Quando il virtuale diventa realtà. E’ accaduto ad una donna residente nel Maceratese la quale aveva conosciuto un uomo nella chat di un social network e con lui ha intrattenuto un rapporto puramente virtuale. L’uomo, però, aveva forse frainteso la disponibilità della signora, peraltro sposata, e avrebbe fatto di tutto per incontrarla o vederla di persona. Ieri sera ha deciso di concretizzare la conoscenza virtuale e sapendo dove la donna abitava ha minacciato che sarebbe partito con la sua auto da una provincia limitrofa dove risiede, per raggiungerla. Le sue intenzioni erano tutt’altro che amichevoli come lui stesso aveva annunciato nelle ultime battute in chat.
Fortunatamente la donna, che temeva un’aggressione, ha segnalato la situazione al Comando dei Carabinieri di Civitanova. I militari hanno percepito dal racconto della donna che sia lei che i suoi familiari fossero in concreto pericolo. Hanno approfondito ogni elemento identificativo dell’uomo per poter individuare innanzitutto il possibile mezzo con cui viaggiava. Veloci accertamenti di routine ed i carabinieri della compagnia civitanovese hanno diffuso le ricerche sulle possibili vie di transito dell’utilitaria su cui poteva sopraggiungere l’uomo. I posti di controllo, a cura del radiomobile civitanovese e delle stazioni di Potenza Picena e Recanati, lo hanno bloccato in tempo. Il suo arrivo, preannunciato in chat, poteva essere certamente connesso alla vicenda, perciò è scattata la perquisizione durante la quale, i carabinieri della stazione di Potenza Picena,hanno rinvenuto un martello ed un manico in pvc atti ad offendere. Ne è scaturito il sequestro, operato d’iniziativa dai militari e la denuncia alla magistratura del capoluogo dell’uomo vagliandosi, fra le ipotesi di reato, anche quella di stalking. Per la donna un sospiro di sollievo per aver evitato, con una semplice chiamata al numero di emergenza dei carabinieri, una probabile disavventura. Una vicenda che pone l’accento sulla necessità di porre maggiore attenzione e diffidenza verso gli sconosciuti, anche quando si pensa di aver raggiunto un sufficiente livello di confidenza durante lunghe conversazioni nelle chat.
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Mi sembra tanto la storia di una conoscente che per liberarsi dell’amante che si era innamorato e del quale si era stancata, l’ha fatto picchiare dal marito dicendogli che era uno che la molestava. Posso capire una ragazzina che si illude di incontrare il principe azzurro, ma una signora che si confida in chat dovrebbe sapere che per l’analisi c’è lo psicologo e non la chat, dall’altra parte potrebbe trovare uno che ha veramente bisogno dello psichiatra, con i sentimenti malati o sani non ci si può giocare.
la signora si e’ risparmiata le mazzate dell’amico……ma chi la salva dal marito?????
spero che le sia servita “giocare”…tutto ha un limite,troppo facile poi dichiararsi vittima per stalking
ahahaahahahahahaahahahhha facebook e le sue peripezie ahahahahahahaahahah