di Alessandra Pierini
Si è trasformata in un coro di voci di denuncia l’affollata assemblea dei residenti di via Garibaldi dal titolo “Centro storico: un salotto sporco” che, promossa dal comitato “La grondaia” si è svolta ieri sera nella sala conferenze dell’Hotel Claudiani. Già in passato i maceratesi che abitano in centro storico e in particolare in via Garibaldi avevano segnalato una serie di problematiche quali schiamazzi, atti vandalici e sporcizia ma nell’incontro di ieri sera sono state ribadite con forza le difficoltà riscontrate.
Molti sono gli interventi dei residenti che hanno raccontato episodi ai quali hanno assistito personalmente. «Non riusciamo a dormire per i continui schiamazzi e passiamo intere notti in finestra. Abbiamo visto anche diversi spacciatori all’opera» ha raccontato Massimo Spernanzoni, «in via Crescimbeni c’è un sacchetto dell’immondizia lasciato da 20 giorni sotto la Madonnina e nessuno lo porta via, rischiamo di scivolare sul vomito dei ragazzi ubriachi» gli ha fatto eco Bianconi e ancora «questo pomeriggio due agenti della polizia municipale cercavano le chiavi dei pilot di via Garibaldi, quindi se dovesse servire come farebbero a soccorrerci non potendo neanche entrare» ha continuato un’altra residente. Si è dibattuto anche sull’esigenza di installare delle telecamere di controllo della zona. La titolare della gioielleria Cestarelli ha raccontato di aver consegnato le immagini riprese dalle sue telecamere dopo un furto ma non sono servite a rintracciare i responsabili. Tanti gli episodi e le voci d’allarme e un unico grido comune «Nessuno ci ha ascoltato, nè i politici nè le forze dell’ordine».
Luciano Pantanetti, assessore comunale, haspiegato le difficoltà che incontra l’amministrazione che non può intervenire sull’ordine pubblico e che ha risorse limitate di Polizia Municipale: «Vi assicuro che stiamo studiando quella zona e un piano di sicurezza specifico e a breve concerteremo una soluzione».
Ha partecipato all’incontro, moderato dal giornalista Carlo Scheggia, anche l’avvocato Giuseppe Bommarito, presidente dell’associazione “Con Nicola oltre il muro di indifferenza”: «Il problema non va affrontato con sterili polemiche – ha ammonito – ma il Comune può fare molto. Il sindaco può sollecitare le autorità visto che i singoli cittadini che chiedono l’intervento delle forze dell’ordine vengono percepiti come rompiscatole. E’ grave che il Questore chieda la collaborazione dei cittadini ma poi quando questi collaborano non vengano ascoltati. C’è troppa impunità».
Francesca d’Alessandro, consigliere comunale di Macerata è nel cuore, ha raccontato l’iter della sua mozione per chiedere l’istallazione delle telecamere di videosorveglianza:«Prima sono stata guardata come se fossi pazza, poi la mia mozione è stata trasformata in un ordine del giorno ambizioso e alla fine probabilmente non se ne farà niente».
Tanti i problemi, tanti gli interessi contrapposti e difficilmente conciliabili. Poche le soluzioni possibili ma è necessario un interevento forte e mirato.
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Ho incontrato il Signor Spernanzoni ed ho in mano i documenti che mi ha gentilmente consegnato per attivare la mozione in Comune. In questo caso non ci si può tirare indietro o fare gli scaricabarili. Guido Garufi Capogruppo IDV
Dal tenore dell’articolo si evidenzia solo parzialmente l’importanza dell’incontro al quale anch’io ho partecipato. L’assemblea, che per la precisione è stata promossa dal comitato residenti via Garibaldi (che si sono uniti x questa occasione all’associazione La Grondaia), voleva portare all’attenzione dell’amministrazione, una volta per tutte, la serietà e la diffusione di pochi ma gravi problemi del centro storico, in particolare di via Garibaldi: disordini notturni, vandalismo diffuso, consumo e spaccio di stupefacenti. Gli altri argomenti, per quanto interessanti ed importanti, sono solo “collaterali”. Ho apprezzato molto la disponibilità (a prescindere dal mio orientamento politico) dell’assessore Pantanetti nel mettersi a disposizione dei residenti, prima di tutto prendendo coscienza della gravità del problema e successivamente per farsene portatore e cercare soluzioni. Grazie anche alla disponibilità del consigliere Renis. Sterile invece la polemica della consigliera Pantana. Così come si sono rivelati altrettanto sterili un paio di interventi che hanno deviato l’attenzione dall’argomento dell’assemblea, in particolare quello del sig. Pennachietti. Ora che l’amministrazione ha visto con i propri occhi e ascoltato con le proprie orecchie che non sono solo gli organizzatori dell’incontro a dover sopportare questi fenomeni, ma gran parte dei residenti del centro storico, ci si augura solamente che la discussione possa esser seguita da fatti concreti. I residenti sono a disposizione dell’amministrazione: sarà vero anche il contrario??
ecco un altro sinistroide!!! la Pantana rappresenta il pdl e quindi fa polemiche sterili….ma 2 mesi fa ( articolo su CM del 23 aprile) era solo uno scherzo???..la Pallonari aveva ragione??
Cioè, il Comune prima dell’assemblea non sapeva niente di quello che avveniva in via Garibaldi e nel Centro storico? Suvvia, mi sembra che ci si stia imPANTANAndo del brutto.
Impossibilitato a partecipare all’assemblea pubblica sui problemi del Centro Storico che, nonostante il mio disimpegno istituzionale, sembrano essere gli stessi di qualche anno fa.
Vedendo il fenomeno da semplice cittadino forse i problemi sono più evidenti nonostante lo fossero già durante il mio mandato. Sinceramente pensavo di poter fare molto di più, oltre i varchi elettronici e qualche telecamera che mi sono state gentilmente concesse dai miei colleghi dopo scontri anche aspri. Avevo anche creduto, forse ingenuamente, che aver riunito residenti e commercianti in luogo “sacro” ed inviolabile quale la sala consiliare avesse prodotto un confronto risolutivo. Oggi, in assenza ( o per lo meno lo spero) di falsi tutori della privacy e di coloro che rifiutano ogni forma democratica e moderna di controllo, è possibile parlare seriamente di prevenzione e di tutela dei cittadini. E’ inutile premettere che il compito di tutela spetta alle forze preposte all’ordine pubblico e sicurezza. Così come è inutile pensare di risolvere tutto solo con le telecamere, rischieremmo di spostare il problema in altro luogo. Comunque sia, stante la situazione di grave carenza di uomini e mezzi dei corpi di Polizia, non rimangono che interventi mirati e soprattutto frutto di collaborazione tra i cittadini e le Istituzioni. E’ vero anche che le segnalazioni e le denunce trovano spesso poca soddisfazione non solo per le oggettive carenze sopra esposte ma anche per l’abitudine a considerare comunque Macerata, nonostante tutto, ancora un’isola felice.
In parte è vero. Ma nonostante la percezione dell’insicurezza sia superiore alla realtà alcuni segnali stanno arrivando. E allora oltre al problema, tutto locale, legato ad atti di maleducazione e di teppismo è venuta l’ora di monitorare alcune aree o quartieri in cui si ritrovano legittimamente le varie etnie ma che il alcuni casi non proprio legittimamente governano e controllano il territorio contravvenendo alle più elementari regole di convivenza.
Dico questo per sottolineare che il problema sicurezza in senso lato non deve essere circoscritto ad un luogo o ad una area ma deve essere affrontato attraverso un programma di interventi che tenga conto delle varie specificità. Abito nei pressi della Stazione e posso garantire che il problema sicurezza esiste da tempo e lo stato di abbandono e di degrado si è ulteriormente aggravato.
Forse sarà banale dirlo ma basterebbe un semplice passaggio di pattuglie o una richiesta documenti o una verifica dell’idoneità delle attività commerciali o verificarne lo stato di igiene per mandare un segnale forte e far comprendere che quel territorio è sotto controllato. D’altronde non parliamo sempre di prevenzione e di collaborazione con i cittadini? Senza scomodare termini quali razzismo, repressione ed intolleranza, oggi la richiesta è semplicemente rivolta al rispetto delle regole da parte dei maceratesi e non. Si chiede troppo? Penso proprio di no. Se è vero che vogliamo mantenere questa eccellente qualità della vita. Oppure come ci è stato suggerito di cambiare casa !!!!
Comunque complimenti per la riuscita della vostra iniziativa ( Centro Storico ).
Ci stiamo muovendo anche noi.
Purtroppo questa amministrazione di centro sinistra non ha nessun progetto per la riqualificazione del nostro centro storico, non ha minimamente idea di cosa significa incentivare politiche che favoriscano la residenza e prestare più sicurezza anche tramite un presidio in cui si alternano le varie forze di polizia, è più importante per loro lo sviluppo delle aree a Piediripa.. e quindi del sistematico trasferimento di tutti gli uffici e lo svuotamento dei palazzi storici, alcuni ancora continuano a dire che questi sono piccoli problemi e che va tutto bene.. io non credo e continuerò in questa mia battaglia!
ottima iniziativa, pensate quanto se pò esse rotti le scattole quilli de macereta centro (tra cui me) per fa un’assemblea pubblica sullo sporco in centro!
bene dopo anni di intorpidimento finalmente qualcuno si accorge che siamo ridotti ai minimi termini, quanto riderò tra un pò: ho sentito certe promesse dagli esponenti di sinistra che vermente non vedo l’ora di vederle……
x Rossano: ad onor del vero, di sinistroide in me non c’è proprio nulla, anzi!!! La penso proprio al contrario! Ma farsi strumentalizzare dagli ultimi sforzi elettorali di una candidata che, solo in caso di vittoria di Capponi, accede alla provincia, proprio no! E per la cronaca: si, purtroppo la frase della Pallonari (se volete fare i vip ed abitare in centro storico, dovete sopportare!) era vera; ma la cosa peggiore è che nessuno, lei per prima, è intervenuto per cercare di “recuperare il recuperabile”… Forse è meglio, perchè in realtà di recuperabile non c’ nulla, in un dirigente che ha accettato di ricoprire un ruolo per il quale non ha competenza, solamente in nome di un lauto stipendio! Ma la correttezza e l’umiltà sono cose d’altri tempi?????
“Il semplice passaggio di pattuglie, richieste di documenti e controlli alle attività commerciali”: sono cose che chiediamo da tempo, ma in certe zone i vigili urbani neanche arrivano più, nonostante le telefonate dei residenti che chiedono, perlomeno, di emettere qualche multa nella speranza che il “rumore dei soldi” possa far desistere alcuni commercianti dall’occupare parcheggi adibiti a carico e scarico o riservati ai residenti!!! Forse perchè si ha paura di multare qualche amico??
Comunque caro Di Geronimo, se invece di installare i famosi pilomat, avesse posizionato le stesse telecamere che ha messo all’inizio di via Mozzi, forse anzi sicuramente avremmo risparmiato tempo e soldi: soldi per l’installazione, soldi per la manutenzione, soldi per tutte le telefonate nelle quali facciamo presente che la gente accede dalla parte alta di via Garibaldi per poi far retromarcia o inversione quando scopre che invece il pilomat alla fine della via è alzato o accede direttamente dal vicolo dietro il Tartaruga (vicolo Torri)! Ci è stato detto che pilomat più grandi, al posto di quelli piccoli (rotti) non potevano essere messi perchè sotto ci sono le grotte: ma non lo sapevate PRIMA di decidere il loro posizionamento???? Come dice Totò: “…e io pago…!” Ma anche voi pagate, almeno in termini di rispetto dei cittadini e di buona fede! Oltre che di tasse!
Salve a tutti,
non voglio essere polemico come in altre situazioni.
Voglio solo esibire la mia preoccupazione nel fatto che queste cose devono essere fatte in maniera più democratica, cioè facendo partecipare tutti gli attori (cioè gli stakeholders) che sono presenti nel contesto. Esistono varie forme di partecipazione. Di solito quando si cerca la soluzione ad un problema, si deve cercare quale è la problematica principale (che ancora non è chiara).
Per compiere questa operazione nella maniera più idonea possibile esiste un metodo di partecipazione pubblica che si chiama OPEN SPACE TECHNOLOGY, detto OST, che viene utilizzato nei paesi anglo-sassoni e francesi al fine di comprendere la problematica di un dato contesto o territorio. Questa è una forma nata in economia, ma applicabile nei contesti urbani e nella disciplina urbanistica. La sessione deve avere un “regista” che di solito è un moderatore e/o facilitatore esterno al contesto (per avere la massima imparzialità).
Per informarsi su quanto ho appena enunciato vedetevi alcune cose come:
http://it.wikipedia.org/wiki/Open_Space_Technology
http://www.dianegibeault.com/OS_Intro_E.htm
http://www.loci.it/?id=782
http://db.formez.it/guideutili.nsf/1bac62e165abd03cc12570bd002a765b/fa90c2a137b2e79bc12570bc0037c18c?OpenDocument
Fatto ciò, si devono trovare le soluzioni, che possono essere molteplici. Quindi si può attuare un brainstorming o un dibattito pubblico, si può eleggere una giuria di cittadini, o fare un assemblea di quartiere (forse la politica più appropriata nel nostro caso).
Per fare certe cose bisogna essere capaci di farle!
questa non è una provocazione o un rimprovero, ma vorrei far capire ad alcuni che certe cose bisogna lasciarle fare a chi le sa fare!
Marco Maria Sancricca
(io non mi nascondo!)
Sancricca, forse per una volta avresti fatto meglio a nasconderti, anche se il risultato sarebbe rimasto lo stesso: Per caso il tuo cervello è OSTaggio di qualcuno?? Se tu avessi partecipato, avresti notato alcune semplici ed evidenti cose: 1. l’assemblea è la cosa più democratica che esista, tutti sono stati invitati e chiunque poteva partecipare, se qualcuno non è venuto non è un nostro problema, tutti sapevano. 2. Visto che a te piace l’economia: gli stakeholders c’erano e ognuno di essi ha esposto la problematica in maniera chiara ed inconfutabile: infatti tutti (TRANNE TE) hanno capito, amministratori compresi! 3. I requisiti dell’OST c’erano tutti, anzi forse se fosse stato fatto in modalità open (x capirci meglio: all’aperto!) sarebbe stato ancora meglio: infatto la sala era piena e molti non si sono neanche potuti sedere! 3. Il moderatore c’era! Hai visto la foto? Carlo Scheggia = regista! 5. Il dibattito è stato anche abbastanza acceso, tutti hanno avuto modo di dire la loro, anche se alcuni hanno deviato dal problema.
Risultato: ma tu dove cavolo vivi????? La prossima volta vieni e prova, se riesci, a capire qualcosa di ciò che viene fatto!
Nel corso degli ultimi 30 anni moltissimi appartamenti del centro Storico sono stati ristrutturati (e svuotati dagli originali prorpietari) poichè faceva molto gola fare dei miniappartamenti da affittare agli studenti (spesso al nero con falsi comodati d’uso)…
Se non si realizzavano miniappartamenti, comunque, si stravolgeva la pianta degli appartamenti per recuperare spazio (soggiorni che venivano divisi, cucine e bagni che si rimpicciolivano per creare altre stanze, ecc.) dove poter “ficcare” il massimo numero di studenti….
Ora che gli studenti sono di meno ci sono decine di miniappartamenti e appartametni “modificati” che non fanno gola a nessuno…
Non fanno gola perchè tra il prezzo (spesso allucinante) di acquisto e quello che servirebbe per “rimetterli a posto” conviene acquistare fuori dalle mura.
Quindi dentro il Centro Storico, a causa di problemi logistici, sarà difficile che famiglie con 2 o 3 bambini acquistino, anche eprchè (rispetto a 30 anni fa) mancano i parcheggi ed oggi in ogni famiglia ci sono 2 auto.
Se non si parte da questo problema per cominciare a parlare di tutte le problematiche del Centro Storico credo che si parta male…
@ sancri83
…gia che viene utilizzato nei paesi anglo-sassoni e francesi sa di farlocco come loro…..
…la OPEN SPACE TECHNOLOGY serve a poco se non c’e’ volonta’ politica e non chiacchiere.
il mio era solo un intervento didattico e accademico senza riferimenti a fatti e persone, quindi se vi siete piccati è solo un problema vostro!
Purtroppo così mi spingete ad essere polemico.
Non sono venuto per due motivi:
1_non c’è stata una adeguata pubblicità, dato che non ne sapevo niente, come tante altre persone (o forse qualcuno mi ha voluto tenere allo scuro)
2_ero a barcellona!
Inoltre quando parlo di stakeholders intendo dire che bisognava far intervenire anche i ragazzini che esco di notte per via garibaldi, i commercianti, ecc… E quindi il luogo migliore e più adeguato non era in un hotel, ma all’aria aperta in mezzo a piazza annessione. Inoltre era molto più adeguata farla di sabato pomeriggio invece che di venerdì sera.
Queste categorie hanno diritto di parola come voi, questa è vera democrazia, non quella che pensate voi.
Dato che non avete “invitato” queste fazioni, chi ha attuato un atteggiamento di advocate planner? (sempre se sapete cosa vuol dire!)
Per quanto riguarda il moderatore non me ne ero accorto dato che dall’articolo non emerge.
Un ultima cosa fatemela dire. Siete veramente alla frutta se cercate in ogni maniera di far risultare via garibaldi un macello. Diamoci tutti quanti (compreso io) una regolata!
ps: IO NON SONO MAI STATO OSTAGGIO DI QUALCUNO A DIFFERENZA VOSTRA, CHE SIETE OSTAGGIO DELLA POLITICA E DELLA VOSTRA EGOCENTRICITA’!
Una città (Macerata) non è di chi ci vive, ma di chi la vive!
Queste situazioni sono le cause che mi spingono ad un ipotetico cambio di residenza.
In queste situazioni mi vergogno di essere un Maceratese!
continuo a non nascondermi a differenza vostra account con nomi evocativi da battaglia storica! 🙂
Marco Maria Sancricca
Tranquillo Marco Maria Sancricca che se aspetti il nome di MAXKZ ci diventi vecchio!!!