Oggi la Cingolana è stata, volendo dare alla sua prova un’interpretazione ispirata alla poesia, l’ombra d’un sogno fuggente. Logicamente in àmbito locale si spera che non di definitiva evasione si tratti: cioè che la Cingolana si restituisca subito se non a un ruolo da protagonista almeno alla realtà del campionato in cui la sicura permanenza non è stata ancora acquisita. Troppo brutta la Cingolana per essere vera. Sconcertante in difesa, quasi nulla a centrocampo, quindi evaporante in offensiva e nelle conclusioni, la squadra di Carassai ha facilitato il compito del Grottammare che finora ha avuto un rendimento migliore in trasferta (7 partite vinte) che davanti al suo pubblico. E questa constatazione sarebbe dovuta funzionare da campanello d’allarme. Però evidentemente la Cingolana è stata dura d’orecchi. E il Grottammare (in evidenza Ramadori recentemente acquisito) ha fatto una bella figura e la partita, lasciando alla Cingolana pallide recriminazioni. E’stata subito pericolosa la compagine ospite. All’11’ Pandolfi si è allungato per sventare in tuffo un rasoterra di Zè Peres, ha ripreso Ramadori e D’addazio ha intercetta con un braccio ma il tiro era stato effettuato da distanza troppo ravvicinata, vane quindi le richieste del rigore da parte degli ospiti. Ramadori all’11’ ha sganciato una poderosa botta non trattenuta da Pandolfi e provvidenzialmente il pallone rimbalzato verso la linea di porta stato è sbattuto via da D’Addazio. Al 17’ il Grottammare si è avvantaggiato: da quasi 30 metri sul versante destro, Iachini ha sparato una bordata, Pandolfi ha verosimilmente “battezzato” fuori il punto di caduta della palla finita però in rete. Pandolfi al 25’ ha deviato sulla traversa una percussione del solito Ramadori su cui è subito prontamente intervenuto allontanando il pallone dall’irrompente rivale. Al 37’ Kleqka è stato fermato in molto discutibile posizione di fuori gioco e al 38’ lo stesso Kleqka ha spedito il pallone un palmo sopra la traversa. Il raddoppio del Grottammare al 7’ della ripresa: calcio dalla bandierina di Ramadori, palla spiovuta nei pressi di Pandolfi che è uscito per abbrancarla nel momento in cui Zè Peres l’ha calciata insaccandola. Pandolfi è restato a terra per infortunio, ma per l’arbitro l’esecuzione del centravanti ospite era stata regolare. Il Grottammare ha badato a contenere la modesta reazione della Cingolana pericolosa con Sbarbati: al 27’ da buona posizione l’attaccante locale è stato impreciso e al 35’ ha tirato su Calvaresi in uscita. Poi più niente, se non la delusione della e per la Cingolana. Il Grottammare vìola lo Spivach 2-0.
il tabellino:
CINGOLANA: Pandolfi, Cacciamani, Federici, Tomassoni, D’Addazio, Gianfelici (dal 43’ s.t. Montironi), Maccioni (dal 10’ s.t. Torelli), Ben Djemia, Sbarbati (dal 43’ s.t. Farroni), Adami, Kleqka. A disp.: 12 Romagnoli, 16 Faris, 17 Gigli A., 18 Massi. Allenatore: Carassai.
GROTTAMMARE: Calvaresi Vittorio, Frinconi, Marcatili, Gaibo Mouele, Valentini, Capriotti, Adorante Francesco, Adorante Riccardo, Ze’ Peres (dal 42’ s.t. Adamoli), Ramadori (dal 18’ st Cesani), Iachini (dal 38’ s.t. Nardini). A disp.: 12 Damiani, 14 Cocci, 15 Calvaresi Gianluca, 17 Baldassarri. Allenatore: Zaini.
ARBITRO: Rossetti di Ancona (assistenti: Carriero e Candi di Jesi).
MARCATORI: Iachini al 17’ p. t., Ze’ Peres al 7’ s.t. .
NOTE: ammoniti Tomassoni, Frinconi, Adorante R., Cesani, Marcatili. Espulso al 37’ p. t. Mazzieri Monaldo dirigente accompagnatore della Cingolana. Spettatori circa 150. Calci d’angolo 3-2 (2-2) per il Grottammare. Recuperi: 0’ + 5’.
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