Alle 19.57 un istante dopo la lettura dell’elenco delle autorità in cui lui non c’è, il “Convitato di Pietra” sale a sorpresa sul palco come in un coupe de theatre dove ogni movimento é previsto con puntualità rigorosa. Un movimento impercettibile scorre lungo la piazza, e la Disfida appena sopita pare riaccendersi tra gli atleti, i figuranti e la folla che segue da anni ogni prima domenica di agosto a Treia la rievocazione della Palla al Bracciale, alla sua 33. edizione.
Tuttavia é solo un attimo, perchè il Convitato di Pietra stringe mani e poi invoca indirettamente la ‘pax augusta’ con un inno d’amore verso Treia, la sua città in un intervento breve ed efficace che apre ufficialmente l’ultimo atto della rievocazione storica dominata in ogni categoria dal quartiere dell’Onglavina. Che tra i seniores, presentando una squadra compatta e forte in ogni elemento, ha sconfitto il Vallesacco (7-4) in un incontro tirato e spettacolare che avrebbe fatto piacere a Carlo Didimi, eroe eponimo di questa disciplina ottocentesca.
In realtà l’entrata in scena del treiese Antonio Pettinari, eletto a maggio presidente della Provincia di Macerata a conclusione di un vittorioso ballottaggio contro il concittadino Franco Capponi, presidente uscente, non é stato l’effetto di una mossa studiata a tavolino da un bravo consulente d’immagine e comunicazione, ma quella del Destino, tema questo scelto da Pier Luigi Pizzi per il Sof di quest’anno.
Se Pettinari non aveva assistito alla finale tra Onglavina e Vallesacco, durata due ore, presentandosi solo alla premiazione, era stato infatti a causa di una pericolosa avaria occorsa alla sua auto (non blu) dopo aver lasciato la propria abitazione di Santa Maria in Selva per muovere verso il capoluogo. Si deve infatti ad una fortunata circostanza, nel pericoloso imprevisto, se il presidente é rimasto illeso. Il tempo di abbandonare la sua auto e di sostituirla con quella personale della moglie, alla cui guida è poi arrivato a destinazione, è costato però a Pettinari il piacere di prendere parte in tribuna alla finalissima insieme con le autorità cittadine in costume dell’800. Assente tra queste l’on. Adriano Ciaffi (ha villa di famiglia a San Lorenzo di Treia) che, low profile, ha preferito su una panca mescolarsi tra la folla della ‘curva nord’, vestendo un’informale polo verde.
L’incontro “ravvicinato di 3. tipo” tra Pettinari e Capponi, presidente questi della Disfida, avveniva a distanza di poco più di due mesi dagli arroventati ‘tribune elettorali’ e ‘faccia a faccia’ dove i due competitors, figli della stessa Treia, si erano affrontati con grande energia senza risparmiarsi colpi, sopratutto da parte del secondo candidato. Sul palco, il presidente eletto è andato a stringere la mano al predecessore, ma è stato questo l’unico momento di contatto tra i due. Pettinari é poi tornato al suo posto. Vicino al sindaco Luigi Santalucia (i due si sono scambiati simpaticamente battute e conversari) mentre Capponi è rimasto all’ala opposta. Per chi guardava verso il palco, a destra Franco; a sinistra, ovviamente, Tonino.
Perfetto nella sua veste di padrone di casa, nelle vesti quasi di… Massimiliano Cencelli -autore del celebre Manuale, in voga negli anni 60/70 in casa Dc sulla strada di una pionieristica par condicio- il sindaco Santalucia. Che ha ringraziato Pettinari (dirigente comunale dello stesso comune) “per l’onore fatto con la sua presenza” e che ha intessuto più volte gli elogi di Capponi, il quale nella sua veste di presidente della Disfida “ha ri-avviato” la storica rievocazione immettendovi “tanto entusiasmo ed operatività”. Chi meglio del sindaco poteva valutare meglio l’opera di Franco, di cui é predecessore?
Sindaco, vicesindaco, due assessori, Capponi e Pettinari si sono alternati nelle premiazioni. Ai seniores dell’Onglavina in trionfo, medaglie e trofeo sono stati consegnati da Santalucia e da Franco nel tripudio del popolo ‘giallo’. Poco prima era stato invece il presidente della Proloco, Francesco Pucciarelli, a donare alla squadra vincitrice il tradizionale artistico e dipinto gonfalone. Bella e commovente, dal palco, la dedica della vittoria a Silvana Marzioni, la 55enne dipendente comunale, deceduta pochi giorni fa, la quale generosamente e bene aveva operato per la riuscita della Disfida in tante edizioni.
Capponi ha poi consegnato un quadro ricordo al primo cittadino in occasione del 65. anniversario dello scudetto italiano nel Bracciale vinto dalla squadra di Treia a Bologna (correva l’anno 1946). L’ex sindaco ha poi annunciato l’avvenuto inserimento della Disfida tra le “Mille meraviglie italiane” sicuro -ha aggiunto- di una graduatoria in merito altissima “tra le prime cinque”. E ha consegnato infine un mazzo di fiori rossi a Mariella Baldoni, del comitato organizzatore.
Ottima la conduzione da parte dell’esperto Marco Moscatelli che ha avuto in Barbara Olmai una ‘spalla’ di rilevante timbro stentoreo non solo nel corso delle premiazioni ma anche nell’accompagnare le varie fasi di una finale combattuta aldilà dello stesso punteggio. Tanto da far auspicare ipoteticamente a Moscatelli una ripresa del match su Sky sport. Facendo un po’ sussultare il bravo operatore di Rai3 che come un cireneo, sotto il sole agostano, aveva dovuto ‘scalare’ le ripide erte che portano al centro storico di Treia, lungo le quali erano state fatte bloccare le vetture delle migliaia di spettatori accorsi come ogni estate per la Disfida. Che si sono goduti anche l’eccezionale spettacolo pirotecnico finale. Che invece si é dovuto perdere il presidente della Provincia, che a bordo dell’”auto sostitutiva” della moglie, ha
raggiunto Civitanova, a grande richiesta, per l’ultima serata di Popsophia, diretta dal bravo Evio H. Ercoli. Anche questa ‘in extremis’ visto che finora Pettinari era stato finora il ‘grande assente’ dal ‘Festival del Contemporaneo’: “Le manifestazioni di livello sono fortunatamente tante nell’estate maceratese così come gli obblighi e i problemi per chi, come me, è stato eletto di recente alla guida della Provincia”.
(foto di Genesio Medori e Mandino Tiburzi)
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Capponi e Pettinari sono persone! indipendentemente dallo schieramento è cosa giusta che il presidente della provincia rivolga parola ai favorevoli, ma soprattutto agli avversari… altrimenti penso sia inutile il motto: al lavoro insieme…
C’è proprio da dire che la FESTA è riuscita benissimo . Ha avuto un grandissimo riscontro da parte del pubblico , per la maggior parte giovane, che ha animato la città per più di una settimana. Da treiese mi ritengo soddisfatto per aver visto il centro storico popolato come non mai. Complimenti anche per quell’ottima parte di organizzazione che ha portato ad avere un evento di qualità secondo il brief assegnato: coordinamento, direzione artistica e comunicazione, tutto con grande professionalità. Per questo mi unisco alla menzione fatta dai presentatori alla squadra dell’agenzia empatia Lorella Sampaolo e Paolo Bartoloni, più la coordinatrice del comune Patrizia Fratini.
Invece non si può dire la stessa cosa della DISFIDA , intesa come rievocazione storica . Premetto subito che l’ aspetto sportivo è stato onorato alla massima potenza con i giovani giocatori, dai esordienti fino ai seniores coi relativi tecnici e personale di supporto , che hanno dato l’ ennesima prova che a Treia la passione per questo sport è immensa. Plauso anche ai figuranti che in una giornata bollente hanno partecipato ai cortei storici, anche se hanno riempito la piazza in maniera confusionaria mescolati con turisti e curiosi .
Dispiace constatare che di ambiente ottocentesco si è ritrovato molto poco durante le serate. Botteghe artigiane avvilenti ( salvo alcune eccellenze parevano i mercatini del lungomare), luminarie completamente fuori luogo e con una luce troppo sparata (non mi risulta tutto quel bagliore di notte nell’800) e sonori concertoni per ogni serata potrebbero benissimo giustificare, senza colpo ferire, una eventuale sostituzione del nome della manifestazione con un generico “ festa di inizio agosto” o “festival della musica ” (o “festa della birra ” a giudicare dai fiumi di alcol prosciugati, dalle pisciate nei vicoli e dalle condizioni alterate dei soggetti deambulanti ). Sono mancati eventi prettamente rievocativi, conferenze , spettacoli culturali e qualcosa di diverso dai concerti. I soldi non mancavano di sicuro per quel che si è visto .
Forse la colpa è da ascrivere a chi ha deciso il taglio da dare all’evento , quindi la presidenza dell’ente disfida Capponi, che desiderava avere una manifestazione con grande quantità di persone – a discapito della qualità della rievocazione – anche come ritorno di immagine per via dell’appiedamento dai ruoli politici che contano e in vista dell’imminente caduta della giunta treiese . Anche il tempo limitato per mettere in piedi il tutto ha influito: prima si è dovuto aspettare la fine delle elezioni provinciali poi il festival del lavoro e alla fine si è arrivati a luglio per cominciare a parlare di disfida.
L’ esuberante presenza del franco comunale nelle interviste , negli articoli e negli altoparlanti, è stata infine smorzata dall’arrivo a sorpresa di Pettinari sul palco delle premiazioni : coupe de theatre con evidenti effetti sulle espressioni dei volti degli interessati.
Grande assente il sindaco (santalucia ) e l’amministrazione che nella manifestazione sono stati più attenti a intrattenere le autorità amiche (quindi non quelle provinciali ) che a provare vergogna per il decoro esibito in certuni punti della città che amministrano dove avrebbero dovuto intervenire attraverso i tecnici comunali preposti. Si veda il disordinato groviglio di cavi provvisori pendente sull’arena e di intralcio ai palloni, legato su ogni raggio della balaustra con altrettanto indecenti cavi elettrici riciclati, e che infine si immetteva dentro il palazzo alla sinistra della chiesa di s. filippo passando tra i piedi di chi ha deciso di sostare li . A tal proposito si veda anche l’eleganza della facciata del teatro orribilmente deturpata da cordoncini nascondenti cavi elettrici per l’illuminazione. Forse i veri ospiti dell’AC erano gli insetti neri che hanno svolazzato e infastidito le persone che erano sedute in piazza quelle sere?
Come non condividere le affermazioni di Emiliano Fratini sempre puntuale e corretto.
Mi associo anch’io ai ringraziamenti allo staff organizzativo Sanpaolo – Baroloni – Fratini.
Aggiungo un forte grazie alla LUBE che ha permesso l’organizzazione della 33 edizione della Disfida.
Un grazie anche a tecnici del gioco Crispiani – Sparapani e i pallonari e ovviamente ai giocatori.
Un grazie ai quartieri e ai figuranti.
Un grazie ai ragazzi della Banda Musicale Città di Treia che sudando hanno reso ufficiale le varie fasi della manifestazione.
Un Grazie anche a Capponi che si è assunto il 14 luglio la responsabilità della presidenza dell’Ente disfida che diversamente non interessava a nessuno dell’Amministrazione Comunale.
Vorrei ringraziare altresì i ragazzi della Pro Loco e dell’Accademia Georgica che anche nelle ore piccole hanno contribuito, con le visite guidate ai siti storici treiesi, alla riuscita della manifestazione.
UN NON GRAZIE all’Amministrazione comunale che come sempre è cieca e indifferente al decoro urbano oltre a quello enunciato da Fratini aggiungerei l’indecorosa situazione dei bagni pubblici ubicati presso l’arena. e la mancata disinfestazione che ha favorito il proliferare di fastidiosi insetti.
Un ringraziamento al Sig. Fratini che come sempre riesce con eleganza e obiettività a fare emergere le varie criticità.
Soprattutto grazie della notizia dell’imminente caduta dell’amministrazione comunale, maggioranza e minoranza che sensaltro, non sono degni, amministrativamente parlando, di gestire la nostra bella e importante città
bravi pierini e fratini vi appoggio , il sindaco e i suoi oltre che le vergogne dei bagarozzi non si e’ vergognato manco delle bandiere stinte. eppure la colpa e’sua perche per due anni le ha fatte appendere gia da giugno per il festival del lavoro e i suoi compagni di lavoro . Da questanno abbiamo due quartieri col colore viola perche quelle del borgo si sono scolorite con sole e pioggia .
che poi sanlalucia si è sentito solo per dire VINCA IL MIIORE. Meno male che c’e’ il consigliere con delega fittizia impiegato per l’accompagnamento delle personalita importanti che pensa a ringraziare pubblicamente i giovani olimpionici con medaglie articoli e lettere a casa .
la festa e’ stata senza dubbio bella e ormai si puo aspirare per avere pure una festa della birra a treia perche’ gli abusi e il casino di notte sono stati sdoganati dal comune in persona . peccato per gli incivili dei vicoli che ci hanno vomitato e orinato
Grazie Mario, almeno qualcuno ha notato che ci sono stati anche i ragazzi dei tamburrini,gestiti dalla banda di treia. Non sono mai stati ringraziati pubblicamente. oramai non ne faccio un caso, ma mi sono molto incazzato soprattutto per loro, vedi? in circa 15 anni della nostra presenza,non è mai successo che i nostri amministratori ,abbia avuto la sensibilità nei ringraziamenti . bastava poco per appagare molti sacrifici di questi giovani, pieni di intusiasmo e voglia di fare,certamente non è per la parte economica . non ne voglio parlare per quanto riguarda la disfida…
Se avete delle discussioni in merito,o delle domande a proposito, son qui,senza peli.
un saluto a tutti Paolo