Mario Lattanzi, coordinatore provinciale del Pdl, interviene sui referendum:
Non mi stupisco del superamento del quorum e tanto meno della vittoria dei si. Fossi Marquez direi “Cronaca di una morte annunciata”. Il centro sinistra ha la colpa di aver falsificato le carte in tavola per meri interessi politici. Il centro destra ha la colpa di non aver fatto niente per impedire la palese falsificazione affidandosi alla difficoltà di superare il quorum. Un bel guaio soprattutto per chi ha scambiato la purezza dell’acqua con l’illibatezza del commercio e per chi vuole la natura incontaminata senza però rinunciare in alcun modo ai benefici del progresso.
Ma i referendum hanno dato risposte inequivocabili che debbono subito avere conseguenze immediate, quanto meno per evitare che facciano la fine di altri referendum.
Da questo momento in poi non dovranno più esserci gestioni private del ciclo idrico integrato e dovrà essere consentito l’affidamento in house a gestori pubblici. E là dove non vi fossero gestori pubblici sarà necessario che i Comuni attraverso gli ATO li creino per non contravvenire alla risultanze chiare dei referendum. Non vorrei che raggiunto lo scopo politico ed invocate le dimissioni del Governo ci si dimenticasse, come spesso è avvenuto, del risultato, magari per non dare fastidio agli amici o agli amici degli amici.
Lo stesso discorso dovrà valere per la gestione dei rifiuti. Da tempi non sospetti sono per la gestione pubblica del servizio idrico e dei rifiuti. E’ arrivato il momento della chiarezza che darà senza dubbio una mano anche alla Giunta regionale.
Ragionamento analogo per il nucleare. Occorre essere coerenti. Se non vogliamo produrre energia con il nucleare non possiamo neanche acquistare energia prodotta con il nucleare. Ed allora occorre subito una legge che vieti all’Italia di acquistare da paesi europei energia prodotta grazie al plutonio.
I sostenitori del referendum dovrebbero proporla immediatamente
Se ora non si facesse questo saremmo alla ipocrisia pura”.
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Da ciò che scrive si evince che nemmeno Lattanzi ha capito le cause della seconda sonora batosta.
Dire che la sinistra ha falsificato la questione, vuol dire continuare a offendere l’intelligenza della gente, che, stufa anche di questi atteggiamenti arroganti e presuntuosi, ha usato la propria testa e ha scelto con consapevolezza. La dimostrazione di ciò è proprio nel fatto che molte persone di destra hanno votato si e più che convintamente.
Il non capire la sensibilità del momento, le proprie responsabilità, i propri errori è esattamente ciò che vi ha portato alla sconfitta e ciò che vi porterà ad uscire dai meccanismi decisionali in breve tempo.
Da una parte è un peccato, poiché anche a destra ci sono persone degne e oneste, profondamente stufe della politica fatta di slogan e della mancanza di assunzione di responsabililtà. E’ ora che queste persone si facciano sentire, che mandino a casa chi le porta allo sbaraglio.
Destra e sinistra non hanno capito molte cose. Cercando di no fare il saccente elenco solo alcuni motivi di riflessione:
1. la percentuale dei votanti per il referendum è maggiore di quella per la provincia. Evidentemente la gente è interessata alla politica ma non ai partiti (ed ai loro rappresentanti locali in particolare)
2. dalle percentuali di voto si evince che almeno un 20-25% di elettori del centro destra ha votato SI non tollerando gli ordini delle gerontocrazie politiche
3. se le indicazioni della destra sono state rifiutate nemmeno il PD può mettere il cappello su questa vittoria, tanto meno Bersani che ha dato il nome al primo decreto per la privatizzazione dell’Enel
4. l’UDC, anche se con la furbata di Pettinari, che a livello locale ed a titolo semipersonale si è espresso per il SI, non è stato capace di entrare in sintonia con il mondo dell’associazionismo cattolico, che è l’unico vaso di espansione cui dovrebbe invece dedicare attenzione e non ha capito nemmeno che le stesse gerarchie cattoliche erano particolarmente sensibili all’acqua come dono di Dio
5. l’analisi di Lattanzi non comprende che ormai i segretari di partito e gli stessi giornali e financo la televisione non sono più in grado di manipolare masse sempre più autonome nel gestire le informazioni e le comunicazioni
6. i criteri stantii in cui Pettinari sta procedendo per formare la giunta (rappresentanza del territorio, quote rosa, numero di voti di preferenza, anzichè merito, storia personale, impegno sociale) dimostra che ancora una volta i nostri politici vanno avanti come se nulla fosse successo: “come nei giorni che precedettero il diluvio, mangiavano e bevevano, prendevano mogli e marito fino a quando Noè entrò nell’arca, e non si accorsero di nulla finché venne il diluvio e inghiottì tutti”
Mi permetto di rilevare una delle tante contraddizioni del referendum sull’acqua. Ebbene molti dei finiti (aderenti al FLI) hanno bocciato proprio la legge che porta il nome del loro buffo compagno di strada: l’ex ministro Andrea Ronchi. Quindi o Ronchi prima non capiva un tubo, è proprio il caso di dirlo, oppure ora non capiscono nulla i finiani.
Carissimo Mario,
credo che sia inutile piangere sul latte versato, bisogna muorvesi e fare qualcosa. Come giustamente ha detto, tutta quella gente, di sinistra, che ha votato contro il nucleare, sono quelle persone che vogliono il mndo pulito e allo stesso modo non vogliono pagare l’energia, sono quelle persone che vogliono la discarica ma a casa altrui, le stesse che in Regione Marche hanno fatto passare una legge che limita del 100% il fotovoltaico sui terreni, però poi fanno campagna referendario contro un’altra energia alternativa.
Se io fossi in Voi, contatterei Berlusconi e gli direi di cambiare la legge sul fotovoltaico e liberalizzare i realizzi su tutti i terreni, andando così ad abrogare le leggi partigiane fartte dalla sinstra. Vorrei vedere poi, se faranno un referendum contro il fotovoltaico.
Buon lavoro
Saluti
Massimo Mandozzi – LA DESTRA