Da assessore alla sanità a grande escluso,
Saltamartini paga il crollo della Lega:
«L’impegno continua, ho tanti progetti»

INTERVISTA - Il centrodestra di Acquaroli trionfa ma il vicepresidente della Giunta uscente esce di scena: «Il tracollo del partito ha inciso, gli elettori si sono indirizzati altrove. Il lavoro che è stato impostato porterà i suoi frutti a iniziare dagli ospedali di Macerata e di Civitanova»

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Filippo Saltamartini negli ultimi 5 anni ha guidato l’assessorato più importante della Regione, quello alla Sanità

di Luca Patrassi

Il giorno dopo la mancata elezione bis, l’ex vice presidente e assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini appare relativamente sereno. Superato nella lista della Lega da Renzo Marinelli, Saltamartini si è fermato a 2308 preferenze di cui 1558 nella “sua” Cingoli. Un breve post sulla sua pagina social per dire «grazie agli elettori che mi hanno votato. La politica è servizio e si può continuare anche senza incarichi» ed ecco come l’ex sindaco di Cingoli, ex parlamentare ed esponente nazionale di un sindacato di polizia affronta la situazione.

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Il centrodestra di Acquaroli ha vinto per 8 punti

Lo stato d’animo del giorno dopo?

«Gli elettori hanno sempre ragione, non c’è altro da dire, osservo che il lavoro che è stato impostato porterà i suoi frutti a iniziare dagli ospedali di Macerata e di Civitanova».

Il ricordo dell’inizio, nel 2020.

«C’era la fila delle ambulanze davanti i Pronto soccorso ma il problema più grave che abbiamo affrontato è stato la la mancanza di medici, frutto dell’errata programmazione dei governi di centrosinistra. Dal 2026 ci saranno più nuovi medici di quelli che andranno in pensione e questo grazie al nostro lavoro».

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Saltamartini con il governatore Francesco Acquaroli

Ha una qualche recriminazione, un’aspettativa delusa? A Cingoli hanno votato in pochi.

«Gli elettori hanno espresso il loro giudizio e non è una questione di Cingoli: ho un elettorato di opinione e ho esposto il mio programma in un documento visto che non ho una struttura di partito. Come assessore alla sanità posso dire di aver potenziato i dodici ospedali di primo livello delle Marche, l’ospedale di Torrette è il miglior ospedale pubblico d’Italia grazie alle nostre scelte, all’aver destinato a quella struttura il 70% delle risorse disponibili».

Ha pagato il crollo della Lega?

«Nel 2020 avevo avuto 4mila preferenze, il tracollo del partito ha inciso con gli elettori che si sono indirizzati altrove, verso altri partiti. Ho fatto l’assessore in tempi difficilissimi evitando polemiche e non cerco giustificazioni adesso, sono risultato il secondo delle lista e ne prendo atto, vediamo ora quello che succede».

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Filippo Saltamartini, ex sindaco di Cingoli

L’impegno in politica prosegue?

«Ho iniziato a fare politica a 15 anni presentando una lista all’istituto tecnico per geometri di Macerata: credo che ogni persona che abbia un valore debba fare politica, io l’ho fatta con dignità e onore anche in questi anni, mettendoci sempre la faccia e senza creare conflitti. Il giudizio degli elettori ha premiato altri. Per fare certe attività serve preparazione specifica, la politica è una professione come per dirla con Max Weber: in ogni caso il popolo decide e ha sempre ragione».

Il futuro?

«Vediamo quello che succede, ho tanti progetti, tante cose in testa».

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