Gli aderenti al Pd della provincia di Macerata hanno deciso di far sentire la loro voce e di chiedere alla segreteria regionale del partito di rispettare l’esito delle primarie e di inserire il maceratese Mario Morgoni nella lista dei candidati al Senato. Le scelte del Pd Marche hanno infatti creato un certo malcontento e forti critiche tra gli aderenti (leggi l’articolo).
«La vicenda delle candidature al Parlamento del PD – si legge nella nota firmata da centinaia di militanti – deve essere la degna conclusione di un positivo percorso che le primarie hanno rappresentato in termini di partecipazione, entusiasmo, nuova attenzione verso la politica.
Per non vanificare questi importanti risultati occorre che vi sia coerenza nel metodo e rispetto delle regole condivise, anche al fine di non mortificare i territori, le persone che si sono spese direttamente, e tutti gli elettori che sono stati i veri protagonisti di questa pagina partecipata di buona politica.
In questo senso non comprendiamo il motivo per cui la Direzione Regionale del PD non abbia provveduto a coprire la quinta posizione della lista per il Senato, la quale compete alla Provincia di Macerata. A questo territorio non può essere sottratto ciò che gli spetta in base al regolamento per la definizione delle liste che il Partito si é dato.
Rispettando l’esito delle primarie ed i requisiti anagrafici per essere eletti al Senato, la candidatura lasciata scoperta va attribuita a Mario Morgoni.
Siamo certi che una figura come questa, per l’esperienza politico-amministrativa maturata, per la dedizione alla vita del Partito, per la credibilità di cui gode e le capacità dimostrate, possa degnamente rappresentare le istanze dell’intero PD e le esigenze del nostro territorio.
Siamo fiduciosi che i dirigenti regionali ed il segretario Palmiro Ucchielli, sapranno farsi interpreti dell’appello che rivolgiamo loro affinchè siano soddisfatte le legittime attese dei tanti militanti ed elettori che hanno creduto e partecipato ad un grande evento democratico di cui il PD va giustamente orgoglioso».
Tra i firmatari Enrico Garofolo, Segretario PD Potenza Picena, Francesco Brilloni, Segretario PD Montecosaro, Giorgio Rilli, Segretario PD Colmurano, Leonardo Catena, Segretario PD Montecassiano, Paolo Teodori, Sindaco Ripe San Ginesio, Daniele Piatti, Sindaco Loro Piceno, Giancarlo Ricottini, Sindaco Acquacanina, Alessandro Biagiola, Assessore provinciale, Ulderico Orazi, Consigliere comunale di Macerata, Massimo Vesprimi, Consigliere provinciale, Enrico Caraceni, Presidente del Consiglio comunale Potenza Picena, Stefano Siroti, Capogruppo PD Loro Piceno, Stefania Tamburrini, Assessore Corridonia, Nicola Perfetti, Maurizio Capezzani, Nicola Lelli, Giulio Pantanetti, Mirko Ciavattini, Giorgio Berdini, Francesca Pisani, Aldo Caporaletti, Gianfranco Censori, Tonino Di Giulio, Remo Matassoli, Teresa Lambertucci, Angelo Sorcionovo, Enrico Filipponi.
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Petizionarie: primarie di petizione! Intanto qualcuno scappa con il pallone…
mi aspettavo un comunicato a difesa della candidatura di alessia scoccianti che rispetto a morgoni ha ottenuto un risultato decisamente migliore….. così si rispetterebbero veramente le regole
Le cose sono abbastanza chiare. Nelle Marche il pd eleggerà verosimilmente 4 senatori e otto deputati. Di questi dodici, quattro saranno indicati dalla segreteria nazionale. Tra i candidati alle primarie, quindi, ne saranno eletti complessivamente otto. In base ai criteri che nessuno contesta alla provincia di Macerata spetta il terzo ed il nono (pertanto un eletto sicuro ed uno piazzato bene). Queste postazioni sono state attribuite, correttamente, ad Irene Manzi e d a Marinelli. Tutti gli altri candidati che completeranno le liste non avranno possibilità di essere eletti. Alla provincia di Macerata manca un candidato al Senato. Alessia Scoccianti, per sua fortuna!, non ha l’età. Quindi il posto in lista spetta a Morgoni e non si capisce il perchè non sia stato già deliberato.
Sempre
Del perchè va chiesto conto ai fenomeni dirigenti del pd provinciale. Hanno pianificato la vincita alle primarie facendo votare Manzi- Marinelli pur sapendo che entrambi non avevano l’eta minima per essere candidati al senato e che quindi era impossibile inserirli entrambi nella lista della camera in posti sicuri. Dirigenti fenomeni, in particolare il duo Silenzi-Giannini, che hanno preferito svendere la nostra provincia alle loro logiche deviate e cioè : non ci candidiamo noi…non ci deve rappresenare nessun altro…Quello che meraviglia è che ancora hanno degli idioti che li seguono. A Civitanova e a Morrovalle hanno fatto votare Marinelli – Manzi a tutti gli iscritti. In fila indiana domenica erano tutti lì…
Mi resta complicato comprendere le logiche della formazione delle liste, forse corrette o forse artefatte, non so! Pero’ una cosa e’ certa, il PD ha dato in questo mese grande prova di carattere, di organizzazione, di voglia di distinguersi.
La cosa mi rammarica se penso che, invece, nel PDL tutti cercano di smarcarsi in nome di una incomprensibile ricerca del vestito nuovo, senza purtroppo il sarto. Indosseranno al massimo una casacca con uno stemma elaborato con photoshop … ma le idee convincenti dove sono?
Chi ha già fatto politica deve avere il coraggio di rimettersi in discussione e di cambiare in meglio il partito in cui ha militato; il coraggio o ce l’hai di natura oppure sei un piccolo uomo
Quella che sembrava una prova di maturità democratica si sta lentamente trasformando in una buffonata.
Le primarie senza divisione Camera/Senato si sarebbero chiaramente trasformate in un caravanserrai…
…..Giochini sottobanco, ordini di scuderia, calcoli per cui già si poteva presumere che qualcuno sarebbe rimasto fuori dalla porta (anche se prendeva un mucchio di voti) pressioni e raccolte di firme, cambiali politiche che sono state fatte firmare… e via partitocrazia discorrendo
Oltre a tutto ciò i soliti raccomandati (cioè il 25% di coloro che presumibilmente saranno eletti) paracadutati/scelti dalla Direzione, senza farli passare per le primarie: per cortesia non dite che poi sono i cittadini a scegliere quando circa 1/4 degli eletti presumibilmente saranno “targati” da soliti capibastone….
Il PD è l’unico partito che fa eleggere il 75 per cento dei candidati al parlamento dai cittadini.
Dai cittadini, non da una ristretta schiera di accoliti internauti selezionati da un uomo al comando.
Caso unico non soltanto in Italia, ma in Europa.
Le polemiche sono inevitabili in ogni competizione vera.
Si dia esempio di un modo migliore di operare prima di criticare.
Gradirei sapere chi ha preso “un mucchio di voti” ed è rimasto fuori. Tutte queste polemiche mi sembrano un pò preconcette. Erano in gioco 33 candidati per sceglierne venti per definirele liste. Di questi venti solo otto-nove hanno la possibilità di elezione a fronte di un ottimo risultato elettorale. Qualche piccola sbavatura derivante da criteri definiti preventivamente non riguarda la griglia dei possibili eletti.
I capi bastone hanno fregato tutte quelle persone che in buona fede sono andate a votare, perché non hanno spiegato il funzionamento del meccanismo? Loro lo sapevano bene, detto questo date per scontato che il PD si riconfermi sui livelli della volta scorsa, mentre non vi passa neanche per la testa che farà un flop, in quanto la lista Monti pescherà molti voti dal PD.
Caro Ucchielli/Pilato, dopo che il partito democratico ha segnato una bellissima pagina di politica partecipativa con le primarie, come puoi permettere che dirigenti regionali del partito, solo per faide interne, mettano veti sulle persone sacrificando la rappresentanza territoriale della provincia di Macerata !!!!!! I dirigenti regionali dovrebbero vergognarsi.
Spero che almeno tu abbia gli attributi per sanare questa ferita.
@ catmodesti
Mi sembra che se si volesse dare un senso al ventilato rinnovamento l’Alessia non avrebbe dovuto restare fuori, mentre altri nomi già sentiti (cioè che sono una vita che circolano in politica) potevano essere messi in panchina o addirittura lasciati in tribuna.
Tenga presente che NON sono un fan di Alessia.
@ Achab
Sarebbe più esatto dire che il Pd è l’unico partito che permette che si votino i suoi iscritti, in quanto in tutta Italia i candidati “indipendenti” (o che comunque erano fuori dai giochini Renzi/Bersani) erano veramente una miseria.
Quindi tra il 75% scelti quasi tutti gli iscritti e il 25% deciso dalla cupola, alla fine, la stragrande maggioranza degli eletti saranno tesserati al PD, cioè tesserati in quel partito che ha sostenuto (fino al masochismo) il Governo Monti e tutte le sue scellerate decisioni….
Io devo ancora capire il collegamento logico tra “rispettare l’esito delle primarie” e l’inserimento di chi alle primarie è arrivato quarto in un posto sicuro per il parlamento, mentre si posiziona il secondo arrivato in un posto da sicuro non eletto ed la terza arrivata addirittura fuori lista… boh
Di questo passo credo che si riuscirà disperdere quel poco di credibilità riconquistata in mesi di duro lavoro.
Il problema non sono i candidati, ma quelle persone che, non candidabili per pudore, stanno continuando a dettare legge da dietro le quinte.
Ora si comprendono le proteste “urlate” da qualche scontento. Chi più urla più sarà ascoltato?
Da un estremo all’altro.
Se è vero che non tutto sta filando liscio, come gran parte dei sostentitori del PD vorrebbe, destano stupore le affermazioni di Cerasi, che giudica addirittura negativo il fatto che “solo” il 75% dei candidati saranno scelti attraverso le “secondarie” e che la stragrande di questi è iscritta al PD. Chi dovevano candidare gli iscritti al PDL? O chi non ha condiviso le scelte del PD in questi ultimi “duri” mesi?
I CAPI BASTONE, I SOTTOCAPI BASTONE E I SOTTO PANZA hanno messo al corente gli iscritti al pd e chi vive la vita del partito che l’assegnazione non e. provinciale, che ci sono posti riservati al parito nazionale e che la ripartizone avviene attraverso il metodo dolt su base regionale. Se una critica c’è da fare e che magari in futuro è possibile coreggere la si deve afre al fatto che si è fatta una sola lista per camera e senato quando invece si doveva fare una lista per ciascuna camera, . Trovo stuccheviùole questa guerra , e trovo giusto che il nazionale dirima questa questione. Ai cento dico solo dove siete stti perr 12 mesi , perchè con il vostro atteggiamento avete bloccato la gstione dle PD PROVINCIALE di cui voi portate la responsdabilità i quanto parte della maggioranza ch sostiene BROCCOLO segretario provinciale, pùora firmate una petizione, quando in 12 mesi non avte mposoo un dito per dal al PD provinciale un durevole e forte direzione politica. Non siete credibili.
@cerasi
Possiamo rigirarla come vogliamo ma a me pare che lo scopo è solo quello di polemizzare tanto per polemizzare. fai pure. Resta il fatto incontrovertibile che il PD quand’anche rinnovasse solo il 20% dei suoi deputati attraverso le primarie ( comunque dall’insieme delle liste scaturite dalle regioni risulta che oltre il 70% dei candidati eleggibili sono “usciti” dalle primarie e di questi oltre il 60% sono “nuovi”), sarebbe comunque l’unica forza politica che ha sperimentato sul campo un autentico processo di partecipazione e rinnovamento coinvolgendo nell’operazione più di un milione di cittadini ( iscritti o non iscritti sempre cittadini sono).
Tante critiche sono anche giustificate e devono servire anche a “migliorare” l’esperienza.
Ma un piccolo “sforzo” di obiettività anche solo per superare una certa stitichezza intellettuale proprio non si riesce a farlo eh? Cioè ammettere ad esempio che l’esperienza delle primarie portata avanti dal PD pur criticabilr sul piano organizzativo, sarà utile “insegnamento” per tutti e magari utile al rinnovamento della politica proprio no eh?
Poi non ho capito: ma è tanto disdicevole essere iscritti al PD ? .
Dunque potrei essere libero di definire gli iscritti a M5S come degli “adepti” apparteneneti ad una setta di imbambolati da un “comico-guru” ? E per favore, non rispondere che “non sei iscritto” a M5S; se ti va dammi solo una risposta ad una domanda precisa.
@ saben
Tutta questa voglia di democrazia e di partecipazione che, come una grave malattia, ha colto il Pd utimamente mi sembra scaturisca più da pressioni esterne che interne tanto che, per far fare un passo indietro a delle cariatidi politiche, si sono fatti i tripli salti mortali carpiati all’indietro a mani legate.
Inoltre, come ho già scritto, va benissimo (come ovviamente sia) che il rinnovamento passi all’interno degli iscritti; ho solo fatto notare che (sia localmente che a livello nazionale) anche molti volti contrabbndati per “nuovi”, se si va a vedere bene, così tanti nuovi non sono (e nemmeno possono essere considerati “usati sicuro”) in quanto sono anni e anni e anni che sono in politica giocando a rimpiattino, spesso cambiando alleanze, correnti, amicizie…
Tentate di cambiare pagina?
Meritevole: ma non si può certo iniziare una nuova storia (tanto per restare in tema locale) quando coloro che vogliono portarla avanti (e che vanno urlando ai 4 venti che sono “semivergini”) sono legati (spesso mani e piedi) alla vecchia storia che oggi tutti vogliono buttare nel cestino…
@cerasi
come si fa a fare certe affermazioni spacciandole per verità assodate proprio non lo capisco. Ma qualche dubbio non assale mai? Si può scommettere che tutti i nuovi sono “spesso legati mani e piedi” a qualcosa o che comunque in futuro non saranno indipendenti nel loro agire ?
poi: quand’anche il rinnovamento del PD scaturisse da “pressioni esterne” e non da volontà interna non trovi che sia un elemento di apprezzamento ? Non sarebbe la dimostrazione che il partito non è sordo e “chiuso in se stesso” ? E se non è sordo e chiuso in se stesso, non sono forse gli “attuali membri dell’apparato” che lo dirigono ad aver favorito questa apertura ? Quanto meno riconoscerai che se c’è qualcuno nel PD che ha fatto “i salti mortali” lo ha fatto per qualcosa di positivo e ha pure vinto.
Insito: converrai che perfino i candidati alle parlamentarie di M5S non sono “completamente sconosciuti”: quanto meno tra i loro iscritti erano ben conosciuti essendo stati comunque già candidati in altre competizioni politiche ( e trombati).
Ma cerasi, qui siamo proprio al paradosso. Il Pd fa scegliere il 75% dei candidati alle prossime elezioni dai cittadini (ripeto, cittadini, non dai soli iscritti al partito) e si dice, strumentalizzando qualche polemica sull’applicazione pratica di determinate regole, che si è trattato di un bluff, essendo i risultato comunque quello voluto dai “capibastoni” di partito.
A parte che questa convinzione del bluff non è suffragata da alcun riscontro oggettivo, le chiedo.
Chi è più capobastone di chi si permette di dire ad un movimento politico “chi non è d’accordo con me, fuori dalle palle”? Perché mai Favia e Salsi non si sono potuti candidare alle parlamentarie? E chi si è potuto candidare alle parlamentarie se non gli aderenti al M5S? E chi ha potuto votare alle parlamentarie se non i medesimi aderenti? E chi ha controllato lo spoglio? Chi ha accertato che il voto in via informatica fosse rispettoso della regola un voto per ogni testa?
Da ultimo, perché ostinarsi a guardare la pagliuzza che è nell’occhio altrui, se non ci si accorge della trave che è nel proprio?
@ saben
Chi ha fatto vita di partito sa di cosa sto parlando: per 1 outsider che arriva in cima alla piramide ce ne sono 10 che sono stati prima galoppini e portaborse di qualche capibastone oppure sono figli d’arte.
Se il rinnovamento scaturisce da pressioni esterne significa che, senza queste pressioni, all’interno non ci sarebbe stato alcun rinnovamento: non credo ci sia tanto da stare allegri.
@ moby
Io ho scritto, in precedenza, diverse volte che comprendo le motivazioni che hanno spinto Grillo a fare determinate scelte.
Capisco che, in mancanza di tempo e di organizzazione (non abbiamo centinaia di dirigenti che vengono stipendiati, come nel Pd, che fanno per lavoro la vita di partito), si sono decise alcune cose che, in un tempo e un modo diverso, molto probabilmente si sarebbero decise diversamente.
Ma non ho mai scritto da nessuna parte che, supino (come ha appena fatto il segretario regionale che ha addirittura applaudito a Letta capolista, imposto dai vertici), io condivida tutto il percorso che sta facendo il 5 stelle o le scelte che sono state compiute negli ultimi mesi….
Visto che lei sembra molto informato: sa dirmi quanti si sono recati alle urne alle primarie erano cittadini senza tessera e quanti erano cittadini iscritti al Pd??
Perchè una piccola differenza tra i due gruppi di cittadini c’è….
Eddai Cerasi, Letta imposto dai vertici.
Letta sarà indicato secondo quanto previsto dall’art. 5 del regolamento elettorale del partito (http://www.primarieparlamentaripd.it/regolamento.htm), che così dispone:
1. La Direzione nazionale:
a) elegge il Comitato elettorale nazionale, composto sulla base delle funzioni statutarie e delle rappresentanze dei territori, al quale – nell’ambito dei principi del presente Regolamento e secondo il criterio della più ampia condivisione – è affidato il compito garantire il buon svolgimento della intera fase di selezione delle candidature;
b) approva i capilista sulla base delle proposte avanzate dal Segretario nazionale, sentiti i Segretari regionali;
c) indica candidature rispondenti a riconoscibili criteri di competenza e apertura alla società, con riferimento all’art 19 comma 2 lettere b,e, f dello Statuto, in misura non superiore al 10% delle candidature del PD;
d) approva in via definitiva le liste per Camera e Senato nella seduta dell’8 gennaio 2013, sulla base delle diverse fasi del procedimento istruttorio di selezione delle candidature.
2. Al fine di garantire il regolare e tempestivo svolgimento delle primarie e dei relativi adempimenti, le Unioni regionali e il Comitato elettorale nazionale, in caso di necessità e urgenza, esercitano poteri sostitutivi rispetto agli organi territoriali, previo parere delle rispettive Commissioni dei garanti.
E i vertici di partito, mi pare, non sono stati imposti, ma a loro volta eletti dagli iscritti.
Io non so quanti cittadini non iscritti si siano recati a votare alle primarie.
Io non sono iscritto al PD né ho votato alle primarie. Ma sia io che chiunque altro, pagando 2 euro e sottoscrivendo il progetto politico, avremmo potuto farlo.
Ed è questo che conta: essersi aperti alle decisioni di cittadini qualsiasi.
Se vi sia stata un’adesione massiccia o no a questo invito a partecipare è poco rilevante, dato che la partecipazione non può essere evidentemente imposta.
Allra @cerasi, vediamo un po’…
se si candidano i vecchi o comunque “i soliti” non c’è rinnovamento;
se si candidano i nuovi si sa come vanno queste cose e sono certamente galoppini dei vecchi;
se non si fanno le primarie avete paura di farle e ci mettete i soliti ;
se si fanno le primarie non vanno bene come sono state fatte e si fa pagare 2 euri;
se si fanno per iniziativa “interna è perché c’è da eleggere il solito noto;
se si fanno su pressioni esterne non c’è da stare allegri;
se si vota il 30 dicembre era meglio non farle;
se votano “solo” 4.400 persone è il segnale evidente che non sono apprezzate ;
se votano gli iscritti, sono ascritti ( orrore) e quindi “manovrati”;
se votano i non iscritti si possono portare a votare “gli amici degli amici”
ho dimenticato qualcosa oppure mi si passa eccetera eccetera?
@ saben
Bersani è in politca dalla fine degli anni ’70!!
Letta (uno che, rispetto a tanti altri potrebbe essere considerato “giovane”) è uno che gira da oltre 20 anni!!
Vendola è dagli inizi degli anni ’80 che fa politica…
Non credo sia possibile che una classe dirigente sia buona per tutte le stagioni politihe, quando soprattutto queste stagioni sono rofondamente cambiate negli ultimi 20 anni….
Vero @cerasi. Però non mi pare non ci siano solo Bersani e Letta nel PD. Il PD è un partito plurale checché se ne dica. Sotto parecchi punti di vista. Per taluni le differenze sono fonte inesauribile di ispirazione per la polemica spesso fine a se stessa ( dentro e fuori il PD); anzi sempre.
Per altri invece é fonte di “apprendimento” (nessuna pretesa di perfezione: nel bene e nel male ) da altri e anche di una certa libertà di espressione.
Poi a me sinceramente quelli che gridano “via tutti” senza fare distinzioni non mi sono mai piaciuti ( in nessun ambito della vita, non solo in politica) e tanto meno quelli a cui piace “un uomo solo al comando” che decide per tutti compreso chi scrive le regole per tutti gli altri e decide da solo può stare o non può stare in una determinata organizzazione
Mille volte meglio i Bersani e i Letta. A piccole dosi però. 😉
In rmerito alla “questione Morgoni: mi pare ( se sbaglio “corrigetemi”) sia stata risolta con il suo inserimento nella lista al Senato da parte della Commissione nazionale che ha esaminato la situazione alla luce del regolamento ( e io ne sono felice se non altro per il fatto che Morgoni è uno dei pochi “compagni di sinistra” PCI-PDS-DS ancora rimasti nel PD ).
Un po’ di fiducia anche nei processi decisionali interni e nelle regole che ci diamo non guasterebbe.
E non mi si venga a dire che è avvenuto per “pressioni esterne” o grazie a “comitati promotori” vari eh.
@ saben
La classe politica italiana, tutta, ci ha portato a camminare sul filo del rasoio.
Certo che buttare via tutto e un uomo solo al comando non sono nemmeno le mie idee preferite.
Però finita la II Guerra Mondiale in Francia vennero rimossi circa 10.000 cittadini dalle cariche pubbliche (e molti finirono pure sottoterra per complicità con il Nazismo…. invece in Italia, al solito, si fece finta di farlo), cioè venne spazzata via l’intera classe dirigente (dalle prefetture agli ospedali, dalle università ai consigli comunali ecc.)… Non mi pare che la Francia stia messa molto peggio di noi…
Qui in Italia ci sarebbe da fare la stssa cosa.
@cerasi
se ogni partito iniziasse con il “rimuovere” non dico tanto ma almeno il 40-50% della sua classe politica come ha fatto il PD con le primarie ( mi voglio rovinare: andrebbero bene anche i “giovani galoppini”- almeno sono giovani e forse pure con qualche capacità politica ) forse le cose potrebbero quanto meno incominciare a cambiare ( poi ogniuno con le sue idee per la sua strada).
Sarà perchè mi sono un po’ rotto del “tafazzismo” cronico di una certa sinistra ma non è il caso di concentrarci un po’ di più verso quelli che non ci pensano neanche lontanamente ad iniziare il ricambio e tanto meno a farlo con un qualsiasi tentativo di partecipazione democratica ( purché “migliore” delle primarie piddine altrimenti avrei sempre qualcosa da ridire)?