di Gianfranco Cerasi
Senza ancora ulteriormente entrare nel merito e nelle discussioni e nelle polemiche che, in questi ultimi giorni, hanno caratterizzato sia la “cittadella dello sport” che “le piscine” sarebbe forse il caso, per i nostri amministratori, di evitare precipitose e (molto probabilmente) sciagurate fughe in avanti e provare invece a vedere il problema sotto un punto di vista diverso.
Perché anche se sono due percorsi diversi (nella gestazione e nella progettazione) la cittadella dello sport e le piscine sono, in qualche modo, legate tra loro non solo perché dovrebbero essere (sempre più ipoteticamente) realizzate nella stessa zona ma, soprattutto, perché in un periodo di vacche magre e di ristrettezze economiche finanziarie bisogna fare i conti con la dura realtà e vedere cosa si può fare e trovare soluzioni realizzabili.
Quindi, se la realtà è mutata, sarebbe sciocco e poco lungimirante per la città che i nostri amministratori restino ancora ancorati a questi 2 originari progetti che, con alte probabilità, non vedranno mai la luce.
Sarebbe quindi meglio vedersi intorno e cercare di dare alla città questa cittadella dello sport e queste piscine, magari collocandole in altra zona.
E un’altra zona da considerare è già sotto gli occhi di tutti, solo che gli amministratori sembrano incapaci di vedere o, peggio, non vogliono proprio vedere.
Le piscine della sede estiva della Filarmonica sono lì e non si devono realizzare da zero: (malmesse e bisognose di cure, ma) già ci sono.
Una ristrutturazione dell’esistente (cioè delle 2 piscine da anni chiuse) dovrebbe costare all’incirca poco più di un milione di euro.
E proprio li di fianco, alle piscine malmesse, se ne potrebbe realizzare una nuova, semiolimpionica, con una tecnostruttura per poter essere anche utilizzata di inverno.E sempre vicino alle piscine esistenti (e a quella da realizzare) si potrebbero aggiungere anche un campo di calcio, un campo di pallavolo, una palestra, ecc…
Tutto con costi infinitamente inferiori di quelli che si sono delineati e che si andranno ad abbozzare per la cittadella dello sport e le piscine a Fontescodella.
Certo si dovrebbe ricominciare da capo, certo ci sarebbe da mettere d’accordo diversi soggetti, certo ci sarebbe da riformulare i progetti.
Ma una cittadella dello sport e una nuova piscina semiolimpionica nei pressi del complesso della Filarmonica avrebbero più possibilità di essere realizzati piuttosto che ancora stare dietro a questi attuali progetti di Fontescodella che non vedranno mai la luce e che rischiano (per non essere fatti) di costare comunque molto di più di quanto originariamente preventivato.
Quindi sarebbe obbligo di una buona amministrazione, che realmente curi gli interessi dei cittadini (e non si riempia solo la bocca di belle parole), avere l’umiltà di comprendere che i vari progetti a Fontescodella sono vani, dispendiosi e difficilmente realizzabili e che pertanto, se si volesse realmente dotare la città di una cittadella dello sport e di un complesso natatorio che si rispettino, l’unica alternativa praticabile, realizzabile, attuabile, fattibile e concreta è una progettualità attorno all’esistente, cioè attorno alla sede estiva della Filarmonica, con buona pace degli scriteriati progetti oggi ancora sul tavolo.
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Sarebbe ora di ridar vita alla Filarmonica… Grazie a chi ci ha lucrato per anni mandando quella struttura in rovina.. Grazie!!
L’idea è già stata suggerita con un certo garbo da un commentatore.
http://www.youtube.com/watch?v=Z6iSC03IYcs
Non è una brutta idea ,anzi, io sono a favore,ciao CM.
La sede estiva della Filarmonica rappresentava per Macerata un vanto e senza dubbio un punto di orgoglio, sia per la modernità della sua realizzazione, sia per la funzione precipua.
Le piscine ed i campi da tennis, coperti in inverno da strutture tensiostatiche e d’estate all’aperto hanno portato divertimento e tanta allegrie a tanti giovani e ragazzi di ogni età . Poi si sa, il tempo logora le cose, qualche scelta poco felice, la “noia” della provincia, le cose che passano di moda e chi più ne ha più ne metta e la Filarmonica dopo un trentennio ha accusato una inevitabile battuta d’arresto.
Ora l’idea di ridare vita a quell’ impianto mi sembra ottima e credo che i diversi “attori ” che possono metterla in moto sapranno trovare una intesa certa e proficua, al di la’ dei peculiari interessi, che comunque vanno rispettati.
Bene, Cerasi!
L’idea sarebbe stupenda se non ci fossero dei problemini:
1) La cd. sede estiva della Filarmonica è appunto della Società Filarmonica..privata. Pertanto è un pò difficile senza il consenso della proprietà fare tutto ciò!
2) La piscina della Filarmonica ha chiuso per i costi ingenti che un privato non poteva più sostenere. Qui per realizzare l’idea di Cerasi (bellissima) sarebbe opportuno l’intervento e la sovvenzione del Comune…..sognamo????
3) Forse Cerasi non c’è stato più da anni. Sotto, dove c’erano i campi da tennis è stato fatto un bellissimo campo da calciotto. E a lato un campo polivalente, calcetto e tennis!
4) Per il resto, spazio per una piscina semi olimpionica non c’è a meno che non si eliminano le vasche esistenti. Ricordo che siamo sul crinale di una collina, anche piuttosto scosceso tutto da sbancare. (costi alti e gravosi)! Così come non c’è lo spazio per un campo di calcio (e basta co’ sto calcio, ce ne stanno tanti – scusate sfogo di un hockeysta)
5) Invece realizzabilissima è l’idea di una copertura moderna, con struttura mobile da impiantare per l’inverno…ma mi riporto ai punti 1 e 2 i soldi chi lì da alla Filarmonica il Comune…sognamo!
sono d’accordo con Cerasi, l’idea (da sviluppare) mi sembra buona e credo che la comunità ci guadagnerebbe. Per questo non verrà presa in considerazione. Mai.
-> Sisetto il 20 novembre 2011 alle 10:21
COMMENTO GIA’ PUBBLICATO IN DATA 18/11/2011 SU ARTICOLO “E NAUFRAGAR MI E’ DOLCE
IN QUESTA PISCINA” DI BOMMARITO.
@carbonari & C.
Un’idea e forse un consiglio.
Provi l’Amministrazione ad acquisire e progettare una ristrutturazione dell’ impianto sportivo della Società Filarmonico Drammatica sito appena fuori città, in località Due Fonti, a ridosso di una collina panoramica che si estende per circa cinque ettari.
Attualmente, detta struttura è pochissimo utilizzata nonostante, in un recente passato, fossero funzionanti una piscina per adulti e bambini, campi da tennis e calcetto, palestra, terrazza solarium e un ampio ristorante e bar.
@ gabor
Come sempre puntuale, preciso e corretto.
Ma Lei sa che sparigliare le carte con chi non conosce bene lo “scopone”, a volte provoca giocate istintive e, quindi, irrazionali.
La mia idea (acquisizione area Filarmonica) è nata dal desiderio di pensare ad una città che, se pur ferma nella crescita demografica, possa rinascere dalle proprie ceneri come il mitologico uccello.
Basta con il “mattone selvaggio”.
Aggiungo: iniziative di questo genere potrebbero essere prese anche per risolvere altri problemi urbanistici. Non sono un tecnico e, forse per questo, le mie opinioni possono essere giudicate serenamente in quanto non finalizzate ad attività professionali e/o speculative.
@ cerasi
Sarebbe stato meglio citare “la fonte dell’idea”. Comunque, va bene anche così.
Alla filarmonica in un’altra era frequentai i corsi di nuoto e di ginnastica di massarini e svariate volte fui protagonista di spettacolari partite di tennis… Con tutto l’affetto possibile già allora erano evidenti i limiti della struttura e la posizione scomoda per ragazzi senza patente… Da inesperto penso che sarebbe un ripiego comunque dispendioso e decisamente poco auspicabile.
@ TMartello
Per quanto riguarda dove fare l’eventuale piscina semiolimpionica non necessariamente dovrebbe sorgere attaccata alle esistenti.
Cinquanta metri a valle, venti metri sotto, trenta metri sopra, tre metri di fronte dal’altra parte della strada, ecc.
Stesso discorso riguarda gli eventuali ampliamenti da cittadella dello sport: campo di calcetto di fronte oppure più sotto, campo da basket più sotto oppure cento metri prima, campo polivalente trenta metri di fronte, campo da hockey li vicino ecc…… E lo stesso discorso varrebbe epr eventuali altri spogliatoi e un altro parcheggio
Tutta l’area potrebbe esserne interessata, non slo quella immediatamente “attaccata” alle piscine già esistenti.
Per quanto riguarda invece la proprietà (e mi ricollego a quanto scritto da @ Sisetto, poichè io l’ho pensata in maniera leggermente diversa da quanto da lui scritto … semmai da un idea abbozzata l’ho sviluppata ed ampliata) io non pensavo che, obbligatoriamente, il Comune dovesse acquistare la Filarmonica.
Semmai un Consorzio dove il privato e pubblico possano coesistere (visto che tra l’altro il privato ha anche un ristorante e un parcheggio, parcheggio che comunque dovrebbe essere ampliato, e quindi queste strutture non dovrebbero essere create ex novo).
@errecci
Scomodo se non ci fossero i collegamenti.
Ma se ci fosse un servizio navetta, veloce, non credo che sarebbe un problema insormontabile.
Per quanto riguarda i costi non sono un esperto, ma non mi sembra che tra sbancamenti, palizzate di cotenimento, drenaggio acqua, realizzazione parcheggi, bar e ristorante, spogliatoi e simili la zona di Fonte Scodella sia/sarà così più economica….
@ Cerasi e errecci
Il concetto di scomodo è estremamente relativo visto che i maceratesi vanno in piscina A Tolentino, a San Severino, a Sant’Egidio e addirittura a Civitanova…
@ Sisetto,
fantastico il riferimento allo scopone scientifico, allo “spariglio” e a quel mitico Codice di Chitarrella che lessi una cinquantina di anni fa. Tuttavia dicono che la regola n. 35 (non copiare) pone dei problemi, secondo cui il mazziere senza sette deve offrire lo spariglio dei sette. Ecco perché non ci rimane che sparigliare e nello stesso tempo dileggiare gli ignoranti sì, ma religiosamente.
Nei pressi della Filarmonica la strada (lunga di villapotenza) è sempre danneggiata perchè il terreno si muove? Se cosi’ è, e lo chiedo agli esperti, siamo certi che il terreno circostante non sia ugualmente in movimento? In questo caso sarebbe opportuno per il comune investirci?
Non vorrei che dalla padella si passasse alla brace e magari opterei per una soluzione meno a rischio di imprevisti. Credo ce ne siano di aree agricole che il comune potrebbe eventualmente acquisire con un costo modesto per poi trasformarle urbanisticamente al fine di realizzarci il complesso, ammesso che poi abbia i fondi per realizzarlo. In sostanza, il FRUTTO che matura con una variante al piano regolatore farlo raccogliere al Comune (tutti noi) anzichè ad un privato.
@Cerasi,
ripeto l’idea è interessantissima e a me piacerebbe molto. Ma i problemi sono tanti e non credo che il Comune voglia risolverli.
1) Prima fra tutti la proprietà del sito. Non penso sia facile accordare Comune e Filarmonica in un consorzio, perchè i costi di realizzo (sicuramente minori di quelli denunciati per la realizzazione di una piscina comunale) sarebbero tutti a carico del Comune (la Filarmonica mette la proprietà) e i ricavi sarebbero almeno parzialmente anche della Filarmonica; ripeto non penso che il Comune voglia spendere per far guadagnare un privato e non penso che la Filarmonica voglia rinunciare a ricavi.
2) Secondo l’area della Filarmonica è molto limitata, quindi i terreni a 40 metri sotto o a 30 metri sopra o a desta o a sinistra devono essere acquistati da altri privati (avanti oltre la strada c’è un campo coltivato in salita con sopra due case abitate, sotto un discreto dirupo, a destra una casa da poco ristrutturata e a sinistra un altro campo coltivato!).
Certo, che con le tecniche moderne di rafforzamento della collina (e qui rispondo a chi ha giustamente osservato il bradisismo del sito, viste la case che ci sono e sotto le quali non si può scavare deliberatamente) sarebbe possibile tutto….ma costano molto e chi spende? Si tratterebbe di fare muri di contenimento in cemento armato in profondità, molto in profondità!.
3) Penso che è da tempo che non frequenta la sede estiva della Filarmonica. Sotto il ristorante c’è un bellissimo e ben attrezzato (anche per il notturno) campo da calciotto in sintetico, sempre pieno di persone e ragazzi, NUOVO DI ZECCA! A lato un campetto da calcetto/tennis/volley (tutto ovviamente a pagamento e la Filarmonica rinuncia a questi introiti per l’inattività del Comune?’Mah!). Solo le vasche sono rimaste vuote.
Ripeto l’idea è bella, anzi sarebbe l’ideale visto che non vedo nemmeno i problemi dei trasporti: basta una navetta, o dirottare qualche corsa urbana sulla “lunga di Villa Potenza”! Il problema è il solito: C’E’ LA VOLONTA’ DA PARTE DEL COMUNE DI SPENDERE SOLDI PER I CITTADINI?