Da Mirko Montecchiani, consigliere provinciale dell’Italia dei Valori:
“L’Organizzazione Mondiale per la Sanità (OMS) ha certificato la pericolosità delle polveri sottili in Italia che causano 8.000 morti ogni anno. Secondo l’Apat e l’OMS i veicoli a motori rappresentano la principale fonte urbana di inquinamento da Pm10. Dobbiamo quindi necessariamente parlare di emergenza sanitaria e in qualità di eletti dal popolo non possiamo prendere sotto gamba il problema ma abbiamo il dovere professionale e morale di salvaguardare la salute dei cittadini e soprattutto dei bambini. In quest’ottica, e con le analisi scientifiche in mano, è fondamentale l’impegno politico relativo alla “programmazione e gestione del trasporto pubblico” da parte della Provincia che possa analizzare seriamente la possibilità di realizzare la metropolitana di superficie che costituisce parte integrante del sistema di trasporto rapido per i passeggeri. Il collegamento garantirebbe la connettività tra i diversi comuni della provincia di Macerata favorendo gli interscambi e l’accessibilità con l’obiettivo della sostenibilità ambientale e la sicurezza sociale.
Una nuova stazione progettata per la metropolitana di superficie costa all’incirca un milione di euro, la somma necessaria per realizzare 300 metri di strada rispettando i più moderni criteri di sicurezza. La metropolitana di superficie di fatto esiste già, perchè la linea ferrata è quella attuale, richiede solo la costruzione di alcune nuove stazioni. Con le risorse economiche per costruire pochi chilometri di strada quindi, si può dare concretezza ad un progetto che segnerebbe la svolta per il sistema dei trasporti economici, ambientalmente sostenibili garantendo la salvaguardia della salute pubblica. Il trasporto pubblico è la reale alternativa al traffico caotico e al flagello sanitario delle polveri sottili. La realizzazione della metropolitana di superficie risponde alle accresciute esigenze di mobilità nel territorio urbano e della collettività, rispettando i principi dello sviluppo sostenibile”.
Mirko Montecchiani
Consigliere Provinciale – Capogruppo IDV
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Direi che è una buona idea.
https://www.cronachemaceratesi.it/?p=13174
Commento nr. 1
L’idea è sicuramente condivisibile, ma non bastano le buone idee bisogna poi poterle effettivamente realizzarle. Il che tradotto in termini pratici vuol dire reperire i finanziamenti necessari per metterla in atto. Questo vuol dire il coinvolgimento a diversi livelli delle Istituzioni: Provincia, Regione, Governo, Europa. L’intervento dovrebbe collegare funzionalmente l’entroterra della nostra Provincia con la costa realizzando un’asse di collegamento che necessariamente dovrà coincidere con l’attuale linea ferroviaria, per ovvi motivi legati ai costi dell’opera. Una linea ferroviaria non elettrizzata e pertanto dovrà prevedere ancora l’utilizzo di locomotori diesel.
Detto questo mi auguro che gli uomini politici delle Istituzioni diano corso ad un impegno sinergico per cercare di reperire i finanziamenti necessari per passare poi in tempi certi alla realizzazione. Dall’idea alla realizzazione nel migliore dei casi occorreranno dieci anni almeno se tutto va bene.
Appoggio la proposta del consigliere Montecchiani. Dove trovare le risorse? Basta ri-organizzarle e ri-distristribuirle dirottando verso un altra direzione lo sviluppo stradale e ferroviario. Per esempio, poco più avanti a questo articolo ho trovato
https://www.cronachemaceratesi.it/?p=13778
giusto giusto un milione di euro…
Ne aveva già parlato diffusamente nella sua bacheca su facebook Renato Perticarari. Sarebbe davvero utile se potesse collegare tra loro anche i quartieri cittadini, ma considerato il modo in cui qui da noi si costruiscono delle semplicissime gallerie (semplicissime perché in altre città ci sono da almeno cinquant’anni senza problemi…), forse non è il caso: almeno se non cambiano gli attuali amministratori!
IMPORTANTE CHE IL DIBATTITO SI AMPI……….
Sul tema Metropolitana il Fronte Verde associazione ecologista indipendente, che ho l’onore di rappresentare, ha già da tempo esposto il proprio punto di vista, ribatito anche nel programma elettorale delle provinciali. Solo che alle elezioni provinciali molti di quelli che ora si interessano alla metropolitana di superficie si erano e sono schierati con i candidati promotori della “Quadrilatero” (Capponi) o per “la quattro corsie della Val Potenza” (Silenzi).
Ma queste sono posizioni del passato e se ora ci si è aperti ad una idea diversa della viabilità BEN VENGA il nuovo corso.
Noi siamo disponibili al confronto e al dialogo con tutti quelli che condividono un alternativo progetto viario della Provincia.
Tale nostra posizione è stata anche presentata alla stampa in una conferenza di due settimane fa (ripresa e pubblicata, purtroppo, solo dal Resto del Carlino Macerata).
Il progetto secondo noi, non deve solo riguardare il tratto Civitanova – Trodica come chiede la Fondazione Banca Marche e la Camera di Commercio, e non solo tutta la linea ferroviaria esistente come propongono alcuni fra i quali Montecchiani del’IVD, ma dobbiamo cercare di realizzare una rete metropolitana di superficie che colleghi almeno l’80% del territorio provinciale solo così avremo una vera ed efficiente alternativa al trasporto su auto.
Dobbiamo anche salvaguardare il sociale e il pubblico interesse dalle speculazioni edilizie che si prospettano dietro i progetti fin qui presentati, di cui nessuno ha il coraggio di parlare.
Ultima considerazione che mi permetto di esporre è l’assunzione della coerenza politica da parte di tutte le forze politiche, perchè è in contraddizione sostenere il governo (PDL-Lega), l’opposizione (PD-IDV) o i sindacati e gli Industriali che chiedono nella finanziaria più provvedimenti per la “rottamazione” (soldi e soldi per incentivare la produzione di auto):
Se chiediamo investimenti per la viabilità alternativa alle auto non possiamo chiedere soldi per costruirne di più.
SERVE PIù CHIAREZZA, altrimenti le esposizioni sono solo intendi per accattare elettori e ogni dialogo e confronto diventa una perdita di tempo.
La società e la politica non può più solo chiacchierare per il proprio “recinto elettorale”.
Noi, per quel che contiamo, siamo pronti al confronto al dialogo e ad assumere le nostre responsabilità e dare il nostro contributo, CHI VUOLE sa dove trovarci.
Tonino Quattrini
Ottima l’idea della metropolitana di superficie!! Speriamo che stavolta venga realizzata sul serio.
Iniziamo con il dialogo e il confronto fra le forze e le persone che LO VOGLIONO.
Iniziamo con l’unione dei proponenti favorevoli al tema e tutto protrebbe diventare possibile. “Ogni viaggio inizia con il primo passo”.
A nome del Fronte Verde dò la nostra disponibilità, abbiamo gia mezzo le scarpe per iniziare il cammino.
Personalmente sono un grande sostenitore del trasporto su rotaia (pendolarismi vari, viaggi all’estero, 2 tessere inter-rail).
Pur vivendo fuori regione vorrei dare alcuni suggerimenti agli amministratori del territorio provinciale su questo tema:
1) Come ho detto in altri articoli, FARE SISTEMA superando ogni divisione partitocratica e ogni forma di campanilismo;
2) Coinvolgere tutti gli “stakeholders” (portatori di interesse),
3) Ipotizzare ulteriori tratte oltre la Civitanova-Albacina: unire Sforzacosta e Piediripa (che non significa tagliar fuori Macerata, ma solo abbassare i tempi per chi dall’interno deve raggiungere la costa), San Severino e il resto della Valle del Potenza fino al mare, Recanati e la zona di Osimo, ipotizzare un collegamento da Sforzacosta fino a Sarnano e senza dimenticare che una volta esisteva la linea Porto San Giorgio-Fermo-Amandola, e che Amandola può essere collegata a Sarnano…
4) Guardare alle esperienze fuori territorio per studiarle e verificare la loro riproposizione per Macerata e provincia. Qualche esempio:
a) In Lombardia si sta costruendo una nuova linea in provincia di Varese che collegherà la zona con la Svizzera (con forti ricadute in termini di trasporto pubblico locale per chi lavora come transfrontaliero, nonchè per valorizzare il territorio in termini turistici);
b) Trenitalia aveva chiuso la linea Merano-Malles Venosta perchè ritenuta ramo secco. La Provincia di Bolzano ha rilevato la linea, l’ha rimessa in funzione con i treni per pendolari di nuova generazione e adesso ogni 30 minuti i treni corrono per l’intera valle (70 km), portando studenti e lavoratori con risultati splendidi;
c) L’Assessore ai Trasporti della provincia di Trento Alberto Pacher ha deciso che sul territorio è ora di fare la “cura del ferro”. Il risultato è che non solo si sta progettando di fare nuove linee per le valli laterali (modello svizzero per intenderci), ma lui ha deciso di fare sul serio inserendo a bilancio 2010 i primi fondi per gli studi di fattibilità (quindi non solo chiacchiere). La gestione sarà della provincia.
d) Munafò parlava della questione diesel-elettricità. In passato la linea Giulianova -Teramo era diesel, poi è stata elettrificata. Sarebbe interessante vedere come si è arrivati a ciò (intanto il collegamento Teramo-Pescara-Chieti è passato in forma di metro).
Pur essendo consapevole che nel caso di Trento e Bolzano la loro legislazione autonoma permette cose che nel resto delle province italiane non è possibile ottenere facilmente, ritengo che “vedere” e “studiare” cosa hanno fatto e stanno facendo gli altri possa essere un’ottima base di partenza.
Con altri lettori di “Cronache Maceratesi” si è accennato a questo 4° posto per qualità della vita: se davvero si scegliesse il treno come mezzo sostenibile per il nostro territorio, secondo me si darebbe all’esterno un segnale che questa benedetta qualità non ci è solo caduta dall’alto per miracolo, ma che stiamo provando a fare qualcosa di veramente nuovo per meritarcela davvero. Spero davvero che non si dica “e vabbè, ma quelli so’ svizzeri, quelli so’ mezzi tedeschi, sò diversi da noi…”.
Scusate, vorrei infine aggiungere che un esempio concreto di cura del ferro ci viene da Napoli e il suo territorio metropolitano. Grazie al lavoro dell’Assessore ai Trasporti della Regione Campania, ossia il Prof. Ennio Cascetta (unico tecnico della giunta…), Napoli e il suo territorio hanno aumentato moltissimo i chilometri di binari adibiti a trasporto urbano, di metropolitana e di superficie. Questa è un’altra di quelle esperienze che bisognerebbe approfondire per studiare un approccio “maceratese” al problema…
Pienamente in accordo con quanto sosiene Molinari.Ottimo il lavoro svolto dal consigliere Montecchiani che, sono convinto, riuscirà ad analizzare il pproblema proponendo alcune vie d’incontro.
Considero ottime le proposte di L. Molinari.
Condivido pienamente il progetto di Mirko Montecchiani! Il trasporto pubblico è una questione che va affrontata concretamente; se ne parla tantissimo negli ultimi tempi, ma non si sta facendo ancora niente! La metropolitana di superficie è una possibilità concreta e un progetto realizzabile, perchè non attuarlo?
Carissimi, ho letto con molto piacere i vostri commenti! Il fatto che non rispondo di frequente, non significa che mi sto disinteressando… è mia intenzione organizzare un convegno su questo tema per gli inizi di maggio 2010 che avrà luogo direttamente nella Sala Consigliare della Provincia… e mi auguro che ognuno di voi partecipi per portare il proprio contributo. Logistica, reperimento di fondi, valutazione dell’utenza… insomma, Io posso esprimere le mie idee e la mia linea politica, ma per COSTRUIRE una società c’è bisogno del contributo di tutti! Mi riconosco molto nelle poche righe di Danilo: dobbiamo cercare di cambiare il nostro punto di vista e indirizzare le risorse verso uno sviluppo sostenibile e non verso lo sfruttamento sfrenato del territorio solo per fare gli interessi di qualcuno!
Caro Mirko Montecchiani,
in merito alla questione della metropolitana di superficie ti scrivo sia sul blog aperto dall’articolo di dicembre su Cronache Maceratesi, sia su Facebook che sul tuo sito, anche perché dall’articolo in questione è passato un po’ di tempo.
All’epoca risposi molto dettagliatamente, come puoi ancora ben leggere sull’articolo.
Da semplice cittadino, maceratese di nascita e romano d’adozione da alcuni anni, mi fa piacere leggere che ci si interessi ad una rivitalizzazione del trasporto ferroviario sia perché fin da bambino sono appassionato di treni, sia perché lo ritengo indispensabile alla luce della evidente congestione del trasporto su gomma, con i conseguenti problemi di carattere ambientale, di sicurezza ecc. di cui ormai si discute da tempo.
È certo interessante la tua proposta di organizzare un convegno sulla metropolitana di superficie: ti faccio presente che su questo tema, nel frattempo, sono emerse posizioni favorevoli (per lo meno ad affrontare la questione non solo a chiacchiere e basta) ascrivibili alla giunta provinciale, alla Fondazione Carima, a Legambiente Marche.
Ti segnalo questo perché, secondo me, il tuo sforzo dovrebbe essere quello di cercare di organizzare una sorta di “conferenza dei servizi” su questo tema, dove i portatori d’interesse divrebbero spogliarsi dell’appartenenza politica a questo o a quel partito (che certo è sempre un aspetto da non trascurare) perché la sostenibilità dello sviluppo, tema al quale si ascrive la questione della metropolitana di superficie, non ha e soprattutto non deve avere colori politici. Secondo me, partendo da origini diverse quali sono quelle di tutti coloro che hanno manifestato interesse per la questione, si potrebbe davvero arrivare ad imboccare un percorso comune.
Ti do ulteriori suggerimenti rispetto a quanto scrissi sul blog relativo a quell’articolo (e che ancora trovi presenti, come la Provincia di Bolzano, quella di Trento, Napoli). Innanzitutto la provincia di Ascoli sta adoperandosi per l’elettrificazione della Ascoli-Porto d’Ascoli tramite il ricorso a Fondi Comunitari. Ti segnalo, inoltre, che stanno nascendo casi di gestione di tratte ferroviarie attraverso la creazione di vere e proprie joint-ventures tra aziende di trasporto. Le nostre aziende di trasporto pubblico su gomma non potrebbero trovare interessante guardare alla partecipazione a forme alternative di mobilità come quella ferroviaria? In fondo il monopolio di trenitalia nella gestione dei collegamenti è ormai finito (vedi il caso delle ferrovie tedesche e austriache che operano in Italia). So bene che sto facendo discorsi un po’ semplicistici, ma spesso per partire con dei progetti ci vogliono idee semplici…Prova a coinvolgerle!