Macerata resta fuori dalla Regione.
Out Carancini, Menghi e D’Alessandro
Deludente il risultato del centrodestra

IL VOTO NEL CAPOLUOGO - Falcidiata una lunga serie di candidati: non passano nemmeno il capogruppo uscente di FdI Simone Livi, Stefania Monteverde con la lista di Ricci e Massimiliano Bianchini con l'altra civica. Dati che possono mettere in allarme qualcuno in vista della amministrative della prossima primavera

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Anna Menghi, Romano Carancini, Francesca D’Alessandro

di Luca Patrassi

Macerata esce dal Consiglio regionale. Se nel 2020 a rappresentare il capoluogo, seppure all’opposizione, c’era l’ex sindaco ed esponente del Pd, nel prossimo quinquennio non ci sarà nessuno visto che i vari candidati cittadini non hanno superato l’esame delle preferenze. Primo dei non eletti nel Pd Romano Carancini (comunque il più votato in città), fuori la vicesindaca di Fratelli d’Italia Francesca D’Alessandro, fuori l’ex sindaca e consigliera regionale uscente della Lega Anna Menghi, fuori anche Simone Livi (pure lui consigliere uscente e capogruppo di Fdi) originario di Sant’Angelo in Pontano ma maceratese d’adozione, fuori Roberto Cherubini, consigliere comunale del M5S.

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Gli ex assessori alla cultura Stefania Monteverde e Massimiliano Bianchini

L’ex vicesindaca Stefania Monteverde risulta la prima nella lista della civica di Matteo Ricci ma la sconfitta del centrosinistra lascia un solo seggio alla minoranza e lo lascia al Pd (e se lo prendo il sindaco di Montecassiano Leonardo Catena), lontano dall’elezione anche l’ex assessore comunale alla cultura Massimiliano Bianchini che si era candidato con una delle civiche di Matteo Ricci.

Dunque il capoluogo non ha più un solo rappresentante in Consiglio regionale per una lunga serie di motivazioni. Non passa inosservato nemmeno il risultato del centrodestra: Acquaroli si ferma al 50 e rotti per cento, molto al di sotto della percentuale provinciale. Chi ricorda le elezioni amministrative del 2020 ricorda anche che alla comunali il sindaco Sandro Parcaroli ottenne un risultato nettamente superiore a quello registrato ora dal centrodestra alle regionali. E la prossima primavera Macerata tornerà al voto per le amministrative. 

Ed ecco i dati del Comune di Macerata. Fdi chiude al 28.2%, la Lege al 7.7%, Forza Italia al 6%, I Marchigiani per Acquaroli al 2.7%, Noi Moderati 2.5%, Udc 2.3%, Civici 1.6%. Per il centrosinistra (Ricci si ferma al 46%), ci sono il Pd al 22.1%, la civica per Ricci 7.1%, Cinque Stelle 6.2%, Avanti con Ricci 3.3%, Progetto Marche Vive 1.72%, Pace, salute e Lavoro 1.3%.

Registrato l’esito elettorale regionale, per il primo cittadino Sandro Parcaroli si apre una doppia riflessione in vista del rinnovo dell’assise cittadina: l’assenza di una rappresentanza istituzionale e la possibilità o meno di ricorrere a un rimpasto prima di affrontare il suo turno elettorale.

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