Anche il “Comitato dei Familiari” (quale organismo di rappresentanza degli ospiti e dei familiari, previsto dal regolamento regionale di cui alla L.R. n. 20/2002), costituitosi – su volontà e sollecitazione delle stesse famiglie degli ospiti della Casa di riposo – nell’ottobre 2010 si interroga sulla prossima trasformazione della IRCR Maceratese.
“La campagna di sensibilizzazione – si legge nella nota stampa – promossa dalle OO.SS., attraverso volantini e raccolta di firme, per la riorganizzazione della Residenza Protetta e Casa di Riposo di “Villa Cozza” da IPAB in Apsp, evidenzia – a base delle motivazioni – che la permanenza nella forma giuridica pubblica “può consentire una buona qualità del servizio ai non autosufficienti e garantire una corretta e trasparente gestione delle risorse pubbliche e delle tariffe pagate dagli utenti”.
Il Comitato, pur accogliendo in modo positivo le argomentazioni espresse, osserva come gli auspicati miglioramenti nella qualità dei servizi e nella gestione delle risorse potranno realizzarsi solo con un radicale mutamento del “modus operandi” sinora seguito dalla attuale IPAB: sarà necessario, quindi, che i responsabili della nuova Azienda diano prova della propria capacità manageriale, avviando finalmente un necessario riordino di tutte le attività del settore dei servizi assistenziali nel rispetto delle vigenti prescrizioni normative.
Giova infatti evidenziare come, allo stato, l’IRCR di Macerata (comunque dotata di personalità giuridica pubblica) sia sostanzialmente inadempiente agli obblighi impostile dalle disposizioni di legge regionale, non avendo mai fornito agli utenti la Carta dei Servizi, né un mero foglio informativo o una carta di accettazione con esplicito riferimento ai servizi forniti.
Sorprende come tale situazione, che ormai si protrae da diversi anni, non sia mai stata rilevata e corretta , in sede di controllo e verifica, né dalla Regione né dal Comune.
Inoltre il Comitato nell’osservare:
– un progressivo aumento delle rette nel tempo non corrispondente all’aumento ISTAT (come è stato, ad esempio, l’incremento nel 2011 del 50% della retta per gli ospiti del Centro Diurno);
– l’assoluta mancanza di chiarezza, trasparenza e completezza nelle risposte fornite ad alcune delle richieste avanzate dallo stesso Comitato;
– la disponibilità gratuita ad enti, associazioni e privati di alcuni locali e strutture all’interno della sede IRCR;
non può che ribadire la necessità di adottare, non solo all’esito dell’imminente trasformazione, ma sin da subito, un sistema di gestione equilibrato anche per l’amministrazione degli affari e dei rapporti, oltre che per l’erogazione dei servizi”.
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Grazie Antonella, per l’impegno che spendi nel comitato dei familiari “di Villa Cozza”, tante cose non vanno come dovrebbero, ma è difficile stare dietro a tutto…………con la tua vena combattiva, sono sicura che qualcosa cambierà…….grazie ancora di cuore, Loredana.
Purtroppo a giugno 2010 quando è morto mio padre ospite della struttura da ca. 4 anni non esisteva il Comitato e mi sono trovata nell’impossibilità da sola di fare luce su quanto è successo a mio padre. A suo tempo diversi familiari si erano dichiarati pronti a denunciare vari episodi di cui erano stati testimoni e lo stesso alcuni ospiti ma poi presi forse dalla paura sono scomparsi. L’unico che di sicuro poteva rimetterci era il mio medico di famiglia che conosco da sempre e che stimo molto. Quindi ho deciso di tenermi le mie certezze e ringrazio tutti gli operatori dei piani per la loro umanità. Solo una domanda a cui nessuno ha mai voluto rispondere e che è attuale ancora oggi: ma perchè le infermiere sono tutte straniere e quindi capiscono e spiegano solo quello che fa comodo a loro o chiamano il 118 per inserire un catetere ad un uomo perchè per motivi religiosi non possono farlo? Ma sono o non sono infermiere? A proposito, mio padre è stato portato una mattina alle 8.00 al Pronto Soccorso, mi hanno avvertito con una telefonata, ma nessuno si è preso il disturbo di dirmi prima che da una settimana aveva febbre e respirava male. La diagnosi del Pronto Soccorso poi confermata dagli altri reparti: grave disidatrazione e grave infezione urinaria. Ma ditemi è possibile in un ricovero per anziani avere grave disidatrazione? Ma a loro non arrivano i depliat rivolti agli anziani per il periodo estivo? Scusate lo sfogo.