
La votazione di maggio in Consiglio comunale
di Luca Patrassi
Il centro c’è, il centro non c’è: si farà il nuovo centro commerciale richiesto dalla F.lli Simonetti (bocciato nel maggio scorso dal Consiglio comunale con successivo ricorso dell’impresa al Tar) o si darà corso al primo progetto approvato qualche decennio fa dal Comune di Macerata? Passano gli anni ma sul caso del progetto presentato dalla F.lli Simonetti è ancora il tempo del dire, di sicurezze sembra ce ne siano poche. Anche le parole di Alberto Simonetti, amministratore delegato della F.lli Simonetti, non sciolgono il dubbio.

Un rendering del progetto del centro commerciale a Piediripa
In questi giorni gira diffusamente nel capoluogo la voce per la quale i Simonetti si sarebbero mossi per partire con la realizzazione della prima tipologia progettuale presentata per l’area di Piediripa, operazione che non richiede il passaggio in Consiglio comunale perchè si tratta di un intervento già approvato dalla precedente amministrazione.
La voce circola e Alberto Simonetti non conferma e non smentisce: «Vedremo il da farsi: se non vogliono il progetto bello vorrà dire che faremo l’altro» si limita a dire l’imprenditore che comunque dà l’impressione di voler seguire più la strada della realizzazione dell’opera che non quella legale.

L’imprenditore Alberto Simonetti
Risvolti legali che sembrano interessare ai consiglieri comunali delle forze di opposizione che hanno presentato una mozione per una volta unitaria (potenza dell’avvicinarsi delle elezioni) per chiedere all’amministrazione a guida Parcaroli di «procedere alla convalida della deliberazione 42 del 15 maggio 2025 integrandola, nelle forme più opportune e di legge, con le motivazioni emerse durante la discussione avvenuta durante le sedute del Consiglio Comunale».
Si parla della delibera riguardante appunto il nuovo centro commerciale Simonetti: sembra di capire che le opposizioni – a fronte della recente vicenda civitanovese con la variante richiesta da Germano Ercoli – temano un bis in chiave collinare. Secondo i consiglieri comunali di opposizione «la deliberazione, nonostante le motivazioni emerse durante le discussioni sulla proposta, si limita a riportare l’elenco dei singoli interventi dei consiglieri comunali durante la discussione ed il risultato della votazione sulla proposta e quindi potrebbe risultare testualmente assente un’articolazione sufficiente delle motivazioni che hanno portato a non approvare la proposta di deliberazione, sebbene le stesse siano state ampiamente esaminate in sede di discussione».
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