di Andrea Compagnucci
Se questo è uno dei giochi dell’estate, allora tanto vale giocare. Mi permetto perciò di aggiungere alle tante pervenute (leggi l’articolo) per il ruolo di direttore artistico dello Sferisterio, una mia proposta. E non credo che il Maestro Pizzi, uomo di spirito e soprattutto direttore in carica, ne avrà a male.
Una proposta di quelle che fanno strabuzzare gli occhi ma che ha molti vantaggi: dal portare i giovani all’Opera, fino (e qui faccio il mio mestiere) far parlare molto dello Sferisterio.
Il nome che condivideranno tanti miei coetanei, e, ne sono certo, altrettanti appassionati di musica è quello di Roberto Belisari, in arte Elio degli Elio e le Storie Tese.
Non è uno scherzo anche se è un gioco. Ho lavorato qualche anno allo Sferisterio, a fianco del professor Ercoli, e ho imparato che le cose serie vanno trattate con leggerezza mentre le cose leggere vanno esaminate in profondità: non a caso, lui che prende i giochi sul serio, si è ritirato dalla ‘gara’ di cronache maceratesi, per ribadire l’importanza di Popsophia.
Dunque passo ad elencare i buoni motivi per vedere Elio alla direzione artistica.
Primo. Se si deve cambiare è meglio farlo radicalmente. Secondo. Per indubbi meriti artistici: gli Elio sono fra i migliori musicisti italiani viventi e di sicuro fra i più grandi innovatori della musica italiana dall’80 ad oggi: maestri di musica, teatro, surrealismo. Terzo. Elio è un polistrumentista, diplomato al Verdi di Milano, conoscitore dell’Opera (spesso si scorgono citazioni nei suoi brani). Quarto. È di origini marchigiane (entrambi i genitori di Elio sono di Cossignano). Quinto. La sua sarebbe una notizia da prima pagina del Corriere e, allo stesso tempo, non resterebbe solo un’operazione mediatica.
Tuttavia il mio gioco vale solo a due condizioni. Uno. Se si decide di affiancare al direttore artistico un sovrintendente. Due. Se si ritiene di voler fare davvero un Festival, un genere cioè che preveda un cartellone centrale di lirica, musica classica e prosa più un ‘contorno’ fatto di contaminazioni: dagli Aperitivi Culturali alle altre proposte 2011, fino al musical (la Compagnia della Rancia), arrivando (magari!) all’opera rock: due esempi su tutti: ‘The Wall’ dei Pink Floyd o ‘Tommy’ degli Who (il cui film del 1975 è proprio di quel Ken Russel, vecchia conoscenza dello Sferisterio).
Intendiamoci, la mia è l’invenzione dell’acqua calda: già trent’anni fa si parlò di una regia di Dario Argento in Arena. Spesso basta un’idea: Popsophia su un’idea ha costruito un appuntamento nazionale…
Il messaggio del melodramma è un messaggio universale capace di parlare al cuore degli uomini e di raccontare, attraverso i miti e i personaggi, la storia e le storie di ognuno. Ma se questo linguaggio, fra i più complessi dell’Arte si trincera nella propria conservazione e nella clausura del proprio mondo, rischia di scomparire. Gli Aperitivi Culturali e Musicultura, poche sere fa, hanno dimostrato come la libertà e il destino risiedano tanto in Mozart/Da Ponte quanto in DeAndré.
Le idee devono essere provocatorie e, in momenti di torpore come questo, sono più utili degli applausi.
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I RISULTATI DEFINITIVI DEL SONDAGGIO DI CRONACHE MACERATESI:
Totale votanti 673
CLAUDIO ORAZI 201 voti
NAZZARENO ANTINORI 165 voti
EVIO HERMAS ERCOLI 135 voti
ENRICO STINCHELLI 40
PIER LUIGI PIZZI 34
MAURO TROMBETTA 26
GIANCARLO DEL MONACO 21
LORENZO MARIANI 12
MASSIMO GASPARON 11
ALBERTO TRIOLA 11
ALESSIO VLAD 11
VINCENZO DE VIVO 6
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Bellissima idea, ben argomentata e rivolta anche al mondo dei giovani. Ogni tanto proviamo a volare alto!
Eddai… io aspetto al candidatura di Alvaro Vitali…
x la redazione
Scusate, ma Nascimbeni è il consigliere comunale?
Salve Francesca, si sono io.
A. Compagnucci
Ritengo che l’Opera Rock da poter sperimentare PER PRIMA allo Sferisterio dovrebbe essere “The Rocky Horror Picture Show” (http://it.wikipedia.org/wiki/The_Rocky_Horror_Picture_Show)
X Nascimbeni A parte le provocazioni dei grandi provocatori come Zallocco(pro Ercoli) e Compagnucci (pro Elio), l’unica cosa che sa dire sullo Sferisterio è questa? Intendo anche nei consigli comunali, sui giornali?
Perchè non proponete Elio insieme ad Ercoli per Popsophia? Sarebbe bellissimo!!!! Come “contorno culturale” gli aperitivi di Musicultura …..sempre a Civitanova Nazionale….
Uno degli Eli allo Sferisterio? Non credo sia una provocazione, anzi. Non è uno dei talenti per cui è conosciuto ma Roberto Belisari è un esperto estimatore di musica lirica. Combinando la sua competenza all’indubbia creatività e all’attenzione mediatica che riceverebbe la nomina si otterrebbe una formula innovativa che potrebbe far molto bene alla nostra arena.
Non conosco il sig. Compagnucci ma vorrei fargli i complimenti, penso che abbia avuto un’ottima idea! Elio è uno che non ha bisogno di presentazioni, svecchierebbe un sacco la manifestazione, avrebbe idee nuove di cui Macerata ha tanto, tanto bisogno.
Non a caso al suo ultimo concerto a Macerata, lo scorso settembre alla festa dell’Avis, lo Sferisterio era pieno e lo stesso Elio scherzò dicendo “erano anni che non si sentiva “whooo!” allo Sferisterio”. E’ proprio vero… intendiamoci, l’Opera va bene, ma perché non sfruttare un contenitore meraviglioso come il nostro anche per altro? Per altri tipi di concerti, di musica, di spettacoli, che possano interessare non soltanto gli aficionados della lirica? Per non parlare delle iniziative collaterali che si potrebbero realizzare: Senigallia da qualche anno ad esempio ospita il Cater-raduno, quest’anno ci sono stati Caparezza e Vinicio Capossela, oltre a ospiti illustri del mondo accademico e della società civile. Sempre lì proprio in questi giorni organizzano il Jamboree, con tutto quello che ne consegue (bancarelle, spettacoli musicali, sfilate di auto e moto USA, etc…). Macerata avrebbe bisogno di questo: teste nuove e idee nuove, altrimenti se il livello della discussione sul SOF dev’essere sempre sulla scenografia, sulle stoffe o al massimo sulla pioggia è meglio lasciar proprio perdere..!
La lirica è l’unico genere musicale che permette la venuta e l’ospitalità degli ospiti stranieri perchè è la Lirica è un primato italiano, è una di quelle eccellenze che purtroppo negli anni sta scemando.
Questo perchè noi investiamo meno nella cultura musicale. Un cantante lirico guadagna meno di un cantante di musica leggera a fronte di anni di studio, di una vita morigerata,di cure della voce ecc. ecc.
Allora il problema non è CHI ma individuare COME rendere la lirica veicolo di turismo.La parola d’ordine dovrebbe essere originalità ed esclusività! Caparezza va benissimo ma nel momento che il medesimo concerto lo fa in altre 15 Regioni d’Italia lo spostamento turistico è minimo: allora è giusto fare il concerto ma non pensare che intorno a questo si possa creare un sistema.
Ercoli direttore artistico,compagniucci alla comunicazione. Insieme prima a Tuttoingioco poi a Popsofia. Stessa compagnia, stesso tavolo dove si mangia bene e si beve meglio.
Un solo distinguo. Elio ha le sopracciglia troppo folte.