La visita in ospedale dall’otorino? Una via crucis!

La protesta di un lettore di Tolentino alle prese con la burocrazia sanitaria
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foto-ospedale-tolentinoDal nostro lettore Nazareno Pallotta riceviamo:

Sono un residente di Tolentino, per la verità proveniente da Macerata.
Vengo a raccontare le vicende degli ultimi giorni accadutemi con l’Asur in generale e con l’ospedale di Tolentino in particolare.
Avendo bisogno di una consultazione con un otorino, ho contattato lunedì il Cup per prenotare. Il risponditore automatico mi diceva di rivolgermi, causa l’intasamento delle linee, alla struttura territoriale di riferimento.
Provo a chiamare il centralino dell’ospedale di Tolentino il cui numero so a memoria (0733-9001) per oltre tre quarti d’ora senza risposta.
Martedì, sapendo che l’ambulatorio otorino presso lo stesso ospedale era aperto al pubblico (come ho poi effettivamente verificato in loco), mi ci reco alle ore 10.30 circa e busso alla porta dell’ambulatorio senza ottenere risposta.
Chiamo allora da lì il centralino, stavolta risponde, chiedendo se l’ambulatorio otorino fosse in servizio e dopo che il centralinista asseriva di sì, gli chiedo di passarmelo.
Da dove mi trovavo sentivo inutilmente il telefono all’interno squillare.
Mi reco quindi dal centralinista chiedendo spiegazioni, questi mi dice di chiederlo alle casse dell’accettazione a quel momento particolarmente affollate.
Gli chiedo cortesemente di informarsi ed ottengo un diniego forte, al che mi altero e dico che avevo tentato anche ieri e che il centralino non aveva risposto per quasi un’ora.
Egli dice che il centralinista ieri si era sentito male e mentre gli rispondevo che dalle sue risposte dipende
la salute di molte più persone e quindi andava sostituito immediatamente, egli asseriva che non gliene poteva fregare di meno.
Allora contestavo l’utilità di una struttura che non funzionava e che tanto valeva chiuderla, lui tranquillamente asseriva che per quanto gli riguardava sarebbe stato pure meglio.
Quando gli chiedo di poter parlare con il responsabile della struttura mi liquida dicendo che dovevo chiamare Macerata. Detto, fatto. La responsabile, dopo aver ascoltato le mie rimostranze, non solo non si scusa ma asserisce che il centralinista non e’ mancato un’ora ma più di due ma che lei non è stata in grado di sostituirlo: ma che sta a fare!!! Riguardo alla chiusura dell’ambulatorio otorino mi ha detto che lo stesso lavora su appuntamento e quindi non avendolo preso mi dovevo rassegnare.
E no!!! Sulla targhetta non si menziona affatto l’appuntamento anzi, è ben specificato l’orario dalle 8.30 alle 13.30 del martedì, e mi sembra già poco un giorno alla settimana. Il mio è un puro sfogo ma, in un contesto nel quale si chiede al medico di famiglia di essere operativo 24 ore su 24 mi sembra assurdo che una struttura pubblica non riesca a funzionare 5 ore alla settimana e che ci si veda costretti ad appoggiarsi a strutture private pagando di tasca propria. Ritengo che se non si cerca di rimediare alle criticità in strutture piccole come quelle della nostra zona non si arriverà mai a farlo in quelle più grandi.
Quindi spero che venga pubblicata questa mia lamentela e magari, grazie a Voi ed ai lettori, abbia un seguito che porti al miglioramento di questo “servizio” ai cittadini.



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