE I BIANCOROSSI S’ IMPEGNANO A VINCERE (+++). Parola di Carboni, in sala stampa domenica pomeriggio: ”E’ l’unico modo per avere poi la speranza di chiudere in bellezza con la finale all’Helvia Recina, davanti al nostro pubblico. ”Lui, Carboni, non ha una grossa frequentazione delle interviste. Almeno con me. Ma quando le accetta, non ha mezze misure.

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