Trentanovesima seduta del Consiglio comunale di Macerata nel 2011. Inizio ore 16.30, fine ore 18.30. Costo dell’assemblea circa 2.000 euro (leggi l’articolo).
E’ quanto accaduto questo pomeriggio ma è solo l’ultimo di una lunga serie di consigli senza delibere, senza temi caldi, senza dibattiti di particolare interesse per i cittadini. Le sedute, pur scarne, hanno rispettato tutte le convocazioni previste dal presidente del consiglio comunale nel calendario consiliare, senza tener conto della mancanza di materia prima. Così è stato anche oggi: La seduta doveva iniziare con l’interpellanza di Francesco Luciani (Pdl) sulle iniziative di un precedente ordine del giorno sul tema “Percorsi di legalità e politiche di sicurezza urbana”, saltata per l’assenza del firmatario; era poi prevista la delibera per l’istituzione del Consiglio tributario ma gli ultimi provvedimenti contenuti nella manovra salva-Italia del governo Monti hanno congelato le azioni in tal senso, è quindi saltata anche la discussione. Hanno quindi tenuto banco gli ordini del giorno presentati da Antonio Carlini di Pensare Macerata sulle norme in materia di diritto allo studio universitario, peraltro già oggetto di un partecipato incontro che ha preceduto lo scorso consiglio (leggi l’articolo), da Deborah Pantana (Pdl) sui conferimenti di incarichi legali dell’amministrazione (leggi l’articolo) e, per finire, di Marco Guzzini (Pdl) per chiedere la collocazione di tribune nel campo sportivo di Sforzacosta (leggi l’articolo). Pochi consiglieri, un numero appena sufficiente per raggiungere il necessario numero legale, hanno presenziato all’assise cittadina che si è conclusa nel giro di poco.
Duro il commento di Marco Guzzini del Pdl: «Sono mesi che in consiglio non si vedono delibere tranne atti forzati quali le variazioni di bilancio e modifiche allo statuto. Propongo quindi alla Giunta di rivedere le proprie indennità visto che non produce atti e al consiglio di rivedere il gettone di presenza. D’altra parte noi dell’opposizione stiamo facendo il nostro lavoro perchè se ci fossimo limitati a controllare l’operato dell’amministrazione non avremmo presentato proprio un bel niente».
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
io non la vedo così tragica; in fono quando la sinistra fa … fa male pertanto è meglio che non facciano.
del resto ciò è quello che i maceratesi vogliono: tutto cambi affinchè non cambi nulla.
Pochi consiglieri, un numero appena sufficiente per raggiungere il necessario numero legale, hanno presenziato all’assise cittadina che si è conclusa nel giro di poco.
Ma se i Consiglieri sono svogliati o annoiati o hanno mille impegni e sono ASSENTI perchè NON SI DIMETTONO????
Risparmiare sui consigli comunali? Si puo’ ed è anche abbastanza semplice.
Basta tornare al regolamento vigente fino a 97 o 98 se ricordo bene.
I consigli comunali iniziavano alle ore 16, si interrompevano alle 20 per poi riprendere alle 21 per concludersi alle 24. Duravano circa il doppio dei consigli attuali.Ritornando a quel sistema il numero dei consigli si ridurrebbe della metà e quindi verrebbero pagati metà gettoni di presenza.
Poi siamo sicuri che un consiglio costa solo 2000 euro? Ai datori di lavoro dei consiglieri va rimborsata la giornata lavorativa comprensiva di contributi, poi c’è il costo del personale comunale, poi le spese accessorie. Non so quanti consiglieri sono lavoratori dipendenti, altrimenti sarebbe facile fare un conto approssimativo (l’assessore al bilancio potrebbe darci il dato esatto).
In piu’ occasioni ho invano sollevato questo problema. Nessun consigliere ,di maggioranza o di minoranza, ha ripreso questo discorso.Proviamo a sollevarlo con vigore noi cittadini.