di Alessandra Pierini
Rivoluzione nella sanità maceratese e marchigiana. La determina 240 firmata dal direttore dell’Asur che indica le linee di indirizzo per la riorganizzazione sanitaria entrerà in vigore tra 2 giorni. L’atto ha suscitato diversi malumori in tutta la regione e non fa eccezione Macerata dove, questa mattina, la Cisl ha convocato una conferenza stampa per chiedere di spazzare via la delibera proposta.
«A gennaio 2010 – ha riepilogato Marco Ferracuti, segretario provinciale Cisl – la regione ha approvato la delibera 17 che riorganizzava la sanità e prevedeva tagli per 80 milioni di euro. Sottolineammo che i tagli fatti in maniera lineare erano inaccettabili e con una successiva delibera la Regione fissò i paletti per tagli più razionali. A questo punto l’Asur ha emesso la determina 240 senza tenere affatto in considerazione le delibere regionali. Per di più non è stato mai fatto un incontro di tutti i soggetti dell’Area Vasta coinvolti».
La scorsa settimana, a pochi giorni dall’entrata in vigore della delibera, i sindacati sono stati convocati in Regione: «All’incontro – racconta Ferracuti – erano presenti anche il direttore Piero Ciccarelli e il dirigente del servizio Carmine Ruta i quali ci hanno illustrato migliaia di dati che non ci hanno poi lasciato non mettendoci così in condizione di analizzarli. Poi hanno introdotto, accanto alle aree vaste e alle zone territoriali,il concetto di area omogenea. Le aree omogenee sono unioni di zone, tutte si trovano all’interno di un’unica area vasta, tranne quella composta da Camerino e Fabriano. Questo è evidentemente un modo per diminuire la vastità della nostra area rispetto a quella montana, dove costruiranno 1 dei 6 ospedali previsti nell’intera regione». Nel corso dell’incontro ai rappresentanti sindacali è stata comunicata anche quella che Marco Ferracuti ha definito “good news”: «Ci hanno detto che c’è la volontà politica di costruire a Macerata anche un ospedale unico che sarà realizzato al centro della provincia». Gli ospedali unici saranno, oltre a quelli di Camerino -Fabriano e Macerata, quelli di Pesaro, Osimo, del fermano (probabilmente a Casette d’Ete) e di Ascoli-San Benedetto. resterà comunque l’ospedale regionale di Torrette.
La Cisl chiede un confronto: «Siamo disponibili a discutere purchè il confronto sia reale – sottolinea Ferracuti – ma per farlo la determina 240 deve essere spazzata via, vogliamo sapere cosa succederà a zone e aree vaste e rivendichiamo per l’area vasta la personalità giuridica. Se non ci sono le condizioni per il confronto, da dopodomani inizieremo azioni eclatanti anche perchè la sanità occupa 4000 dipendenti e genera un flusso economico notevole ».
Sulla stessa lunghezza d’onda anche Sistino Tamagnini, segretario generale della Funzione Pubblica: «Vogliamo che la politica e l’Asur giochino a carte scoperte. Ci hanno detto che Macerata ha avuto ma continuiamo a chiederci cosa ha avuto ».
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Bene Ferracuti, continua cosìì!!!!!!!!
Facciamo presto, con coraggio e senza polemiche. L’Ospedale di Macerata va spostato sulla grande viabilità e vicino alla città. La riforma logistica della Sanità Regionale è partita, il consiglio comunale di Macerata a già votato all’unanimità un nostro Ordine del Giorno per la difesa del nostro sistema sanitario cittadino. Il Centro Fiere di Villa Potenza può essere indicato a questo fine? Parliamone subito. Ivano Tacconi capo gruppo UDC Comune di Macerata.