di Mauro Montali
Prove tecniche per un grande centro: sono andate in scena ieri pomeriggio, 30 dicembre, in via Ignazio Silone, presso la sede dell’Anmil.
Anfitrione: Anna Menghi.
Regista: Ivano Tacconi.
Ospiti d’onore: Maurizio Mosca, Giorgio Ballesi, l’Udc comunale al gran completo, Placido Munafò, Paola Pippa e altri del comitato che porta il nome dell’ex sindaco, eppoi personaggi che gravitano attorno alle varie liste civiche.
“Il primo passo è stato fatto” gongola trionfante Tacconi al termine della riunione. “Sono molto soddisfatto” gli fa eco Maurizio Mosca. “E’ il primo mattone verso la costruzione del grande centro” continua a dire il buon Ivano che, in questi ultimi due mesi, si è battuto come un leone per la realizzazione di questo sogno che aveva confidato fin dall’inizio al nostro giornale, e che persegue, con qualche successo come si vede, fino in fondo.
Insomma, non era un gioco o solamente un’ipotesi di lavoro, che qualcuno dava per fallimentari sin dall’inizio. Le cose erano e sono in movimento, come le primarie della coalizione di centro sinistra hanno dimostrato. I tempi della politica maceratese non sono più biblici come una volta.
Il grande centro, o terzo polo che dir si voglia, ora è dietro l’angolo. Sono nati i “siloniani”, per il momento. I dorotei, a metà anni sessanta, presero questo nome perchè, dietro la guida di Mariano Rumor, si dettero appuntamento nell’istituto religioso romano di Santa Dorotea. A Macerata abbiamo i siloniani. Del resto che si vuole di piu? Il romanziere abruzzese (Fontamara) è stato un simbolo delle contraddizioni del novecento: laico e cattolico, comunista ma pentito, forse un “socialista di Dio”.
Il primo passo, s’è detto. Ma la strada per Tipperary, come dice la marcetta, è lunga e perigliosa, eppur bisogna andar.
Il paradosso e il neologismo sono un pò arditi. Ma qui si tratta di una piccola rivoluzione degli equilibri sociali e degli assetti politici. In ballo c’è il futuro della città.
E dunque i “carbonari” di via Silone, in prima battuta, hanno esaminato il possibile programma. E, visto che le casse comunali sono vicine allo zero, si sono limitati a due soli obiettivi precisi: il parcheggio a nord ( Rampa Zara) e la riqualificazione di Villa Potenza e di Sforzacosta. E questo è parlar chiaro. Nè fronzoli nè altro. “La giunta Meschini non lascia neppure l’argenteria” sottolinea Tacconi. “Per tutte le altre cose da fare bisognerà inventarsi progetti che coinvolgano l’Europa o Roma”.
Tutti d’accordo. Ma della cosa più importante non s’è parlato affatto. Ossia: chi potrà capeggiare il terzo polo? Chi, nel caso, potrebbe contrapporsi a Pistarelli o Carancini o Bianchini? E’ un argomento centrale, anche i bambini lo capiscono. Confessa Tacconi: “Tutti noi dovremmo fare un passo indietro”. Sottolinea Mosca: “Non abbiamo avuto il coraggio di parlare di questa cosa”.
Eppure il giocattolo di via Silone potrebbe rompersi di fronte a gelosie, veti, ripicche. Chiunque tra i “siloniani” potrebbe ambire a fare il candidato e il sindaco. Ma chi scegliere?
Avanziamo una congettura del tutto personale. E se qualcuno aspettasse Massimiliano Sport Bianchini? E’ un nome che andrebbe bene a tutti. Di più: trasversale, laico nella cosa pubblica, cattolico in privato, duttile come un politico provetto e consumato. Mettiamo il caso che MSB perda le primarie del 20 gennaio. Di fronte a lui lo scenario del terzo polo si aprirebbe d’un colpo. Pensateci.
E se Giulio Conti, nell’ambito dei suoi “straniamenti” politici, si offrisse “lui meme” di mettersi a capo del grande centro? Sappiamo che tra il vecchio nume della destra e Anna Menghi i rapporti si sono normalizzati. Ed anche questa è un’ipotesi del tutto personale.
Chissà…
La vicenda è in movimento, come si è detto. Macerata aspetta un 2010 migliore. E intanto, per un pò, si diverte a vedere la politica che è uscita dai suoi labirinti. Buon anno a tutti.
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Mi chiedo come mai sia possibile che un organizzazione, NON partitica NE politica, possa nella sua sede ospitare una riunione chiaramente di carattere politico-elettorale visto che, se non erro, tale tipo di riunioni NON sono affatto contemplate nel proprio Statuto……
A me sembra che il Laboratorio di Ignazio Silone, come con arguzia e precisione scrive Montali parlano della biografia del grande scrittore, non sia affatto un “centro” fatto da “opposti estremismi”, direi, anzi, ma scendo in poesia che è il mio campo,che tale Locus amoenus sia davvero fortemente parente della stessa poesia che, come se si sa ( e lo scrivo per chi non lo sapesse ed è bene che se lo rammenti ) si regge sulla legge del “contrasto” e dell’ossimoro ( chi non ricorda Montale- altra via in Macerata- il quale sosteneva che la poesia si “fonda su un ossimoro permanente”?). Detto questo, e sempre come critico in poesia ( per ora )vorrei aggiungere come contributo quanto segue: un testo poetico diventa unitario e pieno di senso, leggibile, memorabile, se l’ autore, quando passa alle varianti ( cioè rivede il testo la seconda o la terza volta) cancella, polisce, cambia, varia, abbelleisce, rende assonanti le eventuali asperità foniche, insomma produce un testo “nuovo” ma ” eccellente” rispetto laa “bozza” iniziale. Ma ogni verso è utile per il nuovo, nessuno va cassato, ma ne viene “limitata” l’asperità ( ad esempio, quanto leggiamo nel finale dell’Infinito ” così tra questa immensità si annega il pensier mio…era prima ” così tra questa infinità s’annega il pensier mio). A nessun critico è sfuggito che la “soluzione” migliore fosse appunto “immensità”, quella scelta, alla fine da Giacomo,proprio perchè questa parola rimanda ad assonanze interne con le “m” e “n” ricorrenti nelleparole di questi versi, dando una “musicalità” maggiore e più armonia all’intero testo.Molto si può imparare dalla critica di un testo, perchè il testo è una persona, così come lo è un autore che se vuole “entrare nel cuore della gente” ( Cavalcanti) deve fare rinuncie. L’umiltà dell’autore, in poesia, è centrale. Lui deve dire a se stesso: ” quanto ho scritto ieri,nell’impulso della mia emozione è bello, ma non è tutto. Rivedo tutti i versi, ma non li azzero, li muto, li rendo assonanti, altrimenti la mia poesia non entra nel cuore.La politica mi ha insegnato che, purtroppo,diventa duro fare esercizi di varianti, unirsi in un accordo armonico. Nella politica predomina o la gerarchia o l’eccesso di personalismo.A volte il secondo difetto ( che è generale) è presente anche nelle forme non direttamente partitiche. E questa seconda valutazione è triste.Auguri a Silone ( e a Montale).
A Cerasi volgio dire che non c’è stato nessun costo per la riunuone né per l’assoiazione né per il Comune ed è stata fatta lì per questioni di praticità, visto che la sede dell’UdC non è facilmente accessibile alla Menghi perchè, forse se lo dimentica, è portatrice di handicap. Come mai Cerasi non ha contestato l’uso improprio delle sedi delle Circoscrizioni da parte del PD per le sue primarie, che questo si ha avuto un costo per i maceratesi? Capisco che l’eventuale costituzione del terzo polo gli crea dei problemi, ma questo è solo un suo problema di gelosia.
E’ stata una riunione di veri maceratesi, nei volti emozionati ho visto Macerata tutta, erano presenti anche il Segretario Comunale Udc Paolo Cotognini forse la persona più in grado politico dei presenti e il Consigliere sempre Udc Andrea Beccacece. Guido, le braccia sono aperte: Silone è differente da Santa Dorotea, da San Ginesio, (o, è solo un problema di gradini?) Macerata deve, dobbiamo farla grande con le persone concrete e giuste e nei momenti giusti nel rispetto di chi tanti anni fa sono riusciti a dare una intoccabile immagine alla Dotta Atena delle Marche.
Caro Consigliere Munafò,
Comprendo benissimo la problematica riguardante la praticità della riunione.
Ciò non toglie che una sede di un’associazione è stata comunque utilizzata per scopi impropri.
Se si doveva trovare un luogo, per una riunione privata, sarebbe andato altresì benissimo l’utilizzo di una casa privata oppure l’utilizzo di una struttura pubbica previa richietsa.
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Per quanto riguarda l’eventuale costituzione di un terzo polo non mi crea alcun problema visto che dormo sonni tranquillissimi e non comprendo dove sia la gelosia, visto che non ho mai ambito alla poltrona.
Ma l’equazione politica, al di la dei soliti sorrisi di circostanza, è presto fatta.
Bianchini candidato Sindaco (perchè senza questo tassello al ballottaggio non ci si arriva) e Ballesi Presidente del Consigio e Tacconi Vicesindaco (o viceversa)….
…. Vista così la grande coalizione centrista non è altro che una spartizione Cencelli dele poltrone.
Più che il nuovo che avanza sembra il vcchissimo modello democristiano che si ricicla
Amico Gianfranco Cerasi, anch’io ho una grande foto Di Sandro Pertini nel mio studio di casa, per me è un vero punto di riferimento con il dovuto rispetto. Lui chiede sensaltro a tutti noi e in modo particolare a te un dibattito serio e costruttivo. Questa democrazia che lui con le sue battaglie ci ha dato, ci permette di riunirci in quelle istituzioni che sessanta anni e più di libertà e democrazia ci ha fatto godere. Inoltre ti assicuro che il sottoscritto non chiederà mai posti in eventuali Esecutivi di Giunte. Il mio modesto compito e quello di mettere insieme queste nuone generazioni, incoraggiarle nel gestire il proprio territorio come desiderava e c’è riuscito il nostro Pertini,La Pira e tanti altri. Anche tu non criticare sempre, vieni con noi e lavoriamo insieme per la nostra città che anche tu ami, fallo in modo diverso, questa è l’occasione giusta da prendere in fretta.
Fra i due litiganti (Pistarelli/Carancini) il terzo godrà????
In molti lo sperano….
Pierfrancesco Tasso
Tacconi, i pontificali lasciali al Vescovo, che li sa fare. E li sa anche incarnare. Il che non è poco.
Caro Placido,
il vecchissimo modello democristiano che si ricicla ha bisogno di comprimari che non è detto ci stiano. Oltretutto, basterebbe a quelli dell’UDC specchiarsi per scoprire che non hanno più il 40%… e almeno da venticinque anni!
Caro Cerasi non intendo risolvere i tuoi problemi individuali, anche perché mi chiedo cosa e chi rappresenti
Caro Dott. Mauro Montali,
mi spiace davvero molto che i suoi informatori non siano stati né precisi né sinceri, nel riportare i contenuti dell’incontro svoltosi ieri in Via Silone.
Ho partecipato alla riunione perché invitato espressamente da Ivano Tacconi, al fine di verificare un’ipotetica alleanza con la mia Lista e il mio gruppo in vista delle prossime elezioni comunali.
Non avendo preclusioni al dialogo con nessuno, essendo per di più la mia una lista civica, ho partecipato.
Contrariamente a quanto da lei riportato – evidentemente senza verificare con riscontri se si trattasse della verità, ma capisco la sua buona fede – in questo incontro di tutto si è parlato meno che di programmi: niente a proposito di parcheggi, niente a proposito di sostenibilità, niente a proposito di riqualificazione dei quartieri, niente di bilanci del Comune.
L’unico argomento di cui si è parlato è quello sul candidato sindaco: che a detta di Mosca non potrei essere io, in quanto mi assicura di non esserne capace (personalmente diffido di quelli troppo capaci; quelli, per intendersi che sanno stare di qua, di là e al centro, purché ci stiano).
In effetti, provenendo dal mondo del lavoro (faccio l’avvocato da trent’anni) e non avendo nessuna difficoltà a proseguire il mio lavoro qualora perdessi le elezioni (molti altri, invece, vivono di politica, come si sa…), potrei “non essere capace” di fare politica: aggiungo che in questo loro modo senza dubbio non sono capace. Reputo invece – col conforto dei molti che sostengono la mia candidatura – di essere capace di imprimere alle cose della politica un modo nuovo e totalmente inedito di affrontare i problemi: proprio perché, appunto, vengo dalla vita quotidiana lavorata e vissuta e non dagli uffici fumosi della partitica politica.
Come un pivellino, probabilmente, agli occhi di si muove da maestro nei corridoi delle formule e delle conte, abbiamo costituito dei gruppi di studio e formulato un programma concreto e fattibile, presentato già quasi due mesi fa alla cittadinanza, consultabile nel sito della mia Lista (www.comitatodiapason.com) e suscettibile di integrazioni, come già accaduto a proposito dei servizi sociali da parte dell’AFAM (Associazione Famiglie Malati di Alzheimer). Anche con il gruppo di “MaceraTiamo” abbiamo avuto un incontro concreto, che lascia molto ben presagire per il prosieguo. Segno che quando c’è la reale volontà di aiutare questa nostra città a rialzare la testa, è facile trovare seri punti d’accordo.
Rovesciando la storica domanda “Ballesi dove stava, fino ad oggi?”, vorrei chiedere proprio a questi signori: “Dove stavate voi, invece, mentre altri studiavano i problemi reali della città e mettevano nero su bianco un programma?”.
Tacconi propone di “fare un passo indietro” ma evita accuratamente di dare il buon esempio. Voglio semplificargli la riflessione: la Lista Ballesi andrà alle elezioni con il sottoscritto come candidato sindaco e con il proprio programma, a proposito del quale i suddetti non possono né aggiungere né togliere perché nella riunione di Via Silone, purtroppo, di tutto si è parlato meno che dei problemi della città.
ma proprio tu hai detto ieri che era meglio non parlare di programmi fin quando l’udc non avesse,per loro ragioni,confermato il 7 gennaio l’adesione a questo progetto? ed io ho solo spiegato a tutti quello che avevo affermato tempo fa ossia, niente di personale, ma solo perchè credo ti manchi un pò di esperienza. fortuna che c’erano varie persone…non sei un politico ma le bugie-politiche le hai già imparate..vado a lavorare..è meglio. maurizio mosca
Caro Ballesi ieri si è parlato del fatto che ci può essre un’occasione per costruire un terzo polo, non certo di candidature a Sindaco e su questo condivido il pensiero di Mosca (“momo”). Se poi pretendi di imporre la tua candidatura è un’altra cosa, ma sappi che il Comitato Menghi è disponibile al dialogo prima sui programmi e poi sula definizione di una figura di Sindaco compatibile con i programi condivisi, se poi, se non interpreto male il tuo intervento, ti vuoi imporre come condadidato sindaco, accomadati pure, ma senza di noi. A Tacconi gli riconosco il pregio che ha fatto una grande cosa riuscendo a riunire le possibili forze che potrebbero realizzare il terzo polo, ma nessuno ,escluso te, ha imposto candidature a Sindaco. Quindi chiarisci la tua posizione.
Carissimi Cerasi, Davoli. Ecco perchè Macerata non sarà mai città preculsore come Perugia, peccato, Voi continuate a flagellarvi aggrappati alle giacche di chi veramente desidera il rinnovamento politico e soprattutto strutturale del Capoluogo. Noi cerchiamo di fare il possibile non ci scoraggiamo di certo e andiamo avanti nell’impegno preso.
C’ero anch’io ma, a questo punto, mi sembra di essere stato ad un’altra riunione.
All’incontro di ieri Ballesi non ha affatto preteso la sua candidatura ma, al contrario, è stato posto un esplicito veto alla stessa da parte di Mosca: mi sembra un po’ diverso. Oltre tutto Ballesi non ha reagito alla provocazione proprio per lasciare aperta una trattativa a tutto campo. E’ stato un primo incontro assolutamente interlocutorio e del tutto privo di contenuti concreti, ma con accordi precisi che, puntualmente, sono stati immediatamente disattesi da Mosca e Tacconi. stamattina. Mi pare perfettamente comprensiubile la reazione di Ballesi DOPO l’articolo che stiamo commentando.
Mi chiedo, e chiedo a Munafò e alla Menghi, che tipo di attendibilità possiamo aspettarci da certi comportamenti di certi personaggi.
A questo punto, solo per verificare se abbiamo partecipato alla stessa riunione, chiedo ai presenti di rispondere alle seguenti domande:
– è vero o no che Mosca ha detto che Ballesi non può fare il sindaco?
– è vero o no che nessuno (neanche Ballesi) ha posto il problema della sua candidatura?
– è vero o no che non si è parlato, nei contenuti, del programma?
Concordo con Cerasi sul fatto che se questo è il metodo del cosiddetto terzo polo mi pare che non differisca affatto dagli altri due.
carissimo Bravi, Mosca ha semplicemente detto che tutti debbono fare due passi indietro per aprire le trattative e l’amico Ballesi è stato sempre zitto per tutta la riununione salvo esternare la sua posizione pubblicamente il giorno dopo. Se condividi la posizione di Cerasi non c’è nessun problema uscite dall’accordo nessuno vi tira per la giacca. Da parte nostra continuiamo costruttivamente il rapporto con l’UDC e Mosca. Non so se ti rendi conto che siete voi a creare immediatatamente problemi e questo, consentimi, non ci va bene. Se ci tenete tanto a candidare per forza Ballesi come sindaco fatelo, ma da soli. Nessuno nella riunione ha posto veti a nessuno, siete stati voi il giorno dopo ad esternare “imposizioni” o presunte tali. Concludo, non potete essre certo voi a mettere i bastoni tra le ruote alla possibile costituzione del terzo polo e questo deve essere chiaro.
Caro Munafò se tu vuoi negare che sia stato ESPLICITAMENTE affermato nella riunione che, testuale;:”Ballesi non è capace di fare il sindaco”, allora la politica non c’entra più niente: sei semplicemente o bugiardo o disattento.
Mi dispiace ma se il buongiorno di vede dal mattino…
@ Gentilissimo Tacconi,
come avevo avuto modo già di risponderle ringrazio per la sua “apertura di credito” ma sono più le differenze che ci dividono che le similitudini che ci avvicinano.
Prendo atto della sua non volontà di ricoprire incrichi amministrativi successivamente alle elezioni amministrative e sono certo che, una volta che la sua parola è stata data, lei non intenderà rimangiarsela.
@ Cordialissimo Consigliere Munafò,
Non le ho mai chiesto di risolvere alcuno dei miei problemi personali, anche perchè di problemi (ringraziando Iddio, toccando ferro e facendo le corna agli invidiosi) non ne ho è comunque, in caso di eventuali problemi, avrei fortemente dubitato che lei sarebbe mai stato capace di risolverne anche uno piccolo..
Per quanto riguarda la sua riterata richiesta (avanzata più volte su Cronache Maceratesi) di sapere chi e cosa rappresento (questo si che sembra un problema che l’angoscia, in modo direi quasi patologico direi e che rischia di tradursi in una pericolosa fissa, se non subito adeguatamente diagnosticato e curato) la posso tranquillizzare, fin da subito (visto che mi sono proprio adesso guardato attorno), assicurandole (se vuole anche con un affidavit legale) che dietro a me non ci sono i massoni, ne gli UFO, ne i costruttori, ne i tre porcellini e nemmeno la criminalità organizzata.
Comprendo altresì che lei, che (mi è stato detto) ha un background costruito su credere-ubbidire-combattere, non concepisce come si possa essere progressista e riformatore e avere la capacità di criticare non solo gli avversari ma anche gli alleati.
Chiamasi questo “spirito libero”; spirito che, evidentemente, nella sua palestra politica govanile è stato completamente assente.
Io rappresento soltanto me stesso ed alcune idee, uno delle quali (Parcheggio Rampa Zara) mi pare che in passato sia stata saccheggiata un pò da tutti, anche dalla sua LC.
Proprio vero che a volte i voti andrebbero pesati e non semplicemente contati.
Troppi galli a cantare non si fa mai giorno!
Caro Tacconi,
ti ringrazio per la stima che riponi in me, credendo che da me dipenda il mancato sviluppo di Macerata: la trovo un’idea fantastica. Non faccio politica attiva, non mi candido da nessuna parte, scrivo poesia e insegno italiano ad extracomunitari. Ossia, tutte cose per le quali non sapevo di avere tutto questo deterrente sui destini della polis.
Tuttavia, se me lo dici, comincio a crederci. Però posso certamente tranquillizzarti su due aspetti: 1) non mi flagello; 2) non mi aggrappo alla giacca di nessuno; semmai alla fiacca per causa della quale da secoli Macerata attende (invano) una storia diversa.
Infine, vorrei credere che si sta lavorando per un progetto nuovo, anche se mi chiedo quanto sia credibile che lo incarni tu (che fai politica dal dopoguerra e sei da sempre consigliere comunale) e non Cotognini, ad esempio, che – peraltro – è segretario cittadino dell’UDC.
Sia chiaro: non sono mai stato un fautore del giovanilismo a tutti i costi. Tutt’altro. Però non sono io che parlo di rinnovamento: sei tu.
Vorrei poi, col cuore in mano, per un gap che è a tutto campo e investe tutti i settori della nostra quotidianità, chiederti: mi spieghi come mai i giovani (e poi Cotognini ha la mia età, tanto giovane non è più nemmeno lui) non riescono mai a trovare un modo e uno spazio per incarnare una storia in prima persona? Quanti secoli deve durare, questo benedetto ricambio generazionale? In prossimità della nostra pensione di vecchiaia riusciremo a dire la nostra pure noi, o ancora saremo alla sequela di qualche longevissimo caposquadra?
Vedi bene, dunque, che il mio è un problema di tipo storico-critico o sociologico, se preferisci. La politica – meno che mai quella maceratese – è solo il pre-testo utile a dire.
Quanto invece al buonismo di ritorno che metti in tutti gli interventi – sia pure con l’enfasi buona che ti riconosco e che in fondo ti caratterizza (del tipo Pertini, Ciaffi e i contadini nel dopoguerra, volemose bbene, etc.) – li trovo un po’ anacronistici, nel tempo del nuovo ordine mondiale che incombe, con la gente che si suicida per un senso esistenziale che non trova, etc.
In conclusione, cioè, sono convinto che il “nuovo” si cominci a costruire fuori dal politichese come pure fuori dal comizio in piazza. Siamo talmente pochi, a Macerata… parliamoci semplicemente. Non pensi che venga meglio per tutti?
Per il caro Cerasi che debbo dirle si qualifica da solo.
Per il carissimo Bravi, Mosca ha detto che Ballesi non poteva fare il Sindaco mancando di esperienza amministrativa in un contesto molto più ampio. Ma ti ripeto a maggior chiarezza: state mettendo i bastoni tra le ruote di un costruendo accordo e questo non ci garba. Ad ulteriore chiarezza se volete per forza di cose Ballesi come sindaco fatelo pure, ma dasoli!! Noi siamo interessati a costruire un rapporto con le altre forze politiche sulla base di un programma preliminare condiviso e sulla definizione di una candidatura a Sindaco in grado di realizzarlo.
Se possibile basta con le polemiche. Auguro a tutti un Buon Anno 2010
Invito accolto, caro Ivano: tanti cari auguri anche a te e a tutti gli altri amici. Buona fine e miglior principio 2010!
Devo ammettere che provo una certa simpatia per Maurizio Mosca. Dicono che la simpatia in politica è poca cosa. Quella poca cosa, però, a volte riesce a colmare vuoti che proprio la politica non riesce a riempire. Oggi lo immagino un pò triste, ma, ne sono certo, non lo rimarrà a lungo. Perchè nonostante tutto, nonostanti tutti e nonostante le difficoltà dei costruttori. Nonostante le impari forze tra chi tesse e chi strappa, il mondo inevitabilmente è dalla parte degli uomini di buona volontà e quì ci metto anche Munafò e Tacconi. A tutti voglio augurare un 2010 ricco di soddisfazioni, ma a qualcuno voglio pure ricordare Rino Gaetano, poeta semplice e in quanto semplice, mai banale e sempre attuale.
Chi vive in baracca, chi suda il salario
chi ama l’amore e i sogni di gloria
chi ruba pensioni, chi ha scarsa memoria
Chi mangia una volta, chi tira al bersaglio
chi vuole l’aumento, chi gioca a Sanremo
chi porta gli occhiali, chi va sotto un treno
Chi ama la zia chi va a Porta Pia
chi trova scontato, chi come ha trovato
Ma il cielo è sempre più blu
ma il cielo è sempre più blu…
Chi sogna i milioni, chi gioca d’azzardo
chi gioca coi fili chi ha fatto l’indiano
chi fa il contadino, chi spazza i cortili
chi ruba, chi lotta, chi ha fatto la spia
na na na na na na na na na
Ma il cielo è sempre più blu
ma il cielo è sempre più blu
Chi è assunto alla Zecca, chi ha fatto cilecca
chi ha crisi interiori, chi scava nei cuori
chi legge la mano, chi regna sovrano
chi suda, chi lotta, chi mangia una volta
chi gli manca la casa, chi vive da solo
chi prende assai poco, chi gioca col fuoco
chi vive in Calabria, chi vive d’amore
chi ha fatto la guerra, chi prende i sessanta
chi arriva agli ottanta, chi muore al lavoro
Ma il cielo è sempre più blu
ma il cielo è sempre più blu
ma il cielo è sempre più blu
Chi è assicurato, chi è stato multato
chi possiede ed è avuto, chi va in farmacia
chi è morto di invidia o di gelosia
chi ha torto o ragione,chi è Napoleone
chi grida “al ladro!”, chi ha l’antifurto
chi ha fatto un bel quadro, chi scrive sui muri
chi reagisce d’istinto, chi ha perso, chi ha vinto
chi mangia una volta,chi vuole l’aumento
chi cambia la barca felice e contento
chi come ha trovato,chi tutto sommato
chi sogna i milioni, chi gioca d’azzardo
chi parte per Beirut e ha in tasca un miliardo
chi è stato multato, chi odia i terroni
chi canta Prévert, chi copia Baglioni
chi fa il contadino, chi ha fatto la spia
chi è morto d’invidia o di gelosia
chi legge la mano, chi vende amuleti
chi scrive poesie, chi tira le reti
chi mangia patate, chi beve un bicchiere
chi solo ogni tanto, chi tutte le sere
Ma il cielo è sempre più blu
ma il cielo è sempre più blu
🙂
Ma cos`e`? il nuovo consmari?
OH my god that`shit…………………..
dimenticavo.Auguri a tutti.
Per Gianluca Gelsomino;se ricordi, sempre dello stesso autore, NUN TE REGGE PIU e` molto adatta alla situzione
Semmai questa, di Alessandra Amoroso
Estranei a cominciare da ieri 🙂
http://www.youtube.com/watch?v=nucsv4om_YU
Ops… Estranei a partire da ieri
Per Gianluca Gelsomino: attinente.
Grazie a te ho scoperto una nuova voce, veramente bella.Scusami ma io vivo a Londra e non avevo mai ascoltato questa cantante.
Auguri di buon anno.
E’ brava, la Amoroso: il clone al femminile di Marco Masini (fateci caso).
@ filippo
spero sia questa un’altra tua rubrica umoristica sulla politica Maceratese, se invece doveva essere una cosa serie allora mi viene da piangere……….. Buon anno!!!
Mi piacerebbe sapere cosa vuole dire per questi grandi “conoscitori” della politica “saper fare il sindaco”. Per tanti anni i cittadini sono stati tenuti fuori dalle “cariche politiche” perchè convinti di non essere all’altezza di quel ruolo. E’ successo purtroppo, e la nostra città ne è testimonianza, che quei ruoli siano stati ricoperti da incompetenti che nella vita non sanno probabilmente far altro che cercare clientele. CHE I TANTI CITTADINI CHE LEGGONO QUESTE PAGINE ABBIAMO UN MOTO DI RABBIA e dimostrino di essere nettamente superiori a questi “professionisti della poltrona”. Il sindaco è un coordinatore di persone che debbono essere scelte in base alle competenze e non alle correnti di partito; finchè non invertiremo questa tendenza ci ritroveremo ad amministrare la città personaggi che NON possono migliorare la qualità della nostra vita…non per cattiveria, per semplice incapacità!
@ Maurizio
Figurati se un minomane impunito e impenitente come me (ascolto la signora Mazzini con tenace ed ostinata fedeltà dal 1973); uno che da Mina si è spostato (o per meglio dire stabilmente e febbrilmente allargato) in territori vocalist firmati Sarah Vaughan, Billie Holiday, Carmen McRae, Mercedes Sosa, Mildred Bailey, Blossom Dearie, Ella Fitzgerald, Dalida, Edith Piaf, Julie London, Stacey Kent, Jimmy Scott, etc.; ecco, figurati se posso equiparare la Amoroso alle voci qui sopra!
Però è vero che la Amoroso è brava: è intonata, ha tecnica. Non ha cuore, non ha genio, però è brava. Non è un’artista, però è un’ottima artigiana. Del resto, una che somiglia specularmente a Marco Masini…
@Roberto
Per l’ennesima volta sono totalmente d’accordo con te. Ma anche nel caso dei competenti – e dei competentissimi (non dimentichiamoci che in consiglio siede anche un ex-sottosegretario di un ministero, parlamentare per molte legislature) – il problema rimane nelle intenzioni di ognuno. C’è chi vuole perseguire un ideale duro e puro (può essere il caso di Pellegrino Rossi, il ministro pontificio che per mancanza di duttilità finì per scontentare tutti e venne ammazzato…), chi intende la politica come un comitato d’affari in cui chiamare babbo chiunque lo permetta, e chi – pur integerrimo e fedele ai propri dettami etico-morali – non disprezza l’incontro con chi, sia pure da strade differenti, ha a cuore gli stessi ideali, i medesimi convincimenti. E’ l’idea del “coordinatore” che tu sottolinei e che appoggio in pieno. Un coordinatore che coordina, politicamente nel senso alto del termine, competenze professionali e specifiche. Evitando con cura le camarille dei retrobottega.
E’ vero – debbo amaramente rendermene conto una volta di più – che i politici di professione (o di professionismo…) persistono nelle loro grandi manovre; dimostrando peraltro di saperci fare se, come succede da quando siamo in democrazia, le elezioni poi – nel bene e nel male – riescono sempre e comunque a vincerle.
Però è anche vero che ogni volta di più mi ricordo perché io non faccio politica attiva e non ho intenzione alcuna di farla; e temo che, come me, il numero di stufi, abbottati, scazzati, spanti e franti, sia in drammatico aumento. Con buona soddisfazione degli addetti ai lavori, che possono così continuare indisturbati il loro gioco dell’oca.
Non nego, ovviamente, che sarebbe bellissimo se la politica dei programmi reali – di cui tu fai parte attiva, insieme a pochissimi altri (diciamo un paio) – andasse in porto a Macerata.
Pensa, l’ha detto pure il Papa oggi all’Angelus: le amministrazioni locali, non solo nazionali, devono cambiare mentalità e stile di vita per la salvaguardia dell’ambiente.
Con buona pace dei parcheggisti rampazariani degli ultimi venticinque minuti ed altrettanta pace dei teorici della sociologia politica applicata.
La lista di cittadinanza Maceratiamo non è stata invita all’incontro di via Silone (visto il livello ed il risultato, ve ne siamo profondamente grati): non siamo stati ritenuti degni di sedere al tavolo degli “esperti”, o forse il fatto di non avere espresso il ns. candidato sindaco costituisce colpa grave che cercheremo di espiare rapidamente.
Il fatto di non esserci stati, anzichè sminuire il nostro ruolo, lo rafforza profondamente confermando che siamo l’unica novità nella vita politica maceratase, senza nessuna presunzione, anche per il metodo di lavoro che ci siamo dati. Siamo un gruppo di cittadini, non nasciamo intorno ad un leader, ma lo esprimeremo, non rappresentiamo nessun potere se non quello delle persone come noi, che stufi dei partiti, si rimboccano le maniche per la nostra città e per dar voce alla gente comune stanca e sfiduciata….secondo noi la maggioranza dei maceratesi! Buon anno a tutti.
La sede dell’AMNIL a Macerata si trova in via Prezzolini 19 : per la precisione !!!!!
Ne consegue che i partecipanti potrebbero dar vita ad una corrente di pensiero dei Prezzoliniani o dei Prezzolati : la qual cosa potrebbe essere meno sciocca , come precisazione , di quanto superficialmente possa apparire .
Detto ciò , avevo iniziato a leggere l’articolo con un certo interesse e curiosità .
Quando ho cominciato a leggere i commenti , particolarmente quello degli stessi partecipanti , ho prima
Ma che bella lezione di scontato populismo da esponenti della cosiddetta lista maceratatiamo. Ricordo a questi esponenti che l’incontro è avvenuto per iniziativa del Consigliere Tacconi che come altri da decenni è impegnato a migliorare la vita della nostra Città, mentre i nuovi puritani se ne stavano intanati nelle loro case votando anche il potere cosiddetto costituito rappresentato dal centro sinistra di Meschini. Per favore lasciate perdere il neo puritanesimo e se volete dialogate come facciamo noi del Comitato Anna Menghi con chi ha veramente a cuore il bene della città, fatelo senza imporre ideologismi scontati basati solamente per fare effetto sui maceratesi e senza rendersi conto della reale situazione in cui versa la nostra Città. Per inciso se eravamo a caccia di poltrone noi del Comitato Anna Menghi potevamo tranquillamente governare all’epoca accettando quei compromessi che non ritenevamo possibili assumendoci tutte le responsabilità, e viu neo puritani di maceratatiamo dove eravate, quando parlavamo di CONSMARI, di Lottizzazioni selvagge, di incarichi professionali, di viabilità, di case da dare a chi non è in grado di acquitarle? Eravate nelle vostre case ben riscaldate e ora pontificate dopo dieci anni e più a darci a bere cosa? Che avete scoperto l’america?
segue : stavo dicendo che prima ho avuto un sentimento di stupore poi di stizza .
Non è possibile partecipare ad una riunione piuttosto ristretta e riservata e immediatamente dopo andare su una ” pubblica piazza ” a dire tutto ciò che è stato detto .
Un pò di riservatezza , un pò di stile , un pò di pudore .
In fondo è scontato che diverse persone che si incontrano partendo da posizioni diverse possano esprimere opinioni diverse ; anche contrapposte .
Non concedersi neanche il tempo di una o più successive occasioni per chiarirsi , cercare di capire , approfondire le problematiche dal momento che tutti inizialmente siete partiti con l’intento di fare qualcosa per la città di Macerata .
Senza offesa per nessuno : più che “tanti galli a cantare” mi è venuta in mente ( non a caso ) la canzone di Battiato – Bandiera Bianca – quando ad un certo punto dice : quante stupide galline che si azzuffano per niente !
@ in risposta (l’ultima) a Placido Munafò:
Crediamo di esprimere sempre con educazione e rispetto le nostre idee e gli attacchi di Munafò sono invece spesso pesanti ed inopportuni.
Personalmente ho più volte affermato che la lista Menghi, per la quale lavorai alle politiche giovanili nel 2000, ha sempre mostrato coerenza ed opposizione seria.
La cosa che che non amo del comitato Menghi, e loro lo sanno, è l’accentramento dell’attenzione su 2 personaggi anzichè su di un gruppo.
Non abbiamo scoperto l’America, abbiamo invece deciso di passare dall’associazionismo solidale ad un tentativo di Lista di Cittadinanza che cerchi di portare a Macerata quello che in tante città già esiste: una gestione etica, solidale e sostenibile.
Che Placido si plachi perchè solo dialogando si potrà far uscire questa città dal torpore.
http://www.maceratiamo.it
Caro Cherubini ti rispondo sinteticamente dicendoti che dimostri quello che sei, Credo di aver già detto in piena libertà quello che penso anche perchè me lo posso permettere, ma di certo ti dico che non posso avere lezioni da chi per anni è rimasto al calduccio della propria casa avallando il potere costituito e oggi si erge a cavaliere del nuovo . Libero di farlo per carità, ma parliamo di cose serie per favore e non di ideologismi sensa senso.
Questo sarebbe il GRANDE CENTRO, e cioè il terzo polo che tutti i maceratesi aspettavano? Mi sembra invece che stanno cercando di riesumare la parte peggiore della vecchia DC e qualche reduce nostalgico delle vecchie correnti ciaffiane e tambroniane vuol far mangiare questo pancottone agli affamati elettori maceratesi, Macerata avrà sicuramente bisogno di cambiare ma pensate che siano tutti così stupidi da prendere sul serio questa carnevalata mi sembra veramente esagerato, smettetela di insultare chi non la pensa come voi e cercate di essere seri.
In effetti, più che un GRANDE CENTRO, per il momento è un… GRANDE CONTRO !!!
😉
Però, rispetto ai pesci in barile di tradizione, preferisco gente come Munafò e Ballesi, che possono anche fare un passo indietro; ma prima ne hanno fatto uno avanti, firmandolo con nome e cognome. E questo – indipendentemente dagli schieramenti o dai posizionamenti – è di suo “un grande centro” nel bersaglio delle abitudini della politica di mestiere.
Resto convinto della mia tesi: è necessario accordare le diversità.Se poi si chiama centro o altro, è semplice ironia filologica.C’è il rischio, storico, e faccio l’esempio dei commercianti che si lamentano da un trentennio, che nulla si faccia. Infatti, perchè chi si lamenta ( i commercianti nel caso citato) non si sono mai messi in accordo? Avrebbero potuto farlo, con uomini e mezzi ingenti. Consiglio agli amici di via Silone ( ma non sono ironico) di essere più riservati, anche se ci sono differenze e valutazioni non totalmente condivise.
Tra malati di eccessivo protagonismo, consiglieri che spesso votano con la maggioranza ed altri che attendono di sapere cosa fare quando qualcuno glielo dice da Ancona…. Una minoranza così chiunque amministrazione vorrebbe averla per avere la certezza di poter essere maggioranza per sempre.
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Non a caso nel 2005 quasi il 60% diede la fiducia a questo Sindaco (anche perchè dall’altra parte c’era il vuoto assoluto).
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@ Caro Guido,
Il centro storico è stato lasciato decadere per un semplicissimo motivo di statistica: circa 2.000 votanti e circa 1.000 voti di quà e 1.000 di là ad ogni elezione.
Amministrative, politiche, europee gli abitanti del Centro grosso modo votano sempre 50% e 50% sia chesi faccia una politica per il Centro Storico sia che NON si faccia.
Per cui meglio “investire” in altri quartieri dove i voti che si prendono sono di più e potrebbero scendere senza adeguate delibere…..
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@Filippo
Capisco che noi italiani vogliamo, a tutti i costi, essere originali.
Ma il centro (politico) esiste oramai quasi solo da noi.
Nelle altre democrazie i gruppi sono di centro-destra o di centro-sinistra (ed ali estreme: destra/sinistra); solo da noi continua ad esistere politicamente un centro che non ha senso politicamente di esistere…..Se non quello di fare il mercato delle vacche ad ogni elezione per correre ad occupare (sempre per il “bene supremo” della Nazione, della Regione, della Provincia o del Comune) le poltrone assieme a chi gli offre di più o assieme a chi il centro pensa possa essere il vincente.
beh, tanto anacronistico e antistorico non dev’essere, il centro, se tutti si accapigliano per spostarcisi…
@Filippo
Ci si spostano perchè è una nebulosa politica informe, perchè c’è dentro tutto e il contrario di tutto, perchè senza battersi troppo il petto ci si ricicla facilmente, perchè non essendo tutto-e-niente riesce più facile abbindolare gli elettori quando sei a caccia di voti….
Ha ragione Nazareno, la sede dell’Anmil si trova in via Prezzolini.
La riunione si è tenuta nella sede dell’Anmic (Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi Civili) in via Silone.
Ci scusiamo con l’Anmil per l’errore.
A parte le esternazioni dei neo-presunti purutani, tanto per essere chiari e non prendere in giro nessuno per fare il Sindaco (soprattutto) o l’assessore, o il consigliere comunqale bisagna avere le mani libere e avere un pò di buon senso. Regola elementare e apparentemente scontata, ma chi può garantire questi requisiti elementari? Ai Cittadini la parola, anzi il voto.
Sembrerebe che gli estemporanei quanto effimeri e nello stesso tempo eterni rappresentanti delle liste civiche siano ormai afflitti dal morbo della partitocrazia: consiglieri a vita. Ci vogliono forse corsi di formazione professionale per ottenere un diploma che garantisca le candidatura a primo cittadino? Non mi pare che il Berluska sia arrivato alla Presidenza del Consiglio dopo un duro iter amministrativo iniziato come rappresentante di circoscrizione, consigliere del Comune di Milano, assessore ecc.. Anche perché Berlusconi non aveva bisogno del gettone di presenza, delle indennità di assessore o di garantirsi la pensione di consigliere regionale per vivere. Purtroppo la politica nostrana è diventata una sorta di associazione simile al IDCS (Istituto diocesano sostentamento del clero). Insomma non c’è molto da sperare da chi va più per prendere che per dare. Destra o sinistra fa lo stesso. Pertanto sono sicuro che i Maceratesi si risparmieranno di partecipare a queste bagatella elettorale alimentata da quei consiglieri che solo ora si accorgono di non aver prodotto nulla di buono per la nostra città.
@ per interloquire con Gabor:
Carissimo Gabor, MaceraTiAmo darà presto un segnale opposto e spero che il suo giudizio sulla nostra LISTA DI CITTADINANZA non si uniformi a quello dato sulle liste civiche. Crediamo infatti che il candidato sindaco debba venire dalla società civile e debba avere OTTIME QUALITA’ DI ORGANIZZATORE, un IMPEGNO SOCIALE INDISCUTIBILE..una vita cioè che descriva l’uomo.
Per Gabor: non so se la sua affermazione sul “diploma da primo cittadino era ironica o meno”. Il mio pensiero è che la politica, prima di farla, va compresa. In ogni ambito essa tenda ad agire. Successivamente, per non restarne vittime o inermi spettatori, va esternata. Questo processo però deve necessariamente prevedere un iter di esperienza, partendo dalle associazioni politiche giovanili, e gradualmente passando per i vari ruoii istituzionali della politica, locale e non. Fare politica senza aver compiuto un cammino dietro è un po come buttarsi in mare aperto senza saper nuotare. Il fatto che in Italia ci sia gente anche al Parlamento che si è “conquistata” il posto pur essendo privi di gavetta è un orrore.
Se i giovani non contano niente, se i giovani non fanno politica, se i giovani si curano soltanto di “politiche giovanili” (che so in buona parte fesserie sotto il controllo di altri) non ci si può lamentare che del 30% dei non elettori, sicuramente una buona metà è composta da ragazzi.
Quindi, necessariamente, serve il cosiddetto “diploma da primo cittadino”: è un diploma che deriva da un percorso, parte dai livelli giovanili e si conclude, tappa dopo tappa, progressivamente sino alle soglie del Comune, poi in Sala Consiliare, e via via con i vari ruoli. E per far funzionare il meccanismo ogni tanto (spesso) serve un piccolo ricambio generazionale.
Tutto questo che ho detto vale se basiamo ogni ragionamento sul merito, ma questa è un altra storia….
Tornando all’argomento dell’articolo: le liste civiche sono teoricamente le più lontane da criteri partitici e più vicine ai bisogni reali. Non schierandosi, restano anche più snelle a livello di pensiero. Per questo motivo non possono che starmi simpatiche, specie se ideologicamente variegate come è questa. Ma almeno in questo caso c’è stata un po una caduta di stile: ok la riunione, ma i responsi dell’incontro dovrebbero essere esternati soltanto quando sono certi e coordinati (perchè un accordo scoordinato, dove ognuno parla e ritratta, non è molto edificante per chi poi dovrà votare). Ok il fatto che si parli di progetti e che ci sia dibattito, ma per amore degli elettori limitate la diatriba sulle poltrone a qualche riunione ad oltranza.
Per Accattoli: ritengo che molto spesso siamo governati da coloro che dovrebbero essere governati. Il Sindaco ideate dovrebbe avere una grande energia fisica e molto buon senso, soprattutto civico. Ecco perchè sono da sempre dalla parte dei giovani.
Ritengo che l’UDC debba decidere, no nel senso che il Comitato Menghi aspetti questo partito per decidere, ma nel senso che forse alcuni suoi esponenti provinciali pensono di favorire il PdL sulla pelle degli altri. Detto questo ricordo che anhe se ci presentiamo da soli, e la cosa non ci spaventa affatto, probabilmente il Pdl perde comunque. Se si vuole fare il terzo polo bene, discutiamo di programmi e poi del sindaco, in caso contrario, ovverro che l’UDC si presenti da solo sperando così di conciliare la sua appartenenza al governo di centro destra provinciale e al centro sinistra per il governo della regione, noi andremo diritti per la nostra strada poi gli elettori decideranno. Sia chiaro non stiamo elemosinando allenze crediamo che se queste si possono costruire su fatti concreti bene , altrimenti va bene lo stesso.
Ha ragione Sig. Munafò, il Pdl siccome è il primo partito, non deve presentare un suo candidato e neanche il suo simbolo su nessuna lista, tanto perde, come farebbero a spiegarlo ai loro elettori? le voglio fare una domanda, chi è secondo lei il grande partito o lista forte di un grandissimo consenso popolare acquisito che invece può fare questo senza il PDL per rovesciare l’attuale giunta?
Si ricordi che stanno correndo dei sondaggi in città che dicono che la stragrande maggioranza dei maceratesi vuole un cambiamento.
Faccia molta attenzione la sua liste e altre che concordano sulla volontà di questo cambiamento di non riconsegnare la città agli stessi di oggi.
Le sarebbe veramente difficile giustificarsi dopo, la città questa volta non ve lo perdonerà mai. Si ricordi che LA GATTA FURIOSA PARTORISCE SEMPRE FIGLI CECHI.
Mi pedoni se mi sono permesso, non è polemica la mia ma vuole solo aprire una riflessione, la stimo e buon lavoro.
La ringrazio per la stima Maurizio, mi fa sempre piacere anche perché noi facciamo politica disinteressatamente. Per quanto rigurda il cambiamento tanto, pare, voluto dai maceratesi non è certo il Pdl e tantomeno il PD a rappresentarlo. Infatti, basta ricordare che il centro destra presentò una mozione in cui chiedeva all’aministrazione Meschini di porre rimedio alla opposizione del Comitato Menghi solo perchè, secondo loro, non faceva lavorare la Giunta di centro sinistra. Noi in questi ultimi 10 anni ci siamo assunti la responsabilità, da soli, di fare l’opposizione, siamo disponibili oggi a parlare con tutti di progetti per la cità in termini realistici e concreti, progetti in grado di fare quella svolta che nel 1999 è stata impedita all’amministrazione Menghi e che ha visto alleati il centro sinsitra e il centro destra. Non dimentichiamo che il centro sinistra e il centro destra sono due facce della stessa medaglia. Noi abbiamo lottato e continieremo a farlo per dare una svolta a Macerata, ma questa ovviamente non può che non passare al vaglio degli elettori che 5 anni fa hanno a larga maggioranza confermato il sindaco Meschini.
Su questa sua analisi invece non sono d’accordo, bisogna guardare avanti senza ripetere gli errori del passato e senza rancori.
Il PDL deve giocare la sua partita con il suo uomo migliore e secondo me Fabio Pistarelli è la migliore candidature del PDL maceratese, ha fatto una scelta corraggiosa mettendosi in gioco in prima persona, se invece rimaneva in regione aveva una rielezione sicura e sarebbe stato massacrato proprio per non essersi esposto in prima persona a Macerata.
Quindi fino a quì sempre secondo me nulla da eccepire e tanto di cappello, poi ci sono i problemi maceratesi su cui non è mia competenza entrare nel merito, ma voglio dire a gente onesta e rispettabile come lei, che nulla a che fare con la sinistra e le sue lobby, che deve giocare una partita per vincere e lasci perdere le fantasie centriste l’UDC è allo sbando e può solo fare alleanze o a destra o a sinistra, ma non può pilotare nessun cambiamento, tantomeno cercando insalate miste………………., Quindi chi non vuole fare alleanze con la sinistra o non vuole fare delle liste o cordate per POI trattare ai ballottaggi con la destra o la sinistra a secondo di come converrà di più, deve fare una scelta elettorale e di programma chiara adesso, fare un’alleanza forte che convinca gli elettori con una scelta trasparente e non con gli inciuci dell’ultima ora.
Se Macerata vorrà cambiare non lo può fare senza il PDL e io darò il mio contributo perchè questo accada, mi prendo il mio impegno, è giunto il momento che tutti facciano la loro parte, nella campagna elettorale di Anna come sindaco anch’io diedi il mio contributo e spero che si ricucino gli strappi. Macerata cambierà perchè la città lo vuole.
Altrimenti sempre con tanta stima, che vinca il migliore!!!!!!
Cari tutti,
non mi piace parlare al passato, ma bisogna conoscerlo per costruire il futuro su basi solide!
Ho fatto il Sindaco di questa città per 18 mesi lasciando a Macerata opere e non chiacchere che non temono confronti con le realizzazioni di 10 anni di centro sinistra!
Ogni tanto in consiglio chiedevo sia alla destra che alla sinistra che cosa sarebbe successo se fossi stata io p.es. a lasciare la città per 4 annni senza una piscina! SILENZIO!
La politica di destra e di sinistra d’accordo mi ha mandato a casa insultando la mia persona, solo perchè, fino alla fine, mi sono battuta per fare gli interessi della città!
Non mi sono pianta addosso, nè ho preteso scuse da nessuno, mi sono rimboccata le maniche, insieme a tanti amici, che ringrazio, per fare la prima lista civica di Macerata che ha fatto l’opposizione al centro sinistra in maniera costruttiva, quando il centro destra voleva impedircelo, e per questo siamo dovuti ricorrere ad un avvocato, come già Placido ha spiegato!
Non basta, solo qualche mese fa il Pdl del comune ha fatto fatica a votare una mozione fatta insieme all’UDC per le piogge in galleria, e non dico altro!
Non ho mai chiuso la porta in faccia a nessuno, ma il confronto o è vero oppure è prevaricazione che personalmente non sopporto!
Oggi chiedo rispetto per le tante donne e uomini maceratesi, che non hanno voce, che sono fuori dai giochi, che in questi anni abbiamo cercato di rappresentare e che non hanno perso la speranza che le cose possano cambiare, non con battute o semplici polemiche magari sulla stampa, ma solo costruendo giorno per giorno, con fatica e amore!
E’ stata molto dura in questi dieci anni, inutile nasconderlo, ma ringraziando il Signore oggi siamo qua a sostenere ancora la necessità di un cambiamento di cui sempre siamo stati portatori sani!
Non vogliamo prevaricare nessuno, siamo umili, ma non lasceremo certo passare che ci sia chi si improvvisi salvatore della Patria, quando non ha le carte in regola!
Per questo lavoreremo fino alla fine, convinti come siamo che di questo Macerata abbia bisogno!
Auguri a tutti!!
Anna
Mi associo totalmente ad Anna e a Placido. Le cose sono andate proprio così.
Filippo sappiamo tutti che fino ad oggi le cose non andate male ma non per questo non bisogna cercare di cambiare, stimo moltissimo sia Anna Menghi che il sig. Munafò, inutile negarlo questo stà diventando un gatto che si morde la coda, in non sono un politico ma conosco purtroppo le regole, con questo ragionamento Berlusconi dopo essere caduto per colpa della Lega nel suo primo governo mi pare, non avrebbe più potuto ne trattare ne fare un nuovo governo con Bossi. Oggi sono alleati di ferro. Questi vecchi rancori in politica non funzionano e neanche nella vita di tutti i giorni. Comunque è giusto che ognuno segua il proprio istinto e il suo credo. Mi mettono sempre molta paura le persone che non sbagliano mai e soprattutto quelle che non transigono.
Tra l’altro, tra quelli che buttarono giù Anna c’erano pure quelli dell’Udc.
Invece vorrei chiedere – se qualcuno lo sa – a chi è che è venuta la brillante idea di mettere lampioni di luce arancione in Viale Trieste: sembrano lampade votive…
Per Filippo Davòli, quando F.I.- A.N. firmarono insieme alla Sinistra, 33 adesioni su 40 consiglieri comunali per interompere la Giunta di Centro Destra guidata dalla Dott.ssa Anna Menghi, l’UDC non firmò proprio nulla il sottoscritto si adoperò per non far terminare questa esperienza amministrativa dopo i disastri della Giunta Maulo che modifico il tracciato della strada Nord. Caro Davòli feci personalmente molti viaggi a Roma (a mie spese) per trovare aiuti per far calmare i giovani consiglieri di F.I. e A.N. involontariamente ingenui guidati dai poteri forti della città.Il Presidente del Consiglio Comunale l’Udc Massimo Pizzichini fu denunciato alla Procura della Repubblica, mentre io personalmente ebbi uno scontro fisico con un consigliere di F.I. volevo impedire a tutti i costi la caduta della Menghi perchè ero convinto che il Centro Destra per più legislature non sarebbe tornato alla guida di questa città. La coerenza dell’UDC è sempre quella, la cultura di governo il rispetto per i cittadini non si inventano come ora, quella ferita è ancora aperta e noi non vogliamo parlarne più.Macerata ha bisogno di pace politica solo con questo modo di amministrare ci sarà la presenza dell’Udc.
Vero, chiedo venia. Ho ricordato male.
Parimenti, tuttavia, ricordo molto bene che assessore al Bilancio era l’allora segretario cittadino dell’UdC, Roberto Romagnoli: fu una scelta di Anna, contro il volere – incredibile ma vero – proprio dell’UdC. Anche questa è una curiosa stranezza: nell’UdC locale i segretari sono quelli che contano di meno… In effetti, in questo c’è molta coerenza col passato.
Tuttavia – come molti altri idealmente della tua stessa area, che vorrebbero votarvi – ci diciamo spesso che ricominceremo a farlo quando sarete disposti finanche a salire in croce a Gerusalemme, piuttosto che patteggiare coi Romani un posto nel pretorio. O anche quando – prendendo di peso la realtà – vi deciderete a togliere lo scudocrociato dal simbolo: 1) perché non corrisponde a verità; 2) perché ci crea un sacco di equivoci con gli stranieri di altre religioni, che pensano che cristiani e democristiani siano la stessa cosa.
Non vorrei, tuttavia, che l’inevitabile ironia che mi sgorga quando mi metto a scrivere ti giungesse – a te, come agli altri lettori – provocatoria oltre il dovuto. E’ un moto sincero d’affetto, credimi. Una “rabbia santa”, se posso usare e osare questa metafora, al fine di farti capire quello che ho nel cuore (e torno a dire che non sono il solo, purtroppo; perché almeno, altrimenti, potrei dire che sono fatto male io).
Ma non sei d’accordo con me che per creare una pace politica sia necessario partire da una posizione di umiltà, di pariteticità, di rispetto dell’altro che – nonostante tutto – ha pur sempre le sue ragioni e la sua storia? Non pensi che non si vada troppo lontano, con gli slogan, nonostante Berlusconi ci governi da vent’anni proprio a suon di slogan? Proprio in forza di quella tradizione sana – quando è stata sana, e senz’altro lo è stata – non credi necessarissimo ricominciare dal basso, da quella pulita dignità e integrità, costi quello che costi?
Ecco, questo in realtà volevo soprattutto dirti.
Un abbraccio.
Caro Davòli, Partire da una posizione di umiltà,certo è quanto stiamo facendo, io personalmente non chiedo e non ho mai chiesto posti in Giunta, si può dare molto anche da semplice consigliere comunale, l’Udc in queste trattative di unione necessaria non ha avanzato richieste di sindaco o altro, ci interessa solo programmi seri e soprattutto realizzabili. In questi anni e non sono pochi ho dimostrato altro? Mi è servita personalemente la politica? Per quanto riguarda il simbolo con la croce e le nuove realtà multietniche, lo studio, l’inserimento culturale darà ragione alla nostra storia, il lavoro politico, spesso impopolare dell’Udc ha questo obbiettivo (vedi la Germania) l’unione di centro serve a governare insieme e portare l’Italia per la seconda volta proprio con questo simbolo: prima a diventare la sesta potenza industriale a Mondo, poi ad attuare quel progresso mancato nei settori dell’energia alternativa per rendere ancora competitivo il nostro Paese dando la possibilità alle nostre industrie ha non perdere posti di lavoro (quando si parla della famiglia bisogna metterci anche la difesa e la creazione di nuove Buste Paga) Questa è la storia che nei momenti più difficili gli uomini Benpensanti e umili come tu giustamente auspichi tentano in tutti i modi di portare avanti. Grazie a Cronache Maceratesi possiamo conoscerci meglio e dare un contributo alla nostra amata città. Amare Macerata è una mia frase di propaganda personale messa nei miei volantini quindici anni fa ripetuta più volte. Davòli, insieme si possono fare tantissime cose, questa per noi è la volontà politica da realizzare. Ti invio una forte stretta di mano.
Caro Ivano,
un vecchio aneddoto tambroniano raccontava che – in risposta ad un noto personaggio che lo accusava – il senatore rispondeva “C’è chi ruba e chi manda a rubare”. Me ne servo per dire che il non aver indicato un sindaco direttamente non significa non essersi pronunciati indirettamente, sposando con un silenzio assenso le pregiudiziali avanzate da Mosca al nome di Ballesi: che pure, col cognome che si ritrova, non mi pare giudicabile poi così lontano dalle vostre posizioni… anzi, credo che sarà dura spiegare come può essere più lontano il nome di Ballesi per il Comune e più vicino quello di Spacca per la Regione. Ma insomma, è tutto da vedere. Del resto, l’ormai nota “politica dei due forni” sposata da Casini promette di fornire occasioni multiple di svago.
Alla nostra tradizione, tanto per cominciare, non dà ragione proprio nessuno. Anzi, le alleanze strane con chi ci avversa nel nostro fondamento principale suonano stonate più che mai. Ovviamente – e in questo sono d’accordo con la linea nazionale (ma più ancora lo sarei se avessi dimenticato che Casini è tornato al centro per necessità e non per convinzione) – stonano le alleanze col relativismo nichilista quanto quelle con mammona.
Per me, allora, stare al centro non può significare andare tanto di qua quanto di là, a seconda delle circostanze, quanto piuttosto – come dice l’espressione stessa – “stare al centro” e basta. Il tentativo di formare un grande centro mi pare meritevole: ma i presupposti, a mio dire, devono essere realmente programmatici. E senza pregiudiziali di partenza. Altrimenti è un modo come un altro per fingere di stare al centro per potersi proporre subito dopo, forti di un saculum votorum più ampio, al miglior offerente.