De Vivo a ruota libera: “Resto in maggioranza, se Corvatta e Costamagna insistono mostrerò gli sms”

CIVITANOVA - Le reazioni dopo la scelta del sindaco di "espellere" il consigliere. Rossi (Uniti per Cambiare) fa il sarto e cerca di ricucire lo strappo. Pd solidale con Corvatta

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Livio De Vivo

Livio De Vivo

di Laura Boccanera

“Il vero paladino della sinistra sono io e resto nella maggioranza” Livio De Vivo dopo la decisione del sindaco di considerarlo ormai ai margini dell’amministrazione (leggi l’articolo) sbotta e mostra alcuni retroscena con tanto di “sms e promesse” come riferisce lui stesso. “Mi rammarico e mi dispiace della decisione presa da Silenzi, Costamagna e Corvatta. E cito solo loro tre perchè molti membri della lista Uniti per cambiare e della civica di Gismondi non sapevano nulla e non sono stati interpellati. Io rimango al mio posto e da presidente della Commissione bilancio se Corvatta e Costamagna insistono farò la mia operazione verità, mostrando gli sms e le altre testimonianze delle promesse che mi sono state fatte”.

De Vivo parla proprio di “complotto contro di lui” e in particolare se la prende con Costamagna: “hanno cercato di farmi fuori, Costamagna mi deve rispetto per i voti miei personali che ho portato alla coalizione e se vuole parlare di me svesta i panni di presidente del consiglio che deve essere figura imparziale e faccia il consigliere comunale”. E seppure a parole dice di rimanere all’interno della maggioranza lascia intendere che sarà la spina nel fianco dell’amministrazione: “Corvatta dipende da noi, basta qualche altro consigliere insoddisfatto ed è fuori, ma io non farò il diavolo tentatore, resto nella maggioranza per rispetto di chi mi ha votato. Ora da Corvatta non voglio più nulla, non sono uno yes man, volevano che ridessi indietro la Ferrari della commissione bilancio senza nulla in cambio. Eh no cari”.

 

Pier Paolo Rossi

Pier Paolo Rossi

Posizione scomoda per Pier Paolo Rossi, capogruppo di Uniti per Cambiare che auspica che lo strappo con De Vivo possa essere ricucito: “Non posso che accettare e sommariamente condividere le dichiarazione del Sindaco: la decisione di prendere le distanze da De Vivo è condivisa sicuramente da gran parte della maggioranza e credo proprio che il sindaco abbia interpellato anche i responsabili politici dei partiti e delle liste che appartengono alla maggioranza di governo. Sono convinto però che la situazione, pur di non facile gestione, abbia raggiunto livelli esagerati e che in qualche modo se ne sia perso il controllo.

Ho sempre cercato un dialogo schietto con Livio e, pur ammettendo un comportamento sempre corretto nell’ambito delle attività consiliari, ho sempre evidenziato allo stesso Livio il mio disaccordo per il suo atteggiamento non altrettanto irreprensibile al di fuori dell’aula consiliare: non faccio riferimento alle sue note vicende personali, che non mi permetto di giudicare pubblicamente, ma ad alcune sue rivendicazioni che, seppur probabilmente legittime nel merito, nel metodo hanno invece spesso travalicato il limite della decenza, della correttezza, del rispetto altrui e di una dignità istituzionale che una figura rappresentativa come quella del consigliere comunale richiede. Per questo l’auspicio da parte mia è che ogni parte in gioco si renda al più presto disponibile a fare un passo in dietro in nome di un progetto politico amministrativo nato per dare un cambiamento ad un modo di governare la città” .

 Appoggio pieno alla scelta del sindaco da parte invece dell’esecutivo del Pd che scrive: “ Le dichiarazioni di Corvatta interpretano il sentimento del partito e della coalizione, che ha improntato la sua azione di governo all’insegna della correttezza e del rispetto tra i suoi consiglieri, i suoi amministratori e nei confronti di tutte le componenti istituzionali e della città. De Vivo, con il suo comportamento, è venuto meno, e non da ora, a questi principi in una escalation di provocazioni e protagonismo inaccettabili che lo hanno messo al di fuori dell’alleanza e costretto il Sindaco a reagire. Le decisioni si prendono sempre con un confronto collegiale e l’unità della coalizione è rappresentata dal Sindaco che agisce con una spiccata sensibilità democratica nel rispetto di tutte le forze politiche di maggioranza”.



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