di Filippo Ciccarelli
L’aria natalizia non è ancora arrivata a Montecassiano: e proprio il clima troppo “festoso” dell’amministrazione non piace a Leonardo Catena, consigliere de Il Nuovo per Montecassiano. L’oggetto del contendere è la celebrazione con cui, domenica 4 dicembre, la storica piazza Giacomo Leopardi è diventata piazza dell’Unità d’Italia. Una decisione, quella presa dal sindaco Mario Capparucci, che rientra nelle iniziative per la celebrazione dei 150 anni dell’Unità dell’Italia, ma che non è stata discussa in consiglio comunale.
“Il cambiamento del nome non è piaciuto a me, ma neanche a molti residenti che sono affezionati alla denominazione originale ” spiega Catena “anche perché è avvenuto proprio quando le Marche celebrano Giacomo Leopardi come simbolo della regione in tutto il mondo. Ma la perplessità maggiore riguarda la logica celebrativa e festiva da parte della maggioranza, che pensa alle cerimonie invece di prendere iniziative che rispondano alle necessità della gente. A Montecassiano da un lato si chiude l’asilo nido e dall’altro s’inaugura la piazza con un nome diverso”.
Catena punta il dito anche contro la gestione delle risorse finanziare e del bilancio da parte dell’amministrazione: “la maggioranza sta cercando di vendere la Farmacia Comunale perché non riesce a rientrare nei parametri previsti dal patto di stabilità. Questo scoperto è di circa 1.400.000 euro, su un bilancio che si aggira sui 9-10 milioni in tutto: mi sembra una cifre enorme. Insomma, noi contestiamo l’operato dell’amministrazione perché non si occupa o non riesce ad occuparsi dei problemi seri, e tuttavia continua a dare questi segnali di megalomania, che denotano una netta mancanza di sobrietà”.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Pur stimando il Sindaco Capparucci penso che il cambio del nome della piazza sia “modaiolo”, anche perché “LEOPARDI” è indiscusso e indiscutibile in tutto il mondo; a ragion veduta l’appellativo di “natio borgo selvaggio” si addice al caso. Sono d’accordo con Catena.
Dalla parte di Catena senza se e senza ma. Infatti c’era più Patria (terra dei padri) in una piazza dedicata al Leopardi che in questa nuova e retorica intitolazione ai Centocinquan’anni di solitudine.
A quanto pare i sindaci della Provincia non sanno più cosa inventarsi.
Queste vuote polemiche sono la spiegazione del perchè 4 anni fa Catena ha preso la metà dei voti del meno peggio (che è seguito da una banda di scellerati)
Questa nostra piccola e ridicola consuetudine di pensare che l’Italia sia sempre e comunque al centro dell’universo e che nella Genesi prima è stato fatto lo Stivale e poi tutto il resto, uomini compresi.
Che l’iniziativa di cambiare il nome alla Piazza, sull’onda dei 150 anni dell’Unità d’Italia (anche se l’Italia è fatta dopo 150 anni, ANCORA, restano da fare gli italiani) è una operazione più pubblicitaria che altro bisogna anche sottolineare che….
……I nostri nazionali poeti e scrittori (Leopardi, ma penso a Dante, a Pirandello, Manzoni, ecc. ecc.) sono (come giustamente deve essere) importantissimi per noi (tanto che, giustamente, si studiano approfonditamente in tutte le scuole) ma appunto importantissimi PER NOI.
Così come, se non rarissimi casi, nelle scuole noi italiani studiamo i nostri poeti e scrittori in maniera approfondita (e non è che ci immergiamo approfonditamente nella cultura degli altri Paesi così, come è logico che sia)…. Non è che in USA oppure in Francia o in Germania o in Portogallo o in Giappone o in Inghilterra o in Cina o inuna delle altre centinaia di Nazioni i loro studenti, se non in rarissimi casi, si immergono nello studio approfondito dei nostri scrittori e poeti.
Cioè a dire che noi studiamo, poco, i poeti e gli scrittori stranieri (visto che, giustamente, approfondiamo i nostri perchè fanno parte della nostra cultura e della nostra storia) e gli altri, come noi fanno identicamente la stessa cosa: studiano approfonditamente i loro poeti e scrittori (che fanno parte della loro cultura e della loro storia) e non è che stramazzano al suolo di fatica nello studiare i nostri.
Quindi Manzoni, Leopardi, Pirandello, Dante, Petrarca, ecc. ecc. sono più o meno complessivamente conosciuti all’Estero così come noi conosciamo gli scrittori francesi, i poeti tedeschi, i novellisti scandinavi, i romazieri inglesi, ecc. ecc…….
Sempre caro mi fu Montecassiano vicino all’ermo colle
ma non il sindaco che da questa piazza il nome mio esclude……..
Ma vedendo e mirando, interminate
offese di là da quella,……
io nel pensier mi fingo, ove davvero per TANTO poco
il cor non si spaura…….
Così tra questa amenità s’annega il pensier mio:
e il naufragar NON m’è dolce in questo mare.
A me piaceva molto di più “piazza Giacomo Leopardi” perchè da quando sono a M.cassiano si è chiamata sempre così e perchè quel nome rappresenta molto bene il nostro territorio nel mondo, l’unità d’Italia purtroppo è a volte solo un concetto geografico perchè gli italiani si stanno ancora “facendo”..