di Beatrice Cammertoni
Il primato raggiunto dalla Provincia nell’istallazione dei pannelli solari ha recentemente richiamato a Macerata l’attenzione del Tg1. Le proteste sorte contro gli impianti a terra mettono in luce un malessere che è sempre più diffuso: dopo Paterno, Serracciano e Monte San Giusto, anche Montecassiano si mobilita contro la prolificazione sregolata dei pannelli solari. Gli abitanti della Località Annunziata si sono infatti costituiti in un Comitato che da diverso tempo si muove per far chiarezza su un nuovo impianto previsto nella zona ad opera della ENER Marche: i confinanti del fondo ed i proprietari dei terreni limitrofi contestano la concessione all’istallazione accordata dal Comune in quando conterrebbe delle imperfezioni. L’autorizzazione mancherebbe della firma di tutti gli enti interessati, in particolare dell’Astea, proprietaria di un vecchio acquedotto situato in questi stessi spazi. Interpellata dal Comitato, l’azienda sembra non rinvenire lo stabile nelle proprie cartine, “rimbalzando la palla” al vecchio proprietario, per l’appunto il Comune. In base alle nuove disposizioni regionali questa tipologia di impianti non può essere meno distante di 20 metri dal confine di proprietà, requisito che nel caso specifico manca visto che in alcuni punti ci si avvicina di 5 metri. Le dimostranze dei membri del comitato Annunziata si sono tradotte in osservazioni all’amministrazione montecassianese, che però ritarda nella risposta all’ultima raccomandata inviata a fine Novembre con la quale si chiedeva la revoca della concessione. “E’ ovvio che il comitato Annunziata continuerà la sua battaglia contro il deturpamento della zona e la svalorizzazione dei fabbricati e dei terreni di
proprietà dei componenti e nel malagurato caso non dovesse riuscirci, chiamer in causa, per essere risarcito dei danni subiti, tutti gli artefici, nessuno escluso, di questa infelice, assurda iniziativa”, si legge in una nota del Comitato.
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non solo a montecassiano ma anche a ….chesanuova di treia gli abitanti sono imbestialiti …. siamo imbestialiti !
STANNO FACENDO UNO SCEMPIO DELLA BELLISSIMA CAMPAGNA MARCHIGIANA.
il fotovoltaico è una grande risorsa e soprattutto è energia pulita… si tratta di mettersi a tavolo, valutare e decidere soluzioni ponderate e intelligenti che siano per tutti
una volta c’erano le belle colline marchigiane..ora ci sono le colline marchigiane con i pannelli fotovoltaici!
LEGAMBIENTE e WWF ci prendono forse la provvigione sui pannelli piazzati a terra ????? O no
VISTO CHE NON FANNO NIENTE PER TUTELARE IL TERRITORIO ………. questo mi fa pensare!!!!!
Con migliaia di mq. di tetti industriali utilizzabili invece andiamo a sporcare le nostre campagne ed i nostri paesaggi tanto decantati nell’infinito del caro Dustin. Possibile che riusciamo sempre a farci del male.
Quando però sui campi, senza alcun rispetto dei confinanti, dell’ambiente e di tutta la comunità, vengono sparsi dagli agricoltori tonnellate di veleni tra concimi, fosfati, azotanti, diserbanti, essicanti che ammorbano l’aria, inquinano il terreno, provocano moria di api, uccelli, fauna selvatica e infine finiscono nella catena alimentare, perchè non monta nessuna protesta a Montecassiano, Treia, Morrovalle ecc. ecc?
Perchè è facile immaginare. Uno per disinformazione nello specifico, dei danni procurati dall’utilizzo smodato di prodotti chimici industriali sui terreni, due, perchè in realtà non è l’interesse collettivo e della salute pubblica in primo piano: sempre e soltanto interessi privati o politici o ideologici sotto ogni questione sollevata in prima pagina. Ha ragione Fammilume, i pannelli solari vanno montati sugli edifici, serre, grandi superfici -anche pubbliche- tali che riescano a produrre oltre l’autoconsumo, anche una quota di energia da vendere; e chiusa ogni polemica per una fonte di energia pulita.
Oltre che del visibile che deturpa, occupiamoci e preoccupiamoci anche dell’invisibile che avviene sopra e sotto la nostra bella campagna collinare. Altro che offesa alla vista, è un attacco nucleare a confronto, per la nostra salute e per quella della flora e fauna locale.
Ben vengano le proteste: ci sono zone industriali già sputtanate con tetti e capannoni che aspettano solo di ricevere questi impianti, perchè rovinare il territorio e allontanare i contadini dalla terra?