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Acquaroli spegne 51 candeline a Macerata:
«La sinistra non ha fatto nulla in 50 anni»
Salvini: «Noi avanti ma tutti devono votare»

REGIONALI - Rush finale verso le elezioni di domenica e lunedì, il governatore uscente questa sera in piazza Vittorio Veneto con il vice premier Salvini e il sindaco Parcaroli. Poi la sorpresa con la torta fatta arrivare da Anna Menghi

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La torta per Francesco Acquaroli

di Luca Patrassi (foto Falcioni)

Salvini, Acquaroli e Parcaroli  a Macerata  (diverse centinaia di presenti) per il penultimo appuntamento della campagna elettorale del centrodestra con tanto di torta finale per festeggiare il 51esimo compleanno del governatore uscente. Ad aprire il comizio  in piazza Vittorio Veneto è il sindaco leghista e presidente della Provincia Sandro Parcaroli: «Venerdì scorso ho fatto cinque anni da sindaco, ho imparato a conoscere Acquaroli e insieme abbiamo fatto tante cose. Stimo Francesco perché accoglie tutti. La linea diretta che abbiamo avuto con la Regione e con il Governo è stata fruttifera, ha portato risorse e progetti, sono sicuro che questa linea proseguirà per i prossimi cinque anni».

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Il microfono passa al vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini: «Sono stati mesi belli nelle Marche, anzi anni. Qualcuno le ha scoperte da qualche settimana cercando su Google Maps, incontro tanti sindaci e devo fare i complimenti per come state amministrando Macerata Mancano tre giorni al voto, vedo diversi candidati, diverse bandiere ma l’obiettivo è comune e ci vede uniti. Parliamo di infrastrutture, abbiamo cantieri aperti per un valore di cinque miliardi, dai più piccoli all’alta velocità ferroviaria.

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Matteo Salvini

Dall’altra parte non ho sentito politici – Schlein, Conte e Ricci – che parlano di Marche, forse hanno difficoltà a farlo perché hanno governato per venti anni e non hanno fatto nulla. Parlano di tutto, di Trump, della Palestina, della pace ma non delle Marche. Manifestano per la pace e mandano 50 poliziotti all’ospedale. E’ sacrosanto il diritto allo sciopero, altrettanto sacrosanto è il diritto di poter andare a lavoro. Penso a quella donna che doveva essere operata per un tumore e l’hanno mandata a casa perché l’anestesista scioperava per la Palestina. Nell’ultimo mese il gesto più rivoluzionario che ho visto è stato quello della moglie di Kirk che ha perdonato l’assassino di suo marito, è una cosa forte che deve essere di lezione per tutti, la violenza non è una soluzione. La sinistra parli delle strade che non ha fatto, degli ospedali che ha chiuso, dei giovani, degli imprenditori. Non chiedono il voto per le Marche ma lo chiedono contro Acquaroli perché non hanno idee. Non posso parlare di sondaggi, abbiamo però sbirciato qualcosa e siamo avanti. Dipende dall’affluenza, ogni singolo voto fa la differenza, non voglio pensare a una regione che con qualche grillino o pseudo ambientalista blocchi i cantieri e lo sviluppo delle Marche. Chi vuole sostenere il popolo palestinese lo faccia raccogliendo l’invito del cardinale Pizzaballa, consegnate in modo sicuro i viveri evitando rischi in mare con le barche a vela».

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La riflessione del governatore Francesco Acquaroli (Fratelli d’Italia): «Ci tenevo a questo appuntamento a Macerata, in questa piazza gremita. Siamo partiti dalla riforma della sanità con la riforma delle aziende, poi abbiamo rifatto il piano sociosanitario, ridato centralità ai territori facendo il percorso inverso dell’ospedale unico progettato dal centrosinistra. Abbiamo offerto il 15% in più di prestazioni sanitarie rispetto al 2019, abbiamo il miglior ospedale pubblico d’Italia, la percentuale minore tra le regioni di persone che rinunciano alle cure. Sanità di prossimità e ospedaliera al centro del nostro lavoro, risultati raggiunti senza mettere le mani nelle tasche dei cittadini come hanno invece fatto altrove».

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Le infrastrutture: «In questi anni abbiamo sbloccato e realizzato la Pedemontana, abbiamo sbloccato la galleria della Guinza, per l’alta velocità c’è la nomina del commissario. La sinistra non parla di opere perché in 50 anni non ne ha realizzata una, l’unica importante negli anni passati è stata fatta dal centrodestra e ha la firma del ministro Baldassarri». L’economia: «Nel 2025 Istat dice che siano la seconda regione italiana per crescita, una clamorosa inversione di tendenza rispetto al governo del centrosinistra, il frutto delle attività turistiche, l’azione per i borghi. Grazie al sostegno del Governo stiamo mettendo in campo azioni mai viste prima anche nel settore del con trasto al rischio idrogeologico».

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L’appello finale: «E’ determinante andare al voto, il lavoro iniziato cinque anni fa ha bisogno di altro tempo per essere completato. Non possiamo restituire la Regione a chi non ha dato risposte per decenni. Da lunedì prossimo torneremo al lavoro per portare le Marche tra le regioni più sviluppate d’Italia». Sorpresa finale: sul palco – per iniziativa della consigliera regionale Anna Menghi – arriva la torta con una serie di candeline per festeggiare il compleanno numero 51 del governatore Francesco Acquaroli».

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