di Lucia Paciaroni
Nei “cassetti” della Provincia di Macerata ci sono i soldi da investire nelle opere pubbliche, ma non si possono aprire. La chiave è in mano al Patto di stabilità e alle sue norme particolarmente restrittive.
“Norme che limitano le spese, nonostante la capacità di pagare da parte dell’ente – afferma il presidente della Provincia Antonio Pettinari – Abbiamo i finanziamenti, i progetti e gli appalti, ma non possiamo andare avanti”. E spiega: “Per quanto riguarda i lavori in corso, la spesa ammonta a 5 milioni e 600 mila euro per il settore viabilità, a un milione e mezzo per le scuole, a un milione e 700 per le opere idrauliche nei fiumi e a circa a un milione per il pronto intervento, ossia le risorse per i comuni che hanno subìto danni per l’alluvione. Le norme ci impongono di contenere l’erogazione delle somme a 2 milioni e 200 mila euro circa”.
Pesanti le conseguenze anche per quei lavori che sarebbero pronti a partire, “i cantieri potrebbero essere aperti anche domani” – dice Pettinari – “ma le norme sul patto di stabilità impediscono di avviarli”. Sono trentadue i lavori appaltati da consegnare, di cui diciotto a ditte locali, per un totale di 9 milioni e 276 mila euro. “Non possiamo erogare le risorse che abbiano, nonostante disponiamo di tutti i finanziamenti” continua il presidente.
Una situazione che Pettinari, questa mattina in conferenza stampa, con la Giunta al completo, ha definito “assurda”, sottolineando che “se non permettiamo all’economia di muoversi, sicuramente questa non riparte”. I lavori riguardano, per esempio, il risanamento del ponte del fiume Chienti (il primo stralcio) per una spesa di 550 mila euro o quello della Cingolana per 400 mila euro. Ad essere coinvolti per opere di risanamento del piano viabile o manutenzione straordinaria, o altri interventi, sono quasi tutti i comuni, quindi Tolentino, Fiastra, Sarnano, Camerino, Appignano, Macerata, Muccia, Penna San Giovanni, San Ginesio, Visso, Serravalle, Monte San Giusto, San Severino, Pioraco, Fiumata, Castelraimondo, Sant’Angelo in Pontano.
Insomma, opere pubbliche per circa dieci milioni di euro e un Patto di stabilità che impedisce alla Provincia di Macerata di pagare le imprese appaltatrici, nonostante l’ente abbia capacità di spesa e, ancora, lavori in corso che non si possono fermare, ma che devono essere pagati con enormi difficoltà.
Pettinari ha annunciato che nei prossimi giorni porterà il problema anche all’esame delle associazioni imprenditoriali e delle organizzazioni sindacali. “E’ stato aperto un tavolo di confronto con la Regione Marche e faremo delle sollecitazioni come ente istituzionale e parleremo con Anci, Upi, con le Regioni e i singoli parlamentari. Deve essere ampliata la capacità di investimento degli enti che hanno le risorse necessarie, altrimenti che facciamo? Non apriamo più nessun cantiere? Non consegniamo nessun lavoro e fermiamo tutto?”.
“Se la legge non sarà modificata – ha continuato il presidente – nel 2012 i vincoli del Patto risulteranno ancora più restrittivi rispetto ad oggi. La Provincia di Macerata è un ente virtuoso e ha capacità di spesa, capacità che non possiamo mettere in campo per il Patto di stabilità. E’ difficile anche individuare delle priorità da far partire tra le opere cantierabili, tutti gli interventi sono indispensabili. Se l’ente non può spendere le risorse che ha disponibili, le imprese hanno minori occasioni di lavoro, l’occupazione ne risente negativamente, la capacità di spesa delle famiglie diminuisce. Un circolo vizioso che va in direzione contraria allo sviluppo ed impedisce alla Provincia di svolgere con incisività il proprio ruolo di volano per l’economia locale”.
A fine conferenza stampa, sollecitato dalle domande dei giornalisti, Pettinari ha parlato della questione deleghe senza sbilanciarsi su quando verranno annunciate e spiegando che il suo punto di vista sull’amministrazione “è improntato secondo un principio di collegialità”, dicendo che: “L’amministrazione non è fatta da un singolo assessore e dal presidente, ma da tutta la Giunta e anche dalla maggioranza e sulle questioni più importanti è fondamentale il coinvolgimento degli altri gruppi consiliari. L’amministrazione non inizia con l’assegnazione delle deleghe, ma è già iniziata. La Giunta svolge già un intenso lavoro in sintonia”. “Non c’è nessun problema e ho le idee chiare” aggiunge. Interviene anche la vice presidente Paola Mariani che appoggia l’idea di Pettinari: “Un percorso fatto insieme ci dà la possibilità di entrare nei vari settori e avere la consapevolezza di quello che sta succedendo. Tutte le decisioni partono dalla giunta e qui si formano, tutti gli assessori hanno la stessa importanza”.
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Centrato il lamento sul patto di stabilità. A prescindere dagli impegni U.E.. Se non si trova il modo di pagare il fornitore, si mettono in crisi le nostre imprese e, Dio non voglia, si apre la porta a qualche impresa sospetta che può sostenere lo sforzo perché magari ricicla qualcosa. Lo dice anche La lega che non fa parte della giunta! Molto meno convincente il cincischio sulla mancata attribuzione delle deleghe, nonostante l’argomento della collegialita portato dalla Mariani. Come se la Giunta potesse deliberare solo all’unanimità e solo in pieno accordo con tutta la coalizione. Basta guardare cosa avviene in Comune, per capire che questa non è la strada migliore per dare concretezza all’azione amministrativa.
Questo è il punto vero! Temo che Pettinari dovrà rifarsi ad Ercole per non fare la fine di Prodi, Carancini e via scendendo….
Quanno se promette pe piglià li vorti e pò quanno se sta sulla poltrona se scopre che non c’è li sordi, se sapea pure prima e allora perché promemtte? Ete per casu scoperto l’acqua calla?
E’ NATA UNA NUOVA CONFRATERNITA IN PROVINCIA DI MACERATA !!!!!
TONINO CON GLI ASSESSORI SENZA LE DELEGHE .
QUINDI TUTTI PER UNO O UNO PER TUTTI ??????
oddio ed adesso come finanziate la fano Grosseto ed il porto di ancona?
Pazienza, niente Fano-Grosseto e Porto di Ancona. Una curiosità, quando fu stabilito il patto di stabilità l’UDC dove era? Non c’era o se c’era dormiva? come le tre scimmiette?
Quando ha fatto campagna elettorale pettinari non sapeva che esisteva il patto di stabilità, vada subito a casa!!!
In certi casi non bisognerebbe criticare comunque e a prescindere.
La scelta della collegialità degli assessori riporta gli stessi al ruolo che la legge prevede, ossia alla giunta.
Non lo ordina certo il medico di organizzarsi come i ministeri, tranne forse l’oculista, ma in quel caso, si sà è un problema di “visibilità”.
E per il ponte di Corridonia, ci sono i soldi o anche li vale il patto di stabilità. Non temete ci pensa superPettinari.
domanda: ma se una persona deve parlare, per esempio, con l’assessore ai lavori pubblici o ai servizi sociali, che deve fare? deve essere ricevuto in conclave dall’intera giunta?
Hahahah Pettinari ha parlato di strade e costruzioni per il 99 per cento della campagna elettorale )il restante 1% ha parlato di berlusconi) ed ora scopre che c’è un patto di stablità e non può fare nulla??? Bah…
Non ci sono i soldi per fare lavori pubblici? E allora adesso che fanno questi per 5 anni (o 4 ??)?
I SOLDI CI SONO GIUSTO PER SISTEMARE LA STRADA DA PASSO DI TREIA A TREIA…..
Certo che come prime uscite niente male: assessori senza deleghe (sono troppo uniti!!!) e si accorge solo adesso del patto di stabilità!!! CHE FIGURA !!!
Chi ben inizia è a metà dell’opera….
Caro Presidente,
forte della lunga conoscenza e della stima reciproca che sempre ha contraddistinto i nostri rapporti, vorrei farTi un paio di osservazioni, sperando di ottenere, quando ne avrai il tempo, una risposta.
Una volta si diceva che i componenti della Giunta degli enti territoriali servissero a due cose: 1) a portare in dote all’esecutivo delle professionalità specifiche su determinate materie di competenza dell’ente; 2) a suddividere le incombenze dell’esecutivo, al fine di ottimizzarne e velocizzarne i lavori.
Nel caso della Provincia di MC oggi siamo in presenza di 6 o 7 assessori già nominati (adesso non ricordo il numero esatto), dei quali Tu hai detto più volte che stai valutando le singole competenze, per capire come meglio assegnare le varie deleghe: quindi, non ci sono professionalità specifiche in campo, perchè, altrimenti, si sarebbero imposte da sole, e non vi sarebbe stato bisogno di alcuna verifica preliminare (mentre, nel caso nostro, oltre alle Tue dichiarazioni, c’è da registrare il fatto che anche alcuni assessori hanno dichiarato che pure loro stanno cercando di capire il funzionamento dell’ente, per comprendere quale potrebbe essere un settore a loro congeniale).
La mancata assegnazione delle deleghe comporta poi che tutti si occupino di tutto, con un appesantimento decisionale che credo sia nelle cose e che non può certo essere nascosto dietro il discorso della collegialità (perchè, allora, se di collegialità si vuole parlare, sarebbe meglio che tu ti riunissi, per le decisioni dell’ente, solo con i vari dirigenti responsabili dei singoli settori, i quali, in effetti, potrebbero apportare una preziosa professionalità).
La situazione, che si sta protraendo ormai da un mese o due, francamente, mi sembra abbastanza assurda, e non riesco a capire perchè, nella scelta degli assessori, per di più in un momento così difficile a livello politico ed economico, non abbia minimamente pesato il criterio della competenza e della professionalità. Ed inoltre mi chiedo, per quale motivo, una volta che la scelta è comunque caduta sui soggetti nominati, non si riesca ancora a distribuire in qualche modo tra di loro le varie deleghe.
Mi piacerebbe ottenere una Tua risposta, non in politichese, proprio su questo giornale, perchè, secondo me, il botta e risposta on line con i cittadini che avanzano domande o sollevano perplessità potrebbe e dovrebbe diventare una regola. E’, questo, uno strumento di democrazia, che andrebbe valorizzato appieno per tutte le sue potenzialità di dialogo diretto tra cittadini e istituzioni. Mentre invece, sino ad oggi, questo giornale è stato un po’ snobbato dagli esponenti politici, sia di centro destra che di centro sinistra, con la scusa che ai loro interventi avrebbe fatto seguito una, evidentemente sgradita, serie di commenti più o meno appropriati, e di pollici rossi e verdi. Ma, io dico, è proprio questo il bello della democrazia, o, per dirla in termini televisivi, il bello della diretta.
Ti auguro comunque un buon lavoro, nell’interesse di tutta la collettività maceratese.
L’IDV propone raccolta firme per l’abolizione delle province, io ho firmato, voi firmate?????
Su firmate…
http://www.italiadeivalori.it/component/petitions/?view=petition&id=244