di Giancarlo Liuti
“Ma come – mi ha detto un simpatico e misterioso Jack Rayan – a Macerata scoppia un tornado politico e tu scrivi di pesca?” Una domanda maliziosa, questa, che alludeva a un mio imbarazzo sul caso Carancini-Apm. Imbarazzo? E perché mai? L’articolo sulla pesca l’avevo fatto e consegnato prima di partire per una vacanza in Bulgaria e quando il Pdl ha presentato la mozione-denuncia contro il sindaco io mi trovavo a Sofia, città pulitissima, dove non circolano topi di fogna né giungono notizie di topi di fogna residenti a mille chilometri di distanza. Ma ora eccomi qui a ricuperare il tempo perduto. Però, scherzando, vorrei rilevare che qualche rapporto fra la pesca e questa mozione c’è. Non si tratta forse di uno degli innumerevoli ami con cui l’opposizione – o la maggioranza? – tenta da oltre un anno di pescare Carancini e friggerlo in padella? E, a proposito di pesce d’allevamento, è forse assurdo immaginare che il centrosinistra – il Pd in primo luogo – allevi questo suo sindaco in acque nient’affatto limpide e con un mangime non privo di sostanze tossiche? E un certo tenere il piede in due staffe non è forse da pesci in barile? “Tante domande e tante risposte”, diceva Bertolt Brecht a proposito delle verità che rischiano di essere false e delle falsità che rischiano di essere vere.
Il fatto. Nel 2007 l’avvocato e allora consigliere comunale e capogruppo Romano Carancini assunse la difesa di un dipendente dell’Apm – azienda pubblica a partecipazione civica – accusato di omicidio colposo per un incidente mortale sul lavoro. Il processo andò avanti fino all’ottobre del 2010 (Carancini era già sindaco da sei mesi) e si concluse con la piena assoluzione dell’imputato, la qual cosa, automaticamente, fece sì che le parcelle dovute al difensore venissero pagate dall’Apm.
La mozione. Sostenendo che Carancini ha avuto un “assiduo rapporto professionale con l’Apm” e che vari articoli di legge vietano ai consiglieri comunali di ricoprire incarichi o assumere consulenze presso aziende sottoposte al controllo e alla vigilanza del Comune, il capogruppo del Pdl Fabio Pistarelli ha presentato una mozione-denuncia in cui s’invoca la “censura” giuridica, morale e politica dell’operato del sindaco senza escludere l’eventualità di un ricorso al Tar “ai fini delle eventuali conseguenze derivanti dai fatti esposti” (leggi l’articolo). La mozione sarà discussa e votata nella seduta del 10-11 ottobre.
La reazione del sindaco. Veemente (leggi l’articolo): “Come topi di fogna hanno cercato migliaia di vecchie pagine per poi darne un’interpretazione sbagliata col chiaro scopo di gettarmi letame addosso. Io non ho ricevuto incarichi dell’Apm ma da un privato cittadino coinvolto in un procedimento penale, il che rientrava nel suo sacrosanto diritto di scegliersi un avvocato di propria fiducia. Mi si dica che sono un incapace, si critichi con severità il mio operato di sindaco, ma è inaccettabile che si getti fango sulla mia persona facendo intendere subdolamente che io abbia ricevuto privilegi o rubato dei soldi”. Che dire? Certamente fuori dalle righe l’espressione “topi di fogna”. Pur concedendogli l’attenuante di sentirsi colpito nella sua onorabilità personale e professionale, il sindaco non può ignorare che la lotta politica, specie quella di oggi, ha le sue asprezze e che non è corretto usare toni irriguardosi verso chi esercita la funzione democratica dell’opposizione.
Altre reazioni.Questo capitolo della vicenda è, sul piano politico, il più interessante perché la dice lunga sui rapporti fra il sindaco e la sua maggioranza. Vediamo anzitutto com’è stata accolta l’iniziativa del Pdl all’interno dell’opposizione, dove, in teoria, avrebbe dovuto esserci un coro di consensi. E invece? Citando le stesse norme citate dal Pdl, Giorgio Ballesi (leggi l’articolo), leader della lista omonima, ha escluso qualsiasi responsabilità di ordine giuridico a carico di Carancini rilevando però che vi sono responsabilità politiche in quanto lui, prima come capogruppo consiliare e poi come sindaco, avrebbe fatto bene a non accettare alcun mandato professionale dal dipendente di un’azienda soggetta al controllo del Comune. Infine la ciliegina sulla torta. Infatti, fiutando trasversali giochi di sponda tra destra e sinistra, Ballesi ha aggiunto: “Anche questa vicenda s’inserisce in quell’ormai incredibile situazione che caratterizza il rapporto sindaco- maggioranza e sta penalizzando la nostra città oltre ogni possibile sopportazione. I signori della maggioranza debbono avere il coraggio di trarre le inevitabili conseguenze del loro agire: se non approvano l’operato del sindaco lo dicano chiaramente e lo sfiducino, e se il sindaco non si sente supportato in nulla dalla sua maggioranza abbia un sussulto di dignità e si dimetta”.
Ma anche altri esponenti dell’opposizione hanno preso in qualche modo le distanze dall’iniziativa del Pdl. Mi riferisco a Ivano Tacconi capogruppo dell’Udc: “I litigi non portano alla soluzione dei problemi della città” (ora si ha notizia di una mozione diversa ma analoga a quella del Pdl presentata da Massimo Pizzichini, sempre dell’Udc ma non capogruppo). Mi riferisco ad Anna Menghi (guarda il video) del comitato che porta il suo nome: “Non mi pronuncio sugli aspetti tecnici della mozione ma credo che sia strumentale e scorretto tirar fuori oggi una vicenda di anni fa e della quale tutti i partiti erano ben consapevoli”. E mi riferisco alle liste “Macerata vince” e “Macerata è nel cuore”. Per la prima, ecco il parere di Fabio Massimo Conti: “Non condivido la mozione, che avrà l’unico effetto di ricompattare la maggioranza”. Per la seconda, ecco quello di Fabrizio Nascimbeni e Francesca D’Alessandro: “La mozione adombra comportamenti legalmente illeciti che invece non ci sono”. Pare insomma che nel vasto e variegato schieramento dell’opposizione il Pdl sia rimasto quasi isolato. Non è singolare?
Reazioni interne alla maggioranza. Qui la sorpresa aumenta, perché di fronte a una denuncia molto grave come quella di Pistarelli sarebbe stato naturale aspettarsi che la maggioranza – magari obtorto collo, magari per mero campanilismo di schieramento – fosse insorta come un sol uomo al grido di “giù le mani dal nostro sindaco!” E invece? Bruno Mandrelli, consigliere comunale e segretario del Pd ha evitato di pronunciarsi sulle accuse del Pdl (“Esse segnalano profili di inopportunità che come tali andranno valutati”) e ha invitato tutti – anche il sindaco? – ad “abbassare i toni” per salvaguardare la tradizionale “sobrietà politica” maceratese. Pure Narciso Ricotta, capogruppo consiliare del Pd, si è astenuto dallo spendersi in difesa del sindaco e ha preferito non entrare nel merito: “Prima di prendere posizione voglio vedere i documenti dell’Apm”. Per non dire dell’ineffabile Michele Lattanzi dei “Comunisti italiani”, il quale, ipotizzando perfino l’annullamento delle elezioni, ha chiesto a Carancini di fare un “passo indietro” (dimissioni?) e di porgere le sue scuse “ai maceratesi, agli elettori e a tutto il centrosinistra” (leggi l’articolo). Tagliente anche Guido Garufi, dell’Idv: “Da un punto di vista politico il sindaco non doveva accettare l’incarico. E’ stata una scelta inopportuna. Il fatto c’è e non può passare in sordina”. Niente, infine, da Massimiliano Bianchini, leader di “Pensare Macerata”, che si è chiuso in un eloquente silenzio.
Conclusioni. 28, 26, 78, 63, 21, 3: questi non sono numeri da giocare al superenalotto, ma indicano le leggi, i commi e gli statuti che ad avviso del Pdl renderebbero illegittima e dunque degna di censura la posizione del sindaco. Però, come abbiamo visto, l’avvocato Ballesi non è d’accordo: “Nessuna responsabilità di ordine giuridico a carico di Carancini”. E neanche Nascimbeni:“Non vi sono stati comportamenti legalmente illeciti da parte del sindaco”. Quei numeri, tuttavia, ci sono. E si prestano a varie interpretazioni. Ma qual è la loro sostanziale ragion d’essere? E’ d’impedire che fra controllore (consigliere comunale) e controllato (Apm) si crei un rapporto di vicendevole contiguità tale da determinare occasioni di equivoca o immorale gestione della cosa pubblica. E allora via, siamo onesti, si può davvero affermare che questo sia il caso? Uno specialista di diritto amministrativo del calibro di Ranieri Felici, il cui parere, espresso su richiesta di un giornale, è estraneo alle parti in causa, non ha dubbi: “Trattandosi di un processo penale e non civile né amministrativo, nessun rilievo può essere mosso al sindaco per l’incarico assunto quando era consigliere comunale, perché la scelta del difensore spetta sempre e comunque all’indagato e se la responsabilità penale è personale altrettanto deve esserlo la scelta del difensore. I rapporti con l’Apm, qui, non c’entrano affatto. Sostenere il contrario significherebbe limitare il diritto alla difesa”.
Il punto. Come sempre, il punto è un altro. E riguarda la stupefacente circostanza per cui la mozione del Pdl ha suscitato notevoli perplessità fra le forze di opposizione ma non fra quelle di maggioranza, dove per un verso ci sono i crucifige anticarancini di Lattanzi e Garufi e per l’altro verso c’è il possibilismo, l’attendismo del Pd. Insomma, se si può dire che a una considerevole parte dell’opposizione l’iniziativa del Pdl non è piaciuta o è piaciuta poco, la stessa cosa non è possibile dirla per una considerevole parte della maggioranza, tanto da far sorgere il sospetto – e Ballesi ce l’ha – che quelle “carte” siano passate per manine di segno diverso. Eccolo, osserverà qualcuno: è il solito – e ottuso – difensore del sindaco. Ma basta, per favore, con questa storiella. I suoi errori? Del primo – i “topi di fogna” – ho già detto. Ma ce n’è un altro, diciamo di estremo scrupolo etico, e sta nel non aver rinunciato a quell’incarico dopo il 13 aprile del 2010, quando fu nominato sindaco. Per il resto è il solito copione: la sua maggioranza ha fatto fatica a digerirlo fin dalla vittoria elettorale e questa fatica, cresciuta di giorno in giorno, ha più volte sfiorato il redde rationem della sfiducia.
Il voto. Quale sarà l’esito della seduta del 10-11 ottobre? Staremo a vedere. I consiglieri sono quaranta e la logica astratta dei rapporti di forza – la maggioranza ne ha ventitré – porta a ritenere che la mozione del Pdl sarà respinta. Ma cosa accadrà se essa, in conseguenza di compromessi bipartisan, verrà modificata con l’eliminazione delle sue conclusioni giuridiche e l’attenuazione dei suoi giudizi morali? Cosa accadrà se fra voti a favore, voti contrari, astensioni, assenze dall’aula e altre iniziative (pare che il Pd stia elaborando un suo documento) quella logica astratta diverrà, in pratica, meno logica? Lo ignoro. Ma non è del tutto da escludere il rischio, per la maggioranza, di finire, se non in minoranza, nel limbo paludoso delle sfumature, delle perplessità, dei distinguo e, insomma, del lavarsene le mani. Se così fosse, coloro che direttamente o indirettamente hanno puntato sui numeri 28, 26, 78, 63, 21 e 3 totalizzerebbero una buona vincita al superenalotto della politica giacché quest’esito darebbe una ulteriore spallata, stavolta in sede istituzionale, alla stabilità del sindaco e della sua giunta.
La verifica. Notizie d’altro segno, però, giungono dagli ambienti della verifica, dove pare che i rapporti fra il Pd e Carancini si stiano rasserenando grazie all’accantonamento, da parte del Pd, della richiesta di rimpasto in giunta e al riconoscimento, da parte del sindaco, della necessità di tener conto, nell’azione amministrativa, della volontà degli organi consiliari e di partito. Un successo, va detto, del segretario Mandrelli. Ma ora la verifica dovrà allargarsi alle altre forze della coalizione, fra le quali l’Idv e i Comunisti italiani di Michele Lattanzi, la cui sintonia col Pdl riceve inaspettate ma quotidiane conferme. E allora? Avrà sviluppi questa incipiente luna di miele fra Pd e sindaco, o tornerà ad essere una luna di fiele? Nel frattempo restiamo in attesa della seduta consiliare del 10-11ottobre, quella sulla mozione-denuncia del Pdl. Verifica a parte, sarà proprio in tale occasione che, nei fatti e nelle parole, riusciremo, forse, a capire di più.
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La politica maceratese, specchio di quella nazionale, e’ penosa. Mi meraviglio come gli attori di quel teatrino, sempre gli stessi da anni, abbiano ancora il coraggio di presentarsi in pubblico.
Tutto avrei potuto pensare meno che il mio primo commento su CM fosse per precisare su una questione di questo tipo.
Non sarò breve…
Caro sig. Liuti, le sue parole riecheggiano nella mia mente e mi spingono a scrivere.
Su questa testata sono in molti a richiedere, ed a predicare, verità ed informazione…
Completa, corretta ed attendibile…
Non sono uso a prestarmi alla dietrologia ed alle tesi complottistiche e ribadisco, personalmente, il ruolo e l’autonomia che devono avere i consiglieri di minoranza.
Dalle sue illazioni sembrerebbe che l’intera vicenda sia ascrivibile ad una attività di manipolazione della maggioranza.
Mi spiace deluderla, ma i fatti sono ben diversi e vado ad illustrarli.
Esattamente nel luglio scorso, il giorno dell’ultimo consiglio comunale, presentai una dettagliata e lunga lista di richieste per l’accesso documentale nei confronti dell’APM.
Le motivazioni che mi spingevano erano di indagine nei confronti di alcune situazioni, legate a svariate attività dell’APM, e non solo degli incarichi legali.
Per la completezza della motivazione dovrà attendere che termini la mia attività di controllo dato che, purtroppo, parte della documentazione che mi è stata fornita è “incompleta” (tanto per usare un eufemismo).
Tra la documentazione consegnatami, presa verso la metà/fine agosto se non ricordo male, c’era anche un elenco degli incarichi esterni.
Contemporaneamente anche la collega consigliera Debora Pantana aveva effettuato un analogo accesso documentale, rivolto in maniera precipua ad ottenere i verbali dei CDA APM.
(Diverse centinaia di pagine, devo ammettere, ma non migliaia!)
“Spulciando” (ma i topi spulciano o stopano???) le carte e incrociando i documenti risaltava l’affidamento di incarichi al Sindaco e pagamenti effettuati da parte dell’APM nei confronti di quest’ultimo.
Debora, legittimamente, ha voluto vederci più chiaro ed ha richiesto anche la copia delle fatture.
Nel confronto avuto con gli altri colleghi del gruppo consiliare, ci si è posti subito l’interrogativo circa la legittimità e l’opportunità di un comportamento come quello tenuto dal Sindaco.
In particolare, quello che più ci sembrava grave, era il fatto che il Sindaco fosse andato in udienza su mandato del CDA e…. da SINDACO….
Ora si possono fare tutti i discorsi che si vuole…
La cosa ci appariva, e ci appare ancor oggi, totalmente rimarcabile da un punto di vista di opportunità e politico..
LA domanda era semplice…
TACERE?
Come ci saremmo dovuti sentire?
Conniventi?
Compiacenti?
Omertosi?
Legati a chissà quali oscure e segrete trame?
Rinunciare al DIRITTO-DOVERE di controllo dell’amministrazione?
Come potrà ben comprendere, caro Liuti, la risposta era, ed è, una sola…
NO!
Chissà se, a parti invertite, ci sarebbero stati tutti questi distinguo o prese di posizione…
E, sinceramente, mi lasciano molto perplesso le dichiarazioni di chi ha detto “tutti i PARTITI erano ben consapevoli”…
MA chi? Quali? Perchè? Esiste forse un “comitato d’affari” partitico per gli incarichi?
Boh!
Sarà che sono al mio primo mandato elettivo diretto…
MA io, sinceramente, non lo sapevo…
(e ci sono pure rimasto male)
E, per gli interrogativi sopra esposti, mi sembra grave che tutti tacessero..
o fossero “accomodanti”…
Non mi sembra molto conciliante con quello che oggi si vuole dalla politica, e dalla nuova storia…
NON E’ MAI STATO, E NON E’, UN ATTACCO ALLA PERSONA…
Ma ci mancherebbe pure..
Ma si vuole chiarezza, informazione e trasparenza…
era doveroso informare i cittadini…
o no?
Se qualcuno mi risponde no me lo spieghi per favore…
E poi…. l’opposizione deve fare l’opposizione!
O si deve assecondare… sorvolare… come ha detto qualcuno…
Per carità!
La facciamo in maniera anche molto più intensa di quello che poi appare all’esterno…
Ma non posso certo pretendere che tutti i cittadini ascoltino per ore e ore i consigli alla radio…
E le questioni importanti, anche dal punto di vista simbolico, come in questo caso, non possono essere taciute…
Ne andrebbe della nostra dignità…
Ho sempre avuto una grande stima personale e professionale nei confronti di Romano e non giudico certo la questione dal punto di vista del legale…
In Consiglio sono un consigliere comunale d’opposizione e non un avvocato…
Me lo ricorda spesso lo stesso Sindaco quando stiamo in consiglio…
Giochiamo su due “squadre” contrapposte ed il rispetto dei ruoli è fondamentale…
Per me e per il gruppo, rimane una semplice, ma grave, questione di inopportunità politica.
Certo la risposta inelegante, irruenta ed offensiva non ha giovato alla mia considerazione…
Sarebbero bastate delle semplicissime scuse o, dato che queste sembrano allergizzare il Sindaco, anche un banalissimo “me so sbajato” o “pensavo di fare gli interessi della città”, o quant’altro….
ma non gli insulti…
abbiamo fatto il nostro dovere..
E le magliette erano comunque per sdrammatizzare…
Mi sembra che il Sindaco l’abbia capito… spero…
Ciò detto….
Dopo che la maggioranza aveva tirato fuori la questione Angeletti…
Pensa davvero che, sempre qualcuno della maggioranza, se avesse posseduto le necessarie e sufficienti informazioni, non avrebbe tirato fuori la vicenda?
Secondo le logiche che Lei suggerisce si sarebbero adoperati al “ricatto”…. opps.. mi scusi… “verifica di maggioranza” e non alla delazione a favore della minoranza…
Sig. Liuti non c’è nessun burattinaio o “manina”, almeno per quel che mi riguarda, abbiamo fatto, semplicemente, il nostro dovere…
Saluti
Claudio Carbonari
Da Michele Lattanzi (capogruppo dei Comunisti italiani):
Caro dottor Liuti ,
da qualche tempo la sto leggendo su Cronache maceratesi e con molta sorpresa ho notato che sono da lei quasi sempre citato nei suoi editoriali politici (?), cosa che mi fa al quanto piacere anche se quello che lei cerca di sostenere in molti casi non lo condivido. Prendiamo ad esempio il suo scritto dal titolo “ Topi di fogna e pesci in barile?” dove lei, in buona fede, riporta dei dati e delle interpretazioni errate. Quali? Cerco di seguire il suo elenco per facilitare la comprensione : per quanto riguarda il fatto bisogna dire che gli incarichi affidati a Carancini sono quattro tra il 2007 e il 2009 per la difesa non soltanto di dipendenti Apm ma anche per soggetti non dipendenti e quindi il richiamo fatto dall’amico Ballesi al contratto nazionale dei dirigenti non è sufficiente a giustificare gli incarichi affidati direttamente dal Consiglio di Amministrazione dell’Apm e non da singole persone fisiche come qualcuno tenta di far credere; la reazione di Ballesi ( che non è l’oracolo di Delfi visto che molti altri avvocati danno una interpretazione giuridica opposta alla sua) è di tipo politico e cioè il tentativo di sganciarsi sempre più dal Pdl e di avere un ruolo egemone in minoranza, guarda caso solo poche ore dopo la mozione Pantana i due consiglieri di Macerata nel cuore ( che alle elezioni avevano appoggiato Pistarelli) sciolgono il loro gruppo per passare in quello di Ballesi; le reazioni interne alla maggioranza sono state una sorpresa? Dovremmo fare come la Lega e il Pdl nazionali che anche quando il capo sbaglia bisogna far quadrato? Suvvia la questione etico morale è stata sempre una caratteristica della sinistra ( ricorda la diversità comunista? O l’intervista di Scalfari ad Enrico Berlinguer dell ‘81 ) quindi perché meravigliarsi tanto, io semmai mi meraviglierei di più pensare che chi propone una “nuova storia” cada negli errori e nei vizi della più vecchia politica; ho ipotizzato il rischio dell’annullamento delle elezioni perché ho letto l’articolo 63 del dgls 267/00 che invito a leggere con attenzione, ho chiesto al Sindaco di porgere le scuse soprattutto ai centinaia di militanti del centro-sinistra di Macerata perché in ogni caso , come lei stesso asserisce, qualche elemento di inopportunità politica in questa vicenda c’è. Per quanto riguarda il sospetto che quelle carte siano passate per manine di segno diverso basta chiedere all’Apm e alla segreteria del Consiglio comunale per avere la certezza che solo alcuni consiglieri del Pdl hanno richiesto ufficialmente la documentazione, a me non appartiene la cultura del sospetto credo quindi che chi mette in giro queste falsità lo faccia al solo scopo di delegittimare qualcun altro. Lei è il solito difensore d’ufficio del Sindaco? Credo proprio di si se crede che la cosa più triste siano solo i “ topi di fogna” del Sindaco e non vede l’altro enorme problema etico, che non riguarda solo Carancini , ma un sistema per cui i Partiti non fanno più politica ma rischiano di diventare nella migliore delle ipotesi dei comitati elettorali e nelle peggiore dei centri di affarismo e clientelismo per gli amici degli amici. Non si preoccupi per il voto del 10-11 ottobre la instabilità del Sindaco e della sua giunta sarà confermata. Infine sulla verifica è meglio stendere un velo pietoso, non si riesce a capire cosa sia cambiato rispetto a tre mesi fa se non l’intervento a gamba tesa di qualche “ comandante” regionale, che probabilmente conosce molto poco l’attività dell’Amministrazione comunale e molto poco la città, visto che neanche sulle priorità amministrative il Sindaco è riuscito a fare una sintesi, per cui credo che il documento iniziale sia ancora attualissimo. La mia sintonia col Pdl è una cattiveria che si poteva risparmiare; lei sa , in quanto esperto e profondo conoscitore della prima Repubblica, che molte volte in Parlamento il voto del PCI coincideva con quello del MSI le pare che tra i due partiti ci fosse sintonia? C’è forse sintonia tra l’anticapitalismo di una certa destra neofascista e il marxismo-leninismo? Ho mai accusato l’Amministrazione di simpatie destrorse quando le sue delibere vengono votate anche dal Pdl? Si ricorda i manifesti di Forza Nuova contro il Suap Giorgini, una posizione condivisa da tutto il Consiglio comunale? Lo sa che quando si amministra una piccola città come Macerata ci possono essere anche decisioni condivise in base al buon senso? Dovremmo preoccuparci invece di come alcuni atteggiamenti da parte di esponenti del centro-sinistra dimostrino come le tossine di quello che viene definito “ berlusconismo” abbiano colpito chi quel fenomeno dovrebbe combattere.
Michele Lattanzi capogruppo PdCI Consiglio comunale
Sicuramente il Sindaco, visto che è sindaco di TUTTI i maceratesi, avrebbe dovuto pubblicamente scusarsi per aver dato dei “topi di fogna”
E sicuramente, anche se sotto il profilo giuridico in molti dicono che non ha commesso illeciti, sarebbe stato forse meglio (visto che faceva il capogruppo del Pd in Comune e poi il Sindaco) che non avesse avuto alcuna parte attiva (neanche indirettamente) con l’APM e quindi avrebbe fatto meglio ad evitare di assumere incarichi.
Poi sarà ciascun lettore che, sulla base delle proprie convinzioni personali, deciderà se sulla vicenda AMP il Sindaco ha avuto un buon comportamento morale ed etico, o meno….
Condivido in pieno la posizione dell’amico Carbonari, da fastidio che ci sia una opposizione viva e la si usa per nascondere il fatto che non c’è più la maggioranza!
Questo lo si nota purtroppo girando per Macerata, poichè con l’arrivo di questa giunta la città si è letteralmente paralizzata!!
@ renna
Non esagerare…
Dal 1997 sembra che l’opposizione, eccetto rarissimi momenti, sia stata colpita presumibilmente da nascolessia.
Per cui parlare di “opposizione viva” mi sembra untantinello eccessivo 🙂
Per chi avesse ancora dei dubbi vi invito a leggere il seguente articolo, apparso il 24 aprile 2008 sul Resto del Carlino: ” —TREIA—
ACCUSATO di omicidio colposo, è stato
assolto ieri il legale rappresentante
dell’Apm, Graziano Ciurlanti. Il processo
riguardava la morte di Dalmazio Damiani,
pollentino di 68 anni, che nel febbraio
2006 rimase ucciso mentre lavorava
al cimitero di Treia. L’uomo, marmista,
era salito per sistemare due lapidi,
ma perse l’equilibrio e cadde a terra. Di
questo infortunio venne accusata l’Azienda
Pluriservizi Macerata, che gestisce il
cimitero: secondo la procura, Damiani
non avrebbe lavorato nel rispetto di tutte
le prescrizioni per la sicurezza. Ieri dal
Gup del tribunale di Macerata, il PmSiddi
ha chiesto la condanna a un anno di reclusione
per Ciurlanti. L’avvocato difensore
Romano Carancini ha invece messo
in luce tutte le misure di sicurezza predisposte
dall’Apm. E accogliendo la tesi difensiva,
il giudice Ercoli ha assolto l’imputato
«per non aver commesso il fatto.
Certo dopo aver visto le fatture pagate nel 2011 il quadro ora è completo; sarebbe stato bello assistere all’udienza dove un consigliere comunale nonchè capogruppo di maggioranza difende la partecipata del comune. Tra l’altro se ci fosse stata una condanna come avrebbe fatto l’APM a fare l’azione di rivalsa nei confronti di Ciurlanti? Chissà come si sono sentiti i parenti del defunto nel vedere che prorpio un consigliere comunale era il difensore dell’APM?
Oh signora Pantana, adè 3 commenti uguali co sto articolo… datato 2008… quindi le cose sono due: o SAPEVATE e avete fatto finto di non sapere, per far uscire lo pseudoscandalo al momento opportuno (la verifica) oppure vi è caduto improvvisamente addosso un giornale di 3 anni fa e avete fatto tutti questa scoperta che – come hanno notato pure eminenti esponenti dell”opposizione (Ballesi) non ha nulla di giuridicamente rilevante. Continua a scrivere che Carancini ha difeso l’APM ma mi pare che l’accusa, penale, fosse rivolta ad un PRIVATO CITTADINO che in italia (che non è l’urss, ancora, nonostante gli ex comunisti e socialisti al governo) può ancora farsi difendere da chi gli pare e piace. Insomma, mi pare fosse Damiani l’imputato e non l’Apm. Dal punto di vista politico se non riuscite a mandare a casa Carancini anche quando ha contro mezza maggioranza, l’idv, i comunisti, ecc. allora forse è meglio che pensiate ad altro…
sempre il solito campione di demagogia,Pistarelli fà l’avvocato che forse lo fai meglio,perchè lì la demagogia è fondamentale!!!!!!!!!!
Proprio sveglio ‘sto Daniele Moretti, e i 6 che gli hanno dato pollice verde!
Il sindaco deve sperare che suoi difensori non siano tutti come lui, che ha capito che Carancini difendeva come imputato Damiani, e quindi, (non essendo in urss), poteva farlo.
Peccato che Damiani, come chiunque abbia superato con successo la prima elementare può capire dall’articolo riportato sopra, è quello che è morto …
@Cerasi
Dal 2010 le cose sono cambiate, e vedo che le dispiace molto!!!!
Non esagero affatto, siamo entrati in emergenza su tutto, Sferisterio, APM, Palas, Piscine, Manutenzione ordinaria, Infrastrutture ecc ecc. se continuassi mi ci vorrebbe una pagina solo per me!
E le colpe sono tutte di questa giunta!!
@Tex Willer: ha ragione, nella fretta ho scritto Damiani invece di Ciurlanti. Mi dispiace molto di averle causato questo travaso di bile, sono molto divertito però dalla sua iper-reazione: io, a differenza di lei, caro il mio cowboy, non ho alcun interesse a difendere (o attaccare, come nel suo caso) il sindaco… lei mi sa che è uno di quelli che sperano che carancini vada a casa per motivi che ignoro (e che non mi interessano) e quindi si attacca anche a questi pseudocasi che escono ad hoc. A me interessa molto di più parlare di quello che viene o NON viene fatto in città, non di roba vecchia di 3 anni che GUARDA CASO viene tirata fuori ora. Caro amico, occhio al fegato, perché se continua a roderselo così necessiterà di un trapianto (anche di cistifellea)!
@ Lattanzi. Non credo che Ballesi voglia “sganciarsi” dal PdL, come Lei dice, semplicemente perchè non è mai stato “agganciato” al PdL.
E’ un pezzo bellissimo e come sempre con l’ironia che lo contraddistingue, dice la sacrosanta verità… Non capisco l’accanimento bipartisan dei politici contro Liuti…
@ Renna
I rarissimi momenti, tra l’altro, riguardano quasi sempre quella parte di opposizione che non è che sia proprio così vicina a nonno Silvio….
Tra l’altro lei, come l’amica Pantana, in molti suoi interventi mi sembra già in campagna elettorale….
@Cerasi
Voler bene alla propria città per lei vuol dire essere in campagna elettorale?
Per me no, io a Macerata ci tengo molto e vorrei vederla amministrata bene, poi se chi amministra è di colore opposto al mio pazienza! Ma così non va proprio ed è sotto gli occhi di tutti lo schifo in cui versa, e questo è dovuto da chi non la sta amministrando per propria incapacità!
Lei se non sbaglio è uno di quelli che ha dato fiducia al sindaco ed a questo modo di amministrare, quindi non mi sorprende il fatto che continua a fare finta che va tutto bene!!!
Saluti
@ renna
Proprio perchè lei NON ha dato fiducia al Sindaco è comunque “contrario a prescindere” (altrimenti avrebbe votato questo Sindaco e non l’altro), quindi fare finta che a lei non importa se la città sia amministata da uno o dall’altro è soltanto un sotterfugio….
Lo schifo in cui versa, guardi bene, è anche dovuto al fatto che l’opposizione non ha opposto quasi nulla negli ultimi 13 anni…
Come ho scritto più volte se non ci fosse lo sbarramento dei 2 mandati Meschini (con siffatta opposizione) sarebbe rimasto a fare il Sindaco dal 2000 al 2025 almeno…
Tengo anche a farle notare che io NON ho dato fiducia all’altro inanzitutto, per cui come si dice ho scelto il male minore, ma sempre di male si tratta…
BRAVISSIMI Lattanzi e Carbonari! Qualcuno che finalmente con lucidità comincia a far intendere come stanno le cose realmente. Credo che carancini per salvarsi abbia promesso la testa di Pambianchi, e a lui , che resisterà ancora per un anno, forse, avranno assicurato un posto da qualche parte.
LIUTI, CARANCINI,PAMBIANCHI…il triangolo no, non l’avevo considerato!