Provincia paralizzata dal Patto di stabilità
Ecco le 36 opere pubbliche bloccate

SPENDING REVIEW – Opere infrastrutturali già appaltate sono completamente ferme. I soldi? Ci sono. Ma una legge paradossale non permette di spenderli, minando la ripresa economica e la qualità della vita dei cittadini. E da Roma arrivano nuovi tagli per 4.5 milioni di euro

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L’assessore al bilancio Palombini, il presidente Pettinari e la dirigente Scipioni durante la conferenza stampa di questa mattina

 

di Filippo Ciccarelli

Dovrebbe assicurare la stabilità finanziaria, ma il famoso “patto” che regola la vita della pubblica amministrazione nazionale, garantisce certamente anche parecchie notti instabili agli amministratori degli Enti pubblici che sono costretti a farci i conti.
Prendiamo la Provincia di Macerata: non risultano bilanci in dissesto come quelli di altre realtà del Bel Paese; i soldi in cassa, nonostante i continui tagli, ci sono ancora. Ma il patto di stabilità non permette di spenderli: significa che progetti ed opere già decise, appaltate e pronte per essere realizzate, rimangono un esercizio su carta.
Oggi la Provincia dovrebbe (e potrebbe) pagare 35.141.000 euro per opere pubbliche, contributi, partecipazioni ed altro. Si tratta di soldi che finiscono in tasca ai comuni e alle aziende che hanno effettivamente lavorato, risorse che darebbero ossigeno alle imprese in un momento di crisi che non ha precedenti nella storia recente dell’Italia. Ma la stessa Provincia non può spendere oltre 1.100.000 euro per queste opere, bruscolini che però sono la quota massima consentita dalle maglie strette del vincolo di stabilità.
E le imprese? Aspettano. E le opere pubbliche già appaltate? Aspettano pure loro, in attesa del contratto. Sono

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L’emergenza neve è costata decine di migliaia di euro

almeno 36 le opere pubbliche finanziate ma bloccate dal patto di stabilità, per un totale di oltre 11 milioni di euro. “Sappiamo che la condizione di alcune arterie stradali è inaccettabile: ma lo stato non ci fa spendere i soldi che abbiamo” afferma il presidente della Provincia, Antonio Pettinari “e stiamo ancora aspettando i soldi da Roma per l’emergenza neve  e per l’alluvione”.
E se il nevone è relativamente recente – appena 7 mesi fa – l’alluvione è datato marzo 2011; si sommano allora emergenze su emergenze, con quella cronica della deficitaria cassa nazionale che eroga risorse con il contagocce. Il risultato pratico è un guado a Colbuccaro sul torrente Fiastra che è in dubbio ad ogni pioggia più violenta del normale, un ponte ancora lesionato che aspetta di essere riparato, e chissà ancora per quanto aspetterà. Il piatto piange, ma le lacrime scorreranno ancora: nel provvedimento in cui è previsto il riordino delle Province, infatti, il governo ha tagliato altri fondi, che pure aveva promesso di destinare alle istituzioni locali. Per la Provincia di Macerata il taglio è di  4.5 milioni di euro in meno sulla parte corrente, quella dove si calcolano le spese di amministrazione ordinaria.
“Stiamo, di fatto, riscrivendo il bilancio” prosegue Pettinari “cerchiamo di capire quello che dovremo tagliare e come rimodulare gli interventi. Siamo in una strettoia incredibile.Oltre ai tagli, abbiamo le mani legate dal patto di stabilità, con oltre 11 milioni di lavori già appaltati che non possiamo cominciare né pagare. Poi ci sono due lavori sospesi,  il ponte di Villa Potenza (leggi l’articolo) e quello di Montecosaro, con un valore complessivo di 2 milioni e mezzo di euro. Dobbiamo effettuare nuovi collaudi e riaffidare i lavori, perché la ditta che stava lavorando è fallita”.

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La posa in opera del nuovo ponte a Villa Potenza: i lavori sono sospesi dopo il fallimento dell’azienda appaltatrice

Non solo strade e ponti; la stretta sulle risorse riguarda anche l’edilizia scolastica (tra opere pubbliche ferme e compartecipazioni bloccate la cifra disponibile ma non impiegabile è di circa 1.500.000 euro), la manutenzione dei fiumi (1.381.000 euro), contributi alle attività culturali, socio assistenziali e per l’edilizia residenziale. Dall’immobilismo dettato per decreto si salvano solo quegli interventi che esulano dal vincolo del patto di stabilità, come la variante del Glorioso di San Severino: il valore complessivo dell’opera (circa 3.500.000 euro) è  finanziato con i fondi per il terremoto, che  possono essere utilizzati senza noie burocratiche.
“Noi tutti, sia come cittadini che come amministratori, siamo coscienti di dover ridurre la spesa pubblica, soprattutto per quel che riguarda gli sprechi; abbiamo anche una certa idea su come farlo. Perché non si recuperano miliardi di euro a cominciare dai ministeri, dagli enti inutili, dalle regioni? In Italia ci sono oltre 36.000 società partecipate, con altrettanti consigli di amministrazione e doppioni: anche nelle Marche abbiamo consorzi, agenzie, aziende speciali… perché tutto questo rimane?” conclude Pettinari. Una domanda che dovrebbero porsi a Roma, anche se al momento sembrano altre le priorità del Governo e del Parlamento. Per il prossimo anno la Provincia di Macerata – se ancora esisterà – sono previsti altri tagli, per almeno 9 milioni di euro. Un salasso che potrebbe far saltare, o ridimensionare, servizi essenziali come quello del trasporto pubblico locale. Insomma, per i contribuenti e cittadini maceratesi sembra proprio che pioverà sul bagnato. Speriamo non troppo, perché altrimenti si lesionano i ponti.

***

Di seguito l’elenco delle opere pubbliche appaltate in attesa di contratto al 31/08/2012:

1) Fiastra: Sp Fiastra-Bolognola, lavori di ripristino ponte al km 1+  (600.000 euro)
2) Macerata: Lavori di risanamento del ponte sul fiume Chienti al km 0+485 (550.000 euro)
3) Cingoli: Risanamento e allargamento del ponte a Troviggiano sulla SP Cingolana (250.000 euro)
4) Belforte: Urgenti opere d’arte strategiche – parapetti del ponte SP 180 a Belforte (200.000 euro)
5) Apiro: SP Apiro-Poggio, lavori di risanamento frana (200.000 euro)
6) Muccia: SP 256, risanamento del piano viabile (150.000 euro)
7) Penna San Giovanni: SP 70, risanamento del piano viabile (150.000 euro)
8) Macerata-Appignano: SP 362, risanamento del piano viabile al km 28+100 (322.000 euro)
9) Cingoli: SP 23 Cervidone, risanamento piano viabile (250.000 euro)
10) San Ginesio: SP Faleriense-Ginesina, risanamento piano viabile (400.000 euro)
11) Visso-Serravalle: SP Forcella, risanamento piano viabile (300.000 euro)
12) San Ginesio: SP Tolentino San Ginesio, risanamento piano viabile (300.000 euro)
13) Sant’Angelo in Pontano, Penna San Giovanni: SP 13, risanamento piano viabile (200.000 euro)
14) Cingoli, S. Severino, Caldarola, Serrapetrona: SP 502, risanamento piano viabile (600.000 euro)
15) Gualdo: SP Gualdo-S.Croce risanamento piano viabile (400.000 euro)
16) S. Severino, Castelraimondo, Pioraco: SP 361, risanamento piano viabile (420.000 euro)
17) Fiuminata: SP 361 risanamento piano viabile (380.000 euro)
18) Visso: SP Valnerina, risanamento piano viabile (300.000 euro)
19) Sant’Angelo in Pontano: SP 45, risanamento piano viabile (200.000 euro)
20) Pievebovigliana: SP Cicconi di Fiastra, risanamento di frana dal km 3+500 al km 3+900 (450.000 euro)
21) Belforte: SP Borgo Santa Maria, lavoro di risagomatura e ripristino pavimentazione (250.000 euro)
22) Macerata: SP 77-78, messa in sicurezza dell’abitato di Sforzacosta (350.000 euro)
23) Comuni vari: manutenzione straordinaria pavimentazione circoli 1,2,5 (240.000 euro)
24) Comuni vari: manutenzione straordinaria pavimentazione circoli 3,6,10 (240.000 euro)
25) Comuni vari: manutenzione straordinaria pavimentazione circoli 4,11,12 (240.000 euro)
26) Belforte, Caldarola, Camporotondo: SP 7-78-502, manutenzione straordinaria pavimentazione (200.000 euro)
27) Camerino, Fiastra: SP Polverina-Fiastra (250.000 euro)
28) Sarnano, San Ginesio: SP 78  risanamento piano viabile (550.000 euro)
29) Matelica, Castelraimondo: SP 256, risanamento piano viabile (490.000 euro)
30) Treia, Tolentino: SP G. Murat, risanamento piano viabile (600.000 euro)
31) Treia, Cingoli: SP Cingolana, risanamento piano viabile (600.000 euro)
32) Comuni vari: manutenzione straordinaria segnaletica (55.000 euro)
33) Comuni vari: manutenzione straordinaria segnaletica (55.000 euro)
34) Treia: SP 128, posa in opera e fornitura di conglomerati bituminosi (48.000 euro)
35) Monte San Martino: SP 113, canalizzazione del tombino di scarico delle acque meteoriche al km 13+900 (97.000 euro)
36) Tolentino: SP Entoggese, lavori di risanamento frane al km 12+100 (200.000 euro).

Totale: 11.137.000 euro



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